Capitolo 42

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Tre settimane.
Tre settimane dall' arresto di Alden e dall' inizio della ripresa di Lacy. Tre lunghe settimane dove ho abitato da Harry senza che ci parlassimo veramente, solo lo stretto necessario. Mi ha aiutato quando ne avevo bisogno e quando non potevo fare le cose che di solito si fanno con due mani. Adesso non porto più il gesso, cammino come prima e il mio braccio è di nuovo libero. Devo solo, come prima, evitare sforzi.
Lacy si era chiusa in un silenzio tombale nei primi giorni, poi ha iniziato a parlare con il linguaggio dei segni. Fortunatamente, lei e Mary avevano uno zio non udente che gliel' insegnato. Fu così che ci comunicò una scelta che mi sconvolse: la sua partenza. Voleva tornare a casa dalla sua famiglia e finire di studiare là, ne sentiva il bisogno. Si sarebbe iscritta a corsi per non udenti, provando giorno dopo giorno a migliorare il proprio udito e a sentirsi meglio con se stessa, per questo aveva mollato il Queens.
I medici ci avevano detto che non potevano confermare se la sua fosse solo una fase temporanea o meno, ma lei sarebbe partita comunque, annullando anche il matrimonio con Nate. Lui aveva capito che questo cambiamento improvviso l' aveva destabilizzata su tutto, però l' aveva supplicata di rimandare soltanto e che, se avesse davvero deciso di chiudere la loro relazione, allora si sarebbero scritti per messaggi o e-mail. Lacy non ha potuto dirgli di no, perché lo ama, anche se non gli parla e non lo sente più. Già, aveva anche smesso di parlare. Non ci provava nemmeno e con le mani ci aveva detto "Che senso ha parlare se non posso sentire quello che dico?".
Nessuno di noi ha avuto il coraggio o la forza di dirle nulla.
Perciò sì, ora siamo all' aeroporto e sto per dire addio alla mia migliore amica. Sono più riposato, non solo perché il mio corpo martoriato è quasi del tutto guarito, ma anche perché sono tre settimane che non ricevo foto o vengo aggredito. Alden non c'è più, se n'è andato dalla mia vita e non potrà più farmi del male. Forse non scoprirò mai cosa lo lega a Grace, tuttavia mi basta, perché so di essere pentito per il mio passato e questo mi fa sentire apposto con la mia coscienza.
Lacy dice con le mani a Niall di fare il bravo e Mary traduce per lei. L' irlandese ridacchia e tenta di non piangere. -Non sarò mai bravo se non ci sarai tu a rimettermi in riga.- l' abbraccia calorosamente mentre Mary fa da tramite e comprendo che tutti i loro litigi, anche quelli più inutili, non erano altro che forme d' affetto. Lacy gli dà un bacio sulla guancia e fissa negli occhi Nate, andando da lui. Il moro ha le occhiaie e si vede che è a pezzi. Le porge l' anello di fidanzamento. -Tienilo tu. Così ricorderai che io ti aspetto sempre.- parla con voce bassa e Lacy annuisce dopo aver compreso dalla traduzione di Mary. Si lascia mettere l' anello al dito e muove le mani. -"So che tornerò da te".- comunica per lei la sorella e i due non più fidanzati si scambiano un bacio tenero. Quando arriva a me, sento che le mie ginocchia stanno per cedere.
Sarai sempre con me, Lace.
-Spero di rivederti presto. Mi mancherai, Cupcake.-
-"Anche tu".-
Trattengo i lacrimoni e la tengo stretta al mio corpo con entrambe le braccia, forte e sconsolato. Non posso credere che se ne vada, tutto questo non è giusto.
Dopo un ultimo saluto alla sorella, Lacy prende le sue valige e va verso l' entrata per prendere l' aereo. Dalla grande vetrata, vediamo il suo volo partire e la salutiamo dal basso.
Questa è stata, probabilmente, l' ultima volta che l' ho vista.
-Non posso crederci, se n'è andata.- si appoggia al cugino Mary, che la stringe al suo fianco. -Doveva farlo. Ne aveva bisogno e noi abbiamo fatto bene ad appoggiarla.-
Parole sante, amico.
-Nate?- lo chiama Niall quando si accorge che si sta allontanando da noi senza avvertirci, -Dove stai andando?-
-Ehm, vado via. Siete stati gentili a invitarmi a bere qualcosa da voi, ma non ce la faccio. Torno a casa, ho bisogno di restare da solo.- borbotta, passandosi una mano sul collo e rilassando le spalle. Non so i miei amici, ma io non lo fermo. Non posso capire quello che sta passando, però posso provarci. -Vai.- annuisco e lui ci sorride, dandoci le spalle e dirigendosi verso l' uscita.
Prendo sotto braccio Mary e Niall e ci dirigiamo verso il parcheggio, dove ci attende la Chevrolet prestatami da Harry. Non appena ci muoviamo sento subito la mancanza di Lacy, è come se fossimo senza un pezzo. Mi metto al posto di guida e loro sui sedili posteriori, accendo l' auto e vado verso il The Summit. Harry è occupato a dirigere la collaborazione tra due dei suoi hotel e così non ha avuto niente da ridire quando gli ho detto che sarei andato al dormitorio coi miei ex coinquilini per bere qualcosa e parlare. Non che io gli avrei comunque concesso di impedirmelo.
Arriviamo nella mia vecchia abitazione dopo mezz' ora e lasciamo cadere le giacche sul divano. Io e Mary ci sediamo, intanto che Niall cerca qualcosa di adatto all' occasione tra le dispense. Mary poggia la mano sulla testa e guarda malinconica il posto vuoto di Lacy. Le scappa un singulto e le trema il labbro.
Dio.
-Mary...- mi avvicino a lei con la sedia e le faccio portare la testa contro la mia spalla. Piange e stringe forte la mia maglia pesante, colma di dolore e tristezza. -Starà bene. Vedrai che starà bene.- la rassicuro come posso e lei annuisce, anche se continua a singhiozzare. Niall si siede con noi e mette sul tavolo tre bicchieri da cocktail e la bottiglia regalatami tempo fa da Mr. Occhi di Ferro.
-L' avevi lasciato qui.-
-Tanto non l' avrei bevuto.- ammetto e il biondo la stappa. Versa il cocktail trasparente in ogni bicchiere e ce li porge, alzando il suo. -Dedico questo cocktail giapponese, il cocktail migliore del mondo, a una delle persone migliori del mondo che io abbia mai conosciuto.- inizia un brindisi e anche io e Mary alziamo i nostri calici. -Una persona con la quale ho passato maggior parte dei miei anni migliori al college e che mi ha reso la vita splendidamente difficile da quando è diventata la mia prima coinquilina. A una cugina, una sorella e amica. Avrai anche perso la battaglia, Lacy, ma hai vinto la guerra. Che tu possa migliorare sempre e che torni presto a romperci i coglioni con quei cazzoni dei Backstreet Boys. A Lacy.-
-A Lacy.- diciamo all' unisono e ingoiamo questa delizia d' oro liquida.
-Oh, sì, mi ci voleva proprio.- stringe le palpebre Niall e si mette un pugno davanti alla bocca. -Certo però che ha un sapore forte... woh!- cade dalla sedia e finisce rovinosamente a terra. Alza la mano e mostra il bicchiere intatto. -Fate un tributo ai caduti.-
Oh, no, non l' ha detto!
-Coglione.- ridacchia Mary e glielo prende di mano, tornando a versare il cocktail. -Un altro ci vuole, comunque.- comunica, prendendo il suo bicchiere e intimandoci di prendere i nostri. -A Amber. Che possa riposare in pace.-
-A Amber.- bridiamo e giù un altro scolo di alcol. Stavolta sono preparato, non più di quattro bicchieri, mi sono accorto che è lì che inizio a dare i numeri. -L' ultimo.- proclama Niall e ignora le mie proteste, -A Keira. Che ovunque sia resti al sicuro e che possa tornare presto a casa.-
-A Keira.- terzo e ultimo bicchiere e prendo delle grosse boccate d' aria. Ora so perché è il cocktail più famoso al mondo, è buono da far leccare i baffi.
-Bene, l' aperitivo del pranzo l' abbiamo fatto, adesso basta.- si alza in piedi Mary e mette via la bottiglia, consapevole che le urlerei contro se me la rendesse indietro. Adesso che so quanto è buono quel cocktail, devo assolutamente starne lontano. Niall mette a lavare i bicchieri e mi guarda di sfuggita. -Mangi con noi, Lou?-
Faccio spallucce. -Non saprei, Harry non mi ha detto se ha organizzato qualcosa. Ultimamente sta avendo problemi sul lavoro, non so perché.-
-Come, non ti ha neanche detto se pranzavate insieme?- domanda stupita Mary e tira fuori una tovaglia che sistema sulla tavola. L' aiuto. -Non ci diciamo quasi più niente dalla sera in cui siamo usciti assieme a lui e ai nostri amici.-
-Oddio, intendi la sera in cui Nate fece per bene la proposta a Lacy?- capisce Niall e prende abbastanza posate per tre persone. Lo fermo appena in tempo, forse dopo vado a farmi due passi e mangio qualcosa per strada. -Sì, quella sera. Poco prima che voi mi chiamaste per dirmi che Lacy era rintracciabile, io e Harry stavamo avendo un grosso litigio.-
-E adesso? Non vi parlate più?- parla Niall e insiste nel mettere delle posate anche per me. Va bene, d' accordo, mi arrendo: mangerò qualcosa.
-Non so se è un "non più". Entrambi sappiamo quello che proviamo l' uno per l' altro, ma ci sono troppe cose in mezzo. Non funzionerebbe mai, non potremmo mai stare insieme, quindi che senso ha continuare?-
-Louis, per quanto la tua vita sia stata molto movimentata in questi mesi, dentro sei così vecchio...- scuote delusa il capo Mary, mettendo le ultime cose sulla tovaglia. Ignoro il suo commento e Niall tira fuori dal forno gli spiedini accompagnati dalla salsa barbecue. -Vedi di mangiare.- mi punta un dito contro e io gli faccio una smorfia. -Ah, aspetta!- si alza in piedi il biondo e fruga con agitazione tra i cassetti di un comodino del salone. -Bingo!- esulta e torna da me con un pacchettino e un post-it, -Te lo manda la mia ragazza. Non so cosa sia, però ho preferito farmi gli affari miei.-
-La tua ragazza?- alza un sopracciglio Mary, curiosa e sorridente. Niall si fa rosso in viso e si imbarazza: -Be', sì, oramai siamo a quella fase della relazione, suppongo...-
Mi sento felice per il mio amico e leggo il post-it: "Se mai lo volessi vedere". Non ho idea di cosa significhi e per tutto il pranzo non faccio che fissare il pacchetto. Toccandolo, ho capito che il contenuto non sono foto, grazie a Dio, bensì quella che penso sia una videocassetta. Sono anni che non ne vedo una, le uniche che io abbia mai visto contenevano i cartoni per bambini destinati alle mie sorelle, erano lì che li salvava papà.
-Oh, ehi, vi va se usciamo ancora con Zayn e Liam?- se ne esce Niall, -Sono simpatici.-
-Ci sto.- gli fa un occhiolino Mary e io sento che sto per nascondermi dalla vergogna. Che idiota che sono, non ho mai detto a Liam di Zayn e Harry!
Idiota d' un fesso...
-Io preferirei di no.-
-Dai, Lou, non fare così! Solo perché Zayn e il tuo amante hanno avuto una storia tempo addietro?-
Che?!
Fisso sconcertato la mia amica e la guardo a turno col cugino. -Come... voi... lo sapevate?-
-Lo sapevamo da settimane e lo sai il perché? Zayn ha raccontato la verità a Liam. A differenza di Nate, Cristo...- si massaggia il ponte del naso Mary e continua: -Sappiamo tutto. Per questo mio fratello e sua moglie si sono separati, eppure adesso sono ai Caraibi per far divertire i loro figli un' ultima volta come una famiglia felice.-
-Cazzo...- sprofondo sulla sedia e sospiro, -Mi dispiace un casino per Jordan.-
-Ha fatto le sue scelte, noi non potevamo e non possiamo fare niente.- dice senza emozioni Niall e mi si stringe un nodo in gola. La mia testa sta per esplodere, me lo sento, ho bisogno di staccare la spina per un po'. Forse potevo anche partire con Lacy... no, non sopravvivrei al freddo irlandese neanche per dieci secondi.
Prendo in mano il pacchetto mandatomi da Bailey e osservo i miei amici. -Abbiamo un lettore di videocassette?-
-Ce n'è uno nell' armadio vecchio in camera mia, con tanto di piccolo televisore. Puoi metterlo nella tua ex stanza.- propone Mary, non è una cattiva idea. Faccio per dirigermi verso la camera della mia amica, ma il campanello della porta mi blocca. Una delle nostre regole dice "chi è in piedi, va ad aprire", perciò tocca a me. Cammino a passi pesanti e apro a chiunque sia... e "chiunque sia" non è di certo la persona che mi sarei mai aspettato di ritrovarmi di fronte!
Porca puttana...
-Ma... cosa... tu?!-
-Bonjour, Louis.-

One Hundred's TrilogyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora