41 - Incisioni

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Ora che il sangue aveva smesso di uscire dalle ferite, e si era seccato, i simboli era ancora più visibili. Il sangue coagulato sembrava inchiostro sulla pelle di Gianmarco, una moltitudine di tatuaggi per tutto il suo corpo, dal collo fino ai piedi. La pallina che Gianmarco aveva sputato si rilevò essere una catenina d'argento con due ciondoli. Un pentacolo e uno spicchio di luna. Quando Lucrezia e Velma ritornarono, rimasero, Gianmarco avrebbe detto, spaventate. Era oramai l'alba. Erano tutti in sala da pranzo, chi ancora scosso dalla notte precedente e chi più addormentato che sveglio. Lucrezia ordinò a tutte le ragazze di andare a dormire quelle poche ore che li dividevano dal canto del Mattino. Si sedettero sul divano, Gianmarco si era cambiato, e la donna con un gesto spense il fuoco. Le apparì un libro tra le mani. -Dal principio delle streghe ognuna di noi sà che ogni avvenimento ha un significato. Il pentacolo sappiamo entrambi cosa significhi, la Luna ha molti significati, tra i quali: Magia, Ombra, Eternità e Mistero. Sputare una collana, per quanto raro è una cosa molto più frequente, di ritrovarsi incisi  questi mistici simboli- disse Lucrezia leggendo e scorrendo il dito sulle pagine -Sembrano come un allergia o uno sfogo cutaneo. Proporrei come ipotesi, la più plausibile, che i grandi e misteriosi poteri di Lucia hanno iniziato a manifestarsi. Ripetimi qual è il primo simbolo apparso- continuò lei. -La caosfera...- disse Gianmarco guardandosi il palmo della mano destra. La porta si spalancò, Velma entrò chiudendosi la porta alle spalle. -Lucrezia ha ragione, questi sono preludi del potere di Lucia. Da come mi ha detto Lucrezia, Silva, ha descritto il potere di sua figlia come capace di fare cose inimmaginabili. Lucia era una Caostrega, una delle cinque- disse Velma avvicinandosi al divano e sedendosi su una poltrona. Prese con violenza la mano di Gianmarco e la ispezionò. - Sì, era quello che pensavo anche io. Lo avrei detto se mi avessi dato il tempo. A questo punto non era molto difficile, non credi?- rispose Lucrezia all'aria da saputella della Suprema. Questa la guardò fulminandola, ma prima che potesse risponderle male, la porta si spalancò nuovamente. -Gianmarco è il colpevole della morte di ognuna delle nostre consorelle- urlò Bianca, accesa da una rabbia violenta con il fuoco negli occhi.

COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora