-Odio gli appostamenti.- si lamenta Niall, sgranocchiando rumorosamente le patatine fritte dal pacchetto che ha comprato mezz'ora fa e bevendo dal bicchiere di plastica azzurra con cannuccia la sua soda. -Sono lunghi e noiosi, non c'è mai niente da fare. Possiamo soltanto rimanere rinchiusi qui, in quest' auto profumata di pino e piena di accessori che gridano "soldi, soldi, soldi!", alla faccia mia.-
-Sta' zitto, sta' zitto, sta' zitto...- gli faccio il verso, massaggiandomi la fronte. Questo biondino riesce sempre a farmi venire il mal di testa.
Siamo nel parcheggio di fronte al palazzo dove Liam e Zayn hanno un appartamento, nascosti dentro la Range Rover nera mia e di Harry. Domani ci sono le nozze e io e Niall abbiamo passato gli ultimi giorni a preparare l' addio al celibato del nostro amico. Alla fine l' irlandese è riuscito a convincermi a fare qualcosa di più movimentato oltre al finto rapimento, perciò abbiamo prenotato una stanza in un albergo vicino ad Atlantic City, in New Jersey.
-Da quanto siamo qui?- brontola con la bocca piena.
Che schifo...
Gli rubo il piccolo sacchetto di carta dalle mani e lo guardo storto. -Basta con questa tua lagna, dobbiamo solo aspettare che Liam varchi la soglia della porta girevole.-
-E che palle... ridammi le mie patatine!- si allunga verso di me e io gli allontano l' oggetto dei suoi desideri.
-Fa' mangiare un po' anche me, per Diana!- lo rabbonisco, cominciando a mangiare. Ho quasi saltato il pranzo per questo. -Sono mesi che mangio carne e frutta, non mi ricordavo neanche più il sapore del grasso. Mr. Occhi di Ferro mi ha prescritto una dieta di merda, che male c'è se do uno strappo alla regola? Ma non dirlo ad Harry.-
Ridacchia, facendo su e giù con la cannuccia. -Non dirlo ai tuoi fianchi!-
Resto immobile con la bocca aperta, tipo paralisi facciale. Mollo malamente la patatina che avevo preso nel sacchetto, lascio quest' ultimo sul cruscotto del guidatore e giro lentamente tutto me stesso nella sua direzione, il gomito poggiato sul sedile. -Che hai detto?-
Ha osato sul serio?
Il biondo mi fissa con aria pentita e sbatte le palpebre due volte. Apre bocca, poi la richiude. Lo rifà un bel po' di volte, restando in silenzio. -Io... non... intendevo...-
-Pensi che io abbia i fianchi grossi?- aggrotto le sopracciglia, offeso.
Ruota le pupille e sghignazza nervoso. -No.-
-Tu fai la voce acuta quando menti.-
-No!- ridice, alzando involontariamente il tono. -Dico solo che, magari, la dieta c'è per un motivo...- non frena in tempo la lingua, la quale viene poi morsa sotto i miei occhi.
-Stai insinuando che Harry mi impone il cibo salutare perché mi trova grasso?!-
I suoi occhi azzurri mi osservano spaventati per un lasso di tempo, prima di puntarli sulla sua bibita e succhiare rumorosamente dalla cannuccia. Sento l' ansia attanagliarmi. Cavolo... se non mi risponde, allora è vero.
-Tu mi trovi grasso?-
-Oddio, fratello, sei peggio di Bailey! Negli ultimi tempi mi sta col fiato sul collo, è assillante! Però lei ha il ciclo, la tua scusa qual'è?-
Trattieniti, Louis, non ucciderlo...
Mi rimetto dritto e sbatto la schiena allo schienale, incrociando le braccia al petto e ridandogli le sue patatine del piffero. Non sono lunatico, sono solo stressato.
-Parlando di persone assillanti, Styles dov' è?- chiede senza pensarci, finendo di bere e lasciando dentro al bicchiere il sacchetto accartocciato.
-Riunione con quelli di una sua agenzia.-
-Che barba...- scuote la testa, -Posso farti una domanda?-
Chiudo gli occhi e un brivido mi attraversa la schiena. -Devo avere paura?-
-Nah... ma tu e lui disinfettate casa vostra prima di accogliere gli ospiti?-
La mia testa si gira verso di lui, un espressione confusa domina la mia faccia. E questo adesso che diavolo c'entra? -Perché?-
Mi guarda come se fosse palese. -Louis... andiamo.-
Eh?
-Su, sii sincero con me. Di certo lo fate ovunque, quando siete da soli.- alza le sopracciglia allusivo e sorride malizioso.
Sta insinuando davvero... oh, mio Dio! Solo perché siamo due uomini gay, non significa che... ok, lo facciamo spesso e in parecchi posti, tuttavia questo non conferma nulla!
-Tu e i tuoi stereotipi del cazzo, oggi le prendi.- ringhio sottovoce, portando lo sguardo sulla strada. Quanto cazzo ci mette Liam a uscire per andare a lavoro? Prima questa cosa finisce, meglio è. Ho una gran voglia di divertirmi coi miei amici stasera, ne ho bisogno. Ma non sono scemo, non berrò niente di alcolico.
-Louis?-
Mi sale il nervoso e trattengo il ruggito di rabbia che mi si sta per sprigionare dal petto. -Sì?-
Niall mi fa gli occhi da cucciolo, una smorfia dolorosa gli fa aggrottare la fronte e stringere le labbra. Lo scruto e, dopo un po', capisco: lascio andare la testa sullo schienale e sospiro. -E nooooo... ancora?!-
-Lo sai che ho la vescica piccola!-
-Ci sei andato neanche dieci minuti fa! Ti avverto, se per colpa della tua prostata perdiamo Liam...-
-Faccio in fretta, ti prego, mi sto pisciando addosso.- piagnucola, saltellando sul posto e venendo bloccato dalla cintura.
Dio, quant'è seccante...
Mi allungo sotto il mio sedile con la mano, prendo una bottiglietta di plastica vuota dove prima c'era dell' acqua e gliela passo. -Tieni, falla qui.- dico sarcastico. La nostra missione non salterà solo perché lui ha bevuto due litri di soda gasata.
Il rumore di una zip mi fa raggelare.
Ma che...?
-Mica dicevo davvero, porca miseria!- nascondo il viso contro la portiera, vergognandomi ed evitando di guardarlo. Puttana ladra, che gli è saltato in mente?!
-Va bene, scusa!- dice in fretta, tornando a sistemarsi i pantaloni. -Però sul serio, mi scappa.-
-Ma non per questo devi riempirmi di germi l' auto, Harry poi se la prende con me. Già ci sono abbastanza germi qui...-
-Che vuoi di... oh, no, amico! Veramente? Pure qui?!- impreca, aprendo in fretta un pacchetto di fazzoletti e mettendo questi ultimi sul suo sedile.
-Stiamo insieme da due anni, ci credevi sessualmente eremiti in casa?!-
-Ti ho appena chiesto se disinfettate dopo che l' avete fatto, siete disgustosi!-
-No, tu mi hai chiesto se disinfettiamo la casa, non le auto.-
-Perdonami, "le" auto? Plurale?! Oh, tu, nipote di una...!- quasi si strozza nell' urlare un insulto, -E pensare che quando vivevamo insieme, noi due e le Hanson, eri tu il maniaco dell' ordine. Che t'è successo?-
-Harry, mi è successo.- rispondo categorico. Sono stanco morto, sia di questa conversazione che in generale. Eppure non ho dormito poco stanotte. Be', più o meno... Mr. Occhi di Ferro non mi ha lasciato molto in pace, diciamo. -Non posso credere che mi sia bastata una sola settimana di crociera per dimenticarmi della tua parlantina. Ringrazio il cielo di non essere più tuo coinquilino.-
Con la coda dell' occhio noto che ha spalancato occhi e bocca. Manco gli avessi ucciso il cane. -Non diresti così se fossi venuto alle terapie tra coinquilini!-
-Non esistevano neppure!- mi scappa una risatina, -Eri tu che ci radunavi una volta al mese per parlare dei nostri vecchi litigi, lo so solamente perché Lacy mi mandava messaggi dove mi chiedeva di salvarla dalle tue grinfie.-
-Sarebbero esistite veramente se tu fossi venuto. Avevo il martelletto, Louis, non si disobbedisce al martelletto!-
-Shh, zitto, vedo Liam.- lo interrompo e adocchio il nostro amico che esce dal palazzo. Spinge una delle ante di vetro della porta girevole, vestito in giacca e cravatta e con in mano un abito plastificato scuro appeso a una gruccia. Ah, deve essere andato in lavanderia ieri sera.
-Ok, come lo stordiamo?- sorride euforico il biondo, sfregando le mani tra loro in modo malefico. D'accordo, sta cominciando a spaventarmi.
-Non dobbiamo stordirlo.- alzo gli occhi al cielo e prendo a gesticolare, concentrato: -Io lo distrarrò e gli parlerò, mentre tu ci seguirai con la macchina lentamente... guai a te se me la graffi. Gli dirò una bugia, anche due, innocenti ma efficaci, così avremo una scusa per farlo entrare in macchina. Tipo, che ne so, che abbiamo bisogno del suo aiuto per qualcosa di urgente, che Zayn ci ha chiesto di portarlo da qualche parte per fargli una sorpresa, insomma niente di...- fermo il mio monologo non appena sento il suono di una delle portiere posteriori che viene aperta. Dallo specchietto retrovisore vedo Liam svenuto e sdraiato sui sedili, imbavagliato e con le mani dietro la schiena.
Aspetta, ma cosa...?
Niall ritorna sul sedile del passeggero e si sfila i guanti neri che ha preso da chissà dove. Sbatte le ciglia con fare innocente. -Scusa, stavi dicendo?-
Sbianco e stringo con forza il volante. Ho appena perso dieci anni di vita.
-Che cazzo hai fatto?!-
-Rilassati, non l' ho colpito, ho solo premuto un punto tra collo e spalla che fa svenire. Me l' ha insegnato Bailey, non è fantastica?- sospira sognante, ignorando il "tic" che ho all' occhio. -Dai, andiamo, ho voglia di giocare stasera!-
Il mio petto si solleva come quello di un toro inferocito che ha appena visto del rosso. Va bene, non doveva andare così, però non importa. Liam è tutto intero, Niall entro stanotte potrebbe non esserlo più e io ho tutto sotto controllo.
Niente Harry fino a domattina.
Prendo un bel respiro. Ora possiamo andare. Accendo il motore e parto, accompagnato da Highway to hell degli AC/DC. Poco dopo l' inizio, l' irlandese scoppia a ridere. Faccio a turno con gli occhi da lui alla strada. -Che c'è?-
-No, niente. È solo... questa canzone mi fa pensare a tua nonna.-
Deglutisco pesantemente. Non mi piace mai parlare di lei, pertanto il sentirla nominare mi è sgradevole. -Perché?-
-Seriamente?- sghignazza, prima di cantare a squarciagola: -I met Eeeelle go to hell!- fa cambaciare le parole al ritornello e non smette con la sua risata. Scuoto la testa, divertito e stupito. Questo ragazzo trova l' allegria ovunque.
-Canta, Lou. I met Eeeelle go to hell!-
-No. No, non canto una canzone su mia nonna.- mi rifiuto, trattenendo le risa.
Per tutto il viaggio mi subisco il mio amico che fa cover del cazzo su canzoni vecchie o pessime hit estive. È intonato, certo, tuttavia questo non mi rende più sopportabile la sua presenza.
Arrivati all' albergo, portiamo Liam di peso fino alla nostra stanza e lo leghiamo alla sedia. Ho già fatto qualche addio al nubilato del genere, perciò so come procedere: gli sistemo i capelli con le mani e lascio il suo abito in più sul materasso del letto - ancora non capisco a che gli serva un secondo vestito -, mentre Niall apre le tende e versa lo champagne che ci hanno portato in tre calici.
-Dobbiamo aspettare che si svegli? O lo svegliamo noi?- mi chiede, piegando la testa di lato nell' osservare il Liam privo di sensi.
-Già l' abbiamo fatto svenire, se poi lo svegliamo possiamo dire addio alle palle.-
-Lui dirà addio alle palle dopo il matrimonio.- si lascia scappare, beccandosi una mia gomitata. -E dai! Battute da addio al nubilato, ci stanno! Be', mentre aspettiamo che il bell' addormentato si desti, io vado in bagno.- si affretta nel parlare e si chiude a chiave nella toilette.
Mi sa che il ciclo ce l' ha lui, non la sua ragazza.
Sbuffo una risata e mi siedo sul letto matrimoniale - sì, ci hanno rifilato un letto matrimoniale del cavolo -, guardando i messaggi. Sono tutti di Harry.
"Mi sto annoiandoooo".
"Come va l' appostamento?".
"Mi raccomando, non bere".
"Louis? Almeno ti degni di rispondermi?".
"Louis?".
"E che cazzo, Lou!".
"Se scopro che hai bevuto anche solo una goccia di alcol, vengo fino ad Atlantic City, ti sculaccio dolorosamente e ti prendo sul cazzo di tavolo da gioco".
"Se non mi rispondi entro le sei, vengo lì da te".
Oh, merda!
Punto velocemente le pupille sul piccolo orologio del comodino di fianco al letto: le sei meno tre!
Porca paletta...
Mi affretto a digitare una risposta.
"Qui tutto bene, stiamo bene e no, non berrò. Buon proseguimento di giornata, Mr. Styles".
So perfettamente di averlo provocato con l' ultima frase chiamandolo in quel modo, ma Dio, quanto amo farlo impazzire!
-Louis!-
Salto in piedi al grido di Niall, che mi fissa sconvolto. -Che succede?!-
-Ho appena scoperto che "Liam", al contrario, si legge "Mail". Capito? E-mail!-
Ma dove l' hanno tirato fuori, questo?
-Horan, sei veramente...- vengo interrotto da un mugolio ed entrambi osserviamo imbarazzati il nostro amico che si sveglia.
-Ops. Colpa mia.- sussurra il biondo, sorridendo nervoso. -Buongiorno, Lee. Sorpresa! Benvenuto al tuo addio al celibato!- esordisce entusiasta, aprendo le braccia con fare teatrale. Liam parla attraverso il bavaglio e guarda sconcertato sia me che Niall.
-Esatto, serata tra uomini.- confermo, -Siamo in uno dei tuoi posti preferiti: Atlantic City! Per cominciare, cominceremo con un gioco dove tu dovrai restare imbavagliato e io e Niall chiamaremo un...- mi blocco di colpo al sentire la musica del mio telefono. -Scusatemi.- congedo i miei amici, con Liam che prende ad urlare a più non posso con la bocca sigillata.
-Pronto?- rispondo senza vedere chi è.
-Sai dov'è Liam?-
Sgrano gli occhi, sorpreso. -Zayn, ciao! Tranquillo, Liam è con noi.-
-E perché cazzo è con voi?- tuona furente, causandomi un leggero brivido di paura. Gesù, per un attimo la possessività nella sua voce me lo aveva fatto scambiare per Harry. Non ho nulla contro Mr. Occhi di Ferro, però non posso certo passare ogni sacro santo secondo della mia vita con lui.
E lo stesso dovrebbe valere per Liam.
-Come sarebbe a dire? È il suo addio al celibato, se lo merita, lasciagli quest' ultima sera da solo.-
-Addio al celibato? Louis, che diavolo stai dicendo? Harry non te l' ha detto? Non c'è nessun addio al celibato, né per me né per lui, l' abbiamo deciso insieme! Vogliamo una cerimonia in piccolo e che si svolga in fretta, niente feste. Sono tre ore che lo aspetto davanti al municipio, dove l' avete portato?-
-Municipio? Zay, di che stai... aspetta.- mi sale un dubbio e mi raggelo. Vado con mano tremante ad aprire il sacco di plastica dov'è contenuto il vestito che si è portato dietro Liam e scopro che è uno smoking. Uno smoking nero da matrimonio.
Oh, porco cane...
Niall diventa bianco come un cencio, proprio come me.
-Zayn, ti richiamo.- chiudo la chiamata senza ascoltare più le sue proteste e finalmente comprendo gli occhi infuocati di Payne, con tanto di vena che gli pulsa sulla fronte e sul collo. Il biondo vicino a me, con delicatezza, abbassa il bavaglio dalla sua bocca. -Mi avete rapito il giorno del mio matrimonio!- sbraita e di nuovo viene imbavagliato.
Ok, niente panico. Siamo solo due ore di macchina lontani da dove dovremmo essere, con due futuri sposi che adesso hanno senz' altro voglia della mia testa e di quella dell' irlandese.
Porca. Di quella. Paletta.
Niall si schiarisce la voce e mi indica col pollice, spaventato e sicuro quanto il sottoscritto che il nostro amico qui presente, praticante di boxer, ci ridurrà in polvere. -Per la cronaca, è stata una sua idea.-
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One Hundred's Trilogy
Fanfiction🔴🔞 Raccolta della One Hundred's Trilogy: • One Hundred Kinds of Styles. • One Thousand Tears of Styles. • One Million Kisses of Styles. @uncoverdlouis: "È una morte lenta, bellissima e dolorosa questa fanfiction". @_ilary-: "La sto rileggendo. Non...