Le parole. Più forti. Del mondo.
Qualcuno potrebbe dire che non esistono, che non ci sono parole più potenti delle altre, ma due tipi di persona lo sanno bene invece: gli emotivi e gli scrittori.
Il secondo posto va alle parole che tutti noi vogliamo sentir dire dalla persona, uomo o donna, a cui teniamo di più; "io ti amo". È una frase che ti fa impazzire di gioia, perdere il senno, ti fa venir voglia di mettere tutto il mondo a testa in giù solo per poterlo ribaltare di colpo in piedi, come una palla di neve.
Ma le parole, la frase, più incredibili di sempre e difficile da dire sono senza dubbio - a parer mio - "io ti perdono". Parlare è facile, dare aria alla parole lo si fa in continuazione, tuttavia è ben diverso dal sentire il senso di pace che si ha quando si perdona e si va avanti, dimenticando tutto il dolore, la perdita e il senso di vuoto che si ha sentito per molto. Ci vuole coraggio per dire quelle fatidiche lettere. Spesso non ci riesce nessuno, l'orgoglio non viene ingoiato o il cuore parte ancora a razzo ogni volta che ci ripensi.
L' unica medicina sembra il tempo o la confessione. Io dico... affronta il tuo demone.
È ciò che ha fatto Grace e, sinceramente, la rispetto molto per questo. La invidio, quasi. E sì, l'ho sognata di nuovo stanotte. Mi sono dovuto bere molto caffè stamattina, per poco e non guidavo da sonnambulo. Peccato che adesso non sono nella scuola dove dovrei essere, no... bensì sul pianerottolo di Rose e Mary, le quali hanno gentilmente ospitato Evelyn, Isaiah e Axel. Quei tre non fanno altro che muoversi e spostarsi da una città all' altra per via dei lavori dei due coniugi, so solo che si stabiliranno definitivamente a Manhattan non appena il piccolo comincerà l'asilo.
Sto contando mentalmente i secondi dei minuti che passano sul mio orologio da polso, mentre mi maledico silenziosamente per essere venuto qui. Farò tardi il primo giorno per colpa di queste due, me lo sento. Quanto ci vuole ad aprire una porta?
Busso per la terza volta e finalmente una testa bionda mi accoglie. -Ti prego, digli che sta di merda o resterà così.- dice Mary con sguardo scioccato e preoccupato, lasciando la porta aperta per farmi entrare e dirigendosi in cucina. La seguo, confuso. -Di che stai parla... porca puttana, per caso Mystica ti ha vomitato in testa?!- impreco sconvolto nel vedere Niall, seduto su una sedia al tavolo, con i capelli tinti di blu elettrico. Fa impressione, lo giuro.
-Lo dicevo io, per me hai traumatizzato il bambino.- fa una smorfia Rose, in piedi di fianco al frigo mentre dà il biberon a mio fratello.
-Siete solo invidiosi! Sto da Dio, mi stanno benissimo.- si vanta sorridente e gongolando, -Il biondo se ne stava andando, tanto valeva cambiare colore.-
-Per me l'hai fatto per ripicca nei confronti di Bailey.- incrocia le braccia al petto Mary. -Lo vedi anche tu che ultimamente è molto stressata, scommetto che i tuoi capelli le hanno fatto prendere un infarto.-
-Gliel'ho detto chiaro e tondo: se vuole farsi la plastica al sedere, io resto blu!- si indica la nuca, sporgendosi verso la cugina.
Guardo i miei amici in generale e vado a prendere in braccio Axel dalla mia ex. -Scusate se mi intrometto, ma di che state parlando?- domando curioso e non capendo il nocciolo della questione.
-Niall sta protestando contro la sua donna.- alza un sopracciglio Rose, ghignando in direzione dell' irlandese che la sta incenerendo con gli occhi. -È molto più di questo. Te l'ho detto, amico, sta andando fuori di testa! Mi sta facendo impazzire, non ci capisco più nulla. Prima mi sgrida per qualunque cosa io faccia e poi mi dice che vuole rifarsi il sedere. Ti sembra normale?! Per tanto, se lo farà, io resterò di questo colore per tutta la vita perché so che lei lo detesta.-
-Gesù, dammi la forza...- borbotta Mary, massaggiandosi la fronte. -Ti scongiuro, Nì, almeno evita di rimanere a lungo stamattina, ok? Deve venire il tecnico della caldaia tra poco, non voglio che pensi che siamo un covo di matti!-
-Esagerata...- scuote il capo il mio amico, sistemandosi sulla sedia. -Ehi, Lou, sei agitato per oggi?-
-Sono stato anche in altre scuole, penso di sapermela cavare.- sorrido sincero e faccio i grattini al pancino di Axel, che ridacchia e si mette comodo su di me.
-E Harry dov'è?-
-Aveva delle commissioni con Chad.-
La mascella di Niall va giù di colpo. -Oddio, quel pirla...-
Rose assume un espressione tra l'ironico e il contrariato, la mano ad accarezzare i pochi capelli di mio fratello. -Perché pirla?-
-Ora ve lo spiego.- si alza e si gira, allunga un braccio verso l'alto e tira giù un cartellone. Sopra di esso, l'immagine dell' intero corpo di Chad. -Analizziamo il soggetto.- decide, aprendo una bacchetta estensibile tascabile.
Ma che ca...?
-Quando ce l'ha messo in casa nostra?- scruta con la coda dell' occhio la propria ragazza Mary, la quale ricambia: -Lo stavo per chiedere io a te.-
-Ordunque...- comincia e indica vari punti di Chad, -... il nostro uomo è senz' alcun dubbio un cosidetto "pirla" ed eccone le ovvietà! Ha il naso da pirla, la faccia da pirla, le gambe da pirla e scommetto che c'ha pure il ca...!-
-Non andare oltre!- lo interrompe Mary, tirando la cordicella che fa arrotolare su di sé il cartello appeso al soffitto. -Non so come hai fatto, non lo voglio sapere, ma butta subito quello scempio.-
-Possibile che non mi lasci mai divertire?!- si lamenta, per poi indicarmi. -Lou, dimmi che ho ragione, ti prego! Non mi piace affatto come quell' idiota guarda Bailey e sono sicuro di averlo visto fissare in quel modo anche il tuo compagno.-
Se non fosse che sono mezzo intontito dal caffè e infastidito dal reggiseno indecoroso che sto indossando, a quest'ora starei ridendo a crepapelle. -Guarda, dopo Jasper, penso che non sarò più geloso di nessuno. Harry mi ama e non ho bisogno di sapere altro.- sospiro e bacio la guancia paffuta e tenera di Axel.
Sono sincero, mi fido totalmente di Mr. Occhi di Ferro. Dopo molto tempo stiamo bene e so che nulla può spezzare questo nostro momento. Lui fa sempre così tanto per me. Infatti pensavo che, forse, è il caso che gli organizzi qualcosa io. Magari una giornata alla spa. Certo, ne possiede una in quasi tutti i suoi hotel! Che cosa posso fare per lui? Lo conosco, è amante del brivido e dei viaggi, non sta fermo per tanto nello stesso posto. Tuttavia è anche molto preso dal suo lavoro e sta lottando con tutte le sue forze per trovare un po' di tempo per me. Potrei chiedergli se vuole che venga con lui la prossima settimana in Danimarca... no, non posso mancare subito dal mio nuovo lavoro. Come se non bastasse, sarebbe troppo deconcentrato con me intorno. Lo so, me l'ha confessato tante volte.
Axel mi tira giocosamente la maglietta e sbrodola dal ciuccio. Uso un fazzoletto per pulirlo, baciandogli poi la testolina bionda. Cavolo, assomiglia molto ad Evelyn, è quasi inquietante quanto adorabile.
-Eve e Isaiah sono usciti da molto?-
Rose sbuffa una risatina. -Ma che, sono in camera loro.-
Eh?
-E neanche si alzano per salutarmi?- borbotto fintamente offeso e passo il bambino a Mary, mentre mi dirigo alla camera degli ospiti.
-Forse non ti hanno sentito.- ipotizza lei, -Oppure stanno...-
-Louis!-
-Dio Santo, no, ancora?! Non dovreste fare certe cose con un bambino in casa, anzi non dovreste proprio!-
-Come sarebbe a dire? Abbiamo una certa età, siamo adulti!-
-Non me ne frega un cazzo, esci subito da mia madre!-
-Chiudi la porta, Cristo!-
Sbatto l'anta e prendo un respiro profondo, tremando come una foglia. Penso che dopo questa mi caverò gli occhi. Due volte è un caso, tre una sfiga, ma quattro è una maledizione, cavolo!
Niall e Mary ridono come pazzi, tenendosi alle sedie e piegandosi su loro stessi, a differenza di Rose che mi viene incontro. Ovviamente non può non avere un piccolo sorrisetto sulle labbra. -Mi sa che hai uno stimolo sessuale nascosto che ti fa agire di conseguenza involontariamente, non è che ti eccita vedere la gente farlo?-
Fingo una risata, accaldato dall' imbarazzo. -Quanto sei divertente...-
-Questa sì che è stata una bella sorpresa!- ridacchia il "non più biondo", -Ti ci voleva l' infarto mattutino, eh? Così sei bello sveglio per oggi.-
Adesso gli strappo quell' orrore che ha in testa e glielo faccio ingoiare.
-Ho già bevuto il caffè per quello. Tra l'altro, non so se è peggio vedere mia madre farsi il marito o te con quell' aspetto. Come fai poi se vuoi togliertelo? Ci metterà mesi ad andarsene.-
-No problem, fratello, ho già pensato a tutto: vi sono vari metodi naturali per togliere la tinta, nessuno di questi sarà in grado di danneggiarmi la testa, per tanto li userò uno ad uno a settimana.-
-Speriamo piuttosto che gli aggiustino anche l' interno della testa.- sussurra Mary alla sua ragazza in modo udibile, causando delle risate generali. Be', non quella di Nì, ovvio. -Ti sto odiando.- dice infatti.
-Tu mi ami.- gli fa l'occhiolino la cugina. Il campanello emette un trillo ed è ciò che mi fa svegliare; guardo il mio orologio e vedo che sono le sei e mezza.
-Devo scappare.- li avviso e bacio il piccolo sulla fronte, -Ciao, Axel.-
-Mi raccomando, ricordati di chiedere a Harry se vuole posare con me nella prossima linea d' abiti Styles. Sono giorni che Gemma lo cerca, ma non risponde.- mi parla Mary, nel frattempo apre la porta e accoglie un ragazzo in divisa poco più grande di noi con in mano una cassetta degli attrezzi. -Si accomodi.-
-La ringrazio. Piacere, il mio nome è Back.-
Niall guarda il nuovo ospite sinceramente confuso. -E dove l'avevi perso?-
Oh... mio... Dio...
Rose mette mio fratello sul divano, prende il secchio vuoto della spazzatura e lo mette in testa a Niall. -Ora tu vieni con me!- lo sgrida, dandogli una sculacciata che lo fa strillare in modo acuto e portandoselo nella zona notte.
Mary sorride con fare innocente a Back. -Lo scusi, ha sbattuto la testa da piccolo. Infatti quei capelli sono così per il grosso livido blu che c'è sotto. Prego, la accompagno alla caldaia, mi dia solo un secondo.- dice in fretta e si avvicina a me, abbracciandomi. -Buona fortuna, so che ti adoreranno.-
-Grazie. E di' a mia madre e a Isaiah che mi dispiace.- sorrido di poco e saluto cordialmente anche Back, prima di dirigermi alla porta. Nonostante ciò, non riesco ad uscire perché mia madre mi richiama. Supera Mary e il nuovo arrivato, che ci lasciano da soli, e viene da me con solo una camicia da notte. -Dio, che imbarazzo... scusami, piccolo.-
-No, sono io che mi scuso, non avrei dovuto. Siete liberi di fare quello che volete, io non posso dire nulla a riguardo.- sospiro, sempre leggermente rosso in viso per quello che è successo. Vorrei solo dimenticarlo. Insomma, Evelyn è mia madre, certo, tuttavia è anche la mamma di Axel e ha un marito. L'ho ritrovata due anni fa e ne sono contento, ma devo lasciarla vivere la sua vita. Non posso tenerla ancorata a me.
-Tesoro, lo sai quanto ti voglio bene e per me il tuo parere conta tantissimo. Devi esprimerti, dire quello che pensi sempre con me.- sorride dolcemente e mi accarezza una guancia con fare amorevole, -Voglio che tu faccia parte di questa famiglia, perciò non arretrare mai quando succede qualcosa tra di noi. D'accordo?-
Rilascio l' aria. Mi pare di essere tornato a respirare. -Grazie, Eve. Ti voglio bene anch'io.-
Mi bacia la nuca, mi stringe forte e tutte le volte che lo fa mi sento un fuoco nel petto che mi riscalda in un modo meraviglioso. -Chiamami appena hai un momento libero, oggi o nei prossimi giorni, ok? Voglio parlarti e stare più tempo con te.- soffia nel mio orecchio e io annuisco. Molla la presa su di me, stranamente mi sento sempre meglio in qualche modo dopo averle parlato. -Divertiti, piccolo. Ciao.-
-Ciao.- ricambio il saluto. "Mamma" vorrei aggiungere, ma non ci riesco. Non è che non voglia... proprio non ce la faccio. Esco e vado verso la macchina, più rilassato e sereno. Ne sto facendo una cosa di Stato, sono solo ragazzini. Sono il loro insegnante di sostegno, nulla di più. Non devo avere timore. Mi metto al posto del guidatore e metto in moto, proprio quando mi arriva un messaggio dal mio Mr. Occhi di Ferro.
"Tutto bene?".
"Sì".
"Hai ancora i miei jeans addosso?".
Rido, che pervertito.
Ma un pervertito che sa baciare e scopare da Dio...
"Come da promesso".
"Bravo ragazzo. E, se avrai bisogno di aiuto durante la ricreazione, puoi scrivermi tranquillamente".
Che bastardo.
Sbuffo una risata dal naso e lascio andare il telefono nella valigetta. Oh, lui e le sue scommesse... d'altronde, sono stato io a proporla stavolta questa. Posso anche dire che me la sono cercata.
Stringo tra le dita il volante, inspiro ed espiro ad occhi chiusi. Non capisco tutta questa agitazione, sono già stato in altre scuole ad aiutare bambini e ragazzi, che c'è ora che non va? Magari è per il fatto che andrò in una scuola media con un regolamento molto rigido e situata in uno dei posti di New York meno sicuri? Può darsi.
Ragazzini, lavoro, scuola media: è solo questo.
Ragazzini, lavoro, scuola media.
Già, solo questo.************************************
Commentate, grazie! :)-Kitta♡
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One Hundred's Trilogy
Fanfic🔴🔞 Raccolta della One Hundred's Trilogy: • One Hundred Kinds of Styles. • One Thousand Tears of Styles. • One Million Kisses of Styles. @uncoverdlouis: "È una morte lenta, bellissima e dolorosa questa fanfiction". @_ilary-: "La sto rileggendo. Non...