capitolo 33

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- non voglio litigare - rispose lui sincero.
- bene, nemmeno io lo voglio - disse Tom prendendo il bicchiere di vino.
- allora facciamo così, godiamoci questa serata e non pensiamo a nulla - disse Chris prendendogli la mano.
Tom la ritrasse per paura di essere visti.
- non ci vede nessuno - disse Chris rassicurandolo. - sei troppo teso -
- io apprezzo il gesto, Chris ma sto solo cercando di non farci scoprire - disse Tom sincero. - il resto è andato non certo nei migliori dei modi. Non mi pento dei nostri momenti ma avrei preferito altre circostanze -
- lo capisco e anch'io lo avrei voluto ma non è stato possibile - disse Chris.
- Comunque assaggiamo altrimenti si fa freddo tutto -
- si, hai ragione - disse Tom prendendo la forchetta.
Era tutto buonissimo e la serata andava alla grande.
Non c'erano più tensioni ma solo una bella cna tra loro due. Chiacchieravano e mangiavano bene.
Dopo la cena fecero una passeggiata tra le strade di Napoli, trovarono un posto molto apparato e lontano da occhi indiscreti. Sì baciavano appassionatamente e Chris prese a toccargli il sedere.
- Chris, solo baci - disse Tom ricordandogli.
- non puoi dirmi solo baci. Non riesco a star fermo. Amo toccarti - disse Chris al suo orecchio.
- anch'io ma devi contenerti -disse Tom mettendo il freno.
Chris mise le mani dentro i jeans e tastò ancora di più mentre lo baciava sul collo..
Chris fece aderire il suo corpo a quello di Tom con un solo movimento.
- Chris, tu vuoi farmi impazzire - disse Tom sentendo bene qualcosa.
- tanto -disse Chris prendendo a baciarlo.
Le mani, la bocca e il membro di Chris lo stavano facendo impazzire letteralmente. Non sapeva come avrebbe fatto a resistere. Sì ritrovò contro un muro e le mani di Chris gli abbassavano i jeans e gli slip. Lo senti bene contro il suo sedere.
- lo senti? È tutto duro per te - disse Chris al suo orecchio.
Tom sapeva che Chris l'avrebbe penetrarlo.
- ora ti penetrerò in questa stradina. Non riesco ad aspettare di tornare a casa. Mi fai perdere la testa. Non immagini quanto io ti voglia -
Tom era sempre più eccitato a quelle sue parole. Tom non si aspettava una cosa così. Chris non si conteneva. Non gli importava nulla del mondo intorno. Pensava solo a loro due.
- lo so che vorresti farlo alla villa ma vedrai non te ne pentirai di nulla -
Tom avrebbe pensare alla sicurezza di entrambi ma non sapeva perché ma il fatto di rischiare di essere beccati lo eccitava.
- vedo che ti eccita. Metti le mani al muro e piegati -
Amava quando faceva così.
- guarda cosa ho anche - disse Chris tirando fuori un collare. - ho fatto incidere anche il nome Tom -
Tom senti Chris metterglielo.
- ti piace? -
- si, molto - rispose Tom toccandoselo.
- non ti ho detto di togliere la mano -disse Chris dandogli uno schiaffetto sulla natica.
- scusami - disse Tom subito.
- hai dimenticato qualcosa - disse Chris al suo orecchio.
- scusami, signore - disse Tom correggendosi.
- bravo, il mio Tom - disse Chris accarezzandogli la schiena.
Chris lo stava sorprendendo sempre di più. Prima voleva far sesso lì e adesso faceva quel gioco che piaceva ad entrambi.
- come mi posso far perdonare, signore? - chiese Tom nella parte.
Tom e Chris facevano quel gioco con molta complicità.
- lo vedrai - disse Chris portando le sue dita davanti a lui. - succhia per bene -
Tom prese le due dita in bocca e prese a succhiarle con devozione. Chris lo guardava e la sua faccia era favolosa.
Quando ebbe fatto, Chris le sfilo dalla sua bocca e una volta belle bagnate le introdusse nell'entrata di Tom. Lo preparò per bene. Tom non vedeva l'ora di averlo dentro di sé.
Tom e Chris facevano quel gioco con molta complicità.
- lo vedrai - disse Chris portando le sue dita davanti a lui. - succhia per bene -
Tom prese le due dita in bocca e prese a succhiarle con devozione. Chris lo guardava e la sua faccia era favolosa.
Quando ebbe fatto, Chris le sfilo dalla sua bocca e una volta belle bagnate le introdusse nell'entrata di Tom. Lo preparò per bene. Tom non vedeva l'ora di averlo dentro di sé.
- ti prego, signore -
Chris aspettò qualche minuto e poi lo penetrò in un colpo e gli tappò la bocca per non farlo gridare. Solo quando Tom si fu calmato, Chris tolse la mano.
- devi stare tranquillo. Qualcuno potrebbe sentire - disse Chris con una voce calda.
- non é facile - disse Tom giustamente.
però tu sarai bravo - disse Chris spingendosi in lui. - non farai un solo gemito o grido -
Come poteva Chris dirgli questo?
Era impossibile. Forse era stato un errore farlo lì. Aveva paura di non riuscirsi a controllare.
- allora dovrai mettermi un bavaglio o la tua mano perché non riuscio a trattenermi stavolta -disse Tom sincero.
Chris gli mise allora una mano sulla bocca e prese a spingersi in lui.
Tom gli morse la mano alle sue spinte. Chris non si aspettava ciò ma capiva che quanto l'altro si stava trattenendo. Aveva fatto un po male ma non si sarebbe fermato.
Tom senti l'altra mano di Chris che si posava sul suo membro e iniziava a toccarlo a ritmo. Nel frattempo gli baciava e li leccava il suo meraviglioso e sexy collo. Tom era in un altro mondo. Sentiva il piacere ovunque. Ogni volta era qualcosa di nuovo con Chris. Anzi nelle sue precedenti relazioni non si era lasciato andare in quel modo.
Poi Chris uscì da lui e Tom non ebbe il tempo di dire nulla che si ritrovò con la schiena contro il muro e tenuto dalle forti braccia dell'altro. Venne penetrato e Chris lo convolse in un bacio.
Qualche minuto dopo...
- dio sai fare tutto con i tuoi meravigliosi muscoli - disse Tom toccandogli.
Chris sorrise e senti le mani di Tom toccargli i muscoli. Poi iniziò a leccarglieli e morderli. Ciò eccitò Chris. Aveva trovato il suo punto.
Con Elsa non aveva mai scoperto ciò. Erano sempre sul sesso vanilla a parte alcune volte ma andavano sempre sul classico. Invece con Tom stava scopendo un mondo vasto e pieno di possibilità. Quando Tom terminò la sua opera, Chris lo baciò e gli tirò la maglia su per leccargli il petto. Tom aveva la maglia sulla faccia e si stava perdendo quella visione di Chris ma lo sentiva bene. Chris sistemò un po la maglia in giù.
- scusa, non voglio soffocarti - disse lui baciandolo ancora.
Era amore e sesso mischiato. Si passava dal bollente al dolce e viceversa. Tom amava tutto ciò.
Tom vide Chris rileccare il suo petto per farglielo vedere e poi riprese con le spinte. Tom si aggrappò le sue spalle e senti come andava più profondo.
- chris -
Stava gemendo e Chris continuava senza baciarlo o tappare la bocca.
- chris -
Erano fortunati che non c'era nessuno da quelle parti. Nessuno stava sentendo i gemiti di Tom.
- si, Tom. Dillo più forte -disse Chris avendo perso la testa.
Non ricordava dov'era. Pensava solo a Tom.
- Chris - disse Tom più forte.
Da quelle parti passò qualcuno che li vide e vedendo che arrivano gente, intervene per salvare i due.
Chris e Tom sentirono la voce alta familiare da fuori alla stradina e il secondo si azzitti mentre l'altro finiva l'atto. Non avrebbe smesso. Voleva finire e non gli sembrava che si preoccupava di essere beccato. Robert aveva iniziato a dare spettacolo con la gente che passava di lì.
I passanti si erano fermati a chiedere foto e autografi. Stava salvando il culo a quei due incoscienti. Erano fortunati che lui era con Evans in un bar ĺì vicino e il suo cellulare aveva squillato così era uscito per parlare meglio. Non avrebbe mai immaginato che Tom e Chris avrebbero fatto una cosa così stupita. Non era per il fatto che avevano una relazione clandestina ma perché se dovevamo fare sesso almeno un po di prudenza e di silenzio. Gli avrebbe fatta una bella ramanzina. Chris e Tom erano presi l'uno dell'altro per capire tutto quello che stava accadendo. Tom era aggrappato alle forti spalle dell'altro e Chris affondava in lui fino a farlo venire. Stava venendo anche lui ma Tom gli chiese di uscire fuori da lui. Chris lo fece e Tom si abbassò per prenderlo in bocca. Chris si dovette portare la mano alla bocca quando ebbe l'orgasmo. Dopo si pulirono con le salviette che Tom si portava dietro.
-è stato... Non ho parole - disse Tom a Chris.
Chris gli tolse il collare prima che qualcuno poteva vederlo. Chris lo baciò e poi uscirono dal vicolo e trovarono Robert ad aspettarli.
- Robert, che sorpresa! Che ci fai qui? - chiese Chris avvicinandosi per abbracciarlo. - perché non ci hai detto che tu e Evans eravate a Napoli ?-
- siete due incoscienti - rispose Robert serio.
- incoscienti? Ma di cosa parli? - chiese Tom confuso.
- venite con me - rispose lui serio. - e vi spiego tutto -
I due lo seguirono in un bar dove c'era Evans.
- finalmente. Ti avevo dato per dispeso - disse Evans seduto in un divanetto.
- sarei venuto prima se non questi due non avessero fatto una cosa stupida e io ho dovuto salvargli il culo da buon amico - disse Robert spiegandogli. - seduti tutti e due lì -
I due si sedettero in quel angolo appartato.
- posso capire che siete innamorati e che state insieme di nascosto ma farlo in una stradina senza essere prudenti è da incoscienti. Da Chris forse me lo aspettavo ma da te Tom no - disse lui sincero. - se fate sesso pubblico almeno tappatevi la bocca o cercate un bagno o un po posto più appartato. Ho dovuto fare i salti mortali per non farvi scoprire -
Tom e Chris guardarono Robert come due ragazzini che venivano sgridati da un parente.
Evans li guardò e immaginava che prima o poi Chris avrebbe aperto gli occhi su quello che aveva dentro.: - quindi hai capito perché facevi determinate cose con Tom. È positivo ma concordo con Robert, siete due incoscienti - disse Evans sincerom
- almeno hai ammesso quello che senti - disss Evans a Chris.
- aspetta tu sai tutto? - chiese Chris sorpreso ma anche Robert.
- glielo raccontato al servizio fotografico. Era giusto che lo sapesse - rispose Tom sincero.
- non mi hai detto nulla - disse Robert al suo futuro sposo.
- non potevo. Tom mi aveva fatto una confidenza - disse Evans all'altro. - doveva essere lui a parlartene.
Cosi la serata passò tra vecchi amici e nuove novità. Robert e Evans fecero vedere le loro foto in Puglia e a Napoli sul computer. Tom uscì la sua macchina fotografica e gli mostrò le foto fatte il primo giorno.
- il resto del tempo? - chiese Evans confuso.
- ma non l'hai capito. Questi due sono rimasti nella loro villa a farlo sempre - rispose Robert malizioso.
- più o meno - disse Chris arrossendo.
- togli più o meno, Hemsworth. Avete la faccia di due che si sono divertiti tanto - disse Robert convinto.
- non abbiamo fatto solo questo. Abbiamo trovato... -
- abbiamo trovato tante cose che Luke ha messo prima che arrivavamo qui - disse Tom salvando la cosa del libro. - e abbiamo cucinato e mangiato a letto -
- come due innamorati - disse Evans con un sorriso.
- una cosa sola: ma Elsa? - chiese Robert curioso.
- glielo dirò una volta a Londra. Lei mi aspetta lì. È partita quando abbiamo iniziato la promozione del film e sta da un'amica - rispose Chris sincero. - non voglio nascondere ciò che sento per Tom -
- è veramente coraggioso da parte tua - disse Robert ammirandolo. - anche se ci hai messo un bel po per capirlo -
- voi avete ragione. Ho negato per troppo tempo quello che provato per Tom - disse Chris sincero. - ma non voglio continuare così. Elsa, la bambina e Tom non lo meritano -All'improvviso il cellulare di Chris squillo. Lui guardò e vide chi era. Chiuse la chiamata e Tom lo guardò strano..
- chi era? -chiese lui con interesse.
- Call Central - rispose Chris mentendo. - rompono sempre -
- ti capisco ma io ho il mio sistema che li blocca. Dammi il cellulare. Te li blocco io - disse Robert allungando la mano.
Se Robert vedeva il suo cellulare, avrebbe scoperto di Valentine.
- tranquillo. Non mi scoccia chiudere una chiamata - disse Chris mettendo il cellulare in tasca.
Era lui che aveva chiamato. Tom vedeva la cosa sospetta. Prima si lamentava che rompevano e adesso non gli scocciava. Nascondeva qualcosa. Anche gli altri due pensavano la stessa cosa.
- vado al bancone. Ho voglia di vedere che altre birre hanno qui -
Sì alzò e si allontanò da loro così da confondersi tra la gente e cancellare le chiamate di Valentine. Una giovane donna lo fermò per una foto e lui accettò con un sorriso. Lei gli diede un bacio sulla guancia e poi postò la foto su instagram.
' la fortuna di stare con Thor in una serata '
Tom si era preoccupato e andò a cercarlo. Non lo vedeva al bancone e si guardava in giro.
Dov'era finito?
Tom chiese al barista se lo avesse visto e gli indicò il bagno. Corse lì e lo senti mentre parlava con un ragazzo.
- mi dispiace se ti ha ferito. Le delusioni fanno male ma fortificano. Non merita le tue lacrime - disse Chris consolando il ragazzo. - troverai un'altra ragazza che ti amerà veramente -
Il suo amore come era dolce e generoso.
- grazie. Nessuno si è avvicinato quando lei mi ha buttato il cocktail in testa per umiliarmi ma tu si - disse il ragazzo grato. - sei come appari nei video, su instagram o nelle interviste -
Tom era sempre più orgoglioso di lui.
Tom decise di non entrare. Era un momento solo di Chris. Quando sentì che stavano per uscire, si allontanò e lo vide mentre Chris veniva con il ragazzo da loro.
- ragazzi, lui è un mio nuovo amico - disse Chris sorridendo.
Il ragazzo era timido ma si presentò.
- salve, signor Hiddleston, Evans e Downey Jr - disss lui avvicinandosi. - io sono Diego -
I tre lo misero a loro agio e Diego si sentiva ancora come un pesce fuori d'acqua ma era tutti gentili con lui. Sì senti fortunato di quelle attenzioni. Non perché erano attori ma il fatto che veniva considerato da qualcuno.
Tom, Chris, Robert e Evans lo portarono a casa e lui si fece lasciare in una stradina prima della sua.
I quattro fecero un giro per Napoli con la macchina affitata da Robert.
- potevi prendere una macchina semplice - disse Evans a lui.
- io con una macchina semplice? Non è da me - disse Robert guidando.
- simpatico quel Diego -
- si, spero che gli vada tutto bene - disse Chris a loro.
- sei stato grandioso con lui. Sarai un padre eccezionale - disse Tom avvicinandosi per baciarlo ma poi si fermò.
C'era Evans e non era giusto. Per rispetto non lo fece.
- bravissimo -
- grazie - disse Chris arrossendo. -non ho fatto nulla di che -
- sai che ci stava un bel bacio prima - disse Robert sincero a Tom.
- ecco io... -
- non dirmi che lo fai per il mio captain America. Guarda che tu e Scott mica siete stati assieme anni quindi non farti paranoie come il tuo Chris - disse Robert capendo subito.
- se lo fai per me, non devi farti problemi. Posso vedere tranquillamente i vostri baci - disse Evans tranquillizzandolo.
- io non so cosa dire - disse Tom alla sua comprensione.
- non dire nulla e bacia Chris - disse Evans spronandolo.
Tom si lasciò andare e lo baciò. Robert guardava dallo specchietto e Evans sorrise. Robert si era anche distratto e Evans mise la mano sul volante per evitare di prendere una macchina.
- stai concentrato - disse Evans richiamandolo. - li guardi alla villa -
Arrivarono alla villa sani e salvi e Robert aspettava che si ribaciavano ma portarono drink e pizza.
- Tom è un mago con la pizza. Sapete è il suo piatto preferito - disse Chris agli altri.
- la pizza? Che scoperta - disse Robert prendendo una fetta bollente.
- attento al pomodoro che é lava - disse Tom avvisandolo.
Robert si fece prendere dall'ingordigia, fece un bel boccone e si scottò.
- ti sta bene. Tom ti aveva avvertito - disse Evans all'altro.
- sei crudele. Io soffro - disse Robert facendo il melodramma.
- per così poco sopravvrirai - disse Evans tranquillamente.
- mi dovranno tagliare la lingua e non potrò più baciarti - disse Robert mettendo una mano sulla fronte. - povero me -
- quando fa così, non posso sopportarlo. Stasera dormo in una stanza da solo - disse Evans all'improvviso.
Furono le parole magiche.
- sto bene, la mia lingua funziona e mangerò lentamente - disse Robert subito.
Tom e i due Chris risero tanto.
Dopo aver mangiato, Tom e Chris fecero fare il tour della villa ai due così potevano scegliere anche la camera. C'è n'erano tante. Ne presero una vicina alla loro. Evans aveva il sospetto che Robert sarebbe andato a guardare dal balcone. Le camere erano comunicati. Entrambe coppie erano stanche dopo una giornata intensa e si ritirarono nelle loro stanze.
Robert era fuori al balcone a guardare ma sperava in qualcosa di più invece facevano solo i coccoloni. Tornò di là e trovò Evans che dormiva già. Quella notte niente sesso. Robert decise di dormire anche lui ma prima fece il suo rito di bellezza mentre Tom e Chris passarono la notte come due teneri fidanzatini a baciarsi e dormirono abbracciati.
Il giorno dopo...
Tom andò a fare jogging presto lungo la spiaggia e Chris si svegliò. Andò al balcone e vide qualcuno sulla spiaggia. Si mise qualcosa addosso e andò a vedere. Chris arrivò e vide la visione di Tom a petto nudo e pantaloncini corti che correva. Erano anche le 7 di mattino. Era così presto.
Dove le prendeva tutte quelle energie?
Tom teneva il cellulare in mano per sapere quante calorie bruciava.
Chris ci andò dietro e non voleva perdersi nessun secondo di quel momento. Tom era troppo concentrato per rendersi conto di Chris. Fu quando girò per tornare indietro che lo vide.
- Chris, ma che ci fai qui? Pensavo che fosse a letto - disse Tom sorpreso.
- mi sono svegliato e tu non c'eri. Ho visto qualcuno sulla spiaggia e sono andato a dare un'occhiata. Ti ho visto e ti ho seguito ma non te ne sei accorto. Sei così concentrato quando corre. Anche molto sexy - disse Chris avvicinandosi.
- scusami se non ti ho notato ma hai ragione quando corro, sono concentrato. Non mi sento sexy come dici tu. Sono così sudato. -disse Tom sincero. - Comunque sono contento che sei qui -
- sei sexy anche da sudato - disse Chris sincero.
- perché mi vedi con gli occhi dell'amore. Ho bisogno di una doccia sai - disse Tom convinto.
- allora andiamo a farci una doccia bollente - disse Chris proponendo.
Tom sorrise e stava per seguirlo ma poi gli venne un'idea così lo fermò.
- e invece di una doccia, facciamo un bagno nudi - disse Tom togliendosi i pantaloncini.
Li appoggiò sulla sabbia insieme al cellulare. Chris era senza parole mentre guardava l'altro spogliarsi e rimanere nudo. Tom si avvicinò e portò la mano alla maglietta di Chris. L'altro lo lasciò fare e pian piano rimase anche lui nudo. Tom gli prese la mano e lo condusse in acqua. Erano avvinghiati e si baciavano. Stavano vivendo un altro momento
- in Australia ti porterò in molte parti a fare il bagno - disse Chris con un sorriso.
- deve essere uno spettacolo - disse Tom mettendo le mani sul sedere di Chris per tenerlo su.
- non immagini quando. L'Australia è libertà - disse Chris con gli occhi brillanti.
- ti manca vero? - chiese Tom.
- si ma sono felice di essere qui con te - rispose Chris baciandolo.
- dopo aver finito la premiere a Londra. Potremo farci una mini vacanza prima di tornare sul set - disse Tom proponendo.
- mi piace questa proposta - disse Chris sorridendo.
Sì ripresero a baciare e non sapevano di essere spiato da Robert che aveva un super binocolo.
- sono molto sexy - disse Robert ad altra voce.
- Robert, non si spia - disse Evans mettendosi davanti a lui. - smettila. Hanno bisogno di privacy -
Evans glielo tolse da mano e Robert protestò.
- prepariamo la colazione - disse Evans prenendolo per mano. - ci hanno ospitato. È giusto ricambiare -
- Vorrei la mia robotina che prepara tutto - disse Robert arrivando in cucina.
- che viziato - disse Evans tirando fuori le cose. - ora ti metto a fare qualcosa -
Tom uscì il telo che si era portato e lui e Chris si sdraiarono su di esso.
- è fantastico - disse Chris stretto a Tom.
- quanto ho sognato di stare così libero con te - disse Tom felice.
Evans pensava ai due e guardò Robert mentre faceva una frittata.
- sai che non sarà assolutamente facile per loro due, vero? - chiese Evans all'improvviso.
- certo, avranno bisogno di tutto l'aiuto possibile e noi ci saremo - rispose Robert tagliando un pezzo di formaggio.
- dovranno lottare contro molte persone - disse Evans prenendo i vassioi.
- avranno anche persone che li accetteranno. Dobbiamo far in modo che Tom e Chris sappiano che non sono soli - disss Robert.
Tom e Chris erano fortunati ad avere due amici così. Una volta tornati alla villa, trovarono il tavolo apparecchiato con la colazione e loro due che gli sorridevano.
- spero che vi piaccia questa colazione - disse Evans mentre due si sedevano.
- siete dolci. Non dovevate - disse Tom al gesto. - siete nostri ospiti -
- era anche un modo per
dirvi che noi ci siamo - disse Robert versandosi il succo. - non siete soli -
Chris sapeva che cosa Robert intendesse.
- grazie di cuore, ragazzi - disse Chris ai due. - non sapete quanto sia importante -
Chris e Tom ricevette una videochiamata da Rob e Adam quando furono in camera.
- ci sposiamo tra un anno. Preparatevi - disse Rob felice.
Adam fece vedere l'anello ai due.
- wow. È bellissimo - dissero entrambi felici per loro.
- e poi adotteremo un bambino - disse Adam condividendo la seconda gioia.
- finalmente glielo hai detto - disse Chris.
- si, grazie di tutto - disss Adam ringraziando.
- ma dai, è stato un piacere - disse Tom sorridendo. - state realizzando i vostri sogni. È meraviglioso -
Parlarono un altro po con loro e poi scesero da Robert e Evans. Volevano fare un giro un città.
Mancava poco per lasciare quella città meravigliosa. Tom guardava la città finestrino e disse a Robert di fermarsi.
- facciamo due passi a piedi - disse lui agli altri.
Chris e Evans erano d'accordo e scesero. Robert li raggiunse dopo aver parcheggiato. Fecero un bel po di foto. L'amore e l'amicizia erano così importanti.
- Sebastian - disse Evans sorridendo. - si, tra poche ore abbiamo l'aereo per la Russia. Ci sarai anche tu. Che bello. Ti aspetto -
Robert fu geloso di ciò.
- così il tuo amichetto viene a trovarti. Non riesce a fare le cose senza di te. Gli tenevi la mano anche sul set? - disse Robert con un tono antipatico.
- non fare così e non deriderlo. Siamo solo amici e lui non è innamorato di me - disse Evans.
- io invece penso che lo sia - disse Robert convinto.
- sei solo geloso - disse Evans a tono. - sto per sposare te, non lui. Questa tua paranoia è stupida -
- tu non hai idea delle mie paure - disse Roger alzando la voce. - non sono paranoie stupide -
Evans non capiva.
Paura di cosa?
- sai che c'è, io me ne vado - disse Robert stufo.
Robert li lasciò lì e Evans gli gridò: bene ma sappi che io non ti correrò dietro -
- eccezionale - disse Robert gridando senza voltarsi.
Tom e Chris erano allibiti e si guardarono.
- dobbiamo farli ragionare. Io prendo Robert disse Tom a bassa voce.
- io vado da Evans- disse Chris concordando.
Avrebbero fatto pace a quei due testoni.
Chris raggiunse subito Evans mentre per Tom fu più difficile. Non riusciva a trovarlo. Non capiva dov'era andato a ficcarsi. Tom lo chiamò anche al cellulare ma non rispondeva.
- maledizione - disse Tom mettendo il cellulare in tasca.
Robert stava passeggiando arrabbiato quando vide il ragazzo di ieri. Aveva uno sguardo triste. Si stava avvicinando quando vide dei ragazzi che arrivarono da Diego e iniziarono a prendersela con lui e a schernirlo.
Robert corse da lui e si mise in mezzo.
- ehy, non vi permetterò di fargli del male - disse Robert come un supereroe.
Quei ragazzi scapparono e Robert aiutò a Diego ad alzarsi.
- stai bene? - chiese Robert premuroso.
- si, grazie - rispose lui tremando.
- ma tu stai tremando - disse Robert notandolo. - vieni qui -
Diego fu abbracciato da Robert e senti il suo calore e affetto al quale non era abituato.
- sai tu e gli altri mi avete dato l'affetto che non ho mai avuto - disse Diego confidandosi.
- e i tuoi? - chiese lui confuso.
- non mi consideravano. Io sono solo un peso per loro - rispose Diego triste. - sai invidio te e Chris Evans. Siete una bella coppia e vi amate tanto. Vorrei tanto avere qualcuno come Evans che ama te -
Robert con quelle parole si rese conto della stupita figura che aveva fatto.
Sì era comportato come un bambinone.
- si mi ama molto e io stupido che ho litigato con lui per gelosia. Grazie per avermelo fatto capire - disse Robert ammettendo il suo errore.
- allora dovresti andare da lui e scusarti per bene - disse Diego spronandolo.
- si ma voglio che vieni con me. Non ti lasciò qui - disse Robert avendolo preso a cuore.
Diego sorrise e lo seguì. Robert tornò al punto di prima e c'era Tom che lo guardava con una faccia.
- finalmente. Dove ti eri cacciato? Ero preoccupato - disse Tom rimproverandolo.
- hai ragione. Sono stato un vero idiota - disse Robert ammettendolo. - per fortuna Diego mi ha fatto ragionare. Adesso vado dal mio Christopher -
- io starei attento. È arrabbiato - disse Tom avvisandolo. - e fa bene ad esserlo. Sono sincero, Robert -
Robert vide il suo amore vicino al lungomare e che guardava il mare.
- Christopher, io mi... scuso. ho paura così tanto di perderti o che qualcuno ti porti via da me. Ho paura che tu ti accorga che Sebastian o qualcun'altro sia meglio di me - disse Robert sincero.
Evans si girò e lo guardò.
- perché questa paura? Io non voglio nessun altro -disse Evans avvicinandosi.
- a volte mi sembra di non essere degno di te per il mio passato - rispose Robert mettendosi a nudo.
- oh Robert. Non mi importa di quello che hai fatto in passato. Ognuno di noi ha qualcosa di cui ci vergognamo ma non ci fa essere meno degni. Siamo umani e io voglio tutto di te -disse Evans accarezzandogli la guancia. - quindi non pensare più queste cose - Robert lo abbracciò e disse: - sei un angelo -
- no, non lo sono ma ti amo per quello che sei - disse Evans sincero.
I due si baciarono e fecero pace, anche se Evans fece un po pena a Robert per la sua gelosia. Tom e Chris erano felici per loro e così i quattro amici più Diego continuarono la giornata. Fu bellissima e in allegria.
Poi arrivò il momento in cui dovevano partire.
Robert pensò una cosa.
- e se insieme a Timmy, prendessimo anche Diego - disse lui ad Evans.
- quel ragazzo non viene considerato dalla famiglia e ha bisogno di affetto -
- ma lui ha una famiglia. Non possiamo adottarlo - disse Evans giustamente.
- giusto. Però è triste che non possiamo aiutarlo. O forse io posso pagargli un appartamento così non deve essere costretto a stare con loro - disse Robert a lui.
- e poi? - chiese Evans cercando di capire.
Tom e Chris intanto salutavano la villa e il secondo aveva preso il libro con sé.
- Chris, che vuoi farci con quello? - chiese Tom serio.
- nulla. Volevo solo portarlo con noi - rispose Chris sincero. - mi sento legato a questo libro -
- che romanticone - disse Tom sorridendo. - ti bacerei se non ci fossero persone -
- anch'io - disse Chris sfiorandogli un attimo la mano con le dita.
Tom ama quei dettagli e mentre andavano all'aeroporto, Chris mandò un messaggio ad Elsa.
' ciao, Elsa . Come va? La nostra bambina che dice? Tra qualche giorno sarò da voi '
Elsa lo chiamò e disse: ciao, Chris. Ti sei divertito ieri con quella ragazza? -
- non so di cosa parli - rispose Chris confuso.
Elsa gli mandò la foto su whatsapp e Chris riconobbe la ragazza ma la frase era sbagliata.
- io non ho passato la serata con lei. Ci siamo solo incontrati e fatti una foto assieme. Se la gente è pazza, non è colpa mia - disse Chris difendendosi.
- ho visto la tua foto con Tom. Eravate carinissimi - disse Elsa ironica.
- che foto? - chiese Chris curioso.
- quella di te e Tom che sembrate una coppia - rispose Elsa sincera. - comunque la bimba sta bene. Ha un bel battito. Non perdere l'aereo dalla Norvegia. Mi raccomando -
- non lo farei mai. Ci sarò quando nascerà - disse Chris rassicurandola.
Elsa lo salutò e Chris chiuse alla fine della chiamata e guardò Tom.
- non é per nulla facile - disse Chris a Tom.
- Chris, se tu pensi di non farcela... -
- no. Io glielo dirò dopo il parto - disse Chris deciso. - non voglio creare traumi o altro nella gravidanza -
- ma certo. Neanch'io lo voglio - disse Tom concordando. - non sarebbe giusto dirlo prima del parto. Dobbiamo tutelare Elsa e la bimba -
Erano d'accordo. Presero l'aereo mentre Robert e Evans rimasero lì con la frase ' dobbiamo risolvere una cosa. Vi raggiungiamo di sera a Roma.
Presero l'aereo e arrivarono a Roma dove avrebbero riposato. Prossima tappa: Russia. Tom e Chris erano in bella camera d'albergo. Avevano appoggiato le valigie e si misero sul letto. Non avevano per nulla sonno. Tom si avvicinò per baciare Chris e portò una mano sotto la sua maglietta per accarezzarlo. Prese a pian piano a spogliarlo e Chris lo lasciò fare. L'altra amava che Tom prendesse l'iniziativa. Sì chiamavano a vicenda con i due nomi mentre il piacere saliva. Fino ad esplodere in un grande orgasmo violentemente e li lasciò senza fiato. Tom liberò Chris, si sorrisero e si baciarono.
Il giorno dopo...
Presero l'aereo per Russa, ci volevano 3 ore e 30 minuti e si era coperti bene. Lì le temperature erano molto basse.
- quindi faremmo la premiere, l'intervista e poi andremo alla festa di un ricco russo - disse Tom guardando i vari impegni. - dopo la Russia si andrà per due in Norvegia. Sono curioso di vederla. Mi sono fatto anche un piccolo corso -
- ma quando? Siamo sempre stati insieme tranne quando ci siamo divisi dopo la fine delle riprese - disse Chris confuso.
- a me basta poco per apprendere - disse Tom semplicemente.
Tom tirò fuori un quadernetto e lo diede a Chris.
- tieni. Ti aiuterà -
Chris lo prese e lo sfogliò. Erano i classici appunti da primo della classe.
- che secchione - disse Chris prendendolo in giro. - immagino che a scuola eri il tipico maestrino -
- sfotti pure ma l'aiuto di questo maestrino ti salverà dalle gaffe - disse Tom sorridendo. - a dopo -
Chris vide Tom mettersi le cuffiette e selezionare una canzone.
- Tom - disse Chris togliendogli la cuffiette.
- si dimmi - disse Tom guardandolo.
- dovresti aiutarmi. I tuoi appunti sono perfetti ma preferisco che mi spieghi tu - rispose Chris con una faccia da cucciolo.
Tom si tolse le cuffiette e le sistemò nella tasca.
- ti avviso sono molto esigente. Posso essere un po antipatico - disse Tom sincero.
- tu antipatico? Ma che dici? Sei la creatura più dolce che io conosca - disse Chris non credendoci. - sei un gran burlone -
- faresti meglio a prendermi sul serio sai - disse Tom serio. - adesso iniziamo -
Chris pensava ancora che Tom facesse finta ma si accorse presto che invece l'altro era veramente serio.
Era un vero maestrino. Corteggeva subito ogni sbaglio.
- Chris, concentrati - disse Tom riprendendolo. - come si dice buongiorno? -
- god natt - rispose Chris subito.
- no. Sbagliato. God natt è buonanotte - riprendendolo subito.
- si hai ragione ma mi hai detto tanti di quei termini e frasi che sto facendo una confusione assurda - disse Chris spiegandogli. - forse devo imparare un termine alla volta -
Tom con gli occhiali lo guardò e disse: - così neanche quando arriviamo a Oslo saprai qualcosa -
- sai è meglio che uso l'inglese - disse Chris rinunciando.
- Chris, non fare così. Non puoi rinunciare così facilmente - disse Tom all'altro. - forse so come aiutarti ad apprendere meglio -
Tom iniziò a dirgli del frase nell'orecchio con voce calda e Chris capi che stava parlando di sesso. Chris apprese subito quelle parole e le ripete subito.
- ora dimmi la traduzione - disse lui a Tom.
- succhierò il tuo pene. Ti scoperò. Ti farò impazzire dal piacere - sussurrò Tom al suo orecchio.
- wow! Sapevo che era sul sesso - disse Chris con sorriso. - voglio imparare di più. Voglio poter dire qualche frase -
Tom ricominciò con la lezione di prima e Chris era più invogliato e attento. Continuarono finché arrivarono all'aeroporto e da lì andarono in un hotel a Mosca. C'era freddo. Nella hall, Evans trovò Sebastian Stan e si abbracciarono subito. Robert si trattene molto ma era sempre geloso.
- attento a quello che fa o dici - disse Tom ricordandogli di ieri.
- lo so. Non lo farò più - disse Robert deciso. - però lo tiene troppo per essere un... -
- Robert - disse Chris anche. - stai calmo -
Tom andò alla reception e parlare in russo con lo staff per prendere le chiavi delle stanze. Tutto il cast rimase a guardarlo ammirato. Chris pensò a quanto l'altro era intelligente. Si sentiva inferiore a lui.
Che ci faceva Tom con uno come lui?
Robert si avvicinò a Chris.
Che hai? - chiese Robert a lui.
- Tom potrebbe avere di meglio - rispose Chris confidandosi. - io non sono così intelligente come lui -
Tom stava andando da loro per le chiavi e senti quella frase.
- non é possibile. Come fai a pensare una cosa simile? Io sono sconvolto - disse Tom allibito.
- Tom... io... -
- ho bisogno di stare un attimo da solo -disse Tom non essendo pronto. - tieni la chiave -
Chris lo vide andare verso il bar e guardò Robert.
- vai da lui - disse Robert spronandolo.
Chris corse da Tom e si sedette accanto a lui.
- Tom, so che... -
- Chris, non ho voglia di parlare adesso - disse Tom con un bicchiere in mano.
- invece dobbiamo parlare. So che non ti piace che io parlarli così ma... -
- sai mi fa male sapere che tu ti reputi. Tu mi meriti, Chris. Non sei inferiore e io non voglio io non voglio nessuno all'infuori di te - disse Tom molto chiaro.
Per fortuna erano un punto distante dagli altri. Tom bevve il liquido nel bicchiere e Chris si preoccupò di come l'aveva mandato giù in un colpo.
- mi dispiace. Ti do sempre problemi, preoccupazioni o altro - disse Chris triste.
- a me invece dispiace che tu ti valuti zero. Invece non è così - disse Tom facendo segno al cameriere.
- non dovresti bere molto - disse Chris preoccupato.
- lo reggo l'alcool - disse Tom subito.
In quel momento arrivò Luke.
- Tom, che fai qui? Dobbiamo andare - disse Luke subito. - e anche tu, Chris -
- l'intervista. Giusto, andiamo - disse Tom alzandosi. - continuiamo dopo la conversazione -
Chris si alzò anche lui, vide Tom pagare e seguire Luke.
- che succede tra te e Chris? Avverto tensione - disse Luke sentendo un'aria strana.
- Luke, sei gentile a preoccuparti ma è una cosa che devo risolvere da solo - rispose Tom educato.
Luke capi ma ci sarebbe stato se Tom avesse avuto bisogno. Si cambiarono e poi una macchina li portò per fare il servizio fotografico davanti ad una villa.
Il cast non immaginava che qualcuno li spiava.
- sono loro. Gli avengers nella mia villa - disse il ricco russo eccitato.
- non vedo l'ora che siano alla mia festa dopodomani -
Tom, Chris e gli altri si misero in posa per servizio. Tom e Chris si comportarono normalmente in modo professionale. Dopo la villa si spostarono in una terrazza e lì fecero delle belle foto di Tom e Chris che si guardavano, sembravano che si stavano per baciare e molto innamorati Tutti lo pensavano. Tom e Chris si divertirono e per tutto quel tempo si scordarono della loro discussione. Erano tornati ad essere in pace. Da quella terrazza si vedevano i tetti e la voglia di esplorare quella città c'era in Tom ma anche in Chris. Prima dovevano parlare. Andarono in hotel e si chiusero nella stanza.
- mi scuso ancora per le mie parole - disse Chris dispiaciuto.
- non voglio che mi chiedi scusa. Voglio che tu la smetta di pensare che non sei alla mia altezza - disse Tom deciso.
- ma noi due siamo su due piani differenti, anche nella recitazione - disse Chris sincero.- e non dirmi che io mi sbaglio. So benissimo che tu sei su un altro livello. Quando sei in scena, tutti scompaiono -
- quindi stai dicendo che io mi sottovaluto? - chiese Tom con quelle frasi.
- si è anche molto -rispose Chris sincero.
- quindi entrambi ci sottovalutamo - disse Tom in sintesi.
-esattamente - disse Chris alzandosi da letto.
non ne usciamo più così lo sai - disse Tom a lui.
- ascolta, Tom. Entrambi la pensiamo in una maniera differente ma non cambia nulla. Siamo sempre noi - disse Chris.
- dobbiamo solo avere più fiducia in noi -
Bussarono alla porta e Tom andò ad aprire.
Era Scott.
- ho bisogno di parlarti -disse lui con un atteggiamento diverso dall'ultima volta che si erano visti a Roma.
- certo. Vengo - disse Tom subito. - chris, io esco. Tu studia che dopo ti interrogo -
Chris era un po geloso. Scott e Tom erano stati insieme anche se l'aveva lasciato per lui. Non doveva vederlo come una minaccia. Doveva essere felice che lui voleva parlare con Tom.
Scott e Tom uscirono dall'hotel e andarono in un posticino carino a parlare.
I due non notarono il fotografo che gli fece le foto.
- sono felice che mi parli ancora - disse Tom con un sorriso.
- ho capito che non potevo stare arrabbiato con te. Tu hai sbagliato alla grande ma io anche. Sono stato troppo precipitoso - disse lui ammettendolo. - poi non si può fermare l'amore. Hai provato a dimenticarlo ma non ci sei riuscito. Non ero la persona giusta per te e neanche tu per me. Ora me ne sto rendendo conto -
- c'entra un certo Luke che conosco? - chiese Tom con un sorrisetto.
- io e lui siamo amici -rispose Scott arrossendo. - c'è un bel legame ma voglio andare piano -
Su instagram c'erano già le foto di loro due.
' una bella coppia a Mosca'
Chris le vide e si ingelosi. Usci dall'hotel e andò verso il posto.
Poi si fermò un attimo. Non poteva andare lì. Sarebbe stata una mancanza di fiducia verso Tom. Doveva fidarsi di lui.
Una macchina nera si accostò accanto a lui.
- salve, Thor - disse un russo a lui.
- salve - disse Chris educato.
- le serve un passaggio? - chiese il russo subito.
Chris pensò che era meglio che se ne andava da lì.
- la ringrazio - rispose Chris entrando. - potrebbe restare tra noi? -
- un segreto con Thor ma certo - rispose lui eccitato.
Il russo portò Chris a fare un giro di Mosca in macchina. Il caro Chris aveva preso confidenza con lui e non sapeva che ciò era un male. Non immaginava quello che gli aspettava.
- posso invitarla a pranzo da me? -
- mi piacerebbe... -
- perfetto - disse il russo senza farlo finire di parlare. - andiamo alla villa così assaggerá la nostra cucina -
Chris si ritrovò alla villa e non voleva far dispiacere un fan. Sembrava tenerci tanto. Mando un messaggio a Tom per avviarlo.
' scusami, Tom ma non pranzeramo insieme oggi. Sono stato invitato da una persona. Ci vediamo più tardi '
Tom ricevette il messaggio.
Gli dispiaceva di ciò e si chiedeva con chi fosse. C'era un po di gelosia.
' con chi sei?'
Stava per scrivere ma lo cancellò.
' divertiti. A dopo '
Era un messaggio più maturo. Tom non voleva soffocare Chris o non avere fiducia in lui. Scott gli propose di mangiare insieme e lui accettò. Era solo un pranzo. Nulla di più. Lui pensava così ma i fotografi e altre persone pensavano che c'era altro.
[Robert si trovò a pranzo con il suo futuro sposo ma anche con Sebastian Stan.
- pensavo che facevamo un pranzo tra noi due - disse lui sincero mentre Sebastian era in bagno.
- non posso lasciarlo solo - disse Evans. - è venuto per me anche -
- sia mai che si perde senza la tua mano -disse Robert sarcastico
- farei sempre così? - chiese Evans. -voglio che vai d'accordo con lui -
- non è perché gli vuoi bene, deve star simpatico anche a me -disse Robert sincero.
Sebastian arrivò in quel momento.
- è quello che penso anch'io riguardo a te, Robert. Voglio bene a Chris ma tu non mi piaci - disse Sebastian sedendosi. - però voglio che lui sia felice. Se devo sopportare te per questo, va bene. Io non sono egoista. Non priverei mai una persona a me caro di qualcuno che ama -
Evans guardò Sebastian ammirato. Robert si rese conto di quello sguardo.
- ok, allora facciamo una tregua per il bene di chi amiamo - disse lui allungando la mano.
Sebastian gliela strinse e Evans sorrise. Sperava che quella tregua sarebbe durata per sempre.
- che c'è? - chiese Scott durante il pranzo.
- penso con chi possa essere Chris in questo momento -rispose Tom sincero.
- allora chiamalo - disse Scott consigliandogli. - non c'è nulla di male nel chiedere con chi sta -
- non faccio la figura del ragazzo geloso? - chiese Tom con timore.
- ma no - rispose Scott tranquillamente.- poi è in giro da solo in un città che non conosce. È normale -
Tom pensò che Scott aveva ragione così prese il cellulare e chiamò Chris.
- Tom? È successo qualcosa? - chiese l'altro alla chiamata.
- no. Non è successo nulla - rispose Tom sincero. - volevo solo sapere dov'eri -
- non ci crederai ma sono alla villa delle prime foto. È grande e bella anche da dentro - rispose Chris entusiasta. - il proprietario mi ha invitato a pranzo -
- come mai solo a te? - chiese Tom confuso.
- ci siamo incontrati fuori l'hotel e mi ha invitato. Mi sembrava scortese rifiutare - rispose Chris sottovoce. - comunque mi piace molto qui e ho assaggiato già qualcosa. Il cuoco è veramente bravo -
Tom era geloso e un po preoccupato.
- la panna acida la mettono in molti piatti -
- Chris, non mangiare troppo. Ricorda che... -
- che devo stare attento a non esagerare - disse Chris un po seccato.
- Chris, lo dico per te - disse Tom sincero. - non voglio fare il rompiscatole -
- non penso che tu sia rompiscatole ma un po maestrino si - disse Chris sincero.
- va bene. Il maestrino toglie il disturbo. Ci vediamo in hotel - disse Tom. - ciao -
- aspetta, Tom...
Cosa aveva fatto?
Era uno stupido. Aveva parlato senza riflettere.
Doveva farsi perdonare da Tom.
Aveva un'idea ma aveva bisogno di una mano e il suo nuovo amico era l'ideale.
- sarò onorato di aiutarti -disse il russo eccitato. - ti metterò a disposizione la mia macchina -
- grazie ma la macchina no. Tom ama i mezzi pubblici - disse Chris subito
- posso mettere a disposizione un autobus solo per voi - disse il russo a lui.
Era perfetto.
' ciao, Tom. Scusami '
Tom lesse il messaggio e pensò che Chris non poteva uscisene con un semplice scusami.
Non l'avrebbe scusato tanto facilmente.
Scott fu attirato da qualcosa e fece segno a Tom.
' per Tom '
Tom uscì e andò verso l'autobus. Sali sopra e c'era Chris seduto in un sedile e aveva due zaini.
- tieni - disse Chris porgendoglielo.
- cosa dovrei farci? - chiese Tom confuso.
- andiamo ad esplorare Mosca insieme e questo autobus è a nostra disposizione - rispose Chris alzandosi
- questo tuo tentativo per scusarti funziona bene - disse Tom ammorbidendosi.
Sì sedette e Chris si mise accanto a lui. L'autista iniziò a guidare e i due si guardavano il paesaggio mentre parlavano. I due scesero dell'autobus e iniziò la loro avventura a Mosca. Non potersi toccare era una tortura ma dovevano aspettare dopo la nascita di Indie Rose. Erano forti da resistere ad ogni cosa.
L'autobus li aveva lasciati vicino alla piazza Rossa. Tom e Chris rimase affascinati dai colori e le strutture davanti a loro.
In Piazza Rossa c'erano cinque cose da vedere:

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