Capitolo 88

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Taehyung's pov

Il pranzo si sta rivelando una vera e propria tortura.
Jin e Namjoon non fanno altro che battibeccarsi, e la madre di quest'ultimo sembra contenta.

Si sta rifiutando anche di mangiare, visto che il pranzo è stato preparato da Jin.

"Cara, non ti sembra di star esagerando?" Chiede il padre di Namjoon, rivolto alla moglie.
"Assolutamente no, non mangerò qualcosa cucinato da quel Seokjin" punta il dito contro Jin.
Lui sospira, continuando a mangiare.

Nel frattempo cerco di scacciare la mano di Jungkook sulla mia coscia.
Non mi sembra il momento più adatto per fare queste cose.

"Dai mamma, magari fa un po' schifo è vero ma non ti fa bene non magiare" dice Namjoon, rivolgendo poi un sorriso a Jin mentre i suoi non guardando.

"Ma faranno schifo le cose che cucini tu, stronzo" replica Jin.
"Abbassa i toni, ragazzino" risponde Namjoon serio.

La madre sembra più che soddisfatta nel vedere l'odio dei due, talmente soddisfatta che si concede persino un po' di cibo.

Nel frattempo Namjoon e Jin si sono imbambolati a guardarsi. Per fortuna i suoi genitori sono troppo occupati a mangiare per notarlo.

Sono così stupidi. Come possono credere che due che si guardano in quel modo possano anche minimamente odiarsi?

Jin's pov

Jimin mi da un calcio sotto il tavolo, per farmi distogliere l'attenzione da Namjoon.
Mi riscuoto velocemente, e per fortuna visto che sua madre adesso mi sta squadrando dall'alto in basso.

Stringo il pugno sotto il tavolo. Questa donna mi sta sul serio irritando.

Vorrei solo stare vicino a Namjoon, scherzare con lui o semplicemente tenergli la mano.
Ma purtroppo non posso farlo.

Namjoon si accorge del mio nervosismo e mi tocca la gamba con un piede.
Alzo di poco gli occhi su di lui.
"Ti amo" Mi mima con le labbra.

Mi costringo a non sorridere e abbasso la testa sul mio piatto.

Finiamo di mangiare in un silenzio scomodo.

"Vado ad allenarmi" avviso, alzandomi dalla sedia.
"Non che a noi importi qualcosa" ribatte la mamma di Namjoon.

Tiro un profondo respiro, imponendomi di rimanere zitto.
Esco dalla cucina più scazzato che mai.

Vorrei solo stare con Namjoon e per colpa di quella stronza non posso.

Senza rendermene conto sono già arrivato in garage, davanti al sacco da boxe.
È proprio quello che mi ci vuole per scaricare la rabbia.

Mi tolgo le scarpe e la felpa, rimanendo con una semplice maglietta bianca.
Senza nemmeno indossare i guantoni, inizio a colpire il sacco.

Ignoro il dolore alle nocche, e continuo a dare pugni senza sosta.

"Ma che fai?" Sento urlare.
Mi volto e vedo Namjoon venirmi incontro.
"Mi sto allenando, non si vede?" Sputo, fermando il sacco che penzola da una parte all'altra.

"Si come no, ti stai allenando a romperti le ossa. Fa vedere" Mi porge le sue mani, ma io le spingo via.

Questo gesto fa partire una fitta dalle nocche tutte spaccate e insanguinate, che si irradia per tutto il braccio.
"Cazzo" ringhio, cercando di chiudere le mani e riaprirle, per controllare se siano rotte.

Sono sollevato nel constatare che ci riesco, seppur con un grandissimo dolore.

"Cosa pensi di fare, eh?"
Guardo Namjoon, fulminandolo.
"Avrebbe dovuto farmi scaricare la rabbia, ma me ne ha fatta venire ancora di più".

"Non dovresti farti condizionare dalle parole di mia madre, dice quelle cose solo per indispettirti"
Scuoto la testa.

"Non me ne frega un cazzo di ciò che dice tua madre. Mi fa incazzare il fatto che non posso stare con te. Non posso abbracciarti, baciarti o semplicemente prenderti per mano perché c'è lei" Urlo, dando un altro pugno al sacco.

L'incredibile dolore che mi attraversa facendo ciò, mi da soddisfazione.

"Ma che posso farci io, sapevi a cosa andavamo incontro. Lo sto facendo per noi" Grida, forse più forte di me.

"E smettila di farti male in questo modo" continua, afferrandomi per un braccio.
Mi libero bruscamente.

"Non mi toccare. Sembra quasi che ti piaccia trattarmi male, e che quella di tua madre sia solo una scusa per farlo"

Mi guarda incredulo.
"Stai scherzando vero?" Ride falsamente mentre io scuoto la testa serio.

Si mette una mano nei capelli, tirandoseli dal nervosismo.
"Come puoi dire una cosa del genere. Hai per caso dimenticato cosa ci siamo detti ieri notte?" Domanda.

"Non me lo ricordo più" rispondo falsamente.

"Vaffanculo Seokjin. Ha ragione mia madre quando dice che la mancanza della tua di mamma ti ha fatto andare fuori di testa".

Le sue parole sono come un pugno allo stomaco.
Questa volta si è spinto troppo in là, e non mi interessa il fatto che lo abbia detto preso dalla rabbia.

"Questo non dovevi dirlo" Sussurro, con le lacrime agli occhi.

Vedo la sua espressione cambiare, realizzando cosa ha realmente pronunciato.
"Jin scusami, io non vol-..."

Alzo una mano per zittirlo.
"Non me ne faccio nulla delle tue scuse adesso.
Non ho voglia nemmeno di guardarti"

Detto questo, lo spintono fuori dal box e gli chiudo la serranda in faccia.

~DANGEROUS LOVE~ KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora