78 - Ascesa

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P.V. GIANMARCO

Gianmarco si trovava in una stanza buia, era legato ad una sedia, imbavagliato e ricoperto di benzina. Ne sentiva l'odore. La luce della stanza si accese e quello che vide immediatamente lo stravolse. Davanti a se c'era tutta la sua famiglia, ognuno legato e rivolto di spalle ad un muro, e una figura incappucciati che brandiva una mitragliatrice. Questa, ridendo animatamente, alzò l'arma e sparò senza pensarci due volte sulla famiglia di Gianmarco. Lui iniziò ad urlare, piangere e dimenarsi. Poi il buio. La luce si riaccese e la sua famiglia era viva, la figura incappucciata continuava a brandire l'arma e Gianmarco non riusciva a capire. Tutti morirono nuovamente sotto lo sguardo urlante e pieno di dolore di Gianmarco. Buio e poi luce. Davanti a Gianmarco si presentava sempre la solita scena. Si ricordò, solo lì, che stava vivendo il suo inferno, nulla di ciò che vedeva era vero. Doveva trovare un modo per uscire. La figura alzò la mitragliatrice, ma prima che potesse sparare, Gianmarco, riuscitosi a togliere il bavaglio, lo chiamò. La figura si girò sorpresa e si avvicinò a Gianmarco, puntandogli l'arma contro il cranio. -Non sei vero e non puoi fare del male a nessuno, niente di ciò che farai mi ferirà o scalfirà minimamente- urlò lui. La luce si spense.

Gianmarco si svegliò, di colpo. Shakedi, in piedi sempre nella posizione di prima, lo guardò sorpresa -Questo potrebbe essere un record mondiale Gianmarco, 44 secondi per uscire dal tuo inferno!- gli disse. Gianmarco si rialzò. Rimasero in silenzio, aspettando, e il tempo passò. Dopo quasi tre minuti Giuliana si svegliò urlando, alzandosi di fretta. Anche lei era riuscita perfettamente a superare la sua più recondita paura, mancavano ancora Maria Giulia, Noemi, Vittoria, Camilla, Eleonora, Agata e Giorgia. Gianmarco e Giuliana, spostandosi sul letto, si misero a conversare riguardo i loro inferni. -Sinceramente non sapevo cosa aspettarmi, di paura ne ho tante, ma quando mi sono ritrovata in questa angusta stanza piena di buchi, insetti e bava germosa ho capito che il proprio inferno poteva racchiunderle tutte... Fortunatamente sono riuscita a capire alla svelta come uscire da quella situazione alla quarta volta che venivo stritolata, ma meglio tardi che mai, soprattutto in questo caso- disse la ragazza a Gianmarco. Questo non riuscì a proferire parola poiché Eleonora, Camilla e Giorgia si svegliarono contemporaneamente. I due si avvicinarono alle consorelle, aiutandole ad alzarsi. Eleonora sembrava decisamente scossa, piena di tremori e lacrime che gli solcavano il viso. Non passò nemmeno un minuto che Agata si risvegliò. All'appello mancavano Maria Giulia, Noemi e Vittoria, ma Shakedi, che teneva il tempo, le avrebbe svegliate da lì a poco. Nella stanza si stava alzando un folto chiacchericcio, tutti si stavano rilevando i propri inferni e le proprie fobie, eccitati da quella strana esperienza. Gianmarco si era attaccato come una sanguisuga a Giorgia, felice di abbracciarla dopo quella strana esperienza, che non voleva, per alcun motivo, rilevargli la sua fobia più grande.

Il tempo scoccò, erano passati dieci minuti, e Shakedi si preparò per risvegliare le tre ragazze che non erano riuscite nella loro impresa. Giuliana, Eleonora e Camilla, coinquiline della stessa stanza, si erano congedate, stanche e affaticate, alcuni minuti prima. Gianmarco, padrone di "casa", era ben felice della compagnia di Agata, Giorgia e Shakedi, le persone con cui egli aveva legato di più. Shakedi si girò con un viso indimenticabile, dipinto di un espressione che rovinò irreparabilmente l'umore di Gianmarco. La ragazza disse solo -Non si svegliano-.

COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora