COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)

53 - Antichità

Avevano appena finito di pranzare, quando degli omoni, vestiti da bodyguard, con scuri occhiali da sole, iniziarono a portare in casa pile di scatoloni enormi, su cui spiccavano le scritte "FRAGILE". -Questi quadri! Questi meravigliosi quadri mancano da casa da troppo tempo, Bentornati!- disse gioiosa Velma camminando tra gli scatoloni, accarezzandoli con sguardo sognante. -Che succede?- chiese sottovoce Giorgia avvicinandosi ad Agata. -Velma ha fatto riportare i ritratti delle vecchie Supreme, li aveva spostati in banca per venderli e ricavarne soldi facili!- rispose lei -Ci sono i ritratti di tutte le Supreme di questa congrega, alcune opere sono state fatte da importantissimi pittori! Non ti aspettare alcun tipo di magia, non sono come i quadri di Harry Potter. Questi stanno fermi. Vedrai quando verranno riattaccati in salone cosa hanno di speciale- continuò, poi girò sui tacchi e salì velocemente al piano di sopra. Giorgia rimase lì, a guardare tutto quel trambusto. Vide in giardino una macchia rossa che la incuriosì, la ipnotizzava, ma prima che potesse seguirla attratta come fosse il vanto di una sirena, Velma e Lucrezia la presero per un braccio e la strattonarono in Salone. -Giorgia! Devi aiutarci a scegliere la posizione dei quadri...- le urlò nelle orecchie Lucrezia, sbattendogli in faccia i vaporosi capelli. Velma iniziò ad aprire gli scatolini, quindi Giorgia poté assistere alla magnificenza di quei quadri. C'era opere meravigliose, alcune di artisti meno conosciuti e altre di artisti il cui nome era sinonimo di vera arte. Artisti che riempiono i libri di storia dell'arte e le gallerie più famose. Uno degli omoni portò una scatola, più grande delle altre, incartata in maniera assai più meticolosa. Velma ci si precipitò sopra come un avvoltoio su un corpo esamine.