Capitolo 47

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Non so spiegare come sono finito ammanettato al letto di Mr. Occhi di Ferro dopo quel nostro bacio e non saprei dire neanche da dove ha tirato fuori le manette e la corda.
Quest' ultima la tiene per un attimo ben stesa tra le mani e poi la fa passare sotto alle mie ginocchia, legandole vicino alla tastiera e vicino ai miei polsi. Ora ho le gambe piegate che premono contro lo stomaco e davanti ai miei occhi c'è la sua figura divisa a metà dalla corda sospesa sopra di me. Harry si trova ai piedi del letto, inginocchiato con l' inguine che tocca furtivo il mio didietro. Sensuale, struscia il suo membro coperto dai pantaloni contro di me e io spingo per andargli incontro.
Oh, Dio.
-Un giorno dovrai dirmi dove tieni nascoste tutte le tue corde.- ridacchio ansimando, lo desidero con furore.
Sorride e mi guarda con desiderio. -E impedirmi così di godere della tua espressione sopresa? Non è da me.-
Stronzo.
-Mi ecciti da morire legato in questo modo.- sussurra roco e passa la lingua sul mio stinco, facendomi rabbrividire. Muove ancora il bacino, tentatore e voglioso. -Sei da divorare, Mr. Tomlinson.-
-Allora serviti pure.- sospiro e stringo tra le dita l' intreccio alla quale sono costretto. Se non si sbriga rischio di esplodere.
Si sveste alla velocità della luce e mi entra dentro, causandomi un ruggito di goduria e facendomi contrarre i muscoli con forza. Apro come posso le gambe e gli ci stringo la vita. Inizia piano questa nostra danza erotica, facendomi gemere e inarcare la schiena per quanto possibile. Butto la testa indietro non appena accelera e godo a causa della posizione in cui mi trovo.
Le mie mani tirano il legamento e provano a liberarsi per istinto, senza riuscirci. Desidero graffiarlo sulle spalle, tenerlo stretto a me fino al culmine del piacere.
Non ho mai provato quello che provo con lui, non è mai così bello. È come se mi portasse da un mondo all' altro, da una galassia a un' altra. Tutto questo deve rimanere nostro, per l' eternità. Mi mostra il suo amore con tutto quello che ha e che può fare, sentimentale e carnale, affamato di me e insaziabile.
Fuori si sta facendo buio e noi non abbiamo nemmeno cenato. Però non importa, non adesso, perché voglio godermi quest' uomo come non faccio da settimane.
-Voglio che vieni con me.- sospira, sudato e con la pelle rossa per lo sforzo. Rilascio l' aria e annuisco. -Non sono ancora... a quel punto... ma ok.- parlo a fatica e lo guardo attraverso la luce che proviene solo dalla finestra. Mi piace farlo al buio con lui, dà a tutto ciò un' aria in più di mistero.
-Non in quel senso.- ridacchia di poco e cambia angolazione, facendomi gridare.
Dio, sì!
-Vieni con me... sul set di... Starglass.-
Come?
Lo fisso stupito in un secondo di lucidità e mi passo la lingua tra le labbra. Il calore mi avvolge come un drago attorno alla sua preda e sorrido. -Davvero?-
-Certo.-
Ansimo e serro i denti, l' orgasmo mi travolge come un' onda potente che sono costretto a cavalcare e urlo il suo nome nella goduria più assoluta.
Oh, merda...
In questa posizione, con questa corda e queste manette, è stato del tutto incontrollabile.
Questo è il mio Mr. Occhi di Ferro.
Spinge le ultime volte per se stesso e rilascia il suo sperma dentro di me, bollente e liquido. Si poggia con le mani sul materasso e prende più aria possibile. Una goccia di sudore cade dalla sua fronte e finisce su un mio ginocchio. Libera i miei arti e io li lascio cadere a peso morto sul materasso.
-Non sono mai stato sul set di un film.- prendo parola, dopo che lui si è sdraiato al mio fianco, stanco quanto me. -Jasper la prenderà male?-
-Me ne frego se si arrabbierà, lo avrò già licenziato.- dice a occhi chiusi, una mano copre metà del suo viso. Volto la testa di lato e lo guardo scioccato. -Solo perché sarete divorziati non vuol dire che non dobbiate lavorare insieme.-
-Prova tu a lavorare col tuo ex marito.-
-Non è comunque giusto, quel posto è suo.-
-Louis.- si gira dalla mia parte e si sostiene col gomito, -Quel posto non se l' è meritato, se l' è preso e basta. Lo ha usato per ricavarne più del cinquanta per cento del mio operato, sarà anche il mio manager ma ha più soldi di me. Io voglio un manager della quale posso fidarmi e di lui non mi fido.-
Oh.
Mi mordo il labbro e sospiro. -D' accordo, non hai tutti i torti.- ammetto. Gli lascio un lieve bacio sulle labbra, mi alzo e comincio a vestirmi, non prima di essermi pulito con un fazzoletto il torace. -Andiamo a mangiare, sennò a Jocy chi la sente?- sorrido leggermente e vado alla scrivania per prendere il telefono. Vicino a esso, trovo delle scartoffie di Mr. Occhi di Ferro. Riconosco la calligrafia di Bailey, le sposto per dare una sbirciatina in tutte e comprendo le vere intenzioni del riccio. Porto il mio sguardo sul suo corpo, ancora nudo e coperto dalle lenzuola. È steso sul letto prono e si porta una mano alla bocca per coprire uno sbadiglio.
-Harry?-
-Sì?- risponde senza guardarmi, strofinandosi un occhio con il pugno.
-Quand' è prevista la tua partenza per l' inizio delle riprese del film?-
Ferma qualsiasi movimento e i suoi occhi cercano la mia faccia, contratta in una smorfia tra il deluso e l' arrabbiato. Finge un' aria innocente: -Perché me lo chiedi?-
Non mi freghi.
-Oh, così, per curiosità.- faccio spallucce e metto le braccia conserte, anche se non serve che menta. Lui sa che io so.
-Ehm... il sette di Aprile.-
Annuisco con calma, nascondendo le labbra dentro la mia bocca. -Casualmente lo stesso giorno del mio matrimonio, vero?-
-Casualmente.-
-Che cazzo, Harry!- sbotto e scatto di qualche passo verso di lui, bloccandomi una volta che gli sono di fronte. -Hai proprio una bella faccia tosta, sei incorreggibile!- mi lascio andare ai miei sentimenti e gesticolo con le mani. Questo stronzo, bastardo figlio di puttana... Dio, lo odio quando fa queste cose!
-Perché reagisci in questo modo? Tanto tu non ti vuoi nemmeno sposare.-
-Infatti è così, mi fa arrabbiare che tu stessi per farmi un' altro dei tuoi stratagemmi.- gli punto un dito contro e dondolo leggermente sul posto, desideroso di saltargli addosso per staccargli la testa dal collo. -Perché non me l' hai detto subito? Volevi ingannarmi un' altra volta?-
-Cristo, Louis, no! Ovvio che no, sapevo soltanto che non l' avresti presa bene.- si mette seduto e fa cenno alla scartoffie nella quale ho guardato.
-Ah, perciò hai preferito non dirmi niente? Bravo, complimenti, è proprio così che vanno le cose in una coppia.-
-Ma perché te la prendi tanto?! Cos' è, hai cambiato idea e adesso ti vuoi sposare con Rose?!-
-Dio, no! Ho solo bisogno che tu le cose me la dica, Harry, parlami!-
-Ti sto parlando, io ti parlo sempre!- si mette in piedi con furia e mi viene vicino, -Te l' ho detto: non volevo che ti arrabbiassi! Non dovrebbe fregartene un cazzo di che giorno sarà se tanto abbiamo deciso insieme di andare a fondo a questa storia.-
-Certo che voglio andare a fondo e no, non me ne importa niente del giorno della partenza, qui conta il fatto che tu stavi per rifarlo.-
-Rifare che cosa?!-
-Tagliarmi fuori!- gli urlo contro, -Potrai anche non avermelo detto per non farmi incazzare, però non è la prima volta che non mi dici le cose essenziali! Come ti ho già detto, tu non mi metti mai al primo posto. Mi hai nascosto un marito, Harry, un marito, e adesso stavi per ingannarmi con la data del mio presunto matrimonio. Ti viene così facile nascondermi le cose? No, perché se è così la cosa mi preoccupa e non poco!- mi stringo le braccia al petto e respiro con l' affanno. Perché non capisce il mio timore? Non mi viene difficile immaginarlo mentre mi nasconde chissà quali segreti orribili su di lui o sul nostro rapporto.
Lo vedo che boccheggia, si guarda attorno spaesato e mi fa male il fatto che non sappia cosa dirmi. Si gratta il mento e si nasconde le labbra dietro il palmo.
Perché? Come riusciamo a tornare sempre allo stesso punto? Com' è possibile che litighiamo sempre? Basta un suo errore e tutto cade a pezzi.
Parlami, Harry, parla.
Quando capisco che non dirà e non farà assolutamente nulla, prendo in mano la situazione: -Tu temi che io abbia cambiato idea e che voglia sposarmi? Bene, ti dimostrerò che non è vero. Tu aspettami qui, vado a rompere il fidanzamento con Rose.- faccio deciso ed esco da camera sua. Scendo le scale a due a due e prendo la mia giacca, mettendola. -Non ceni?- si sporge dallo scorrimano e scuoto la testa: -Non ho fame.- dico soltanto, non lo saluto e lascio la casa. Con passo svelto, raggiungo la mia auto e ci salgo sopra, dirigendomi in strada nel giro di pochi secondi.
Come può pensare che io voglia sposare Rose? Ho anche accettato da poco il fatto di essere bisessuale e lui parla con me di ripensamenti?
Lo ammetto, sono scappato da lui migliaia, forse un millione di volte, ma in questo istante non voglio nessun' altro che non sia lui.
Per quest' uomo sono disposto ad affrontare Elle e a perdere quel poco del suo amore, a mettere a rischio il mio futuro e il non poter vedere più la mia famiglia. Sono andato contro uno stalker, contro Alden, e ho affrontato a testa alta, giorno dopo giorno, chiunque per strada mi ha guardato e mi ha riconosciuto. L' ho perdonato per aver fatto un coming out non richiesto al mio posto e per avermi fatto quasi perdere tutto quello che avevo di più importante nella mia vita, ma adesso lui è l' unica cosa che mi rende davvero felice.
Abbandonare i miei ideali non è difficile, penso ancora di poter andare a Londra, però nei miei pensieri si è inserito Harry. Mi immagino di andare ovunque con lui e sogno a occhi aperti la nostra casa. Sono desideri che non ho mai avuto, neanche con Rose o Grace. Tra l' altro, voglio chiedere a Rose l' affido di Troy. Voglio crescerlo con Harry, sempre se lui lo vuole. Potremmo essere una famiglia.
Famiglia...
Mi commuovo non poco all' idea di avere un futuro con Harry, un futuro dove non mi immagino triste a spaventare mio figlio per via dell' alcol o in un' università londinese.
Un futuro che mi aggrada.
Parcheggio davanti al palazzo dove so che i genitori di Rose hanno un appartamento e dove so anche che lei alloggia al momento. Scendo dalla Chevrolet e la chiudo, dirigendomi al portone d' entrata.
-Chi non muore si rivede.-
Volto il capo alla mia destra e mi si gela il sangue nelle vene a vedere chi si sta avvicinando a me: -Craig. Tara.- saluto freddo i miei presunti coniugi, che camminano sul marciapiede come se tutto fosse loro concesso. Guardo colei che mi ha rivolto la parola per prima e li faccio passare. -Da dove siete di ritorno?-
-Una cena di gran classe con quell' amabile donna di tua madre, è stata così gentile da voler offrire lei l' aperitivo.- cinguetta tutta contenta e mi indica con le sue dita smaltate di rosa pallido, -E tu cosa ci fai?-
-Niente, sono passato per fare due chiacchiere con Rose.- rispondo senza sentimenti, questi due non mi sono mai piaciuti e non mi vergogno nel mostrarlo solo adesso. -Ehi, Craig? Come sta mia madre?- lancio una frecciatina all' uomo dai capelli corti e bruni, che serra gli occhi in due fessure. -Bene, direi. Anche se si sta riprendendo dallo sconforto che le hai dato.-
-Oh, io le ho dato sconforto...-
-Ah, sì! Elle e Craig me l' hanno raccontato; dovresti proprio imparare a bussare.- sorride divertita Tara e mi guarda come se fossi un idiota.
Oh, certo, fa pure finta che non ti importi che il tuo ex marito vada a letto con mia nonna.
-Scommetto però che Elle non vi ha detto che è mia nonna.- sorrido sarcastico e godo nel vedere il loro smarrimento, dipinto ben bene sui loro visetti fintamente da angeli. -Che cosa intendi, caro?- arcua un sopracciglio Tara e io mi devo mordere una guancia per non riderle in faccia. -Oh, nulla. Chiedilo alla tua amichetta del cuore... Vogliamo entrare?- faccio cenno al palazzo e li supero senza attendere risposta o aspettarli.
Sono stato qui già altre volte, di nascosto agli ex coniugi O'Donnell, per volere di Rose, così che potessi passare più tempo con mio figlio. Tutte le volte che tocco la pancia della bionda, il piccolo scalcia come un indemoniato. Penso che oramai riconosca la mia voce.
Craig usa le chiavi e ci fa entrare. Mi guardo attorno, nel salone e nella cucina, vado anche al bagno, ma la porta è aperta: nessuna traccia di Rose. Opto per la sua camera, che poi sarebbe la camera degli ospiti, ed entro senza bussare.
Com' è quel vecchio detto? Ah, sì! Non c'è due senza tre! Infatti dopo Liam con Zayn ed Elle con Craig...
Oh, andiamo, di nuovo?!
Devo seriamente imparare a bussar... oh, cazzo. Solo dopo un po' vedo sopra a chi è realmente a cavalcioni Rose e il mio cervello decide di emigrare dal mio corpo.
Rose. A letto. Nuda. Con Jasper Rasteece.
-Aaaaaaaaaaaaaah...!-

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