Capitolo 135

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Taehyung's pov

La mattina dopo vengo svegliato dal fastidioso squillo del telefono.

Mi sento disorientato.
Apro lentamente gli occhi, tastando il materasso vuoto accanto a me.
Sono talmente confuso che non mi chiedo nemmeno dove possa essere Jungkook.

Nel frattempo il telefono ha smesso di squillare.
Occupo qualche minuto, prima di guardare in giro per la stanza.

È un disastro.
I vestiti che indossavo ieri sera sono sparsi ovunque, insieme a quelli di Jungkook.

Mi scoppia la testa.
Non dovevo bere così tanto ieri sera.
Ricordarmi cosa sia successo è alquanto impossibile.

Ma dal mio fondoschiena dolorante ho una vaga idea.
Cerco di fare mente locale.
Purtroppo questo mi provoca ulteriore dolore alla testa.

Sbuffo, tentando di alzarmi dal letto.
Però ricado prontamente con la schiena sul materasso.
È ufficiale, oggi non farò un bel niente.

Solo adesso mi accorgo del rumore della doccia, che viene dal bagno di Jungkook.

Riesco finalmente a prendere il cellulare dal comodino.
Ho una chiamata persa di papà. Lo richiamerò più tardi.

Apro la galleria.
Non si sa come, ma lì ci sono sempre le prove di ciò che si è fatto la sera prima.
E infatti...

Non c'è nulla di scandaloso, a dire il vero.
Solo delle semplici foto mie e di Jungkook piuttosto sfocate, ma bellissime.

Mi scappa un sorriso, guardando la faccia allegra e spensierata di entrambi.

L'acqua della doccia viene chiusa.
Qualche secondo dopo la porta del bagno si apre.

"Ben svegliato" mi saluta Jugkook, con un grande sorriso.
È di buon umore. Ottimo.
Ha ancora i capelli bagnati e una semplice tuta come pigiama.

Sbadiglio, stiracchiandomi.
"Posso sapere cosa abbiamo combinato ieri sera? Mi sento a pezzi" mormoro, mettendomi a sedere.

"Oh nulla. Ti ho solo chiesto di sposarmi".

Rimango in silenzio, scrutandolo attentamente.
Non c'è traccia di ironia nella sua espressione.
"Stai scherzando?" Chiedo, passandomi una mano tra i capelli. Sono un disastro.

"No, è tutto vero. Ti ho chiesto di sposarmi, tu hai accettato e quando siamo tornati a casa mi hai dimostrato tutto il tuo entusiasmo".
Termina con un occhiolino e un sorrisetto malizioso.

"Non ci posso credere" dico, più a me stesso che a lui.

Ora che ci penso, mi tornano in mente frammenti di un discorso avuto in macchina.
Ricordo le parole di Jungkook, sul fatto di volersi costruire una famiglia con me.

Sorrido involontariamente. A volte sa essere così tenero.

"E sei ancora convinto della tua proposta?" Domando cautamente. Non si sa mai, conoscendolo può anche aver cambiato idea.

"Certo che si" risponde. Sembra offeso dalla mia scarsa fiducia.
Ma non ho di certo tutti i torti.

Il telefono suona di nuovo.
Questa volta lo prendo, rispondendo subito.

"Ehi papà" saluto, con tono allegro.

"Taehyung, è successa una cosa. Devi venire qui il prima possibile". Il suo tono, al contrario è tutto tranne che allegro.

"Cosa succede papà?" Chiedo, adesso in ansia più che mai.

"Non ne parliamo al telefono. Vieni qui, e porta anche Jungkook. Il prima possibile".
Ripete serio.

Annuisco. Poi mi ricordo che non può vedermi.
"D'accordo papà. Partiamo con il primo treno disponibile".
Chiudo così la conversazione.

È sicuramente successo qualcosa di grave.

~DANGEROUS LOVE~ KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora