Capitolo 109

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Siamo tutti nell'ingresso, che salutiamo Seungri.
O per lo meno gli altri lo stanno salutando, io mi limito a rimanere in disparte.

Devo lasciarlo andare.
È questo quello che mi sto ripetendo da più di due ore.
Tutti si girano verso di me, in attesa che anch'io saluti Seungri.

Però non mi muovo. Quindi è Seungri a venire da me.
Gli altri tornano dentro, per lasciarci più privacy.
"Allora ci vediamo quando torni?" Chiede, titubante.
Annuisco, con la testa bassa.

Devo lasciarlo andare.

"Mi mancherai in questi giorni" continua.
Io mi limito ad annuire di nuovo.
Sono sicuro che scoppierei a piangere se solo aprissi bocca.

Devo lasciarlo andare.

Stringo i pugni, trattenendo le lacrime che mi pizzicano ai lati degli occhi.
"Non volevo che finisse così" mormora, avvicinandosi.
Già neanch'io lo volevo.

Devo lasciarlo andare.

"Allora ciao Hobi" mi stampa un bacio sulla fronte, indugiando più de solito.
Si volta proprio nel momento in cui le prime lacrime sgorgano fuori dagli occhi.

Lo vedo allontanarsi nella neve, diretto verso la macchina sul retro.
Pianto i piedi ben saldi sul legno del portico.
Non vorrei fare qualche stupidata, tipo rincorrerlo per pregarlo di rimanere.

Devo lasciarlo andare.

Lancio un'ultima occhiata a Seungri, che svolta l'angolo dello chalet accanto al nostro, scomparendo alla mia vista.

Scoppio in singhiozzi, conficcandomi le unghie nei palmi. Sto sul serio combattendo con me stesso per rimanere dove sono.

Devo lasciarlo andare.
Devo sul serio lasciarlo anda-... Ma vaffanculo.

"Seungri!" Urlo, saltando i tre scalini del portico per andargli dietro.
Lo vedo. Ha quasi raggiunto la macchina.
Non mi ha sentito, è palese. Altrimenti si sarebbe voltato.

Corro per raggiungerlo.
Grido di nuovo il suo nome. Questa volta si che mi ha sentito.
Si gira. Sul suo volto compare un'espressione stupita.

Finalmente lo raggiungo, fiondandomi tra le sue braccia con una forza tale da farlo barcollare.

Gli butto le braccia al collo, singhiozzando sul suo petto.
"N-non andare Seungri. R-rimani q-qui con me. P-prometto c-che mi fiderò d-di te, ma r-rimani".
Ormai non so più cosa sto dicendo.
Sto solo trovando delle scuse per farlo restare.

Lui mi stringe, accarezzandomi la schiena.
"Shh Hoseok, non piangere. Sono qui, non me ne vado".
Nonostante la sua rassicurazione, continuo a piangere.
Ho bisogno di sfogarmi e non so bene nemmeno io per cosa.

"R-rimani, v-vero?" Chiedo, sollevando la testa e guardandolo negli occhi.
Lui annuisce, spostandomi alcuni ciuffi di capelli che mi sono ricaduti sugli occhi.
"Per tutto il tempo che vorrai" mi risponde, sorridendo.

Poi, senza pensare a niente, lo bacio.
Emette un verso di sorpresa, rimanendo immobile.
Io premo con più forza le labbra sulle sue, per farlo ricambiare.

Finalmente sembra ridestarsi e risponde al bacio.
Adesso mi pento per tutte quelle volte che l'ho rifiutato.

"Hoseok" mormora, sulle mie labbra prima di stringermi i fianchi con più decisione.
Gli metto una mano tra i capelli, tirando qualche ciocca ogni tanto.

Quando, minuti dopo, ci allontaniamo siamo entrambi senza fiato.
Lui ha le guance rosse, e non credo sia per il freddo.
Io intanto sento le labbra formicolare, come se una specie di elettricità fosse passata durante il nostro bacio.

"Questo è il mio modo per dirti che mi fido di te. Voglio fidarmi di te. Però ti prego, non ferirmi. Almeno tu non farlo" lo supplico, ritornando ad abbracciarlo.

Mi guarda negli occhi, scuotendo la testa.
"Non potrei mai feriti. Come ti ho già detto, io tengo sul serio a te".
Cerco la stessa sincerità delle sue parole, nei suoi occhi.

E sono felice di trovarla.

~DANGEROUS LOVE~ KookVDove le storie prendono vita. Scoprilo ora