Mi sistemo il papillon e prendo un bel respiro nell' allacciarmi i bottoni della giacca. Maledetto chiunque abbia inventato lo smoking.
Mr. Occhi di Ferro se n'è andato non appena mi sono addormentato e senza ricevere le sue risposte.
Dentro di me continuo a dirmi che sto facendo la cosa giusta, che in fondo il bambino che porta Rose in grembo merita un padre, anche se forse non è mio... poi mi dico che tutto questo mi porterà soltanto al manicomio.
Devo solo aspettare Eve, rimandare l' inevitabile il più possibile e sperare che Harry venga al matrimonio per fermare tutto. Con una sua scenata, farebbe guadagnare tempo a mia madre e a Bailey.
-Anche se le circostanze sono orribili...- Mary spunta alle mie spalle e vedo il suo riflesso vicino al mio nello specchio, -... sei stupendo comunque.- mi sorride con fare rassicurante e mi sistema il colletto.
Niall, dietro di noi, sistema le fedi nuziali in tasca e la cravatta. -Dio, non so se avrò freddo o caldo con questo coso. Lo odio!-
-Stai bene anche tu.- lo rassicura Mary, -Vorrei tanto che Lacy fosse qui con noi, ci avrebbe presi tutti in giro perché sembriamo delle bomboniere!-
-Certo che l' avrebbe fatto. E per quanto riguarda il vestito, come no, sembro un pinguino... Louis? Se vuoi posso sempre fermare tutto e urlare nel bel mezzo della cerimonia "questo matrimonio non s' ha da fare!"-
-Voglio proprio vedere se ne hai il coraggio.-
Elle entra in casa con le chiavi che ha praticamente preteso da Niall e Mary e si avvicina a me nei suoi tacchi. -Vi dispiace uscire? Devo parlare con mio figlio.-
Niall, rosso in viso per l' imbarazzo, esegue subito. Mary lo segue, non prima di aver lanciato uno sguardo di fuoco a Elle. Quest' ultima passa le mani sul mio abito una volta soli e mi ammira nel suo lungo e invernale vestito blu. -Sei uno spettacolo, caro.-
-È l' unica cosa positiva in tutta questa faccenda.- sputo velenoso queste parole e lei ridacchia, guardandomi di sottecchi. -Che caratterino... mi ricordi tuo padre.-
-Intendi tuo marito, nonna?-
-Taci!- scatta con un tono più alto e acuto, gli occhi severi. Di colpo, torna di nuovo fintamente solare. -Sono venuta solo per vedere come stessi in smoking. Ringraziami per avertelo portato stamattina, prima che passassi dal pasticciere per prendere qualcosina di dolce per il buffet.-
-Ah, sei pure entrata nella mia stanza mentre dormivo, bene.- sorrido sarcastico e spero vivamente che non abbia visto Harry o che lui se ne sia andato prima. Ma, considerando la sua espressione, non mi sembra arrabbiata.
-Tesoro, se non penso io alle tue cose, chi lo fa?-
-Non ho più sette anni, Elle, so cavarmela da solo.-
-Ne dubito.- sghignazza e toglie un capello dalla mia spalla. Sistema con le sue unghie lunghe qualche ciuffo che è sfuggito alla lacca e tocca più volte il papillon per ravvivarlo. Mi squadra da capo a piedi: -Sei perfetto.-
-Ok, apposto, ti serve altro?-
-Come, non lo sai? Oltre ai tuoi testimoni, ti accompagnerò io stessa in chiesa. Non sia mai che ti venga in mente di scappare e lasciare Rose all' altare. A proposito...- tira fuori dalla sua borsetta a tracolla abbinata al vestito il cellulare, ci digita sopra e poi me lo mostra.
Oh, porca puttana...
-Elle, cosa... che vuoi fare?- la mia voce trema e lei ne gode. -Indovina? Quella che stai guardando è una mail che intendo mandare al mio avvocato di fiducia. Però la manderò se, e solo se, tu farai qualcosa che io non gradirò durante le nozze. Altrimenti, il mio avvocato leggerà le mie belle parole e andrà a nome mio a dichiarare che rinuncio alla custodia di tutte le mie figlie. Cos' accadrà, a parer tuo, se lo farò? Charlotte rimarrà da sola, nessuno vuole adottare una ragazza che è sull' orlo dei diciotto, Félicité finirà in una casa famiglia e le gemelle verranno separate. Brutto, vero?-
Mi sale la colazione sempre di più a ogni parola che dice.
Rinuncia della patria potestà.
È seria?
-Vuoi davvero mettere a rischio le tue figlie per questo?-
-Sappiamo entrambi che ne sono capace. Proprio come sappiamo entrambi che tu non oseresti mai così tanto... Prova a fare una sola cosa fuori posto e io clicco su "invia", segnando il futuro delle tue ex care amate sorelline.-
Brutta stronza maledetta...
-Vai in bagno e fai le ultime cose, ti aspetto qui.- mi bacia sulle guance senza toccarmi e si va a sedere sulla poltrona in salone. Non sento più le dita talmente sto stringendo forte i pugni.
Vaffanculo, proprio vaffanculo!
Sbatto la porta nel chiudermi in bagno e giro la chiave quasi a romperla. Non devo andare alla toilette e non ho bisogno di lavarmi la faccia, voglio solo avere qualche secondo da solo con me stesso.
Cammino avanti e indietro come un pazzoide e ringhio per la frustrazione. In vita mia ho voluto solo poche volte il male di qualcuno, però non mi viene difficile con Elle.
Poggio le mani sul lavandino e respiro profondamente... fino a quando una goccia di sangue non cade sulla ceramica bianca.
No, cazzo! Non di nuovo!
Prendo la carta igienica e mi tampono il naso. Non posso rischiare di sporcare il vestito, oltre a Elle go to hell mi ammazzerebbe anche il sarto. Forse è il caso che inizi a seguire quella dieta che Harry mi ha mandato più volte per messaggio e di andare dal medico per vedere se comincio a soffrire di epistassi.
Quando il flusso si ferma, butto tutto nel water e tiro lo sciacquone. Magari è ansia, è solo ansia. Prendo il telefono dalla tasca dei pantaloni e scrivo a Evelyn.
"Come siete messe?".
"Siamo a Portland, stiamo raggiungendo Isaiah, resisti".
Bene, bene, molto bene, sì...
D' accordo, devo rimandare queste nozze il più possibile, ma come?
Un bussare insistente mi fa voltare di scatto verso la porta e sento la voce ovattata dal legno di Elle: -Louis, facciamo tardi!-
-Arrivo!- dico di getto e apro la finestra per avere un po' d' aria.
Forza, Tomlinson, inventati qualcosa, qualsiasi cosa!
Esco e mi ritrovo di fronte Elle, furibonda. -Finalmente, caro, temevo ti fossi perso nel bagno!- parla sarcastica e mi prende a braccetto, conducendomi nel salone dove vi sono i miei amici. Niall ha uno smoking identico al mio, solo che porta la cravatta, e Mary un delizioso abito lilla con dei fiori come pinzette ai capelli. Stanno bene, stanno proprio bene.
Se solo fosse un matrimonio vero...
-Su, su! Muoviamoci, la sposa attende!- applaude Elle e il suo sorriso mi ricorda quello di Joker. Evitando di farmi vedere da lei, prendo Niall e lo avvicino a me. -Temporeggia.- gli sussurro all' orecchio, chi se non Niall per intrattenere?
Mi guarda confuso, ma gli basta una mia occhiata per capire: -Ah! Ok, ok, sì, sì, ci penso io!- annuisce freneticamente e fa alcuni passi lunghi per impedire a mia nonna di aprire la porta. -Spiacente, non possiamo andare!-
Elle arcua un sopracciglio, infastidita e curiosa di vedere che cosa si inventa il mio amico. -Oh, ma davvero? Come mai?-
-Eh...- prova a inventarsi una scusa e mi indica, -Sono incinto e il papà è Louis!-
Oh, mio Dio...
-Niall.- ringhia sottovoce Mary, nel frattempo che io scuoto deluso la testa. Poteva inventarsi una cazzata migliore?!
-Divertente. Spostati, buffone.- lo spinge via alterata e mette la mano sulla maniglia.
Oh oh.
-Mary, ho bisogno di tempo, aiuta Niall.- bisbiglio alla bionda, che non perde tempo: -Oh!- si piega in due e si tiene l' addome. Il cugino la sostiene, mentre Elle fa un verso di disperazione e rabbia. -Cosa c'è ancora?!-
-La pancia... mi fa male... credo di essere nel mio periodo...- finge un ansimo perfetto e lascia che il biondo la faccia sedere sul divano. -Non osare sporcare quell' abito, signorina! E rimettiti subito in piedi, mio figlio ha bisogno di entrambi i testimoni per sposarsi!- la sgrida una Elle senza cuore, che la fissa stupefatta quando Niall la fa stendere.
Mamma mia, questi sì che sono degli amici!
Mary si porta teatralmente una mano sulla fronte. -Dio mio, mi sento svenire! Mi manca l' aria! Acqua, datemi acqua!- urla indemoniata e Niall procede verso la cucina. Mi sporgo dallo schienale del divano per fare aria alla biondina e Elle strilla: -Ragazzini insolenti, mi state solamente prendendo in giro! Louis? Sali subito sulla tua auto o giuro che le ragazze sono belle che andate. Tu ti sposi, con o senza testimoni!-
-Non credo proprio.- dice sicura Mary, tornando "magicamente" in salute e mettendosi a sedere. -Louis è nostro amico, non si sposa lo stesso senza di noi.-
-Allora smettetela con queste pagliacciate e uscite da questo fetido dormitorio!- ordina e indica la porta.
Be', posso solo sperare che questo tempo in più sia servito.
Aiuto Mary ad alzarsi e Niall ci raggiunge. Seguiamo mia nonna senza fiatare fino al parcheggio e mi metto al posto di guida. Durante il viaggio, i miei occhi passano dalla strada all' orario segnato sulla radio: le nove e cinquantaquattro. Merda, ma il mio patrigno doveva proprio lavorare dall' altra parte dello Stato?!
Ti prego, Eve, sbrigati.
-Sarebbe stato d' aiuto se avessi detto di avere il ciclo anch' io?- si sporge Niall da dietro di me, facendomi ridere leggermente e allentando la tensione. Stringo il volante con fare maniacale e cambio marcia. È una corsa contro il tempo, contro Elle Tomlinson. Anzi, Elle Dawson. Non la riesco neanche più a considerare parte della famiglia.
-Eccola qua, siamo arrivati!- esulta allegro l' oggetto dei miei pensieri e parcheggio contro il marciapiede. L' evento si terrà nella Community Church, una chiesa abbastanza umile all' esterno quanto bella all' interno. Poggio le mie scarpe nere e lucide fuori dall' auto e chiudo gli occhi, prendendo un bel respiro.
Va bene, ci siamo. Posso farcela, posso farcela.
Devo avere fede in Eve e Bailey, torneranno prima di quanto io creda e mi salveranno il culo, come sempre. Oppure arriverà Harry, dirà qualcosa al "parlate ora o tacete per sempre" e farà la terza guerra mondiale per impedire questo errore.
Entro in chiesa con mia nonna e i miei amici e vado direttamente all' altare, dove un uomo sui trenta ci attende, ossia il prete. -Benvenuti e congratulazioni allo sposo.-
-Lo sposo ringrazia, padre. Vero, tesoro?- mi dà una lieve gomitata Elle e io fingo un sorriso: -Sì, certo.-
-Molto bene. Prendete i vostri posti, la sposa sta per arrivare.- ci congeda e io resto vicino a lui, a differenza di Elle che si siede sulla prima della lunga fila di panche e dei miei amici che si mettono dietro di me.
Tengo le mani una nascosta dietro l' altra e tamburello con l' indice destro sul palmo della sinistra. Mi sta iniziando a girare la testa e tutto mi sembra più amplificato: la vista delle cose, il suono di ogni più piccolo movimento... forse sto per svenire. Sarebbe una cosa positiva o no?
I miei occhi guardano Elle che tiene sempre stretto in mano il telefono e io so che è una minaccia sottintesa. Può mandare quella mail in qualsiasi momento e le mie sorelle andrebbero perdute.
Calmati, sta' calmo, andrà tutto bene.
Per distrarmi, mi guardo attorno. Due lunghe file di panche dividono l' ingresso e il tappeto rosso sulla quale camminerà Rose, da una parte c'è Elle con Liam e Zayn dietro di lei e dall' altra i coniugi O'Donnell con alcune amiche di Rose. Nessuna traccia Harry.
Ma dov' è? Perché non è qui?
Che abbia rinunciato? Che abbia veramente inteso che ero serio quando non lo ero affatto?
Mi fa male vedere che non c'è, che non si è nemmeno presentato. Ieri notte mi ha detto che ero suo e allora perché non è qui per dimostrarlo?
Harry, amore, dove sei finito?
La porta a doppia anta si apre e tutti si alzano in piedi. Rose, col pancione di quasi sei mesi e l' abito bianco, porta un mazzo di rose rosse e le sue damigelle le tengono su il velo. Si avvicina con lentezza a me, accompagnata dal suono dell' organo che suona la marcia nuziale.
È... è bellissima.
L' abito bianco è fatto in modo che la pancia non risalti troppo, un misto tra pizzo e seta, col velo che le copre il viso che sono certo è bagnato dalle lacrime.
Resisti. Dobbiamo solo tenere duro.
Una volta che me la trovo di fronte, la musica finisce e le alzo il velo. Proprio come avevo sospettato io, sta piangendo. -Lacrime di gioia.- mente al parroco e dà il bouquet a una delle sue damigelle, le quali vengono affiancate dai testimoni di lei. Prendo le mani della mia alleata e le sorrido per darle forza.
Coraggio, Rose.
Inizia il lungo monologo del parroco, dove parla di religione, amore e di unione davanti a Dio, ma sono sicuro che se sapesse come stanno in verità le cose cambierebbe idea. Anche se il mio corpo è preso dallo stringere le mani di Rose tra le mie, la mia mente si trova altrove. È con Evelyn, a Portland, e con Harry, ovunque sia.
Mr. Occhi di Ferro, non farmi questo, ti prego.
La cerimonia continua, lenta, infinita e pare che nessuno voglia fare niente, nessuno vuole interferire. Alla fine, arriviamo al fatidico momento: -Se qualcuno dei presenti ha qualcosa da ridire...-
Ferma tutto, Harry, so che lo vorresti.
-... parli ora o taccia per sempre.-
Aiutami, amore mio.
Il silenzio cala nella chiesa e con la coda dell' occhio vedo Elle che ghigna, contenta.
No...
-Bene, suppongo che possiamo andare avanti.-
Mi si crea un macigno alla bocca dello stomaco e la delusione cova tenebrosa nel mio cuore.
Perché non sei arrivato? Perché non hai corso per arrivare fin qui? Perché non hai spinto le ante di quella porta e non hai urlato...?
-Fermi!-
Eh?
I miei pensieri vengono interrotti da una voce più che disperata. Volto il viso e quasi non mi cade la mascella a terra.
Non è Evelyn. Non è Harry.
È Mary.
Mary?!
In lacrime, scuote il capo. -Mi dispiace, non posso permetterlo.- singhiozza e, stupendo tutti noi, si rivolge alla mia fidanzata: -Ti amo, Rose.-
CHE?!
In un attimo, Rose la raggiunge, le prende il viso e la bacia.
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One Hundred's Trilogy
Fanfiction🔴🔞 Raccolta della One Hundred's Trilogy: • One Hundred Kinds of Styles. • One Thousand Tears of Styles. • One Million Kisses of Styles. @uncoverdlouis: "È una morte lenta, bellissima e dolorosa questa fanfiction". @_ilary-: "La sto rileggendo. Non...