capitolo 26

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Chris e Tom erano fermi nelle loro decisioni e si allontanarono di nuovo. Tom arrivò alla porta d'ingresso e la apri per uscire. Ma poi la richiuse. Non riusciva a lasciarlo in quello stato. Si sedette sul divano e sbuffo.
Che serata. Pensava in qualcosa di più tranquillo e invece...
- non dovevi andartene - disse Chris arrivando alle spalle.
- si ma resto. Dormo sul divano - disse Tom deciso.
- non essere sciocco. Se non vuoi dormire con me, c'è la camera per te e Lola - disse Chris all'improvviso.
La camera per lui e Lola?
- vieni -
Tom seguì a Chris verso una porta e quando l'altro la apri, ne rimase a bocca aperta. Era una stanza veramente enorme. C'erano le cose preferite da lui e Lola. Non se lo aspettava. Guardava anche diversi oggetti di Harry Potter sparsi qua e là. La stanza era molto elegante come loro due.
- Elsa mi ha aiutato. Vuole che quando venite vi trovate a vostro agio - disse Chris con un sorriso. - e a casa. Non lo faremo per tutti. Lo sai che voi siete importanti -
Tom pensava che Chris si era scordato di ciò con la frase che lui e Lola non erano di famiglia.
Era commosso di ciò e guardò l'altro e lo abbracciò.
- grazie, pensavo che non ero più la tua famiglia - disse Tom.
- cosa? Che dici? Tu sei la mia famiglia - disse Chris confuso da ciò.
Chris non ricordava. Non si era reso conto di ciò che aveva detto.
- tu me l'hai detto - rispose Tom. - ma non ricordi. Sono stato male. Tu sei tutto per me -
- oh Tom. Mi dispiace. Mi scuso se l'ho detto. Sei la mia famiglia - dusse Chris dispiaciuto e rassicurandolo.
Tom e Chris si erano ritrovati di nuovo. Erano abbracciati e poi si stesero sul letto. Dormirono abbracciati tutta la notte e si sorrisero la mattina.

Qualche giorno dopo...

Tom aveva ricevuto un invito per partecipare ad un evento di beneficenza su un grande nave.
Non solo lui. Alla serata avrebbero partecipato anche Chris, Robert, Evans, Scarlett, Mark e tanti altri attori e persone famose. Lui doveva andarci con Scott ma lavorava per un serie tv di sera. Quindi era da solo. Chris invece sapeva che ci sarebbe andato con Elsa. Tom aveva scelto un abito elegante blu.

Davanti a lui c'era la 'Panthalassa', una nave inglese da Londra

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Davanti a lui c'era la 'Panthalassa', una nave inglese da Londra. Era blu e scintillante.

 Sali sopra e un cameriere lo scorto fino alla gran sala

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Sali sopra e un cameriere lo scorto fino alla gran sala. Tom vide Chris e non c'era Elsa. Forse era in giro. Chris si sentiva a disagio mentre era li. Non era tipo da serata lussuose. Lo faceva per la beneficenza. Tom si avvicinò e Chris sorrise.
- Tom, per fortuna. Un volto amico. Mi sento fuori posto - disse Chris confidandogli.
- Elsa non c'è? - chiese Tom confuso.
- no. Era stanca e non le andava di venire - rispose Chris prendendo una tartina. - Scott? -
- lavorava. Aveva diverse scene di sera - rispose Tom prendendo il bicchiere di prosecco.
- allora vuoi essere il mio accompagnatore per la serata? - chiese Chris all'improvviso.
Tom restò senza parole.
- domanda stupida vero? Fai finta che io non abbia detto nulla -
- non è stupida. Sarà onorato di essere il tuo accompagnatore - rispose Tom felice.
Chris sorrise e iniziarono a passeggiare per la sala e Tom vide gli altri.
- non ti eri reso conto che c'erano Scarlett e gli altri? - chiese lui confuso.
- ero nel panico - rispose Chris sincero.
- ora ci sono io - disse Tom mettendo una mano sulla sua spalla.
- si, ora sarà tutto semplice - disse Chris rilassato.
I fotografi si avvicinò e li chiamarono per la foto. Loro si misero in posa e fu scattata la prima di una lunga serie.
Tra gli invitati c'era Elizabeth Olsen ma anche Natalie Portman. La prima guardava con un certo interesse Scarlett. Non riusciva a smettere di pensare al suo spettacolo sexy. Lo guardava spesso. Decise di prendere un bicchiere e avvicinarsi con fare causale.
Scarlett era ancora rossa. Le piaceva molto quel colore. Aveva deciso di aspettare prima di tornare bionda. Parlava e rideva con Mark. Lei gli passò accanto e Scarlett si girò. La vide mentre camminava elegantemente verso un divanetto. Si scuso con Mark e andò da lei. Era seduta sul divanetto con il cellulare a vedere qualcosa. Lei non poteva immaginare che Elizabeth aveva un video di quella serata e lo teneva sul computer o sul cellulare.
- ciao, Elizabeth - disse Scarlett avvicinandosi.
L'altra chiuse di scatto il video e la guardò.
- ci rivediamo. Vuoi buttarmi qualcosa addosso? - chiese lei stuzzicandola.
Aveva detto così per difensiva. Lei era un tipo riservata. Non avrebbe mai voluto che l'altra sapesse del video. Cercava di non arrossire ma era difficile.
- mi sembri una bambina beccata dai genitori con le mani nella marmellata - disse Scarlett con un sorrisetto. - cosa vedevi? Qualcosa di erotico? -
- io... -
Scarlett le sistemo la ciocca dietro l'orecchio.
- non devi vergognarti. Sono cose naturali - disse lei molto vicina.
- non mi vergogno. Sono solo riservata - disse l'altra sincera. - e dillo a te... -
- sono una donna. Posso capirti meglio di un uomo. Non sono solo loro a sapere dare piacere - disse Scarlett.
- e tu cosa ne sai? Hai baciato una donna? - chiese Elizabeth arrossendo e curiosa.
- veramente no ma è vero che le donne si capiscono meglio - rispose Scarlett toccandole la mano. -perché sei curiosa? -
Elizabeth divenne rossa e lei capi.
- vuoi provare? - chiese Scarlett maliziosa.
- qui? - chiese lei guardandosi intorno.
Scarlett le prese la mano e la condusse fuori dalla sala. La porto nella cabina che aveva preso per quella notte e Elizabeth si ritrovò contro il muro.
- lo vuoi veramente? Vuoi sapere come sanno le labbra di un donna? - chiese Scarlett al suo orecchio.
- si - rispose lei decisa.
Scarlett le prese il viso e uni le loro labbra. Era bello baciare una donna soprattutto l'altra. Il bacio fu lento all'inizio e divenne passionale. C'era attrazione tra le due. Quel bacio piaceva molto ad entrambe e la mano di Scarlett andò alla coscia dell'altra.
- Scarlett - disse Elizabeth quando lei si staccò.- vuoi già terminare? -
- no. Voglio ammirarti un attimo - rispose lei guardandola. - sei molto sexy con questo vestito corto -
Elizabeth senti la mano accarezzare la coscia e salire su.
- Scarlett -
Lei la baciò di nuovo mentre la mano trovò la stoffa degli slip. Elizabeth senti i brividi a quel tocco e le dita le toccarono clitoride. Senti un calore al massaggio di lei.
- Scarlett -
Elizabeth era in estasi. Quel dito la faceva impazzire. Era vero che una donna sapeva come toccare un'altra.
Quella cabina si riempi dei suoi gemiti mentre Chris era con Tom e non separava più da lui.
Da loro arrivò Natalie che salutò entrambi con un bacio e restò a parlare molto con Chris e Tom.. Poi lei si allontanò un attimo.
- mio accompagnatore, che mi racconti? Come sta procedendo tra te e Scott? - chiese lui curioso.
- molto bene. Scott mi vizia sempre. Stiamo il più possibile insieme - rispose Tom.
- voi due l'avete già fatto? - chiese Chris all'improvviso.
Tom si stava strozzando mentre beve il prosecco.
Lui tossi e poi rispose: - Chris, è personale -
- andiamo, sono Chris - disse l'altro curioso. - non vorrai tenermi all'oscuro. Dai, dimmi -
Tom non capi quella curiosità. Lui non voleva parlarne. Non con Chris.
- perché ti interessa tanto? - chiese Tom curioso.
- perché voglio sapere se Scott ti rende felice sotto ogni punto di vista - rispose Chris.
Non era vero. Voleva sapere se Tom aveva fatto sesso con Scott. Sì senti geloso al sol pensare a ciò. Qualcuno si avvicinò a loro.
- salve, sono Jack Frost - disse un uomo ma poi rise. - scherzavo. Sono Jackson White. Vorrei fare un corto divertente su Thor e Loki -
- che tipo di corto? - chiesero loro curiosi.
- volevo prendere spunto sul pezzo di Thor e Loki che si travestono da sposa e ancella per salvare la loro madre costretta a sposare un altro uomo - rispose Jackson con interesse. - ho immaginato subito voi due -
Chris e Tom si guardarono.
- ovviamente vi pagherò bene -
- come idea è divertente ma dobbiamo parlare con i nostri agenti e in più siamo occupati con il tour promozionale - rispose Tom diplomatico. - se ci lascia il suo biglietto, le faremo sapere -
Jackson diede il biglietto ad entrambi e sperava che loro accettassero. Aveva in mente anche una parte erotica tra i due fratelli.
- che tipo particolare - disse Chris appena andò via.
- però la sua idea mi piace - disse Tom sorridendo. - ti vedo bene in abito da sposa -
- ma che dici? Sei tu che sarai perfetto anche in versione femmina - disse Chris convinto.
Con questa nuova faccenda, Chris si scordoi della domanda di prima e raggiunsero gli altri. Raccontarono di ciò era avvenuto. Tutti immaginavano Chris e Tom nei due abiti e risero.
- sarà divertente - disse Robert. - sarete perfetti. Voglio vedere Chris vestito da sposa -
Intanto Scarlett uscì dalla stanza e Elizabeth si sistemava il vestito e trucco.
- quindi cosa è stato? Una curiosità bisessuale o altro? - chiese lei un po timida.
- quello che tu vuoi che sia - rispose Scarlett avvicinandosi di nuovo.
Elizabeth ci pensò e rispose: - vorrei rivederti. Per me è stato altro -
- allora ci rivedremo presto - disse Scarlett al suo orecchio. - ora andiamo di là. Mi è venuta fame -
Scarlett era diversa da lei ma la attraeva molto. Non solo perché era bellissima ma anche da altro. Andarono in sala e Elizabeth vide come Scarlett assaporava quelle tartine. Voleva essere una di loro.
Dopo quei piccoli stuzzichini, si accomodarono al tavolo e iniziò la cena. Tom e Chris erano allo stesso tavolo. Era tutto squisito. Durante la cena, fu presentato il motivo della beneficenza. Aiutare i bambini affetti da malattie rare. Tom era molto sensibile a quelle cause. Voleva dare il suo contributo e anche visitare quei bimbi. Dopo il discorso e il video, Tom andò dall'organizzazione della serata per sapere l'indirizzo dei bimbi.
Gli diedero una bella lista ma non lo fermò. Voleva andare da tutti.
Chris sorrise e si avvicinò.
- sei come sempre molto altruista - disse lui avendo sentito il discorso. - quei bambini sono fortunati -
-no. Sono io ad essere fortunato a conoscerli - disse Tom mettendosi la lista nella tasca.
Fecero una passeggiata fuori dalla sala verso la piscina. Si misero su un lettino. Un fotografo li seguì e scatto delle foto.I fotografi sanno anche come far apparire una foto per altro
- si sta bene qua - disse Chris rilassandosi. - amo di più quando sia da soli -
- io ti ho visto cavartela alla grande - disse Tom pensando a tutta la serata.
- perché ci sei tu al mio fianco - disse Chris prendergli la mano.
Tom gli sorrise e i due abbracciarono. Il fotografo non si fece sfuggire uno scatto. Era così romantico. L'oceano, la luna, le stelle, la piscina e loro due.
- non dovresti fotografare momenti privati - disse Jackson alle sue spalle.
Il ragazzo si girò e lo vide. Era un uomo molto elegante. Moro e occhi viola.
- sono un fotografo - disse il ragazzo castano. - è il mio lavoro -
- tu stai violando la privacy di un momento che non ha che fare con la serata di beneficenza - disse l'uomo prendendogli la macchina.
- no. Che fai? Io ci lavoro con quella - disse il ragazzo agitato.
- tolgo solo le foto che non c'entrano - disse Jackson guardandole. - però sei molto bravo. Sai fare bene il tuo lavoro -
- sono al mio primo incarico importante. Volevo fare uno scoop - disse il ragazzo spiegandogli. - quei due sono innamorati. Ne sono sicuro -
- non sta a te decidere ciò. Se vuoi che il tuo incarico sia vincente, devi cogliere l'essenza di questa serata - disse l'uomo consigliandogli. - non fare foto da gossip -
- seguivo solo il consiglio di un mio collega che è molto popolare - spiegò il ragazzo.
- mi sa che il tuo collega vuole solo che tu non abbia successo - disse l'uomo capendo la situazione.
Tom e Chris non erano più sul lettino ma passeggiavano. Esploravano la nave. Era così grande.
- sarebbe bello dormirci una notte qui - disse Chris guardando una suite bellissima.
- Scarlett rimane a dormire. Ha prenotato una cabina - disse Tom. - non lo sapevi -
- veramente no - rispose Chris a quella sua informazioni.
- c'era scritto di dietro dell'invito - disse Tom mostrandogli.
Chris non ci aveva fatto caso a ciò.
A Londra, John era in camera di Lola e si muoveva con fare nervoso. Doveva confidare a qualcuno quello che sentiva e Lola era perfetta.
- cosa ti succede? - chiese Lola chiudendo la porta. - non ti ho mai visto così -
- mi sono innamorato - rispose John all'amica.
- quale il problema? - chiese Lola confusa.
- Lei è bella, solare, dolce e generosa ma per quanto sia aperta non mi vedrà mai come il suo possibile ragazzo - rispose John confidandosi.
- é Suri vero? - chiese Lola capendo tutto.
- come hai fatto? - chiese lui stupito.
- l'altro giorno hai fatto un gesto tipo da fidanzato o di qualcuno che ci tiene molto - rispose Lola.
Flashback
Lola era con Suri e John in giro. Avevano finiti di fare i compiti e avevano preso i milkshake al bar.
Suri aveva un vestitino leggero e il solito fiocco in testa mentre Lola e John erano più sportivi. Lui aveva canottiera, felpa e un berretto all'incontrario.
- ecco dei favolosi milkshake per due splendide signorine - disse John galante.
- John, sei sempre dolce - disse Suri sorridendo.
Lola prese il milkshake alla vaniglia, John quello al cioccolato e Suri alla fragola. I tre brindarono alla loro amicizia.
Peccato che Bella non era potuta venire. Era occupata dal dentista.
Parlavano di tante cose e ridevano. Dopo il bar fecero una passeggiata e si era messo un freschetto. Suri iniziò a tremare dal freddo e John subito da cavaliere si tolse la felpa.
- tieni - disse lui mettendogliela sulle spalle.
- ma tu... -
- io non sento freddo - disse lui sorridendo.
Suri si avvicinò e gli diede un bacio sulla guancia.
- grazie, John -
Lola vide Johan arrossire e capi da quella scena che lui era cotto di Suri.,
Fine flashback
- secondo me, dovresti provare a dirle cosa senti - disse Lola consigliandogli. - Suri è intelligente. Apprezzerà che tu sia stato sincero con lei e poi non si può sapere mai nella vita. Guarda me. Io ho scoperto a 12 anni di essere figlia di Tom Hiddleston. La mia vita è cambiata tantissimo. Sono felice -
John pensò che Lola avesse ragione.
- devo organizzare un'uscita speciale - disse lui entusiasta. - voglio che capisca bene cosa provo. Grazie, Lola -
Lola e John si abbracciarono e in quel momento entrò Suri. Vide il loro abbraccio sul letto e si ingelosi un po.
- Suri, ciao - disse Lola staccandosi. - che sorpresa. Non ti aspettavo -
- volevo portarti dei dolcetti che ho fatto - disse Suri con un sorriso.
- dolcetti!!! - esclamò John scendendo dal letto. - ne prendo uno -
- sono per Lola - disse Suri allontanandoli dalla sua portata.
- e a me nulla? - chiese John con un faccino.
- solo se mi accompagni a portare i miei cagnolini a passeggio - disse Suri un po furbetto.
- certo. Anche subito - disse lui a quella ghiotta opportunità di stare con lei.
Lola rise sotto i baffi. Immaginava che Suri era cotta di John e quel suo atteggiamento lo confermava.
La serata di beneficenza stava quasi giungendo al termine ma all'improvviso la nave si era fermata. Tutti si guardarono. Era strano. Nel programma non c'era questa fermata.
Dopo un po, si senti la voce all'autoparlante.
- signori e signore, sono il capitano della nave a parlarvi. Mi dispiace annunciarvi che c'è un guasto e non sappiamo quando sarà ripristinato. Offro le mie cabine a vostra disposizione e tutti i servizi -
Molti si stavano già lamentando e Tom prese la situazione in mano.
Chris vide come cercava di calmare gli animi con la sua diplomazia.
Era sempre affascinato da ciò.
- non é nulla di che - disse Tom modesto.
- non é vero. Tu hai proprio un dono - disse Chris convinto. - li hai calmati -
Tutti gli ospiti si sistemarono nelle cabine assegnate e Tom e Chris erano insieme. Rimasero a bocca aperta a vedere la loro cabina. Era la suite che era piaciuta tanto a Chris. Guardarono sul tavolo e trovarono anche un piccolo cesto di ringraziamento.
' al signor Hiddleston per aver salvato la situazione dal panico '.
- che gentili - disse Chris sorridendo.
- non c'era bisogno di ciò. Non ho fatto nulla che un altro non farebbe - disse Tom umile.
- invece non è vero. Non è da tutti - disse Chris contraddicendolo.
Tom si tolse la giacca in modo impeccabile.
- devo chiamare Scott - disse Tom mettendolo dentro l'armadio.
- io devo chiamare Elsa - disse Chris.
Tom andò in bagno per avere privacy.
- ciao, Scott -
- ciao, bellissimo. Quando torni? - chiese Scott sorridente. - mi sei mancato. Non devo l'ora di stringerti -
Come gli dava adesso la notizia?
- Scott, mi dispiace ma non posso tornare a casa - rispose Tom sincero.
- perché? Chris ha di nuovo bisogno di un babysitter? - chiese Scott geloso.
- ma cosa dici? Scott, perché reagisci così? - chiese Tom confuso e sorpreso.
- perché è vero. Tu mi lasci solo per andare da lui - rispose Scott geloso.
- non è vero. Scott, io ci tengo a te e non ti sto trascurando. Chris aveva solo bisogno di una mano - disse Tom convinto. - non devi fare così. Poi sono bloccato nella nave per un guasto. Non certo per divertimento -
- un guasto? Tu stai bene? - chiese Scott preoccupandosi.
- si, sto bene. Il capitano ha offerto a tutti le cabine gratis - rispose Tom spiegandogli.
- wow! Che generoso - disse Scott colpito. -Tu sei da solo in cabina? -
Tom pensò a cosa dire. Scott era già geloso del tempo con Chris e forse non era il caso di dirglielo ma non era da lui. Era una bugia bianca.
- sono solo - rispose Tom già con i sensi di colpa ma era per salvaguardare la sua relazione con Scott.
- bene - disse Scott sorridendo. - ti auguro una buonanotte -
- anche a te - disse Tom con groppo in gola.
Si sedette per terra e mise la testa sulle ginocchia. Si vergognava di quello che aveva fatto. Aveva mentito al suo ragazzo. Anche Chris aveva una discussione con Elsa. Non l'aveva presa bene questa cosa.
- Elsa, non mica colpa mia. È un fottuto guasto. Perché dobbiamo litigare su ciò? Domani sarò da te - disse Chris seccato. - Vai a dormire da una tua amica, se non vuoi stare sola -
- a quest'ora staranno tutte dormendo, Chris. Sei da solo? - chiese lei gelosa.
- con chi vuoi che stia? Con la mia amante? - chiese lui alla sua gelosia.
- non prenderti gioco di me, Christopher Hemsworth - disse Elsa arrabbiata. - ti ho fatto una domanda -
- sono con Tom. Sei gelosa anche di lui? - chiese lui provocandola.
- no. Tom è corretto e poi ha Scott - rispose lei tranquilla. - in più tu sei etero -
- esattamente. Quindi tranquillizzati, cara- disse Chris.
Chris diede la buonanotte ad Elsa e poi chiuse la chiamata.
Tom uscì dal bagno quasi nudo e che piegava i vestiti perfettamente. Li mise nell'armadio e Chris lo osservava con solo un paio di slip. Sapeva già il contenuto sotto la stoffa e ammiro il sedere di Tom. Chris si avvicinò a Tom e lo abbracciò da dietro.
- dormi sul letto - disse lui al suo orecchio. - voglio che dormi comodo. Io prendo il divano -
Tom impazziva quando Chris lo abbracciava da dietro. Era molto intimo da innamorati.
' ma no. Tu dormi sul letto e io sul divano - replicò Tom.
- faremo come dico io - disse lui sempre al suo orecchio. - fai il bravo -
Tom stava facendo il bravo più possibile ma era difficile. Avrebbe voluto girarsi e baciarlo.
Non doveva pensare così. I suoi pensieri e desideri dovevano essere rivolti a Scott. Tom si scosso da Chris e disse: - il letto è grosso per entrambi. Due potrebbero dormire e non toccarsi -
- mi piace di più questa idea - disse Chris sorridendo. - come facevamo durante i film e dopo -
Chris si spoglio di fronte a Tom e l'altro non si perse un solo movimento.
Elizabeth entrò nella cabina della rossa e l'altra lo sorrise.
- Prego, la mia cabina è anche la tua come il mio letto - disse Scarlett prendendole la mano. - non dobbiamo fare niente che tu non voglia. Volevo solo darti il mio aiuto -
- lo apprezzo - disse lei sedendosi sul letto.
- Elizabeth, posso prestarti una maglietta o la camicia da notta per dormire - disse Scarlett molto premurosa. - io dormo in slip se non ti da fastidio -
- scherzi? Tu sei fantastica - disse l'altra arrossendo. - molto sexy -
- grazie, piccola - disse Scarlett prendendole il viso tra le mani. - anche tu lo sei -
- non è vero - disse Elizabeth sentendosi una bellezza comune.
- lascia che te lo dimostra - disse Scarlett baciandola appassionatamente.
Tre cabine più in giù c'erano Robert ed Evans, il primo beveva dal minibar e l'altro sistemava i vestiti di entrambi.
- non farmi bere da solo - disse Robert chiamandolo.
- sai che non bevo molto. Posso metterti accanto a te - disse Evans avvicinandosi a lui.
- siediti sulle mie ginocchia - disse Robert invitandolo.
- sai penso a Timmy - disse Evans. - è la prima volta che rimane a casa da solo. Ho paura -
- è in gamba. Non gli succederà nulla - disse Robert stringendo l'altro.
Evans era stretto a Robert con un braccio e con l'altra mano teneva il bicchiere. Alternava un sorso e un bacio.
- mi stai facendo ubriacare - disse Evans sentendo il vino passare con il bacio.
- no, tesoro. Ti voglio sobrio - disse Robert con un sorriso.
Intanto nella suite, Tom e Chris erano sul letto in silenzio. Osservavano il corpo dell'altro. Tom in slip e Chris in boxer.
- vediamo un po di TV? - chiese Tom rompendo il silenzio.
- possiamo anche parlare - rispose Chris girandosi.
Chris si mise in una posizione così sexy senza accorgersene. Tom si alzò e andò verso il tavolo.
- che fai? - chiese Chris confuso.
- ho bisogno di bere - rispose Tom. - mi è venuta una sete -
Non era per quello. Aveva paura della reazione del suo corpo. Tom si verso da bere e senti dei passi. Era Chris che si avvicinava.
- vuoi? - chiese Tom allontanandosi per prendere il bicchiere.
- bevo dal tuo - disse Chris prendendo il bicchiere e portandolo alla bocca.
Tom avrebbe toccato del stesso punto. Un bacio indiretto con lui. Tom si fermò e si girò quel poco per guardare l'altro bere e versare di nuovo.
- tieni - disse Chris porgendoglielo.
Tom lo prese e guardò il lato toccato dalle labbra di Chris.
- perché non ti giri? - chiese Chris vedendolo fermo in quella posizione.
- arrivo. Sto controllando una cosa - rispose Tom come scusa.
Beve dal lato di Chris e immagino di baciarlo. L'altro si avvicinò e senti una mano toccarlo ma non sulla spalla.
- Chris, che fai? - chiese Tom stupito.
Non si erano più toccati intimamente da Londra. Perché Chris lo toccava adesso?
come pensavo. Sei eccitato - disse Chris non togliendo la mano da sopra gli slip. - non devi nasconderti. Non da me -
Tom sentiva la mano di Chris accarezzarlo e cercò di allontanarlo in modo poco convincente. Non riuscì a fermarlo. Forse non voleva proprio.
Chris mise la mano dentro gli slip e iniziò a toccarlo con molto vigore. Tom mise le mani sul tavolo e gemeva tanto. Non poteva credere che stava accadendo. Era piegato contro il tavolo con gli slip scesi e Chris che lo masturbava. Non era una sua solita fantasia. Lo sentiva che era reale.
Pensò dentro di lui: ' scopami. Ti voglio dentro di me '. Poteva cercare anche di non pensarci ma era inevitabile. Con Chris c'era passione e amore.
- Chris, fermati. Non posso -
Chris si fermò e disse: - tu lo vuoi -
Tom si girò.
- mi faccio schifo. Non dovevo cedere. Scott non se lo merita. In un certo senso lo tradito - disse Tom sentendosi un verme. - e anche tu -
- è solo uno sfogo - disse Chris a Tom.
- solo un sfogo? Ma che dici? - chiese Tom alla giustuficazione di Chris.
- perché per te cos'è?- chiese Chris curioso.
Non poteva rispondere.
- andiamo a dormire. Domani devo parlare con Scott - disse Tom deciso.
- no. Finché non me lo dici, non andiamo a dormire - disse Chris fermandolo. - dimmi che cosa è stato questo momento per me -
Tom aveva paura e Chris vide che lui iniziò a piangere.
- ma che hai? Tom, perché piangi? -
Si era trattenuto anche troppo. Non c'è la faceva più a nascondere i suoi sentimenti e tutto grazie alle parole di Chris.
Non rispose alla domanda di quest'ultimo.
- chris, è per te cosa sono questi momenti tra noi... è solo uno sfogo? - chiese Tom di rimando.
- prima ti ho fatto io la domanda. Non rispondere alla mia domanda con un'altra domanda - disse Chris ai tentativi di Tom di sottrarsi.
- deve parlare con Scott. Devo a lui prima delle spiegazioni - disse Tom deciso.
- io invece penso che le devi prima a me. Ti conosco più di lui. Non c'è la stessa intimità - disse Chris sicuro.
- hai ragione. Tu mi conosci di più ma lui è il mio ragazzo. Devo parlare prima a lui. Gli devo almeno questo - disse Tom.
- ho come la sensazione che lo vuoi lasciare - disse Chris alle parole dell'altro.
Chris aveva capito tutto, non era stupito e iniziò a chiedersi tante cose.
- Chris, questa è una cosa privata. Ora andiamo a dormire - disse Tom sistemandosi lo slip.
- meglio che vai a sfogarti un po - disse Chris vedendolo ancora con il membro alzato. - visto che a me non lo lasci fare -
- Chris, non continuare - disse Tom andando verso il bagno.
Chris lo fermò e Tom si ritrovò di nuovo con la mano dell'altro su di sé.
- penso che a questo punto, dovresti lasciarmi fare -
Tom senti quella mano continuare e Chris gli sfilo gli slip all'attimo dopo. Tom senti Chris e sussultò. Era duro. Non riuscì a non cedere. Tutto lo faceva impazzire. La mano, la voce e il membro di Chris.
- mettiti sul letto, Tom - disse Chris al suo orecchio con la sua voce calda.
Tom lo fece e Chris gli apri bene le gambe.
Quello che accadde non se lo aspettava. La testa di Chris era in mezzo alle sue gambe.
- Chris, cosa fai? - chiese Tom sentendo il respiro dell'altro.
- lo sai - rispose Chris con sorrisetto. - mi sento così ubriaco di te -
Nessuno dei due all'inizio di serata avrebbe potuto immaginare ciò che sarebbe avvenuto. Era stato così improvviso ma le cose spontanee erano i momenti migliori. Tom era fermò e non riusciva a dire nulla.
Quel gesto e le parole di Chris lo confondevano ma lo eccitavano anche.
' mi sento così ubriaco di te '
Era una frase che dici ad un innamorato.
Forse Chris sentiva qualcosa per lui.
Ma Elsa e la bambina?
Il suo cervello si sconnesse quando sentì la lingua di Chris alla sua punta. L'altro si sentiva così impacciato, non aveva mai fatto una cosa del genere in vita sua e non sarebbe avvenuto con un'altra persona, solo con Tom.
In quel momento non pensava ad Elsa o all'intero mondo ma solo a Tom. Voleva dargli piacere. Aprì la bocca per avvolgere la punta dall'altro e succhiare prima quella. Lo faceva con devozione. Tom lo sentiva come l'altro si impegnava. Le mani di Tom andarono a posarsi sulla testa di Chris senza che se ne accorgeva. Le dita andavano tra i capelli. Chris decise di spingersi più in giù e prendere un altro po del membro di Tom.
- oh Chris -
Tom gemeva. Chris sentendo l'altro gemere, si fece più coraggio e prese a succhiare con più vigore. Il corpo di Tom si muoveva alle succhiate di Chris. Era veramente il paradiso per Tom. Una delle sue fantasie ricorrenti ma era un'altra cosa viverlo. Era più bello. Tom era travolto da un onda di calore, la testa impazziva dal piacere e cercò di guardare l'altro. Non era semplice. La bocca di Chris portava Tom a chiudere gli occhi per le onde che attraversavano il suo corpo e gemeva tanto. La cabina era piena dei gemiti di Tom.
- Chris, prendilo più in bocca. Succhiami di più - lo incito Tom preso dal piacere.
Tom non aveva mai goditi così tanto. Questa era la passione. Qualcosa che non poteva essere forzata o c'era tra due persone o non c'era affatto..
Chris era passione mentre Scott era dolcezza. Era così semplice. Altro motivo per lasciarlo andare via. Doveva trovare la passione altrove e non in Tom.
- Chrissss -
Chris si fermò e prese Tom in braccio e lo mise sul tavolo. Riprese a succhiare. Tom non capiva quel cambiamento ma poi gli venne in mente prima quando Chris gli aveva toccato il membro e lui era piegato sul tavolo. Pensò che era collegato.
Magari lo eccitava di più sul tavolo. Stava facendo troppi ragionamenti. Doveva pensare a sé per una volta e basta. Chris pensava mentre succhiava a quanto avrebbe scopato li, sopra il tavolo o come era messo prima quando li stava toccando il membro. quel sesso orale gli faceva desiderare quello anale. Aumento di ritmo come immaginava di spingersi in Tom. Gemiti, il corpo e le fantasia lo facevano impazzire. Tutti e due erano impazziti dal piacere e si ritrovò a toccarsi mentre continuava con Tom. Nessuno dei due aveva immaginato tale piacere. Tom guardò e vide Chris che si toccava. Glielo aveva fatto venire duro e questo significava molto. Tom continuò ad osservarlo e Chris riuscì a togliersi i boxer. L'altro vedeva bene l'effetto che gli aveva procurato. Erano nudi e così liberi. Tom era al limite.
- chris, sto venendo -
Tom lo avverti così poteva staccarsi in tempo ma l'altro lo sorprese molto. Chris rimase immobile e aspetto il getto che arrivava. Tom non si perse la scena e vide come Chris ingoiava e lo puliva per bene. Non si sarebbe aspettato ciò.
- sarebbe stato scortese rifiutare ciò che mi dai - gli spiegò Chris al suo gesto.
Tom era commosso e lo avrebbe baciato. Erano delle parole bellissime.
Chris era venuto su Tom.
Invece Chris iniziò con le sue insicurezze e Tom lo vide che era strano.
- che cosa c'é? - chiese lui preoccupato. - a cosa pensi? -
- Tom, dimmi la verità. Sono stato bravo?ti ho soddisfatto? ti ho morso? - chiese lui insicuro.
- stai scherzando vero? Chris, sei stato bravissimo. Non hai sentito e visto come ho goduto? Devi star tranquillo. È stato un momento meraviglioso - rispose Tom sincero.
- meno male - disse Chris con un sorriso. - sono felice che tu sia soddisfatto -
I due erano sul letto, nudi e soddisfatti. A turno si lavarono sotto la doccia e Chris iniziò a pensare che Tom non provava solo amicizia per lui. Il fatto che voleva lasciare Scott era una prova.
Perché non glielo aveva detto? Poi da quanto andava avanti ciò? Qualcuno se ne era accorto?
Tom entrò in accappatoio e Chris disse: non ti serve. Tanto siamo solo noi due e abbiamo un rapporto che possiamo stare nudi proprio come faccio io. Dormo così -
Tom rimase immobile davanti a letto a guardare Chris completamente nudo e l'altro noto ciò, si avvicinò a lui. Gli sciolse la cintura e tolse l'accappatoio che cadde a terra. Tom era di nuovo nudo.
- così va meglio - disse Chris sorridendo e prendendogli la mano. - andiamo a letto -
- l'accappatoio - disse Tom sempre tutto precisino.
- ci pensiamo domani - disse Chris portandolo a letto.
- ma... -
- Tom, dai - disse Chris. - dormiamo -
Tom era sdraiato ma aveva la mania di sistemare tutto subito. Chris lo guardava e capi.
- non succede nulla se resta li. Lo sistemi domani - disse Chris rassicurandolo. - lo so che per un preciso come te è grave questa cosa ma in realtà non lo è. Rilassati e dormi -
Tom decise di controllarsi e segui il consiglio di Chris, anche se non era facile dormire nudo accanto a lui.
Soprattutto dopo quello che era accaduto. Aveva tanti pensieri in testa tra cui Scott. Gli dispiaceva spezzare il suo cuore ma doveva essere sincero anche su questo tradimento. Perché lo era. Non c'erano stati baci ma si era fatto toccare da un altro e gli aveva lasciato fare un pompino. Tom guardava Chris che gli auguro la buonanotte e si mise a dormire tranquillamente. Tom invece non ci riusciva. Era molto difficile. Lui e Chris erano di due mondi diversi. Chris era australiano più libero mentre lui era inglese più inquadrato.
Tom pensò che la differenza era quella. Chris russava mentre lui stava ancora sveglio e si alzò un attimo per andare in bagno. Nel tragitto prese l'accappatoio per metterlo a suo posto. Dopo il bagno, si mise un attimo sulla sedia e osservo Chris per una mezz'ora. Poi iniziò a sentire il sonno e si mise di nuovo a letto. Durante la notte lui non russo, anche in questo erano diversi. Dormirono molto vicini quindi si muovevano e questo li portò ad attaccarsi all'altro senza accorgersene. Il sole li scoprì abbracciati. Chris teneva Tom tra le braccia a stile cucchiaio. L'altro si svegliò e sentì subito qualcosa. Era il membro di Chris. Era contro le sue natiche. Era difficile. Non si mosse perché con un movimento poteva anche entrare in lui. Chris apri gli occhi e si trovò Tom tra le braccia.
Ieri si erano addormentati vicini ma non aveva tenuto Tom tra le braccia. Doveva essere successo durante la notte. I loro corpi sembravano voler stare sempre attaccati. Era stato nervoso quando si erano stesi ieri per dormire, non era stato così semplice a differenza da come poteva essere sembrato. Stare nudo con Tom senza toccarsi o altro era stata una tortura.
Iniziò a pensare che cosa era Tom veramente per lui. Quei pensieri furono interrotti dalla voce del capitano.
' signori e signore, è il vostro capitano che vi parla. Sono lieto di annunciarvi che il guasto è stato ripristinato. Saremo in porto tra pochi minuti. Se scendete in sala grande, vi aspetta una super colazione '
- andiamo a farla - disse Chris subito. - ho una fame -
- veramente io ho un'altra idea - disse Tom all'improvviso.
- vado un attimo in bagno e me la dici - disse Chris all'improvviso.
Chris entrò nel bagno e Tom ne approfitto per chiamare il servizio in camera.
- buongiorno, vorrei fare la colazione in camera. Potreste portarmela fuori dalla suite. Poi ci pensò io. Non c'è bisogno che entrate - disse Tom al cellulare.
I cuochi della nave prepararono una ricca colazione e lo staff lasciò il carrello fuori la porta. Bussarono solo per avvertire Tom. Chris si era fatta una doccia nel frattempo e quando uscì dal bagno, trovò Tom seduto sul letto con un carello vicino.
- wow! Ecco la tua idea - disse Chris raggiungendolo. - colazione a letto nudi. Mi piace -
Sembravano due innamorati che stavano per fare colazione dopo una notte d'amore. Qualcosa di intenso e passionale l'avevano fatto. Quella serata non se la sarebbero mai più scordata.
- dovremo parlare di stanotte - disse Chris deciso.
Non si sarebbe mai immaginato un Chris così deciso.
- tu provi qualcosa per me? -
Ecco un'altra cosa che lo stupi. Si era finalmente accorto dei suoi sentimenti.
[ Non sapeva che non prendendo le pillole o le gocce date da Valentine ragionava in modo lucido. Era da due giorni che si era dimenticato di prenderle tra un impegno e l'altro. Ieri aveva visto in Tom qualcosa di diverso. Anche quando aveva pianto o sfogato sul fatto di tradire Scott con lui e poi tutto il momento di ieri sera era stato molto provvidenziale. Si era reso conto che Tom non riusciva a resistere al suo tocco. Poi si accorse anche di una luce diversa mentre lo guardava. Una luce che c'era sempre stata ma lui era stato troppo cieco per rendersene conto.
Come aveva fatto Tom a resistere tutto questo tempo?
L'aveva fatto soffrire in qualche modo?
Si era messo con Scott per dimenticarlo?
Tante domande erano nella sua testa mentre aspettava la risposta di Tom.
- lo so che devi parlare con Scott ma ho bisogno di saperlo -
Era il momento della verità.
- io sono innamorato di te dalla prima volta in cui ti ho visto - rispose Tom con coraggio.
Chris fece una faccia stupita.
- ma... è tanto tempo. Come hai fatto a resistere o ad non impazzire? - chiese Chris curioso.
- non volevo rovinare il tuo matrimonio e non voglio tutt'ora - rispose Tom sincero. - ci siamo lasciati andare in una maniera che dovevamo. Io dovevo fermarti di più ma ho ceduto -
- sei umano, Tom. Non si sono possono controllare a lungo certi sentimenti - disse Chris rassicurandolo. - mi scuso se con i miei comportamenti, ti ho potuto illudere o fatto stare male -
- non devi scusarti, Chris. È una situazione di cui tu non hai colpa. Sono sentimenti come hai detto tu - disse Tom rassicurandolo.
Non se la sentiva di dire a Chris quanto aveva sofferto in questo periodo. Non gli sembrava giusto.
Intanto qualche cabina più giù, il giovane fotografo si aprì gli occhi e guardava Jackson sul divano addormentato.
Lucas ricordava bene come si era ritrovato li con quell'uomo.
Flashback
- sono un ingenuo. Mi fido sempre degli altri - disse il ragazzo abbattuto. - sono un disastro -
- devi solo valutare di chi fidarti - disse Jackson ridandogli la macchina fotografica.
- non è facile. Io vedo il buono in tutti - disse il ragazzo sedendosi a terra.
- non é una cosa negativa ma può diventare un'arma a doppio taglio - disse Jackson rimanendo in piedi.
- non so cosa fare - disse lui abbattuto.
- posso aiutarti io. Con il mio corso, imparerai a valutare meglio le situazioni e le persone - disse Jackson gentile. - io sono Jackson White. Sono un regista e produttore -
- io sono Cody - disse lui prendendo la mano porsa dall'altro.
- Hai anche un cognome, Cody ? - chiese Jackson non lasciando la mano.
Lo stava esaminando per bene.
- bluefish - rispose lui arrossendo.
- un cognome da pesciolino. Per il tuo fisico ci sta anche ma dovresti fare qualcosa ai tuoi capelli. Sembra che hai un gatto morto - disse Jackson squadrandolo bene.
- ci provo da anni. Ho usato anche qualche prodotto ma nulla - disse Cody imbarazzato.
Tutti glielo diceva. Qualcuno lo prendeva anche in giro per i suoi capelli.
- con me i tuoi capelli si trasformeranno - disse Jackson prendendo a camminare senza lasciargli la mano.
- Dove mi porti? - chiese Cody curioso e preoccupato.
- nella mia cabina - rispose Jackson con un sorrisetto da far arrossire l'altro.
Cody aveva paura del l'intenzione dell'altro ma gli sembrava anche un tipo che non avrebbe fatto del male a nessuno. Era in agitazione. Sì ritrovò seduto sulla sedia della gran cabina mentre l'altro cercava qualcosa.
- che cerchi? - chiese Cody curioso.
Jackson uscì fuori dei prodotti per capelli.
- ho la tua soluzione - rispose lui soddisfatto.
- ma tu ti porti dietro tutta quella roba? - chiese Cody guardando le varie borse.
- si, perché voglio prendermi cura con chi lavoro o se qualcuno ha bisogno - rispose lui stupendolo. - metti che c'è un'attrice a cui si è rotto un tacco. Io ho quello di riserva -
- oooooo! - esclamò cody come un bambino.
Quel tipo era sorprendente ma anche altruista.
- non ho mai conosciuto un tipo come te. Voglio essere il tuo assistente o allievo. Voglio imparare tanto da te - disse Cody mettendosi in ginocchio per terra.
Gli sembrava di essere in un fumetto giapponese.
- alzati. Da domani verrai con me e mi seguirai nei miei impegni. Ti mostrerò tutto quello che so e adesso andiamo in bagno - disse Jackson con un sorriso.
Fu così che i suoi capelli non erano più un gatto morto ma morbidi e fantastici.
Fine flashback
Jackson gli aveva ceduto il letto e lui sorrise. Si alzò e gli andò vicino per svegliarlo. Gli aveva prestato una sua camicia per dormire. Gli stava grande e gli arrivava alle ginocchia. Sembrava un bambino che si era messo i vestiti del padre.
Nella suite, Chris pensò alle parole di Tom e non gli credeva. Era sicuro che Tom avesse sofferto a causa sua.
Tom si stava preparando e lo faceva in modo perfetto.
- non stare troppo a pensare - disse lui passando le dita tra i capelli di Chris.
- ma Tom... -
- va tutto bene - disse Tom con sorriso. - non cambia nulla credimi -
- ma tu mi hai visto con Elsa in molti momenti. Deve essere stato terribile e anche quando ti ho detto del bimba... oh Tom... quanto ti ho fatto soffrire - disse Chris ricordando.
- Chris, non scegliamo noi di chi innamorarci. L'amore non da preavviso. Accade e basta. Non possiamo farci nulla anche con gli amori non corrispondi - disse Tom mettendo una mano sul collo. - non devi tormentarti. Prima o poi andrò avanti -
- mi dispiace se ho criticato la tua scelta. Se avessi saputo - disse Chris tormentandosi.
- non potevi evitare tutto quello che è successo. Non abbiamo la bacchetta del destino. Prendiamo quello che la vita ci concede - disse Tom saggiamente.
- Hai ragione. Se avessi la bacchetta del destino, il mio unico desiderio sarebbe che tu fossi sempre felice - disse Chris dolce.
- così mi fai commuovere - disse Tom alle sue bellissima parole.
- meriti la felicità più di chiunque altro, Tom. Devi iniziare a pensare un po più a te - disse Chris spronandolo.
- sapevo che era solo uno sfogo per te quei momenti. Non mi sono illuso - disse Tom rassicurandolo.
- mi dispiace... -
- tranquillo, Chris. Va tutto bene - disse Tom prendendo le ultime cose.
- non è stato uno sfogo - disse Chris quando Tom uscì in corridoio ma era troppo lontano per sentire.
Forse era meglio che Tom non l'aveva sentito. Non avrebbe saputo cosa dirgli. Era confuso. Doveva parlare con qualcuno. Prese il cellulare e cercò Valentine in rubrica.
Chris non immaginava che quella era una pessima idea. Si stava confidando con la persona sbagliata. Aveva tanti amici eppure si era fatto rigirare da quel tipo. Valentine non aspettava altro che quella confessione. Ora doveva solo muovere i fili giusto con Chris e la sua vittoria sarebbe stata più vicina possibile.
Intanto Tom era sotto il palazzo di Scott. Suonò e l'altro lo aprì bello pimpante. Sapeva che quella allegria sarebbe stata portata via alla sua confessione. Sapeva che non si sarebbero lasciati bene. Scott lo accolse con un bacio ma Tom lo fermò.
- che succede? - chiese Scott confuso.
- devo dirti una cosa. Non sarà bella - rispose Tom sincero e molto dispiaciuto.
Scott lo fece entrare e si preoccupò.
- qualcuno ti ha fatto del male? - chiese Scott in agitazione.
- sono io che ho fatto del male a qualcuno - rispose Tom con aria colpevole. - mi dispiace, Scott. Non sai quanto io ci stia male ma devo confessarti che il mio passato complicato si è rifatto vivo e non sono riuscito a resistere -
- resistere a cosa? Cosa hai fatto? - chiese Scott confuso. - non ti capisco. Spiegati meglio
- io ti ho tradito - rispose Tom sincero e con coraggio.
Scott non riusciva a crederci. Tom l'uomo perfetto l'aveva tradito. Non poteva essere.
- é uno scherzo? Non puoi averlo fatto. Proprio tu... Tom, dimmi che non è vero - disse Scott non credendoci.
- non sto scherzando o mentendo. È la verità. Mi dispiace, Scott. Io ci ho provato... ma è stato inutile - disse Tom sincero e colpevole.
- io mi sono preso cura di te, ti ho fatto sorridere e tu mi fai questo. Tom Hoddleston non sei quello che la gente pensa che tu sia. La tua perfezione non esiste. È tutta una bugia - disse Scott furioso.
Tom lo lasciò sfogare. Se lo meritava per quello che aveva fatto.
- voglio sapere chi è. Con chi mi hai tradito? -
Tom sentiva di doverglielo.
Poi Scott ci pensò e disse: - non eri solo nella suite vero? Chris era con te? È lui, vero? Lui che ogni volta ha bisogno, tu corri e mi lasci solo -
Tom non poteva negare.
- si, è lui -
- voi due vi meritate. Due traditori. Lui è ancora peggio visto che è sposato con una figlia in arrivo - disse Scott con rabbia. - la gente vi ama ma non sa che persone false siete -
- Hai tutte le ragione per reagire così. Però Chris non mi ama. Ama Elsa. Io sono stato uno sfogo per lui - disse Tom spiegandogli. - e non ho mentito che mi piaci ma l'amore è un'altra cosa. Nel nostro rapporto sento tanta dolcezza mentre con Chris è passione e amore. Non sto cercando di giustificarmi. Volevo spiegarti solo -
Scott senti che l'altro era sincero.
- prendo le mie cose. Non ti arrecchero altro dolore con la mia presenza -
Scott lo guardò e chiese: - dove pensi di andare? Da lui? -
- in albergo - rispose Tom andando verso la camera di Scott.
Tom prese le sue cose e uscì dalla stanza.
- mi dispiace tanto. Credimi. Non volevo farti soffrire - disse Tom sincero.
Scott non disse nulla. Lo lasciò uscire dal suo appartamento e dalla sua vita.
- anche a me - disse Scott una volta che la porta si chiude alla sue spalle.
Tom era triste per come aveva chiuso le cose con Scott. Trovò il primo albergo e prese una camera. Mise i bagagli per terra e si sedette sul letto. Aveva uno sguardo affranto per tutto. Si tolse la farfallino e si stese sul letto. Non sapeva cosa fare adesso. Si alzò, si tolse la giacca e rimase in camicia. La mise sulla sedia e andò al mini bar. Prese qualcosa da bere e tornò sul letto. Qualcuno bussò alla porta.
Tom andò ad aprire e c'era un cameriere con un carrello.

 Tom andò ad aprire e c'era un cameriere con un carrello

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- ecco il suo ordine, signore - disse il giovane a Tom.
- io non ho ordinato nulla - disse Tom confuso.
Il giovane si agito e Tom notò il numero sul carello. Era all'incontrario.
- penso che il numero sia il nove -
- oh!!! Sono desolato. Mi scusi - disse l'altro tutto mortificato.
- non preoccuparti. Non è successo nulla di grave - disse Tom gentile come sempre.
Il giovane si scuso ancora e poi andò al numero 9. Qualche minuto dopo, senti la porta ribussare e riaprì. Era il giovane.
- signore, mi chiedevo se stesse bene - disse il cameriere.
- ma certo. A meraviglia - rispose Tom con un sorriso sforzato.
- non mi sembra - disse il giovane. - posso aiutarla -
- sei gentile ma non devi preoccuparti. Continua il tuo lavoro - disse Tom alla dolcezza dell'altro.
- far sentire bene i nostri clienti è il nostro lavoro - disse il giovane restando li. - io posso farle scordare tutto per qualche minuto -
- mi stai proponendo del sesso? - chiese Tom a quelle parole a bassa voce.
- si. Solo sesso senza nessuna complicazione emotiva - rispose Il giovane. - resterà tra noi e in questa stanza -
- ma è gratis o sarà messo nel conto? - chiese Tom cercando di capire.
- ma no. Noi non ci prostituiamo. È tutto gratis. Io e alcuni dello staff lo facciamo per rallegrare certi clienti - rispose il giovane entrando nella camera. - ne vale la pena. Sono bravo anche nei messaggi -

Amore Famiglia Fratellanza e AmiciziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora