Capitolo 57

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Finora la giornata è andata bene, a parte qualche silenzio imbarazzante.

Durante la cena io e Jungkook ci siamo tenuti la mano, mio padre ci ha osservato ma senza dire nulla.

Ora è arrivato il momento di andare a dormire. Papà ha insisto sul fatto che Jungkook dormisse in un'altra stanza.
Ha forse paura che Jungkook mi stupri mentre dormo? Perché se fosse così, io sarei pienamente consenziente.

"Tra un po' vengo da te" mi sussurra Jungkook, appena mio padre ci supera. Io intanto sorrido, andando in camera mia.

È quasi tutto come prima, solo che adesso alle pareti ci sono meno fotografie e le mensole sono del tutto prive di oggetti.
Ho portato a Seoul tutta la mia roba, e adesso mi fa strano dormire in una stanza così vuota.

Nell'attesa di Jungkook, pesco dal borsone uno dei miei libri preferiti.

Sono così immerso nella lettura che non sento Jungkook entrare.
Quasi lancio un urlo quando lo vedo in piedi, accanto al mio letto.

"Ti ho spaventato?" Domanda ridendo.
Scuoto la testa e sventolo il libro.
"Ero solo preso da questo".
Annuisce e si affretta a infilarsi sotto le coperte, rabbrividendo.
"Fa freddo, vieni qui" piagnucola e mi tira verso di lui.

Mi tolgo gli occhiali, appoggiandoli sul comodino.
"Mi era mancato la tua faccia da quattrocchi" mi prende in giro.
Lo colpisco ad una spalla.
"Smettila".

Rido e intanto mi abbraccia.
"Le hai scattate tu quelle?" Chiede, indicando le foto appese al muro.
Annuisco.
"Mi piace così tanto la fotografia. I miei soggetti preferiti sono i paesaggi. Volevo seguire un corso, ma poi ho dovuto trasferirmi a Seoul e ho abbandonato tutto" spiego, con voce triste.

"Puoi sempre continuare, la vita che fai non ti impedisce di essere normale". Annuisco, senza voler continuare il discorso.
Junkook capisce e si sposta verso un altro argomento, ovvero l'incontro di mio padre.

"È ridicolo che ci abbia messo in stanze separate. Ha ancora questa abitudine, lo fece anche con il mio ex". Mi accorgo tardi di aver parlato troppo.

"Ah, così hai portato qui anche lui" borbotta e si gira dall'altra parte.
Sospiro. A volte sono così stupido. Perché devo rovinare tutto per colpa della mia bocca, che non sai mai quando deve tacere?

"Si, ma solo perché siamo stati insieme tanto tempo. Non prendertela" Aderisco alla sua schiena e mi sporgo oltre la sua spalla, osservando il suo viso imbronciato.

"Non me la sono presa, è che mi da fastidio sapere che sei stato con qualcun altro prima di me". Incrocia le braccia e continua a tenermi il muso.

"Dai, guardami" lo prendo per un braccio, facendolo voltare nuovamente verso di me.
"Non potevo prevedere che ti avrei incontrato".
Annuisce.
"Lo so. Ma sapere che non hai vissuto le tue prime volte con me... Mi fa stare male".

Sorrido e gli poso una mano sulla guancia.
"E io allora, come dovrei sentirmi? Tu che sei stato con molte più persone di me. Anch'io avrei voluto essere il primo, ma purtroppo non è possibile" Parlo in tono calmo.
Non voglio farlo arrabbiare, ma solo spiegargli cosa penso.

"Ma io ho amato e amo solo te. Tutto quello che abbiamo fatto, è come se lo avessi vissuto per la prima volta. Proprio perché l'ho fatto con te".
Continuo a sorridere, sentendo le sue parole.
"Questo vale lo stesso per me. Sei tu che mi hai fatto veramente innamorare, perciò ficcatelo bene in quella testa cocciuta".
Colpisco piano la sua testa e lui ride.

"Okay?" Domando e annuisce.
"Ma ora possiamo scopare?" Lo guardo male.
"Ma sempre a quello pensi?" Mi fingo offeso, nonostante anche a me fosse passata per la testa un'idea del genere. Idea che purtroppo non posso mettere in atto.

"E comunque no, c'è mio padre nella stanza accanto. Ti spedirebbe fuori di casa a calci, perciò dormi e stai zitto".
Jungkook fa finta di piangere.
Lo guardo ridendo, ma non cedo alla sua richiesta.

Non ora che papà sta iniziando ad accettarlo.

~DANGEROUS LOVE~ KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora