Capitolo 7

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La prima sensazione che provo è la freschezza. Il cuscino sotto la mia guancia è morbido e freddo, mentre la coperta che mi copre da metà schiena in giù è bella calda e piumata.
Oddio, era da troppo tempo che non mi sentivo così tranquillo.
Poi la mia testa si alza di scatto e il panico mi assale.
Un attimo... Dove diavolo sono?
Mi guardo attorno e la prima cosa che vedo è un enorme vetrata che fa entrare la poca luce dell'alba.
L'ultima volta che ho controllato non ero milionario quindi no, non sono a casa mia.
Tento di mettermi seduto, ma una fitta tremenda alla base della schiena mi fa gemere di dolore e crollare di nuovo sdraiato, sconfitto.
Porco cane, che male!
Mi tolgo qualche ciocca di capelli dal viso e respiro profondamente.
Va bene, Louis. Facciamo mente locale. Cos'hai fatto ieri sera?
-Buongiorno, Mr. Tomlinson.-
Rettifico: chi ti ha fatto ieri sera?!
Ora ricordo tutto.
Giro la testa quel tanto che è possibile e ai piedi del letto mi ritrovo Mr. Occhi di Ferro che mi fissa impassibile.
Sgrano gli occhi quando mi accorgo di una cosa essenziale, oserei direi quasi vitale... sono nudo!
-Buongiorno...- balbetto a malapena. -Cos'è successo ieri?-
-Niente di ché. Ci siamo solo lasciati andare ai nostri istinti.- ha la voce tranquilla, come se tutto questo fosse normale. Indossa una camicia bianca aperta e la zip dei jeans è aperta assieme al bottone e alla cintura.
Deglutisco a fatica.
Che cosa ho fatto? Oddio! E adesso? Rose, il matrimonio... come posso sposarla sapendo che l'ho tradita?
Sussulto all'improvviso: -I miei coinquilini! Tornano a casa oggi!- di nuovo cado sul materasso rassegnato quando il male alla schiena prende il sopravvento. Non dovevo muovermi così velocemente, accidenti!
-Fossi in lei, li avviserei che non sarà a casa tanto presto. La vedo un po'... irrigidito.- sul suo volto nasce un lieve sorriso che mi fa accapponare la pelle.
Se la gode, il bastardo.
-Devo veramente andare a casa. Oggi pomeriggio devo essere al college per...-
-Li ho già avvisati io.- mi interrompe e sono sicuro che adesso la mia faccia somiglia più a quella di un pesce lesso. -Ho detto loro che lei è mio ospite e chi ha il coraggio di contraddirmi?-
Io!
Mi mossi, stavolta lentamente, e riuscii a sedermi. -La ringrazio di avermi fatto dormire qui per stanotte, ma ora devo proprio andare. Dove sono i miei vestiti?-
-In un posto sicuro. Che ne dice di un bagno, Mr. Tomlinson? Le farà bene.- si avvicina ad un cassetto e prende fuori quello che sembra un accappatoio bianco.
Un bagno? Io non voglio un bagno, io voglio risposte!
Mi sento il sangue ribollire nelle vene. Se ha fatto sesso con me, si deve essere accorto che sono un maschio... oppure è proprio ceco.
Mi aiuta ad alzarmi e, senza abbassare lo sguardo, mi aiuta a coprirmi con quel tessuto morbido. -Io l'aspetterò qui, Mr. Tomlinson. Faccia con calma.- mi sorride gentilmente, prima di accompagnarmi verso il bagno e aprire la porta.
-Mr. Styles, dovremmo parlare di...-
-Più tardi.- mi interrompe di nuovo e per un secondo ho visto i suoi occhi scurirsi. -Ne parleremo dopo.- dice solamente e chiude la porta.
È ufficiale: lo odio!
Faccio un sospiro di sollievo quando vedo la grande vasca di marmo. Meno male che non ha il box doccia come me, sennò sarei crollato subito.
Metto il tappo e apro l'acqua calda, aggiungendo l'unico bagnoschiuma che trovo: "essenza di limone".
Lo sapevo!
Una volta che la vasca è pronta, mi tolgo l'accapatoio e lo appendo al lavandino. Entro lentamente e sospiro pesantemente quando i brividi di freddo e dolore vengono spazzati via poco a poco.
Sono anni che non mi faccio un bagno rilassante e, anche se odio ammetterlo, ne avevo bisogno già da un bel po' a causa della mia vita.
Ok, lo confesso, sono un uomo stressato, ma chi non lo sarebbe se fosse me?
Mi passo una spugna sulle braccia e sulle gambe, tentando di capire esattamente cos'è successo e cosa fare.
Non appena finisco, mi strofino e tampono capelli e corpo. Mi metto di nuovo l'accapatoio e lego la cintura, per poi uscire scalzo e camminare sul pavimento lucido e pulito fuori dal bagno.
Mr. Occhi di Ferro sta scrivendo qualcosa al computer, seduto al tavolo di fronte al letto, e indossa degli occhiali da vista neri. Mi ricorda un bibliotecario sexy.
Cazzo, Louis, concentrati!
-Mr. Styles?- lo richiamo e lui si blocca nello scrivere. Punta le sue gemme su di me e aspetta che io parli.
Ne ho molte di cose da dirgli - non molto gentili -, ma mi limiterò ad arrivare subito al punto: -Ciò che è accaduto è stato un errore. Se non le dispiace, vorrei almeno sapere perché l'ha fatto. Magari così avrà un alibi quando la denuncerò per stupro.- sono serio, le braccia incrociate al petto e la schiena dritta.
Merito delle risposte per quella sua "aggressione", dopo di ché andrò dalla polizia e non sarò costretto a vederlo mai più.
Non so perché, ma quel sorrisino che sta facendo non mi piace...
-Se io l'avessi veramente presa contra la sua volontà, Mr. Tomlinson, non avrebbe urlato di piacere come in realtà ha fatto. Non avrebbe inarcato la schiena per volermi di più, tanto meno fare tutto ciò che le ordinavo. Mi sbaglio?-
Figlio di buona donna!
Arrossisco e deglutisco un boccone amaro. -Q... questo non c'entra niente...- balbetto a mala pena. -Lo... lo avete fatto e basta.-
In risposta, lui si alza e fa il giro del tavolo, avvicinandosi lentamente a me. Piano, piano, sento sempre più caldo.
-Mi sta dicendo che l'ho stuprata perché ci crede veramente... o perché cerca di convincersi che in realtà non ha veramente tradito la sua fidanzata?-
Porca puttana.
Mi ha messo con le spalle al muro, non so neanche io se è vero. Che faccio? Come gli rispondo?
Lo scruto in viso quando oramai manca poco a dividerci e, come sempre, sono costretto ad alzare la testa per poterlo guardare negli occhi.
Ma non lo faccio a lungo, infatti fisso subito per terra.
Ha ragione, forse?
-Potrebbe semplicemente farmi accompagnare a casa? Dopo di ché non la voglio più rivedere.- chiudo gli occhi e mi mordo il labbro. -E rinuncio anche al lavoro di personal trainer.- dico in fine, sperando che non scoppi di rabbia. Anche se non mi sembra il tipo.
Torno a guardarlo in viso e mi sembra tranquillo. -È davvero questo quello che desidera?-
Di nuovo con le spalle al muro. È sempre un passo davanti a me.
-Perché l'ha fatto?- è l'unica cosa che mi viene in mente da dire.
-Perché lei è un soggetto curioso, Mr. Tomlinson. Mi interessava e mi interessa tutt' ora.-
Soggetto curioso.
-Tutto qui? Solo per questo mi ha aggredito? Sta scherzando, vero?-
-Ti sembro uno che scherza, Louis?-
-Non le ho dato il permesso di darmi del "tu" e di chiamarmi per nome!- scatto, sentirgli dire il mio nome di battesimo mi ha destabilizzato.
Che poteri può avere su di me in così poco tempo?
-Come desidera. Comunque, io non l'ho aggredita. Ho visto che anche lei mi ha guardato in modo non poco indifferente le poche volte che ci siamo incontrati e così ho colto la palla al balzo.-
-Io sono etero e pensavo lo fosse anche lei.-
-Lo sono, infatti.-
Sgrano gli occhi e lo guardo incredulo.
Come?!
-E allora perché...-
-Lo volevamo entrambi.- mi interrompe. Cammina lentamente verso di me, di nuovo, ed io indietreggio. -Da quando i miei occhi hanno visto i suoi, Mr. Tomlinson, io mi sono sentito... diverso. Vivo. Come non succedeva da anni.- si ferma solo quando si accorge che sono andando a scontrarmi con le gambe contro il letto. -A me piacciono le donne. Proprio come a lei. Ma... nel vederla, nel sentire l'energia che la sua presenza mi ha donato in così pochi minuti, mi sono incuriosito e ho fatto delle ricerche.- il suo sguardo sale e scende dal mio corpo.
Cazzo, era meglio se mi facevo un bagno freddo invece di uno caldo. Il mio corpo sta andando a fuoco.
-Lei sa che cosa comprende il sesso fra uomini, Mr. Tomlinson?- alza un sopracciglio e mi fissa paziente.
Ho la gola secca e mi limito a scuotere la testa.
-Io sì. E mi piacerebbe provare un paio di cosette con lei.- avvicina i nostri visi, i nostri nasi si sfiorano. -Cose che neanche le puttane migliori con cui sono stato riuscirebbero a fare... o a sopportare.- mi sussurra, tabacco e limone mi invadono e inizia a girarmi la testa.
Perciò, cosa vuole che io sia? La sua puttana? Il suo giocattolo? Il suo sottomesso?
Batto le palpebre un bel po' di volte, prima che riesca a riconnettere il cervello ai pensieri principali: -Mr. Styles, le ricordo che sono fidanzato. E sono etero. Cosa le fa credere che io sarei disposto a fare degli... esperimenti del genere?- lo sfido, cercando di non tremare per la sua vicinanza e il suo sguardo.
Ghigna in modo crudele e inclina da un lato la testa, analizzandomi. -Davvero non è curioso neanche un po', Mr. Tomlinson? Le emozioni che le ho fatto provare ieri sera erano niente in confronto a tutto il resto...-
Tutto il resto? Quale resto?!
-Tra l'altro, quand'è stata l'ultima volta che ha fatto qualcosa solo per divertimento?- mette le mani sui fianchi e fa un mezzo sorriso.
Sembra conoscermi veramente. In effetti, non mi diverto realmente da molto, molto, molto tempo.
Oddio, non è che gli sono sempre sembrato un nonnetto noioso? Oh, ma che m'importa!
-Che cosa c'entra il divertimento con questo?- lo fisso, coraggioso e ribelle.
Lui fa tornare dritta la testa e sorride malevolo. -Perché io posso farla divertire veramente tanto, Mr. Tomlinson. Molte volte e in molte posizioni.-
Ok, ora devo avere di sicuro la faccia da pesce lesso, sennò la sua lieve risata non ha un senso.
-Facciamo così: io, adesso e qui, le mostro che cosa potrebbe avere e provare se accetta di fare questi "esperimenti", come li chiama lei, con me. Solo se lo vuole, in quel caso le darò comunque qualche giorno per pensarci. Se non vuole, la faccio riportare a casa e non mi rivedrà mai più. Le va bene?- mi domanda, la voce è seria e sembra mi abbia appena proposto un appartamento in vendita per il tono che ha usato.
La mia mente riascolta da capo ciò che mi ha detto.
Quindi, ora mi farà qualcosa, ma posso anche dire di no?
La mia coscienza mi dice di dire di no, ma sento di già il mio sesso pulsare e premere leggermente contro l'accapatoio.
Per quale dannatissimo motivo riesce ad eccitarmi solo parlandomi?
Le mie mani tremano e stringo forte il tessuto.
Che faccio? Gli permetto di toccarmi?
Be', la prima volta è stata piacevole, ma...
"Perché io posso farla divertire veramente tanto, Mr. Tomlinson".
Vado via? Dopo tutto, ho Rose...
"Quand'è stata l'ultima volta che ha fatto qualcosa solo per divertimento?".
Cristo, che casino!
Ma una cosa è certa: quest'uomo è sexy, qualunque uomo etero sulla Terra può confermarlo, e adesso vuole me.
"Tutto il resto"... cos'altro vuole farmi?
Cos'altro può farmi?
Dio...
Sono un tale masochista!
-Posso chiederle un' ultima cosa, prima?- chiedo titubante. Annuisce e io mi sento in imbarazzo. -Lei è un dominatore?-
Non posso crederci... gliel'ho chiesto veramente?
All'inizio sembra paralizzato, poi sul suo viso nasce lentamente un sorriso che mi mette i brividi e sfila in modo quasi provocatorio la cintura dai jeans. -Solo con lei, Mr. Tomlinson.-

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