Jungkook's pov
Non so perché ho dato quel bacio a Taehyung.
Ma adesso mi sento incredibilmente bene."Perché stai qui fermo e sorridi come un coglione?" Mi chiede Namjoon, passandomi accanto.
Io lo guardo, continuando a sorridere.
"Ho baciato Taehyung -spalanca gli occhi- sulla guancia"La sua espressione ritorna normale. "Beh è già un inizio"
Mi scruta, assottigliando gli occhi e io non ne capisco il motivo.
"Ti piace eh?" Mi domanda, con tono malizioso.Io mi limito a guardarlo impassibile, senza rispondere.
Non sono pronto ad affrontare questo argomento.
Piuttosto rigiro il tutto a mio favore.
"Ma piuttosto cosa mi dici di Jin. Me l'hai tenuto nascosto".Namjoon si fa improvvisamente rosso in viso e inizia a balbettare. In questo momento sembra Taehyung.
Gli do una pacca sulla spalla, per rassicuralo.
"Sta tranquillo, capisco il vostro timore. L'importante che adesso siate felici".
Namjoon mi guarda stranito.
"Taehyung ti sta rendendo troppo sdolcinato".Sbuffo e gli volto le spalle, "tu e questo Taehyung".
Poi però una volta arrivato in camera, sorrido pensando a lui.•••
La mattina dopo la sveglia suona prestissimo.
La spengo e ritorno con la testa sul cuscino, richiudendo gli occhi.
Proprio mentre sto per riaddormentarmi, sento bussare alla porta.Ringhio e chiedo chi è, scocciato.
"Sono io"
La voce di Taehyung mi fa risvegliare completamente e salto giù dal letto.Vado ad aprire la porta, non curandomi del fatto che indossi solo un pantalone della tuta.
Mi ritrovo un Taehyung imbarazzato.
"N-namjoon mi h-ha detto di v-venire a c-chiamarti" dice, con gli occhi rivolti verso il pavimento e le guance rosse.Prima il suo balbettare mi dava un fastidio tremendo, ora non si sa come lo trovo adorabile.
Ormai non mi pongo neanche più la domanda sul perché pensi queste cose su Taehyung.
"D'accordo, digli che arrivo subito" gli rispondo, con un sorrisetto.Lui si allontana in fretta e scompare in fondo al corridoio.
Scuoto la testa e continuo a sorridere per tutto il tempo, mentre mi preparo.Quando scendo in cucina, trovo già tutti lì.
I miei occhi cercano immediatamente Taehyung.
Lo trovo seduto accanto a Jimin, che mangia dei biscotti."Un piccolo clan ha chiesto un'alleanza" mi informa Namjoon, non appena mi vede.
"Chi sono?" Domando, prendendo posto di fronte a Taehyung.Namjoon legge sul telefono, "si chiamano i BIGBANG"
Faccio mente locale e non mi sembra di avergli mai sentiti.
"Sono appena tornati dal Giappone, dopo anni che ci vivevano. Sembrava che lì avessero molto potere, potrebbe tornarci utile un'alleanza con loro"Ci penso su qualche secondo, e poi alla fine scrollo le spalle.
"Va bene allora, fissa un incontro per domani"
Namjoon annuisce e inizia a digitare qualcosa sul telefono.Rubo il pacco di biscotti dalla mano di Taehyung e ne prendo un paio.
"Ei ma quelli sono miei" dice lui e tenta di riprenderseli, ma a causa delle braccia troppo corte lascia perdere.Si alza sbuffando e cerca nella credenza qualcosa.
Ha adocchiato una merendina, ma non riesce a prenderla perché e troppo basso.
Povero Taehyung.Io intanto me la rido, guardandolo mentre salta per cercare di raggiungere lo scaffale.
Alla fine mi dispiace per lui, e mi alzo per aiutarlo.
Mi posiziono dietro di lui e allungo un braccio per prendergli la merendina.Lui si immobilizza ed io mi appoggio completamente contro di lui.
Si trova bloccato tra me e il ripiano della cucina.Gli altri stanno parlando tra loro e non fanno caso a noi.
"Ecco qua" gli porgo la merendina e lui la prende con una mano tremante.Appoggio una mano sul suo fianco, sentendo l'improvviso bisogno di toccarlo.
Mi premo ancora di più su di lui, facendolo ansimare.Prima di allontanarmi gli lascio un bacio sul collo.
Poi ritorno al mio posto, sorridendo soddisfatto.
Vedo che Namjoon mi guarda, scuotendo la testa.
Io gli rivolgo un occhiolino, per dirgli di stare tranquillo.Taehyung è ancora bloccato nella posizione in cui l'ho lasciato.
•••
Per tutto l'allenamento non ho fatto altro che stare appicciato a Taehyung, usando la scusa che lui deve ancora imparare.
Gli altri però non ci hanno creduto e mi guardavano ridendo.Vedere Taehyung tutto sudato, con le guance rosse e i capelli spettinanti mi ha messo un incredibile voglia di farmelo.
È da stamattina che faccio continuamente pensieri poco casti su di lui.
Sono state due ore di tortura.
Avrei solo voluto sbatterlo al muro e scoparmelo.
E tutti si sono accorti come lo guardavo.
Proprio per questo Hoseok mi tiene il muso.
Ma adesso di lui, mi frega ben poco.Taehyung posa il peso a terra e va verso il tavolino, prendendo la sua bottiglietta d'acqua.
Mentre beve si passa una mano tra i capelli, scostandogli dagli occhi.Poi rimette il tappo alla bottiglia e si passa la lingua sulle labbra.
Mi mordo le mie, per evitare di andare lì e sbattermelo direttamente su quel tavolino."Oh Jungkook ma la smetti. Sembri un maniaco"
Namjoon mi schiocca le dita davanti agli occhi.
Io mi riscuoto e lo guardo."Se continui così lo consumerai" dice ridendo.
Io scuoto la testa sofferente.
"Io ho bisogno di farmelo Namjoon, capisci? Sto diventando matto"Namjoon mi guarda divertito.
"Si certo provaci, voglio vedere quanti calci nei coglioni ti darà".
Scuoto la testa e sbuffo.
Lui non capisce quando sia sessualmente frustrato.Da quando è entrato Taehyung nella mia vita, non riesco più ad andare con nessun altro.
Muovo nervosamente una gamba su e giù, mentre Taehyung si piega per raccogliere qualcosa.
"No basta, io vado" mi alzo e cammino a passo spedito verso di lui.
Namjoon però mi blocca per un braccio.
"Ma dove vai. Rimani qui e non fare cazzate"Io sbatto i piedi per terra come un bambino e poi mi risiedo.
"Ma non lo vedi, lo fa apposta" protesto, indicando Tae.
Namjoon scuote la testa.
"Ma cosa dici, lui non si è accorto di nulla".E invece si, perché mi guarda con un ghigno perfido mentre mi rivolge un'occhiata lasciva.
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~DANGEROUS LOVE~ KookV
Storie d'amoreJeon Jungkook è il capo del clan più pericoloso di tutta Seoul: I Bangtan. Freddo e spietato, sono questi gli aggettivi che vengono accompagnati al suo nome. Kim Taehyung è totalmente l'opposto: gentile, dal cuore tenero e completamente ingenuo. ...