37 - Lezioni

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NIGHTMARE #4
Era steso su un letto neri, vestito di bianco. Un serpente rosso gli stava risalendo il costato, elegante quanto mortale. Gianmarco si spaventò, ma non riusciva a muoversi. Il serpente iniziò a rigirarsi intorno al suo volto, come per volerlo soffocare, poi gli cinse il collo, stringendolo.

Dopo il canto del mattino tutti si ritrovarono in sala da pranzo. Velma era seduta a capotavola, dove solitamente sedeva Lucrezia, su una sedia dallo schienale alto, che però più che una sedia sembra un trono portatile. Tutti si sedettero al proprio posto. -Buongiorno Ragazze, ieri è stata una giornata pesante per tutti. La morte di un'altra nostra strega e il suo funerale, in così poco tempo, in due giorni abbiamo perso due giovani donne. Non possiamo veramente incolpare l'incompetenza di qualcuno, ma sicuramente voi avete messo del vostro. Non ho mai visto un gruppo di streghe imbranate come voi. Ma non voglio essere cattiva soprattutto di mattina. Apporterò alcune modifiche alla casa, cercheremo di salvarci il culo per il rotto della cuffia come facciamo sempre. Oggi la lezione la terrò io, voglio vedere dove siete arrivate nel comprendere la forza dei vostri poteri- continuò Velma guardando tutti negli occhi. -Velma, scusami l'interruzione, ma vorrei informarti che molte ragazze sono contrarie all'utilizzo della magia come strumento di violenza. Molte di loro sono vegetariane se non vegane.- parlò Lucrezia. Velma la guardò negli occhi e scoppiò a ridere. -Dove siamo finiti? Al circo? I trucchi di magia dei bambini? Siete streghe, non donne benedette dal signore per fare del bene. Ridicole. Scusatemi se non avevo compreso prima queste vostre scelte, ma sono realmente molto annoiata da queste stronzate- rispose la Suprema con tono aspro, diede un pugno sul tavolo e i piatti di porridge volarono rovinosamente a terra. Lanciò a terra la sedia ed uscì dalla stanza. Gianmarco guardò Agata, trattenendo le risate. Agata lo guardò a sua volta scioccata. Velma ritornò, appoggiandosi allo stipite della porta. -Prima lezione. Non siamo ad Hogwarts, qui le streghe non imparano le magie carine con le bacchettine. Seconda lezione. Se le streghe non combattono, bruciano al rogo. Terza, ma non meno importante, lezione. In questo momento l'unica cosa di cui dovete avere paura è di me- disse mentre, con calma, girando intorno al tavolo. -Tu! Alzati, attaccami. Fammi vedere cosa sai fare.- continuò lei riferendosi a Vittoria. La ragazza divenne rossa in viso. -Allora?- chiese Velma -ALZATI- urlò. Vittoria venne sollevata di scatto e sbattuta furiosamente contro il muro. -Dovete avere paura di me, ci stiamo allenando. Non siete capaci di difendervi da un'altra strega come voi, se fate due più due capite perché fra meno di un anno saremo dimezzate, se non estinte- insistette la donna, fiondando violentemente la povera ragazza a terra. -Quarta lezione. Attaccare è la miglior difesa. Ora, dubito che qualcuno voglia finire come lei, quindi, per oggi abbiamo finito.- dichiarò con tono sorprendentemente dolce. Tutti rimasero in silenzio. Gianmarco si pentì di aver sperato che Velma avrebbe aiutato la casa veramente. Se non morivano per colpa di forze sconosciute, sarebbero morti tutti per mano della loro Suprema.

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Poltrona/trono di Velma

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Poltrona/trono di Velma

COVEN || Gianmarco Zagato (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora