"Jungkook" mormoro, quasi avendo paura di chiamarlo.
Poso una mano sul suo braccio, ma lui fa uno scatto fulmineo e si allontana.
"Non toccarmi" sibilia e poi corre fuori dalla stanza.Nel frattempo Namjoon ha richiuso la scatola, con un'espressione impassibile sul volto.
Loro devono essere abituati a questo genere di cose, io no."P-pensate c-che dovrei a-andare da lui?" Chiedo, guardando gli altri. Jin annuisce.
"Ti dirà che vuole stare solo, ma tu non ascoltarlo. L'ultima volta stava quasi per fare un gesto avventato...""L'ultima volta?" Domando, non capendo.
"Non sta a me dirti di cosa si tratta" Continua Namjoon.
"Tu devi solo tenerlo d'occhio, sempre"Leggo la preoccupazione nei suoi occhi, e adesso capisco cosa intende con "gesto avventato".
Esco dalla cucina, andando verso la stanza di Jungkook.
Entro senza nemmeno bussare.Lo trovo seduto per terra, con le ginocchia al petto e la testa tra le mani.
Non mi sembra che stia piangendo però.Lo richiamo, ma lui non mi guarda.
Perciò avanzo lentamente verso di lui, sedendomici affianco.Non so bene cosa dire, non ci sono parole da dire ad una persona che ha appena visto la propria famiglia fatta a pezzi.
"Va via Taehyung" dice Jungkook, con tono fermo. Alza la testa e mi guarda.
"No non ti lascer-...""VATTENE HO DETTO" urla, ad un centimetro dalla mia faccia.
Sussulto, più per lo spavento che per altro.Sto per alzarmi, ma mi vengono in mente le parole di Namjoon.
Perciò rimango, seppur tremando, rimango.
Non lo lascerò solo proprio adesso che ha bisogno di me, anche se forse non me lo dirà.Passano minuti interminabili. Jungkook fissa il vuoto, con gli occhi spalancati e lo sguardo fisso.
Credo sia caduto in una specie di shock, che comunque potrebbe spezzarsi da un momento all'altro.E infatti...
Alcune lacrime scendono dai suoi occhi, e lui tenta di asciugarle.
Ma quando scoppia in un vero e proprio pianto, rinuncia e si appoggia con la schiena contro il muro.Mi faccio più vicino a lui, abbracciandolo.
Non parlo, mi limito solo a stringerlo forte, mentre lui singhiozza con la testa appoggiata sul mio petto.Vorrei piangere anch'io, ma non è il momento di dimostrarsi debole.
Devo essere forte per Jungkook adesso."S-scusami, n-non volevo urlarti c-contro" balbetta, tirando su con il naso.
"Non preoccuparti di questo ora".
Lo stringo forte, mentre gli accarezzo la schiena per confortarlo.
"Ho bisogno di te adesso Tae, ho bisogno che tu mi stia vicino. Non credo di riuscire a superare tutto questo senza di te".Il suo pianto è cessato ed ora mi sta guardando con gli occhi ancora un po' lucidi, supplicandomi con lo sguardo.
"Sono qui amore. Non me ne vado, te lo prometto".Annuisce e ritorna ad appoggiare la testa sul mio petto.
Nel frattempo passo una mano nei suoi capelli."È-è stato orribile. Vedere la m-mia famiglia in quel modo..."
Ricomincia a piangere.Sospiro e ritorno ad abbracciarlo, so benissimo che stanotte andrà sempre avanti così.
Jimin's pov
"Questo significa guerra aperta" dice Namjoon, indicando la scatola ancora chiusa.
Non appena ne ho visto il contenuto sono corso in bagno a vomitare.
Yoongi mi ha raggiunto, ma aveva una luce strana negli occhi.
Sembrava quasi assente.
STAI LEGGENDO
~DANGEROUS LOVE~ KookV
RomanceJeon Jungkook è il capo del clan più pericoloso di tutta Seoul: I Bangtan. Freddo e spietato, sono questi gli aggettivi che vengono accompagnati al suo nome. Kim Taehyung è totalmente l'opposto: gentile, dal cuore tenero e completamente ingenuo. ...