Taehyung's pov
Ho finito di sperimentare tutti i miei tipi di trucco su Jimin.
Sono stanco morto, nonostante non abbia fatto quasi nulla.Sarà meglio andare a dormire.
Salgo quindi in camera, lasciando Jungkook di sotto.
È ancora incazzato per tutta la storia che ha raccontato Seungri.Ma ormai è sempre incazzato.
Non facciamo altro che litigare. Se riusciamo a parlarci per più di due minuti senza urlarci contro, è già un miracolo.Sbuffo, buttandomi sul letto di Jungkook.
Rimango fermo a pensare.Sono cambiate tante cose dalla prima volta che ho messo piede in questa casa.
Non immaginavo che Jungkook sarebbe diventato il mio ragazzo.
Lo odiavo inizialmente. Credevo che fosse una persona totalmente spietata, senza alcun rispetto per gli altri.Ora mi pento di questi pensieri. È già una fortuna che sia la persona che è adesso, dopotutto quello che ha passato.
È più che normale che abbia questi suoi periodi in cui tutto gli sembra orribile.E io dovrei appoggiarlo, non remargli sempre contro.
Preso da un grande senso di colpa, mi riprometto di essere più paziente con lui.La porta della stanza si apre. Jungkook entra, e se la richiude alle spalle.
Mi sfila davanti, senza degnarmi di uno sguardo.
Dopotutto non abbiamo fatto pace.
L'episodio di prima in salone è stato un caso isolato.Lo guardo, sperando che anche lui sposti i suoi occhi su di me.
Niente.Inizia a cambiarsi, facendo finta di nulla.
Per un secondo mi chiedo se mi abbia visto.
Ma poi mi do dello stupido. È ovvio che mi ha visto. Non sono mica invisibile.
Però mi sembra di esserlo, visto il modo in cui mi ignora."Jungkook?" Lo chiamo, dopo essermi fatto coraggio.
Emette un verso di risposta, infilandosi una maglia presa a caso dall'armadio."Puoi venire qui?"
Si gira a guardarmi, impassibile.
Ma mi accontenta, sedendosi accanto a me.
Mi rimetto anch'io seduto.Improvvisamente un dubbio spaventoso mi colpisce.
"T-tu mi ami ancora, vero?" Chiedo, intimorito da un eventuale risposta.Assume un'espressione sorpresa.
"Certo che ti amo ancora. Non potrei mai smettere. Perché questa domanda?"
Mi mordo il labbro, nervoso."Beh... Ultimamente sei così freddo con me. Litighiamo sempre. Credo sia normale che ti faccia una domanda del genere".
Annuisce, prendendomi la mano.
"Già, non sono stato molto affettuoso con te in questi giorni. Mi dispiace. È che ho troppi pensieri per la testa. Non è una buona giustificazione, lo so".Sospiro, intrecciando le nostre dita.
"Quindi continui a volermi?" Insisto, per avere più rassicurazioni.
"Ovvio che si piccolo".
Mi prende per i fianchi, facendomi stendere sotto di lui.Inizia a farmi il solletico.
Rido rumorosamente, dimenandomi.
"Ba-asta ti p-prego" urlo, cercando di afferrargli le mani per farlo smettere.Lui mi ascolta, lasciandomi andare.
Sospiro, tenendomi la pancia.
Sorrido ancora un po', guardandolo.
Ricambia il sorriso, stendendosi accanto a me."Ti amo" bisbiglia, passandomi un braccio attorno ai fianchi.
"Anch'io".Mi lascia un lungo bacio sulle labbra.
È uno dei nostri rari baci lenti e dolci. Senza un secondo fine, pensato solo per sentirci più vicini.A un tratto mi ritorna in mente il suo regalo d'anniversario.
"La macchina fotografica" esclamo mettendomi a sedere.
"Cosa c'entra adesso?" Domanda Jungkook confuso."Me l'hai regalata, quindi credo sia giusto usarla. Vado a prenderla". Salto giù dal letto, correndo in camera.
Afferro la macchina fotografica, ritornando da Jungkook."Chiudi la porta" mi ricorda, con un sorrisetto furbo.
Ignoro la sua provocazione, risedendomi sul letto."Posso scattarti una foto?" Chiedo, accendendo la macchina fotografica.
Scuote la testa.
"Non mi piace essere fotografato".Lo guardo insistentemente.
"Per favore" supplico, facendo il labbruccio.
"No Taehyung" ringhia, con così ferocia che rimango interdetto."Oh, ehm... Okay. Non c'è bisogno di arrabbiarsi tanto". Poso la macchina sul comodino, rimanendo in silenzio.
Jungkook sospira.
"Scusami Tae. Vieni qui".
Mi afferra un polso facendomi stendere su di lui.
Ammetto che ho un po' di timore ad abbracciarlo.
La sua reazione mi ha spaventato.Evidentemente si accorge della mia paura, visto che mi stringe più forte.
"Non volevo reagire in quel modo, Taehyung. Davvero perdonami".Avvicina il suo viso al mio, facendo strofinare i nostri nasi.
Mi scappa un sorriso.
"Va bene, ma non farlo mai più. Mi hai messo paura".
Annuisce, accarezzandomi una guancia.Io appoggio la testa sul suo petto, dimenticando la questione.
"Dovremmo dormire. Domani sarà una giornata impegnativa" ricordo, sbadigliando.
"Già".
Fa una pausa, ma capisco che sta per dire qualcosa."Spero solo che Yoongi o Jimin non si pentano di questa decisione".
Sollevo la testa, guardandolo e non capendo.
"Perché dovrebbero pentirsene? Si amano e hanno deciso di coronare il loro amore. Ma tu non puoi capire, odi il matrimonio".Uso un tono accusatorio, per farlo sentire in colpa.
Non dice nulla.
Riappoggio la testa dov'era prima."E se ti chiedessi di sposarmi, accetteresti?"
Il mio cuore manca un battito.
Ho capito bene?"È una proposta?"
Lo guardo nuovamente negli occhi.
"Se lo fosse?" Insiste, sorridendomi.
"Allora ti direi di si" rispondo, ricambiando il sorriso.Tanto sappiamo benissimo entrambi che lui non cambierà idea. È troppo convinto che il matrimonio sia una cosa negativa.
Ormai questo pensiero è radicato dentro di lui, e nessuno può rimuoverlo."Sai, potrei anche cambiare idea. Già ci vedo, in una casa tutta nostra. Che so, magari anche con un piccolo Tae".
Spalanco la bocca, controllandogli la temperatura.
"Ma hai la febbre per caso?"
Ride, scostandomi la mano."Sul serio Taehyung. Credo che sia questo il futuro che voglio. Il mio futuro con te".
Scuoto la testa, non riuscendo a smettere di sorridere."Non fare promesse adesso. Vedremo più avanti. Ora dormi"
Spengo la luce dall'interruttore accanto al letto.
"Notte amore" bisbiglia al mio orecchio, abbracciandomi.
"Notte" ricambio.Jungkook si addormenta quasi subito. Io invece rimango sveglio ancora per un bel po', a immaginare la scena descritta da Jugkook.
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~DANGEROUS LOVE~ KookV
RomanceJeon Jungkook è il capo del clan più pericoloso di tutta Seoul: I Bangtan. Freddo e spietato, sono questi gli aggettivi che vengono accompagnati al suo nome. Kim Taehyung è totalmente l'opposto: gentile, dal cuore tenero e completamente ingenuo. ...