27 Novembre, 2015
JoonNon avevo idea di dove stessimo andando, mi limitavo a seguire Saul e Martin lungo quello che era un binario dismesso del treno. Mi avevano solo detto di continuare a camminare e stare tranquillo, che non mi sarei pentito una volta arrivato in fondo al percorso. Aveva annuito e avevo perciò preso a seguirli senza dire nulla, ascoltando le loro battute infelici e qualche aneddoto di quel posto in cui mi stavo portando. A quanto sembrava andavano spesso lì quando frequentavano il liceo.
-Non sai quante ragazze ho portato qui - stava appunto dicendo Martin.
- Quali ragazze immaginarie, Martin?- sorrido, scuotendo la testa, all'ennesima frecciatina di Saul al suo migliore amico. Ogni tanto sono geloso di quei due. Ripenso a Yu, mi chiedo come stia, cosa stia facendo quel venerdì sera, e penso che mi manca da morire passare del tempo con lui alla sala giochi.
-Ci sono anche le ragazze- i miei pensieri nostalgici vengono interrotti dal vocione di Martin che indica un punto poco distante da noi. In effetti aveva ragione, c'erano due ragazze sedute alla fine del binario. Non appena ci avviciniamo riconosco Elly, l'amica di Ginevra mentre l'altra ragazza non l'avevo mai vista prima, infatti allunga una mano per stringere la mia e si presenta come Sarah. Le sorrido dopo averle detto il mio nome e poi mi siedo proprio davanti quella Elly che non smette di fissarmi con occhi indagatori. Non so se questo suo modo di guardarmi mi piaccia oppure no, fatto stava che aveva qualcosa di familiare. Di terribilmente familiare.
-Allora che siete venuti a fare qui?- è proprio lei che adesso sta cominciando il discorso con tono tutt'altro che simpatico, sembra quasi sia infastidita dal fatto che noi siamo venuti in quel posto.
-Mi sembra ovvio- risponde con un sorriso a trecentosessanta denti Martin.
-Ovvio - fa una smorfia Elly, aspirando quello che credo sia un spinello.
- Ginevra?- ecco, sento come qualcosa allo stomaco quando Saul chiede di lei. Elly si gira verso di me, sembra che voglia studiare la mia espressione mentre Sarah ci riferisce che fosse a casa di quel Loris. Afferro il mio telefono e faccio finta di non essere minimamente interessato a quel discorso, ma Elly mi guarda di sottecchi. Comincio a non sopportarla.
-Io non li capisco- Martin sbuffa mentre Saul alza gli occhi al cielo -E quando mai- lo schernisce - No, davvero Saul, non fanno altro che cornificarsi eppure stanno sempre insieme... ma che gusto c'è?- Martin non aveva torto, ero pienamente d'accordo con lui.
-Non c'è nulla da capire, questo è il loro rapporto e sono fatti loro - risponde, tuttavia Saul, palesemente scocciato di quel discorso.
-Sarà così, ma se permetti ho anche io una mia opinione-
-E chi se ne frega Martin, credi che a Ginevra importi qualcosa di quello che pensi tu? Di quello che pensiamo noi?- ho come la sensazione che, nonostante quella maschera di indifferenza a Saul crei fastidio quella situazione, e lo capisco dallo sguardo di Elly, sembra che sappia qualcosa che nessuno conosce - Saul ha ragione, Martin - infatti interviene - Ginny è così, fa quello che vuole e crea solo problemi- ecco che mi lancia un altro sguardo ambiguo al quale faccio finta di nulla.
-Oh oh, avete litigato anche questa volta Elisabetta?- Martin rivolge uno sguardo provocatorio alla sua amica, che scopro chiamarsi in tutt'altro modo. Elly era solo il suo soprannome e credo che a lei stia bene così perché sta fulminando Martin con uno sguardo davvero cattivo.
-Cosa ha fatto questa volta?- il tono rassegnato di Saul attira subito la mia attenzione, quella stava diventando una serata davvero interessante.
-Lo sai Saul, Ginny non è una persona molto delicata - Sarah risponde per l'amica, decisamente infastidita da quel discorso -Non voglio parlarne ragazzi - infatti afferma mentre si alza e invita Sarah a seguirla, ma quest'ultima non ha molta voglia di andarsene e questo infastidisce ancora di più Elly che invece sembra voler tornare a casa di filata.
-Torno a casa a piedi, ho capito -
-Joon potresti accompagnarla tu? - non mi aspetto che Sarah si ricordasse il mio nome, ma soprattutto non mi aspettavo che mi chiedesse una cosa del genere. La guardo perplesso ma poi il mio animo da gentiluomo prevale e finisco per annuire, Elly non sembra neanche contraria.
-Grazie- mi sorride Sarah.
-Ci sentiamo dopo - mi avvisa invece Saul, facendomi l'occhiolino. Non ho idea di quello che sta succedendo, ma mi limito a seguire Elly lungo quel binario interminabile.
Per quasi metà strada non spiaccichiamo parola, Elly continua a camminare davanti a me con la torcia del telefono ad illuminare la strada. Vorrei dire qualcosa poiché quel silenzio mi creava ansia, ma non sapevo cosa dire. Nulla. Non mi veniva in mente nulla di sensato da dire.
- Ho saputo che Ginny ti ha dato un bel palo - come poteva rompere il ghiaccio con quella frase poco felice. Rimango basito e infastidito - E quindi? - le rispondo acido. Elly si ferma per un istante e si gira verso di me con un'espressione seria - E quindi credo tu abbia capito che non è una persona un tantino arrogante - aveva ragione, nonostante fosse stata indelicata, Elly aveva detto una cosa che pensavo a pieno - Immagino hai rinunciato a qualcosa per lei, vero?- non so come lo sappia, ma probabilmente Ginevra le aveva riferito di Key e della mia storia con lei. Faccio spallucce mentre ci ritroviamo fuori dal binario, davanti la pensilina - Non proprio - le rispondo, perché alla fine non era per colpa di Ginevra che non amavo più Key - Diciamo che mi ha dato solo una spinta per prendere una decisione che mi ostinavo a rimandare - Elly mi guarda con quel solito sguardo intimidatorio - Quale?- sapevo che mi avrebbe fatto quella domanda, ma sono un po' sorpreso perché credevo già conoscesse ogni minimo dettaglio - Nella vecchia città avevo una ragazza - credo che in realtà Elly sapesse già di questa ragazza, ma forse voleva solo sentirsi raccontare la storia da me - Eri innamorato di lei?-
-Sì, molto - Key era stato il mio primo amore e lo sarebbe stato per sempre - Key era tutto quello che volevo... era genuina, fedele ai propri principi, e incredibilmente riconoscente anche se non ci mise molto a rinunciare a me per salvare le palle al suo migliore amico... in realtà credo che fosse innamorata di lui, ma ha sempre pensato che fosse solo amicizia, non si è mai accorta di amarlo in modo diverso - Key mi aveva amato davvero,lasciarla era stato difficile, ma ancora di più rendermi conto che il suo cuore non era intero.Era come diviso. Era sempre stato diviso. Tra me e Jemy.
-Come si può amare due persone, io non ci credo - Elly sembra coinvolta dalla conversazione e comincio a trovarla simpatica - E' possibile, a quanto pare, fino a quando non te ne rendi conto e allora fai una scelta, per Key l'ho fatta io -
-Ma allora non l'hai lasciata perché non eri più innamorato di lei- non rispondo subito, mi limito a camminare per qualche secondo in silenzio mentre ripenso a quei tre anni passati insieme a Key - Non lo so, ma ero sicuro che non volevo più che fosse la mia ragazza-
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救い出すよ必ず// I'll Save u
FanficBOY IN LUV SERIES // Second Act Sono passati tre anni dagli ultimi avvenimenti, Key ormai è all'università: viaggia tra la città in cui vive da sempre alla città in cui cerca di crearsi un futuro. La sua vita è molto diversa da quando frequentava i...