Capitolo 56

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Taehyung's pov

Quando scendiamo a Taegu, devo ammettere che sono parecchio in ansia.
Non ho avvisato mio padre della presenza di Jungkook, e non so come potrebbe prenderla.

Prendiamo un taxi dalla stazione.
Durante tutto il tragitto verso la mia casa, sento lo stomaco ingarbugliato e credo di poter vomitare da un momento all'altro.

"Piccolo stai tranquillo" Jungkook mi accarezza una guancia ed io metto la testa sulla sua spalla, cercando sicurezza.
"Ho paura della reazione di mio padre" ammetto, senza avere il coraggio di guardarlo.

"Andrà tutto bene, fidati di me". Annuisco ma non sono molto convinto.
Quando il taxi si ferma davanti alla piccola villetta a due piani, io credo di stare per morire.

Jungkook paga il prezzo richiesto e poi scendiamo, recuperando i nostri bagagli dal cofano.
"Okay, ci siamo" bisbiglio, camminando lungo il vialetto così familiare ma al tempo stesso così estraneo.

Arrivato davanti all'ingresso, suono il campanello con mano tremante.
Sospiro un altro paio di volte.
Jungkook mi afferra una mano, accarezzandomi il dorso con il pollice.
"Ti amo" sussurra e prima che io possa ricambiare, la porta viene aperta.

Mio padre è davanti a noi, con il suo solito pigiama in pail e le pantofole celesti.
Sarebbe tutto come al solito, se non fosse per lo sguardo confuso nei suoi occhi.

"Ciao papà" lo saluto timidamente.
Lui mi guarda, poi sposta gli occhi su Jungkook.
Si fa da parte e spalanca di più la porta.
"Prego, entrate" dal tono di voce non mi sembra che sia arrabbiato.
Ma è presto per dirlo.

Supero la soglia di casa ed entro.
Il solito salotto con il caminetto acceso mi accoglie.
Lascio cadere il mio borsone per terra e stringo più forte la mano di Jungkook.
Mio padre abbassa lo sguardo su di loro, poi lo rialza guardandomi rassegnato.

"Posso parlati un attimo Taehyung?" Domanda, con voce seria.
Annuisco.
"Tu intanto mettiti comodo" sussurro a Jungkook, dandogli poi un bacio che lui però non ricambia dalla troppa sorpresa.

Voglio solo che papà capisca da subito cosa c'è tra me e Jungkook.
Seguo poi mio padre in cucina, oltrepassando la porta a soffietto.

"Prima che tu dica qualsiasi cosa, voglio dirti che io e Jungkook stiamo insieme. Ma credo si fosse capito".
Papà annuisce e si siede sulla sedia, io lo imito.
"Sapevo sarebbe andata così. Il fascino dei Jeon colpisce sempre" si lascia sfuggire una risata amare ed io lo guardo confuso.

"Cosa intendi con ques-..." mi interrompere alzando una mano.
"Nulla. Sappi solo che quel ragazzo ti spezzerà il cuore".
Scuoto la testa, convinto.
"Non è così papà, io lo amo".

Lo vedo sgranare gli occhi.
"La cosa è più seria di quanto pensassi allora".
"È serissima, anche lui mi ama. Mi ha portato a New York. Capisci papà, in America?" Sorrido ricordandomi il viaggio.

"Il tuo sogno fin da quando era bambino" dice mio padre, con l'ombra di un sorriso sulle labbra. Io annuisco.
"So che magari tutto quello che hai sentito su di lui te lo dipinge come un mostro senza cuore. Ma fidati, non è così. In realtà la metà delle cose che dicono in giro, non sono nemmeno vere".

Papà scuote la testa, guardandomi serio.
"Ma se è il criminale più pericoloso di tutta Seoul, un motivo ci sarà"
Mi sporgo verso di lui, appoggiando i gomiti sul tavolo.
"È stata la vita che ha vissuto da adolescente a portarlo su questa strada. Ma credimi, lui è così dolce e buono, cerca sempre di tenermi fuori dai pericoli e mi protegge" sorrido nuovamente.

"Vedo che non c'è modo di farti ragionare" conclude, guardandomi preoccupato.
"No papà, non c'è. Ti prego, dagli un'occasione - gli prendo la mano - vedrai che se impari a conoscerlo piacerà anche a te. Ti pregooo!!" Lo supplico, facendogli il labbruccio.

Mio padre sospira e sembra pensarci su.
Alla fine annuisce.
"Va bene, ma solo un passo falso ed è fuori".
Io gli salto addosso, abbracciandolo.

Lo ringrazio tante volte, stringendolo così forte da farlo soffocare.
Ora sì che posso passare la mia mini vacanza tranquillo.

~DANGEROUS LOVE~ KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora