Arrivò il mattino successivo, nessuno sapeva di quello che Giorgia e Agata avevano fatto e nessuno ne sembrava nemmeno minamente interessato. Il canto del mattino fu tranquillo, la giornata era meravigliosamente soleggiata con un cielo terso di un blu cobalto, il clima mitee un leggero venticello tiepido. Erano tutti stranamente felici, come rinvigoriti da un sonno ristoratore e con un sorriso a 32 denti stampato in viso, anche chi non lo era mai. Scesero di sotto in sala da pranzo pronti a fare colazione, ma lì trovarono ad aspettarle inaspettatamente tre persone, volti familiari e conosciuti. Samantha, in piedi davanti al camino ad aspettare, era una di queste, insieme alle altre due figure. Lucrezia rimase interdetta. -Chi sono?- chiese Giorgia sottovoce ad Agata. -Il Sommo Consiglio Internazionale delle Streghe, non ricordi alla Corte giuridica Universale, quando dovevano decidere la sorte di Bianca? Erano loro a legiferare. Vengono chiamate poichè sono il corpo di Governo per le streghe, visitano la Congrega solo in casi molto importanti, come la morte di un'altra strega, ma il loro compito è anche tenere segreta l'esistenza della stregoneria agli umani, punire i crimini compiuti per mezzo della stregoneria o commessi da streghe. Samantha è una di queste, porta voce di Europa e Africa, le altre due donne vengono dalle altre due Congreghe principali del Mondo Magico, Queenie della Congrega Americana e dell'Oceania, che ha sede a New Orleans, e Ekaterina Aleksandra Krovopuskov della sede Asiatica e dell'Antartide, sede a Magadan, in Siberia. Lei la chiamiamo, ma a lei fa piacere, Katya la Sanguinaria- rispose Agata. Giorgia si ricordò immediatamente dei loro volti. -Buongiorno ragazze, ci dispiace dell'arrivo inaspettato ma ci hanno chiamato stanotte per oggi e siamo giunte qui senza troppo preavviso...- disse Samantha avvicinandosi al gruppo. Le altre due donne rimasero in piedi dietro di lei, silenziose. -Ma chi vi ha chiamato? Non siamo state noi...- chiese Lucrezia, girandosi e cercando approvaione nello sguardo delle ragazze. -Sono stato io!- disse una voce proveniente da dietro una tenda. Agata e Giorgia capirono immediatamente. Gianmarco uscì da dietro una delle lunghe tende bianche delle fibestre. I capelli macchiati ancora di sangue gli ricadevano sul viso, il viso biancastro e smunto faceva risalatare la barba ispida, le guancie e le labbra erano viola, ma la cosa che colpiva di più erano le pesanti occhiaie che gli accentuavano gli occhi. Sorrise maliziosamente. -Gianmarco?- urlò allibita Lucrezia, dietro di lei molte delle ragazze sorrisero felicemente piene di confusione e sgomento. -Sono tornato, ma questa volta nessuno rimarrà impunito. Io non sono mai rimasto prigioniero nella dimensione! Bianca ha architettato tutto per uscirne, l'erba cattiva non muore mai, no? Per di più, non ha solo voluto uccidermi, prima di compiere l'atto estremo mi ha torturato con fili d'argento benedetto e solo dopo mi ha affogato nel sangue...- disse Gianmarco con unalto tono di voce, sembrava isterico, ma le sue intenzioni erano chiare. era Risoluto, non avrebbe accettato accordi. Mostrò dove il filo lo aveva tagliato. Delle rosse cicatrici molto sporgenti gli segnavano polsi, collo e caviglie. -Vi bastano come prove?- chiese Gianmarco in tono insolente. -Posso confermare la colpevolezza di Bianca, ho effettuato un incantesimo di Divinazion riflettente e le ombre mi hanno mostrato la verità. Bianca è un assassina!- disse a quel punto Agata facendosi strada fino al fianco di Gianmarco. Tutti si girarono, a quel punto, verso Bianca, che crollata a terra, sotto un potente incantesimo di controllo mentale lanciatogli da Katya la Sanguinaria, iniziò a ridere nervosamente. -Credo che, secondo le leggi, Bianca debba essere bruciata al rogo? Mi sbaglio? Non credo- continuò Gianmarco guardando Bianca sorridendo. -Ah e credo di essere la nuova Suprema... Dove devo firmare per ricevere tutti i miei poteri?- finì.
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Queenie @/Gabourey Sidibe
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Екатерина Александра Кровопусков @/Katya Zamolodchikova
