Entriamo nel salone, comunicando a mio padre la decisione presa.
"Bene allora. Jisung sarà qui tra poco" dice lui.
Io annuisco.
"Ovviamente non sa nulla della morte di sua madre. Pensa semplicemente che sia andata in vacanza"."Povero piccolo" mormoro, sentendo la tristezza invadermi.
È un'ingiustizia che un bimbo così piccolo debba essere privato della propria mamma.È stata un'ingiustizia anche per me.
"Spero possiate prendervene cure al meglio" continua poi papà.
"Certo che si" risponde Jungkook, risoluto.
Sembra stia prendendo bene tutta la faccenda."Papà noi andiamo un po' di sopra. Scendiamo quando arriva Jisung".
Papà fa cenno di si.
Prendo la mano di Jungkook, trascinandomelo dietro.Una volta entrati in camera mia, mi butto sul letto e chiudo gli occhi.
"È tutto così difficile" sospiro, guardando Jungkook.È appoggiato alla porta chiusa, e mi osserva con compassione.
"Non guardami così. Non mi serve la tua pietà" sputo, serrando la mascella."Non mi fai pena, sono solo preoccupato per te". Dice lui, avvicinandosi.
"Già, come no" borbotto, girandomi su un fianco.Mi si siede accanto, prendendomi la mano.
"Capisco la tua perdita, ma non puoi prendertela con me. Io sto cercando di cambiare il mio carattere per te, ma devi provare a farlo anche tu".Il tono calmo con cui mi parla mi fa sentire in colpa.
Lo sto trattando male, nonostante mi stia dando tantissime dimostrazioni del suo cambiamento."Hai ragione, scusami" mormoro, mettendomi a sedere.
Appoggio la testa sulla sua spalla, sbuffando."Non ne posso più di tutto questo. Appena ho un momento di tregua e penso di poter essere finalmente felice, ecco che arriva un'altra disgrazia".
Scuoto la testa, ripensando a tutte le cose passate.
"S-sono stanco".
La mia voce trema, nel tentativo di trattenere le lacrime.
Non voglio più piangere per ogni minima cosa."Ci sono io qui".
Jungkook mi abbraccia.
"Mi d-dispiace sul serio, non volevo t-trattarti male" mi scuso ancora, con le prima lacrime che già sgorgano fuori dagli occhi."Non pensare a questo adesso".
Gli butto le braccia al collo, piangendo sulla sua spalla.Non so bene il perché delle mie lacrime.
Forse mi sento in colpa per il mio comportamento, forse sono triste per la mancanza di mia zia o forse mi spaventa la nuova piega che sta per prendere la mia vita."Shh piccolo" ripete Jungkook, accarezzandomi la schiena.
"Di qualsiasi cosa tu abbia paura, non temere. Affronteremo tutto insieme".
Queste sono le parole più rassicuranti che possa dirmi."P-promesso?" Singhiozzo, sollevando la testa.
Annuisce, porgendomi il mignolo.
"Promesso" risponde, mentre io glielo stringo.
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~DANGEROUS LOVE~ KookV
RomanceJeon Jungkook è il capo del clan più pericoloso di tutta Seoul: I Bangtan. Freddo e spietato, sono questi gli aggettivi che vengono accompagnati al suo nome. Kim Taehyung è totalmente l'opposto: gentile, dal cuore tenero e completamente ingenuo. ...