Capitolo 115

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Arrivo in ospedale.
Ormai vivo praticamente qui.

Jimin ha avuto una specie di shock, dopo quello che è successo. Non si è ripreso ancora del tutto.
Perciò i medici hanno deciso di tenerlo un po' sotto osservazione.

Tanto siamo comunque bloccati in montagna.
Ha iniziato a nevicare la notte scorsa, e qualsiasi strada è bloccata.
Per fortuna che questo posto ha un ospedale.

A Taehyung sarebbe piaciuta tutta questa neve.
Ci avrebbe sicuramente sguazzato dentro, costringendo poi anche me a giocarci.

Scuoto la testa, ritornando alla realtà.
Non voglio avere un'ennesima crisi di pianto.
Anche se ormai non credo di avere più lacrime.

Se solo non fosse per Namjoon, adesso non sarei qui.
I primi giorni sono stati terribili.

Desideravo di non aprire più gli occhi la mattina.
Ma puntualmente mi svegliavo e ritornavo in questa orribile realtà.

Ma ora ho trovato uno scopo per vivere: la vendetta.
Sono determinato a trovare chiunque sia stato la causa della morte di Taehyung.

Non avrò pietà di nessuno.
Rinfrescherò la memoria a tutti, su chi sia il vero Jungkook.
Tanto ormai non ho più nulla per cui trattenermi.

Morirò anch'io? Bene, gli altri se ne faranno una ragione.

Arrivo davanti alla stanza di Jimin. Ma prima che possa entrare, vengo bloccato da un medico.

"Lei è il signor Jeon?" Annuisco.
"Quindi il signorino Kim è il suo fidanzato?".
Sentir parlare di Taehyung mi fa venire un nodo in gola.

"Si, lo era" rispondo, sentendo già le lacrime pizzicarmi gli occhi.
Il dottore scuote la testa, guardandomi sorridendo.

"Lo è" precisa.
Lo guardo confuso.
Come può essere ancora il mio ragazzo, se non c'è più?
"Vada nella stanza numero 364, capirà tutto".
Mi spiega poi.

Dopodiché se ne va.
Rimango interdetto, che ancora stringo la maniglia della porta.

Però decido lo stesso di seguire il consiglio del medico.
Supero la stanza di Jimin, camminando dritto per il corridoio.
Do un'occhiata alle targhette fuori dalla porta, con sopra il numerino.

362, 363... 364

Ecco qui. Sono arrivato.
Non so perché, ma ho un'ansia incredibile.

La porta è aperta.
Da dentro proviene una risata che mi fa gelare il sangue.
È la stessa risata di Taehyung.

Mi fiondo dentro, rimanendo a bocca aperta.

Il mio Taehyung è seduto sul letto, che ride e scherza con un infermiere.
Mi aggrappo alla porta, sentendo le gambe cedere.

"T-taehyung" balbetto.
Lui si gira verso di me, sempre con il sorriso sulle labbra.
"Jungkook" grida, vedendomi.

Si precipita giù dal letto, correndomi in contro. Ignora gli avvisi dell'infermiere di non fare movimenti bruschi.

Sono ancora paralizzato, quando Taehyung si fionda tra le mie braccia.
"Oh Jungkook. Mi sei mancato così tanto" singhiozza sulla mia spalla.

Io trovo il coraggio di muovermi, stringendo a mia volta le braccia attorno al suo corpo.
"Taehyung, m-ma che succede?" Chiedo, totalmente confuso.

"Ti spiego tutto più tardi. Ma adesso abbracciami ti prego"
Obbedisco, stringendolo forte.
Sento il sollievo inondarmi.

Pensavo che non avrei mai più sentito la voce di Taehyung. O respirato il suo odore.
"Dio piccolo. Sono stato sul serio di merda. Pensavo di averti perso per sempre"
Scoppio a piangere, non potendo più trattenermi.

Non capisco ancora cosa stia succedendo. Ma adesso posso affrontare tutto con Taehyung di nuovo al mio fianco.

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Avevo in mente di pubblicare questo capito più in là. Ma ho letto la vostra disperazione, perciò sono stata buona.
Non odiatemi please 😊😊

E non preoccupatevi, tutto sarà spiegato nel prossimo capitolo.

~DANGEROUS LOVE~ KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora