3 - Aramaico antico

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Era tardo pomeriggio, la luce estiva non sembrava ancora pronta a spegnersi e un venticello freddo preannunciava un temporale estivo in quel dì di Agosto. Gianmarco aveva finito di registrare i video alcune ora prima, dopo essersi rilassato iniziò con calma a tagliare e preparare i video, partendo dal primo registrato. Il video iniziò, e con lo stomaco che gli rodeva dalla rabbia e dalla curiosità, passò senza pensarci due volte alla parte in cui quei soggetti avevano suonato alla porta. Fece partire il video, si vide avvicinarsi alla porta e chiedere chi fosse. Si accorse però che non si capiva nulla di quello che la donna stava dicendo, la lingua che stava parlando gli era sconosciuta, sembrava aramaico antico... ma fu poi interdetto. Nel video anche Gianmarco sembrava parlare e conoscere fluidamente quella lingua... Era forse un problema del microfono? Scorse il video per controllare se fosse veramente un problema tecnologico, ma solo quella parte di video smembrava come danneggiata. Tornò alla parte problematica del video, la riguardò più e più volte, non comprendendo nulla di quello che vedeva e capiva. Come mai il video era rovinati solo in quel punto? Passò una buona mezz'ora a farsi pare mentali e domande senza risposta. Dopo la trentacinquesima volta che vedeva il video, si accorse di aver già sentito quella lingua di consonanti e numeri. Ma dove l'aveva sentita. Dove? Dove? Nel sogno. Si rese conto che quello che lui aveva chiamato aramaico antico, era invece la lingua che i suoi cloni parlavamo del sogno... Gianmarco non ci pensò due volte, taglio di netto la parte e la cestinò, visibilmente spaventato e agitato. Cosa doveva significare? Perché a lui? Perché quel giorno? Perché? Continuò a preparare il video, ma per calmarsi attivó a volume basso una sua playlist da iTunes. Prima Beyoncé, poi Britney e successivamente Ariana Grande. Poi un rumore fortissimo, come di una nave che raggiungeva un porto, e partì un mashup, che Gianmarco non conosceva, tra "Die Young" di Ke$ha e "Bloody Mary" di Lady Gaga. Gianmarco prese velocemente il telefono e controllò. Non c'era nessun mashup, bensì la canzone che era in riproduzione "You are not alone" di Michael Jackson. Spense la musica, riavvio il telefono e lo mise a caricare. Ebbe una reazione decisamente più tranquilla di quella che si aspettava di avere. Era sconvolto, ma non agitato. Pensò che si era trattato di un errore e volle dare una seconda chance alla musica. Gianmarco rimase sconvolto da quello che stava vedendo. Tutte le canzoni che aveva nella libreria di iTunes erano state sostituite dalla stessa canzone che lo aveva precedentemente agitato. Si alzò e disse ad alta volte, sbattendo la mano sul tavolo -È un messaggio? Don't fuck with me bitch, non mi fai paura-. Spense la musica e finí il video di montare i video. Si fece ora di cena. Si preparò per uscire con Martina, andarono a mangiare sushi a Padova. Le raccontò tutto. Tornato a casa fece come gli avevano detto l'amica, rilassarsi. Aprì NETFLIX e fece la scelta casuale, il film consigliato dalla piattaforma era "Suspiria" di Dario Argento. Era un film che Gianmarco conosceva bene, parlava di questa ragazza che, nel film, aveva sogni spaventosi e gli succedevano cose strane. Come a lui in quel momento. Era un segno? Chiuse il film e andò nella classifica comedy, pronto a godersi il primo film che gli appariva. Pioveva, tuonava, momento migliore per ridere su un film e poi andare a dormire.

NIGHTMARE #2

Era come un film. Uno schermo nero e del fumo grigio che ci volava sopra. Poi un urlo. Il caos. Apparirono simboli occulti come interferenze televisive. Suoni fastidiosi. Urla, grida smorzate, affanno, un coro gregoriano, unghie su una lavagna, risate isteriche, tuoni e sirene della polizia. Poi sentì qualcosa di più vero, una presenza, ma nella realtà... si svegliò di soprassalto... cosa stava... succedendo...

Gianmarco aprì gli occhi e si ritrovò davanti la donna dai capelli rossi, vestita come l'aveva vista il giorno prima, come se non se ne fosse mai andata da quella casa. Si spaventò, appiattendosi addosso al muro. -Gianmarco è ora di andare- disse lei con voce calma, flebile e dolce...

COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora