9 - Come un faro per una nave

340 32 8
                                    

Lucrezia chiuse il libro e liberò Gianmarco, aiutandolo ad alzarsi. Si accomodarono sul divano. Dopo aver congedato le altre consorelle, tranne Agata che rimase lì, Lucrezia guardò Gianmarco negli occhi, sorridendo dolcemente, per tranquillizzarlo. Gianmarco era veramente agitato? Era sicuramente perplesso, turbato e smarrito. Sembrava che qualsiasi cosa Lucrezia gli stava per dire, non lo avrebbe veramente poi totalmente scosso. Guardò Agata, appoggiata alla colonna di sinistra, immobile a fissare Lucrezia. Si schiarì la voce -Gianmarco, non ti sto per dire nulla di sconcertante. Non stai per morire e nemmeno per diventare un rospo cornuto. Devi capire e sapere alcune cose prima di sentire ciò che il libro ci ha detto. Esistono molti poteri, alcuni molto frequenti, altri rari e altri così sporadici, curiosi e insoliti da essere dimenticati da noi streghe. Ci sono anche delle alterazioni, genetiche, se così possiamo chiamarle, dei poteri comuni, che il libro non conosce. Un esempio può essere Noemi, il suo controllo mentale funziona esclusivamente sugli animali, ma quando il libro ci disse solamente che aveva il controllo mentale, non capivamo come mai non riusciva a imporsi sugli esseri umani. Nel tuo caso, il libro, sembra aver indivuato una cosa diversa. Non un alterazione, ma bensì... Andando al punto, hai due poteri principali, una cosa che nei libri che ho studiato non è nemmeno stata considerata, insomma una cosa mai vista. Uno è il Concilium, il controllo mentale, e l'altro è uno di quelli che la mente magica delle streghe ha dimenticato. Come sai bene, tu hai assorbito sia i poteri di Silva che quelli di Lucia.
Silva poteva controllare la mente, quindi il tuo Conciulium deriva da lei, invece di Lucia non sappiamo nulla, solo che il suo potere era così potente da essere desiderato. Per scoprire il potete principale di una strega che non lo sa si usa il tomo, che ha ogni potere esistente scritto in sé. Sembra che, quindi, il potere di Lucia, che ritenevo ancora in fasce, sia stato visto e riconosciuto dal tomo. Essi si sono bilanciati a tal punto da diventare entrambi il tuo potere principale. Arrivando alla conclusione, sperando di essermi spiegata, il tuo secondo potere non ha un vero e proprio nome. Io lo chiamaerei essere un Medium, ma il libro parla come ti ho già detto non di un alterazione, ma di un potere a se stante. Un medium particolare potremmo dire. I medium riescono a percepire, evocare a volte, e a parlare con gli spiriti. Ma tu puoi, oltre percepirli, evocarli, parlarci e vederli, farne da tramite. Ora mi dirai "Ma i Medium fanno già da tramite", sì, ma il tuo essere un tramite è molto diverso, assai più complesso, una specie di versione aggiornata, più precisa e potente. Penso di aver trovato l'esempio perfetto. Pensala così, tu sei come una "tavola Ouija", ma vivente. Qualunque essere umano e/o apparecchio visivo tocchi possono vedere, sentire, registrare e comunicare con gli spiriti, dei Medium per corrispondenza diciamo. Inoltre è come se, la tua presenza, rendesse gli spiriti fisici. Possono agire come se fossero persone in carne ed ossa, ma rimanendo anche invisibili.Con l'allenamento potresti riuscire anche a controllare, come fossero tuoi schiavi, gli spiriti più deboli. Un ipotetico nome per questo tuo potere potrebbe essere "Medium Ouija", ma il nome non è veramente importante per il nostro scopo, se ci pensi. La cosa che mi ha sconcertato non è il potere principale, ma ciò che ne comporta. Gianmarco tu sei una calamita per tutti gli spiriti in terra e non. Vogliono le possibilità che tu puoi dare loro. Sei come un faro per una nave di notte, li attrai, li seduci, sono ammaliati.- disse Lucrezia. -Pensa che mi avevi detto "niente di sconcertante"- disse Gianmarco ironico, giusto per sdramatizzare quell'afflusso di notizie.

COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora