79 - Trascendenza

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Agata sbiancò, Giorgia spalancò gli occhi -Cosa?- disse Gianmarco. Shakedi scoppiò a piangere, singhiozzando -Non funziona, non riesco a svegliarle. Sembra quasi che siano in coma, sembra quasi che siano entrate bel loro inferno non grazie a me... Le ho uccise- disse lei balbettando. Agata si fiondò sulle tre, scuotendole. Fu il caos. Shakedi soffocava nelle lacrime, Giorgia e Gianmarco sembravano isterici e Agata continuava a scuotere i corpi delle consorelle. Cosa fare? -Shakedi, spiegaci come funzionano i tuoi poteri- chiese Gianmarco cercando di risolvere quella situazione. -Sinceramente non so come spiegarlo... Io pronuncio l'incantesimo e, come un catalizzatore, lo condivido con chi voglio. Probabilmente utilizzo la mia materia grigia come fosse una radio, attraverso le linee dell'etere...- disse lei, continuando a piovere lacrime. Cosa avrebbero potuto fare? Gianmarco iniziò a grattarsi il capo, fino a scorticarsi. Agata, come in loop, continuava inutilmente a scuotere le sue consorelle. Poi Giorgia spostò istericamente e bruscamente Gianmarco  -Hai parlato di Etere? Quindi mi vuoi dire che se noi potessimo entrare nell'etere potremmo aiutarle?- chiese alla ragazza che sembrava starsi per trasformare nella fontana di Trevi. Questa annuì e Giorgia si girò con un bagliore di speranza negli occhi. Lasciò tutto e corse in camera, mentre Agata, visibilmente disperata, continuava ancora a scuotere i tre corpi.

-Questa magia ci permette di entrare nella testa delle persone, qui parla infatti di etere e di sogni. Mi sacrifico io, è giusto che io rischi. Lo voglio fare io, sono l'unica che conosce minimamente l'incantesimo. Ho tirato fuori l'argomento e ho tirato tutti in una possibile soluzione. Sarò io a procedere alla Trascendenza!- disse Giorgia mostrando la pagina del suo diario ai ragazzi. Gianmarco si oppose fortemente -Giorgia non conosciamo veramente questo incantesimo, potrebbe essere come quello che avete usato per me. Per poco Agata non moriva e vi trattenevate a vicenda. Da sola te lo proibisco!- disse lui. -Non mi lasci altra scelta- disse Giorgia, prima di fiondare a Gianmarco un destro. Lui, come corpo morto cadde a terra, svenuto. Le altre guardarono spaventate Giorgia -Non penso fosse necessario- commentò Agata. -Non abbiamo tempo per altre vie, o questo o niente!- rispose Giorgia agitata. Sembrava sul punto di svenire dallo stress.

P.V GIORGIA

Si sentì travolta da un vento gelido per poi come attraversare uno specchio d'acqua. Le si spezzò il fiato e impattò contro un pavimento duro. Riaprì gli occhi e vide, davanti a se, linee luminose, fulmini immobili e nastri intrecciati, allungò la mano per toccarli e una fitta le colpì la schiena. Pensò intensamente ad ognuna delle sue consorelle e, come in un film, quello che vedeva davanti a se si trasformò in tutt'altro, sostituito da un fitto buio. Giorgia richiuse gli occhi, trattenendo un respiro.

COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora