56 - Notte sul monte Calvo

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Erano le quattro di mattina, il cielo era lì pronto a schiarirsi ma mancavano ancora alcune ore. Giorgia stava scendendo lentamente e silenziosamente le scale per andare in giardino, dove avrebbe incontrato Agata. La sua vestaglia di seta rosa antico svolazzava producendo un rumore rilassante. Era spaventata da quella casa di notte, ogni volta che la notte si svegliava era inquietata da quel luogo. Le pareti brillavano di luce propria e dove luce lunare colpiva sembrava tutto ricoperto di cristalli. I Quadri scuri nei corridoi erano ancora più tetri e Giorgia, giurava, che le sembrava di sentire ogni notte di sottofondo "Notte sul monte Calvo" di Musorgskij, che lei conosceva per "Fantasia" il film musicale della Disney. Uscì in giardino e si diresse velocemente verso quel cancello, accompagnata da quella melodia che le rimbombava nella testa. Trovò Agata che stava accadendo dei grandi candelabri per fare luce. Dopo aver ispezionato e controllato che nessuno le avesse seguite, Agata procedette al rito di Divinazione, l'unico metodo per scoprire le origini di quel cancello. Fece apparire un calice di vetro e lo riempì con dei sassolini che raccolse dal terreno che la circondava. Giorgia si trovava in piedi dietro di lei. Agata mosse il calice come pieno di vino e versò il contenuto a terra. Agata passò una mano sopra ai sassolini con gli occhi chiusi, aspirando profondamente e concentrandosi sulle linee di energia di quei sassolini. -Questo cancello è magico ed è un portale, ti teletrasporta, ma è anche una macchina del tempo... Dove porta...- disse Agata. Fece apparire una cartina e fece nuovamente un incantesimo ai sassolini. Quelli come magnetici, appena li rovesciò sulla carta si spostarono in gruppo su una precisa zona della mappa. Dopo aver avvicinato una candela, scoprirono che si erano ammucchiati in America, precisamente nello stato del Maryland. Spostandone solo alcuni, poterono leggere la città su cui i sassolini si erano accomodati. Burkittsville, la città conosciuta per il suo oscuro lassato sotto il nome di Blair. -Questo è uno scherzo...- disse Giorgia. -Credo di aver capito anche l'anno in cui ci porterebbe portare...- disse Agata. 1785. Agata rimise velocemente i sassolini nel boccale e gettatoli a terra ci ripasso sopra la mano un ultima volta. -Non siamo soli- disse Agata girandosi di scatto. Giorgia fece lo stesso, così velocemente da perdere l'equilibrio. Videro entrambe la stessa cosa, la figura rossiccia, che teneva in mano una lunga candela.

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COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora