capitolo 24

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Oggi ho deciso di viziati di più. Pubblicherò un altro capitolo verso sera.

- scusalo ma al mio compagno piace stare al centro dell'attenzione - disse un uomo semplice nel marciapiede con bimbo in braccio.
- povero te - disse Chris all'uomo.
- so che potrebbe sembrare un tipo da non frequentare ma è una persona d'oro - disse lui innamorato. - io sono Louis e questo ometto è mio figlio Julian -
- ma che bel bambino. Sembrava un pulcino - disse Chris sorridendo.
- eroe. Papà lui è un eroe - disse Julian indicando Chris. - possiamo averlo a pranzo? -
Louis non sapeva cosa dire. Non voleva mai disturbare a nessuno.
- ma certo, posso stare con voi - rispose Chris. - ti faccio conoscere anche il mio amico e sua figlia. Vi invito a pranzo io -
- ma no. Sarai nostro ospite - disse Louis subito. - e anche i tuoi amici -
- siiiii - disse il piccolo pulcino felice.
- ma hai un viso familiare -
Il bimbo lo guardò meglio.
- siiiii, lui è Thor. Papà, Papi. Lui è veramente un eroe. Dov'è il tuo martello? -
- ops, vero. Che figura - disse Louis in imbarazzo. - mi dispiace non averla riconosciuto.  Sono una persona a volte sbadata -
- più che sbadato dire smemorato - disse Jason a Louis.
- tu invece ti ricordavi chi fosse? - chiese Louis di rimando.
- ma certo, lui fa Il sexy dio del tuono e che possiede un gran martello - disse Jason malizioso
- gran martello - ripete il piccolo pulcino innocente.
- Jason!!!!- lo richiamò  Louis.
- io non vorrei interrompervi ma devo andare ad informare il mio amico - disse Chris ai due.
Jason lo guardò strano alla parola ' amico'.
Louis gli lascio l'indirizzo di casa e Chris corse da Tom. Tom lo vide dalla finestra e così uscì da casa,  scese le scale e abbracciò Chris.
- ho temuto per te - disse Tom sincero. - ma pensavo alle tue parole. Tornerò da te. Mi hanno  fatto andare avanti -
- mi scuso se ti ho fatto preoccupare - disse Chris tenendolo stretto a sé. - ma dovevo salvarvi. Lei non è più un problema. È stata arrestata -
Solo con Chris, Tom faceva  vedere la sua vulnerabilità e fragilità.
Solo con lui riusciva a gettare la maschera di perfezione che ha con tutti e farsi vedere per quello che lui è veramente...un uomo con i suoi pregi e difetti.
- grazie, Chris. Hai salvato Lola e me - disse lui con le lacrime agli occhi. - chiedimi la qualsiasi cosa -
- mi basta che tu sia felice - disse Chris sincero. - non voglio altro -
Tom e Chris sembravano tornati quelli di prima. Chris gli racconto della famiglia che aveva incontrato e dell'invito. Tom amava stare con la gente e gli avrebbe fatto scordato quella storia.  Voleva portare qualcosa.
- che ne dici? Vino? Cioccolatini? Un dolce? - chiese Tom volendo essere un ospite perfetto.
- meglio il vino sai - rispose Chris. - non sappiamo i loro gusti. Con il vino non possiamo sbagliare -
- hai ragione - disse Tom sorridendo.
- posso prendere degli ovetti di cioccolata per il piccolo? - chiese Lola adorando i bambini.
- si, li adorera di sicuro - rispose Tom con un sorriso.
- anch'io lo penso sai. Poi ho notato che forse ama i pulcini - disse Chris raccontandole. - aveva una felpa con il cappuccio da pulcino -
- allora potrei prendergli un peluche o qualcosa con i pulcini - disse Lola guardandosi intorno.
- Lola si innamorera di Julian - dusse Chris sorridendo. - sarà come un fratellino minore per lei -
Lola tornò con un piccolo recinto e tanti pulcini di stoffa dentro.
- potrebbe piacergli - disse lei entusiasta.
- si ne sono sicuro - disse Tom sorridendo.
- andiamo alla cassa - disse Chris prendendo il vino. - Tom, non uscire soldi. Pago io -
- non se ne parla. Hai già fatto abbastanza per noi - disse Tom replicando. - e poi non essere testardo, Hemsworth. Sei a casa mia quindi pago io -
- ma non mi fai mai pagare. Le poche volte ho dovuto pregarti - disse Chris. - non é giusto -
- ma se vuoi sempre pagare tu - disse Tom.
- sarò anche più giovane di te, Tom, ma ho le tue stesse possibilità di denaro - disse Chris cercando di pagare lui. - non trattarmi come un bambino -
- oddio sembrate una vecchia coppia sposata - disse Lola ai due.
- non sono sposati? - chiese la cassiera a Lola.
- no. Sono migliori amici o quello che si raccontano - rispose Lola appoggiando le cose alla cassa.
- li vedrei bene - disse la commessa.
- anch'io. Sembriamo una famiglia quando Chris è con noi - disse Lola mostrandole le foto.
- noi siamo solo amici - dissero i due alla commessa. - siamo entrambi impegnati -
- Lola guardò il padre e chiese: - impegnato? Con chi? Non mi hai detto nulla -
Lola era sorpresa che il suo papà fosse assieme a qualcuno così all'improvviso. Fino a quel giorno fa si disperava per Chris e adesso è uscita fuori questa persona misteriosa.
- perché è una cosa nata da poco cioè qualche giorno fa- rispose lui spiegandole. - non immaginavo che sarebbe accaduto -
: - chi è? Come vi siete conosciuti? - chiese Lola curiosa.
- alla tua festa. È il fratello di Chris Evans, Scott - rispose Tom con un sorriso.
- è carino - disse lei ricordandoselo.
Ora che suo padre aveva un fidanzato, non ci sarebbero più stati momenti con Chris. Lei avrebbe tanto voluto averlo come altro papà. Ma sapeva che era impossibile. Chris era sposato e presto avrebbe avuto un figlio.
Lei e suo padre sarebbero stati al secondo posto. Chris avrebbe dato la priorità al bambino com'era giusto che fosse. Non era così egoista da volte strappare il papà ad un altro bimbo. Doveva solo accettare che Chris non sarebbe mai stato  con loro come la famiglia che immaginava.
- sai che ha una stanza anche per te - disse Tom. - non vuole solo me ma noi due -
Chris fu geloso di quella sua frase. Scott glieli avrebbe portati via per sempre. Poi si rese conto che non poteva averli comunque perché aveva Elsa e il bimbo in arrivo. Era la vita che aveva scelto. Non poteva essere egoista. Tom meritava di essere felice con qualcuno.
- è molto gentile. Ringrazialo - disse Lola a quelle parole. - ora andiamo dal piccolo -
Lola sorrideva e superò la cassa. Tom pagò e poi andarono a casa Sharkbite.
Louis li apri e sorrise ai tre.
- che bella famiglia, papà - disse Julian arrivando. -anche lei ha due papà come me -
- pulcino, loro due sono degli amici di Chris. Non sono come noi - disse Louis sincero.
- oooo peccato - disse il piccolo deluso.
- tieni - disse lei mostrandogli i doni presi per lui.
Il piccolo si illuminò tutto alla vista degli ovetti e del recinto con i pulcini.
- sono bellissimi - disse lui avvicinandosi a lei. - grazie per i regali -
Louis si presentò a Tom.
- è un piacere conoscerla - disse lui a Tom. - sono Louis, benvenuti nella mia umile casa -
- dammi del tu e poi è splendida. Adoro queste case - disse Tom con un sorriso. - io sono Tom e sono contento di conoscerti. Chris mi ha parlato della tua bella famiglia -
- accomodarevi - disse Louis sorridendo. - gradite da bere? -
- abbiamo portato questa - rispose Tom dandogli il pacchetto con il vino.
- non dovevate disturbarvi. Qui abbiamo tanto vino. Io lavoro in un ristorante e spesso me le regalano - disse Louis. - grazie per il pensiero -
Chris si rese conto che Jason non c'era mentre Louis li fece accomodare in salotto.
- ma Jason? - chiese lui confuso.
- Jason sta arrivando. È  stato chiamato quindi é uscito un attimo - rispose Louis andando a mettere il vino in cucina.
- sono curioso di conoscerlo - disse Tom guardando la casa. - mi piace l'arredamento. È un mix di due stili -
- si perché io e Jason abbiamo personalità diverse - disse Louis. - lui è appariscente e mette perfino le iniziali sul cuscino -
Tom rise.
- mi sa che io e Jason andremo d'accordo. Adoro i tipo particolari - disse Tom divertito.
- tipo Scott - disse Chris geloso.
- Scott non è particolare - disse Tom all'amico. - poi che hai contro di lui? -
- io nulla - rispose Chris.
- non é vero ma non voglio litigare. Siamo in casa altrui - disse Tom sempre attento alle buone maniere.
L'aria tesa tra i due fu smorzata a vedere Lola con il piccolo. Era come una sorella maggiore. Lo faceva giocare e divertire.
- Lola è bravissima - disse Louis sorridendo.
- pensi di dargli un fratellino o una sorellina?  -
Poi si rese conto di quello che aveva detto.
- scusami. Non dovevo. Sono troppo curioso a volte -
- tranquillo, è una domanda normale - disse lui sorridendo. - quando troverò la persona giusta di sicuro ne vorrò altri -
- quindi Scott non lo è  - disse Chris alle parole dell'altro.
- non ho detto questo. È  presto per dirlo - replicò Tom alla sua insinuazione.
Louis vedeva che c'era gelosia nello sguardo di Chris quando nominava  Scott. Gli ricordava Jason ai primi tempi quando voleva nascondere i suoi sentimenti e si sentiva geloso di chiunque si avvicinava a lui e al pulcino.
All'improvviso la porta si aprì e c'era Jason con un bel po di pacchetti da shopping. Louis si avvicinò e lo portò in cucina.
- Jason, era questa l'emergenza? Dovevi farti dei regali - disse lui serio.
- non sono solo per me ma anche per voi. Poi non li ho comprati io. Sono regali dai miei - rispose  Jason raccontandogli. - loro verranno domani ma ci tenevano a farceli avere oggi '
- i tuoi sono generosi ma fanno regali ogni settimana o a distanza di giorni. Lo apprezzo ma dovrebbero calmarsi con queste spese - disse Louis attentamente.
- lascia che spendono i soldi che hanno, se a loro va bene così Louis - disse Jason tranquillamente.
- mi aspettavo questa risposta da te - disse Louis prevedendo l'altro.
- sai che sono della filosofia ' lascia fare alle persone quello che voglio tanto lo faranno lo stesso ' - disse lui sereno.
- ne parliamo più tardi. Ora ci sono Chris, Tom e Lola di là - disse Louis posando la bottiglia e prendendo il primo vassoio.
- hai fatto le cose in grande come sempre - disse Jason guardando la cucina e il frigo. .
- ti aspetto in salotto poi ci sposteremo fuori - disse Louis avvertendolo.
Louis tornò in cucina e trovò Tom e Chris seduti per terra a giocare con il piccolo insieme a Lola. Julian era già affezionati a loro.
- ho un amichetto di nome Sebastian - disse Julian ai tre. - e gli voglio tanto bene -
- qualche fidanzatina ne hai? - chiese Tom con un sorriso.
- no ma con Sebastian ci siamo dati un bacetto - disse lui all'improvviso.
- cosa? - chiese Louis non sapendolo.
- il nostro piccolo è come me. Precoce fino alla tenera età - disse Jason orgoglioso. - bravo, pulcino - .
- Jason, non lo incoraggiare - disse Louis. - è troppo piccolo -
- Non si è mai troppo piccoli per queste cose - disse Jason.
- Ma papi, non è come pensi. Era sulla guancia - disse il piccolo conoscendolo. - il prossimo passo sarà tenerlo per mano -
- No, il prossimo passo è darglielo sulle labbra - disse Jason istruendo il piccolo.
- Jason Luke Sharkbite, io ti uccido - disse Louis sgridandolo e poi dolce si rivolse al figlio. - pulcino, non fare come dice questo irresponsabile. Tenersi per mano è una cosa bellissima. A Sebastian piacerà -
Chris, Tom e Lola si stavano divertendo a vederli così. Erano così comici e anche il piccolo rideva ogni volta. Faceva parte della loro
- ora papà prende una padella o qualcosa e gli dice che dormire sul divano - disse il piccolo divertito. - e che non avrà latte -
- latte? Perché il latte? - chiese Lola confusa.
Gli altri due capirono subito cosa si nascondeva dietro il latte.
sarà un amante del latte - rispose Tom alla figlia. - anche a me piace -
- si, soprattutto nel tè - disse Lola sorridendo.
- si esatto - disse Tom avendola distratta.
Continuarono a guardare la scena mentre mangiavano qualche stuzzichino. Sembrava di essere al cinema.
Tom si immagino a posto di Louis con Chris, Lola e un altro bimbo. Immaginava Chris tornare a casa e lui accoglierlo con il piccolo in braccio.
- come stanno i miei principi? - chiese Chris affettuoso.
- bene, papi - rispose Danny con un sorriso.
Lola prese il piccolo dopo il bacio a Chris.
- ciao, papi - disse lei più cresciuta. - oggi ho fatto la mia prima guida -
- ma è fantastico, principessa - disse Chris abbracciandola. - dopo facciamo in giro -
Tom guardava Chris nel ruolo di padre con Lola e il piccolo. Era meraviglioso. Lola e il piccolo si misero sul divano e poi Chris andò da lui.
- scusami, non ti ho dato il saluto che meritavi - disse Chris dispiaciuto.
- tranquillo, erano impazienti di vederti... -
Chris lo prese e lo bacio. Un bacio appassionato e d'amore.
- mi sei mancato, Tom - disse Chris dolce. - ti amo -
Quale visione si interruppe prima che lui si mettesse a piangere. Non poteva fare così ogni volta o farsi vedere che era triste. Stava con Scott e non doveva fare queste fantasie su una vita con Chris.
- ragazzi, vi invidio moltissimo vorrei anch'io quello che avete voi - disse lui ai due con un sorriso.
Jason si rese conto che era un sorriso triste.
Jason si avvicinò a lui e disse: - viene con me, andiamo scegliere qualcosa da bere e lasciamo le signore a spettegolare -
Jason era teatrale e faceva battute.
- scherzo. Non guardate così.  Lo so di essere irresistibile -
Tom rise e Jason lo portò verso la cantina di vini.
- ora siamo soli. Puoi sfogarti - disse Jason all'altro.
- io sto bene - disse lui mentendo.
- davvero? Perché mi sembrava che stavi per scoppiare a piangere prima o che nascondevi un dolore  - disse Jason portandolo verso una parte della cantina.
C'era un bancone da bar con tutte le mensole e tante bottiglie.
- ti faccio un vodka tonic. So che ti piace. Sai anche io non amo far vedere certi lati di me ma ti uccide tenere un gran segreto addosso. Qual'è il tuo? -
- preferisco non bere - rispose Tom a lui.
-Non essere sempre così perfetto - disse lui mettendosi a preparare il cocktail.
- non sono perfetto altrimenti... -
- altrimenti cosa? Non desideresti quello che non puoi avere? - chiese Jason osando.
- tu hai capito che io voglio una famiglia con Chris? - chiese Tom stupito.
- no, questo me l'hai aptoena detto tu ma sospettavo qualcosa dagli sguardi delle interviste o dalle parole - rispose Jason.
- è così palese? - chiese Tom sedendosi sullo sgabello.
- penso che solo Chris non se ne sia accorto - rispose Jason sincero.
- allora Elsa sospetta qualcosa... Non posso permettere che il matrimonio di Chris abbia dei problemi a causa mia - disse lui già con i sensi di colpa.
- ti preoccupi il matrimonio dell'uomo che ami? Molto ammirevole - disse Jason. - ma non penso che l'abbia capito altrimenti ti avrebbe fatto il discorsetto ' stai lontano da mio marito' -
- il padre di Chris me l'ha fatto - disse lui prendendole il bicchiere. - lui mi odia -
- penso che lui odia chiunque che sia un pericolo per il matrimonio del figlio. Anche se fosse stata scarlett - disse lui secondo il suo parere. - non ti odia perché sei bisessuale -
-non mi fa star meglio - disse lui bevendo. - puoi farmelo più forte -
- meglio che non ti porto di là ubriaco. Louis mi ucchdrebbe e anche Chris - disse Jason saggiamente.
- fanculo. Ho bisogno di un altro bicchiere - disse Tom. - e poi lo reggo l'alcool -
- ecco che il Tom imperfetto si vede - disse Jason. - io e te dovremmo uscire qualche volta sai -
- sono stanco, Jason - disse Tom sincero. - Lola e il lavoro mi fa andare avanti ma non ci riesco a stare vicino a Chris e a far finta di nulla così mi sono messo con un ragazzo che conosco appena-
- una mossa non da te ma se ti serve a voltare pagina, fallo - disse Jason sincero. Lasciami solo raccontare una favola . C'era un volta un bellissimo ragazzo che pensava di non innamorarsi e gli piaceva solo scopare... -
C'era una volta e scopare non potevano stare nella stessa frase.
- ... lo fece per anni, passava di letto in letto ma era sempre sincero.  Poi un giorno si innamoro del suo migliore amico ma era ormai tardi... l'altro si era fidanzato e si stava per sposare... -
Tom ascoltava attentamente la storia.
- non poteva rovinare quello che l'altro aveva creato quindi se lo tenne per sé. Gli stete vicino al matrimonio come testimone e nascose il suo cuore spezzato per la felicità dell'uomo che amava. '
Tom gli venne da piangere. Sembrava simile al sua storia tranne che Chris era già  sposato.
- gli anni passarono e l'altro divenne padre di un bel bambino. Il ragazzo divenne un uomo bellissimo desiderato da tutti, cercava di scopare come sempre ma non ci riusciva. Ormai tutto era cambiato nel suo animo. Nessuno poteva sostituire il suo amore... -
Tom pianse mentre Jason parlava e l'altro sapeva che sarebbe successo, ne aveva bisogno.
- lui guardava l'altro e la famiglia che aveva creato ogni giorno, stava con loro e rideva nonostante tutto. Un giorno però Louis lo chiamò disperato. Il marito aveva chiesto il divorzio e se n'era andato. Nessuno dei due se l'aspettava. L'altro andò in depressione, non capiva perché era successo e cosa non gli avesse dato al marito per lasciarlo dall'oggi al domani. L'uomo gli stete vicino e lo aiuto a tornare a sorridere. Si occupo di tutto e del piccolo. Non lo faceva per avere qualcosa in cambio ma solo per portare il sole di nuovo nelle loro vite. Ora lui è felice con il suo Louis e il piccolo Julian. Questa è la mia storia, Tom. Non è stato facile da affrontare. Io spero che questo ragazzo ti porti la felicità che tanto cerchi ma se ami Chris, quei sentimenti non scompariranno -
Tom lo sapeva bene e lo sperava anche lui che Scott potesse far dimenticare per un po di Chris.
- comunque dobbiamo uscire insieme. Sarà molto divertente e farò in modo di far uscire spesso il Tom imperfetto -
- sono rovinato - disse Tom scherzando.
- ma no. Io ti salvero invece - disse Jason ridendo. - ora andiamo dagli altri -
Salirono di sopra e trovarono la casa vuota. Subito Jason si allarmo e prese la pistola.
- Jason, calmati - disse lui cercando di mantenere il sangue freddo.
- non si sente nulla. È preoccupante - disse Jason sospettoso e attento ad ogni cosa.
- lo so ma magari sono usciti un attimo - disse Tom mantenendo un ottimo controllo.
- non ci sono biglietti - disse Jason controllando.
Poi Jason si ricordò che Louis aveva detto che avrebbero pranzato fuori. Andò di dietro la casa e li trovò nelle sdraio a prendere il sole in silenzio.
- finalmente siete arrivati. Io e gli altri giocavano... -
- papà, hai perso. Hai parlato - disse il piccolo facendoglielo notare.  - fai penitenza -
- avete parlato di penitenze. io sono il re delle penitenze ma naturalmente a deciderle, non a farle - disse Jason vantandosi.
- veramente non è vero - disse Louis conoscendolo da sempre.
- ssh Louis. Che figura mi fai fare - disse Jason a bassa voce.
- ti hanno sentito tutti - disse Tom avvisandolo.
- Tom, non si fa così. Dovresti aiutarmi - dusse Jason buttandosi su di lui. - caro amico -
- non sei geloso? - chiese Chris a Louis mentre Jason dava un toccata a Tom.
- lo fa per divertirsi. Non è serio - rispose Louis ridendo.
- io sarei geloso - disse Chris sincero.
- ma Tom non è il tuo uomo. Perché dovresti essere geloso? - chiese lui diretto.
Chris non sapeva cosa rispondere.
- perché è innamorato - rispose il piccolo spuntando all'improvviso.  - come succede con Loki -
- tu pensi che Thor ami loki più di un fratello? - chiese Chris al piccolo.
- si - rispose lui con un sorriso. - e tu ami Tom più di un amico -
Jason guardò Tom a quelle parole. Aveva una faccia incredula. Era vero? Chris lo amava?
Questo spiegava la voglia di Chris al contatto fisico e la masturbazione a vicenda. Ma non poteva illudersi.
Anche Chris lo fosse, non avrebbe buttato all'aria un matrimonio per lui.
E lui non avrebbe fatto l'amante e Chris non glielo avrebbe mai chiesto. Non erano i tipi di fare queste cose. Non doveva pensarci. Stava con Scott e non lo avrebbe tradito. Ora doveva pensare a vedere Chris come un fratello.
- sto avendo un po di fame - disse Jason vedendo Tom un po a disagio.
- ecco il bimbo - disse Louis prendendolo in giro. - ha bisogno della poppata -
- si, tanto latte - disse Jason con entusiasmo..
Louis arrossi e disse: - caro, vieni e aiutami con le pietanze -
Jason corse in casa con Louis mentre Tom e Chris rimasero con il piccolo e Lola.
- allora me lo dai il latte - disse Jason prendendo di dietro. - mi hai promesso la poppata e io sono un bambino affamato e molto esigente -
- non mi sembra il caso con gli ospiti - disse Louis frenandolo.
-faremo in fretta - disse Jason al suo orecchio.
La voce seducente di Jason lo faceva perdere la razionalità ogni volta.
- ok ma in fretta e nel bagno - disse Louis accettando.
Jason lo lascio e lo prese per mano. Louis la tolse apoena arrivati per aprire la porta e Jason entrò.
- su Louis, vieni -
Louis chiuse la porta e gli disse: - sfogati da solo. Io penso agli ospiti -
Jason non poteva credere che Louis gli aveva fatto questo. Apri la porta e Louis era con la pirofila in mano contenente la pasta.
- tu piccolo sadico, me la pag... -
Louis lo ignoro e lo portò la pasta a tavola.
- ecco uno dei nostri primi - disse lui avvertì.
- uno? E quanti ne sono?  - chiese Tom pensando alla dieta da seguire.
- tre. Gli altri sono assaggi -rispose Louis iniziando ad impiatare la pasta. - ma tranquillo, tutto questo lo puoi mangiare tranquillamente -
- mettegliene una bella porzione. Questo è troppo esagerato - dusse Chris alzando gli occhi al cielo.
- che fai mi prendi in giro? - chiese Tom a Chris.
- dai Tom poi smaltisci con il tuo Scott - disse lui malizioso arrivando.
- Jason, non mi sembra il caso - disse Tom guardando i minorenni.
- fate palestra?  - chiese il piccolo innocente.
- esattamente, fanno attività fisica - rispose Lola. - ci sono tanti esercizi e la ciclette -
- possiamo mangiare - disse Chris odiando all'allusione fatta da Jason.
-geloso? - chiese Jason diretto.
Louis e Tom lo guardarono. Jason stava facendo un gioco molto pericoloso.
- geloso? Io? Ma no. Sto bene - rispose Chris prendendo il vino. - sono felice per lui -
- allora facciamo un'uscita a 5 quando viene Scott - disse Jason proponendo.
- io ho una moglie incinta - disse Chris facendoglielo presente.
- porta anche lei. Facciamo una bella ammicchiata - disse Jason allusivo.
- Cos'è? - chiese Lola confusa.
- nulla. Jason si inventa le parole - rispose Tom subito. - questi spaghetti sono troppo buoni -
- è vero. Complimenti - disse Chris. - e poi sto diventando padre. Non faccio queste cose. Neanche per scherzo -
- Congratulazioni - disse Louis con in sorriso. - è una cosa meravigliosa. Ti cambia la vita -
- si, io non vedo l'ora - disse Chris sincero. - non lo stiamo dicendo quasi a nessuno per scaramanzia. Vogliamo aspettare -
- certo i famosi 3 mesi. Fatte bene - disse Louis concordando.
- io sono il solo a sapere di esterno - disse Tom mangiando con gusto. - posso prenderne in un altro po? -
- certo - rispose Louis contento.
Chris non gli sembrava vero che mangiava di più.
- stai seguendo il mio consiglio - disse Jason sorridendo.
Tom mangiava e tutti erano felici, si parlava di tutto e poi la curiosità di Jason uscì fuori.
- mostri una foto di Scott - 
- Jason, sai che non voglio i cellulari a tavola - disse lui ti prendendolo.
- ma Louis, solo un attimo - disse Jason.
- è come avere un bambino - disse Louis sospirando. - Julian più maturo '
- ma non ti annoi con lui di sicuro - disse Tom sorridendo.
- Hai ragione. Non mi annoio come tutti del resto. Jason sa come conquistare la gente - disse Louis sorridendo.
Dopo il pranzo si accomodarono a bordo piscina e li Tom fece vedere il profilo a Jason.
-  Tom, è molto bello ha la faccia simpatica, deve essere un tipo molto divertente a vedere dalle immagini - disse Jason ispezonsndo attentamente il profilo.
- si è molto divertente. Mi fa ridere dal quel poco che ho parlato con lui - disse Tom sincero.
Louis porto il dolce a tutti e presero a mangiarlo.
Chris era molto taciturno e Jason e Louis si accorsero della sua faccia.
Tom voleva dei consigli e gli sembrava che Jason e Louis fossero le persone giuste.
- sai, Scott è completamente diverso da me come te e Louis. Secondo voi, come mi approccio con lui quando lo vedrò? -
- il sempre perfetto e sicuro di sé Tom non sa come approcciarsi con il suo ragazzo - disse lui divertito.
Tom guardò Louis ma Jason parlò.
- scherzi a parte, si te stesso - rispose Jason e poi si rivolse a Chris. - vero? -
Chris terminò il dolce e rispose: - ma certo, si te stesso -
Dentro di lui pensava che gli toccava sentire di Scott e di come Tom doveva approcciarsi a lui. Era un vero strazio.
- se non sai come approcciarti con lui perché ti sei messo assieme senza conoscerlo? -
Tom decise di alzarsi e fece segno a Chris. Lui capi e andò con lui dentro la casa.
- mi dici che ti prende - disse Tom a tutto l'atteggiamento su Scott.
- non mi va di ascoltare le tue avventure amorose con uno che non neanche conosci - disse Chris infastidito.
- è quello che fanno gli amici sai. io ti ho ascoltato su te e Elsa - disse Tom a tono. - pensavo che fossi felice per me -
- non so, Tom, mi sembra che ti stai imbarcato in qualcosa di rischioso. Hai già avuto la delusione con il bastardo.  Non voglio che ti accada nulla - disse Chris. - secondo me non dovresti portare avanti questa storia -
Tom non poteva crederci. Gli stava chiedendo di lasciare Scott.
- Dammi un vero motivo per cui dovrei farlo - disse Tom a tono alto.
- mi è piaciuto tanto toccarti, Tom.
anche quello che mi hai fatto alla festa - rispose Chris sincero. - vorrei rifarlo altre volte -
Chris non riusciva a scordare ciò che la bocca di Tom gli aveva fatto. Nessuna compresa Elsa l'aveva fatto godere così tanto. Tom era diverso da tutti.
- per quanto riguarda la festa è stato solo un momento, non risuccederà e poi ti ho già detto che non sono il tuo sfogo sessuale - disse Tom a Chris. - non puoi chiedermi di lasciarlo perché a te piace che ci tocchiamo. Hai una moglie.... -
- Non è la stessa cosa. Non so perché - disse Chris interompendolo.
- Solo tu lo sai, Chris ma ti ripeto, non lascierà Scott per qualcosa del genere - disse Tom a tono. - pensa ad Elsa e al bambino. Io e te siamo solo amici. quello che è successo non conta -
Non era vero. Contava eccome ma non poteva accontentarsi di quei momenti sessuali. Non era corretto. Quindi aveva mentito su quello che aveva provato in quegli approcci. Doveva tutelarsi o altrimenti sarebbe impazzito di sicuro ad aspettare le chiamate e i momenti con Chris.
- Tom, ascolta... -
- no, ascolta tu. Scorda tutto - disse Tom deciso ma con una certa sofferenza. - io ho Scott e tu hai Elsa -
Il cellulare squillo e il nome di Scott apparse.
Lui rispose: - ciao, Scott -
Chris senti che era il ragazzo di Tom e si ingelosi. Per si rallegrò del fatto che non gli disse nulla di fatto della mamma di Lola e tutto il resto. Pensò che Tom stava con Scott solo per una storia senza problemi. Non era nulla di serio. Poi si senti in colpa. Lui non era così. La gelosia tirava il lato più brutto di lui. Non voleva essere così. Doveva essere felice per Tom. Appena avrebbe finito, gli avrebbe parlato.
Tom terminò e Chris lo fermò.
- devo parlarti - disse lui sincero.
- mi hai già detto tutto - disse Tom mettendo il cellulare in tasca.
- mi dispiace. Non dovevo dirti quelle cose. Scusami, Tom. Hai tutto il diritto di essere felice e io dovrei solo appoggiarti. Mi vergogno per prima. Ho sbagliato e ti chiedo scusa - disse lui sinceramente pentito. - non so che mi ha preso. Veramente scusami -
Tom senti la sua sincerità e disse: - Chris, sento che sei sincero. Ti scuso ma non farmi più certe proposte. Torniamo ad essere gli amici di sempre -
- sono con te - rispose Chris sorridendo. - amici come prima -
I due si abbracciarono anche se sarebbe stata dura tornare come un tempo ma ci sarebbero riusciti.
Tornarono di là sereni e Jason e Louis si accorsero di un cambiamento ma che c'era ancora qualcosa. Fu in un bel pranzo e si divertirono a parte quella parentesi. Si sarebbero visti altre volte e Lola ricevette un disegno da il piccolo pulcino e anche Chris e Tom. Un disegno di lui con loro tre.
Lola, Chris e Tom lo ringraziarono e lo riempirono di baci. Tornarono a casa e Chris decise di ripartire per Los Angeles. Tom sentiva che si stavano allontanando e quando si salutarono di nuovo, era triste. Lola strinse il padre quando Chris se ne andò.
Lola lo consolo e Tom si strinse alla figlia. Adesso avevano messo i paletti così non ci sarebbero state cose ambigue ma solo due amici che tengono l'uno all'altro. I Giorni passavano velocemente e arrivò il momento della promozione del film. Tom lasciò Lola da nonna così non avrebbe perso nessun giorno di scuola. Lasciare Lola non era facile ma doveva. Era lavoro.
- ti manderò tanti messaggi, ci sentiremo per telefono e faremo videochiamate - disse Tom promise.
- mi mancherai ma so che è il tuo lavoro. Rendi felici i fans - disse Lola stringendosi a lui.
- mi mancherai anche tu, principessa  - disse Tom stringendola forte. - penserò a te in ogni momento -
- anch'io, papà. Sarai sempre nei miei pensieri - disse Lola dandogli un bacio sulla guancia. -  ora vai altrimenti perdi il volo -
Tom si fece forza e salutò la sua piccola. Uscì dalla casa materna e andò a prendere il volo.
Il viaggio fu un po duro ma quando arrivò all'aeroporto Los Angeles, c'era qualcuno ad aspettarlo. Scott.
- Scott! Ciao. Non mi aspettavo di vederti. Come sapevi che arrivavo adesso?  - chiese Tom avvicinandosi.
- ciao - disse Scott sorridendo. - ho parlato con un gatto. Dammi i bagagli. Sarai stanco -
- Sei gentile e dolce. Ma li portò io -  disse Tom sorridendo . - grazie per la sorpresa. Sono felice di vederti -
Scott gli prese il bagagli e disse: - tu ora rilassati. Lascia fare a me. Ora andiamo a casa mia così ti accomodi e ti lasci coccolare dal sottoscritto -
Tom non si aspettava tutto ciò. Si ritrovò nella macchina dell'altro senza bagagli in mano. Doveva solo lasciarsi portare da lui. Forse era quello di cui aveva bisogno.
Arrivarono nel bel appartamento in un lampo, Scott portò i bagagli su per le scale con le proteste di Tom di dargli una mano ma l'altro voleva fare tutto da solo.
Tom entrò in casa di Scott e l'altro gli fece fare un tour della casa tra cui una stanza per Lola.
- il mio letto è il tuo - disse Scott con sorriso. - io dormirò di là -
- ma no. Non devi cedermi il tuo letto. Io mi arrangio ovunque perfino sul divano - disse Tom al suo solito.
- non dormirai sul divano - disse Scott categorico. - è adesso siediti. Ho preparato un aperitivo di ben venuto, un bagno caldo e tante coccole da me  - sei così dolce e premuroso - disse Tom sentendo e vedendo tutte quelle attenzioni.
Intanto Chris procedeva bene con Elsa, avevano avuto la visita dal ginecologo e adesso andava dal suo psicologo. Lo stava aiutando molto.
- come sta andando con Elsa? - chiese il psicologo appena si sdraio sul lettino.
- benissimo - rispose Chris. - siamo affiatati anche nell'intimità. Questo bambino ci sta unendo sempre di più e... -
- vedo che c'è qualcosa - disse l'altro subito. - cosa ti preoccupa? -
- ho sognato di nuovo di baciarlo e fare sesso con Tom - rispose Chris sincero. - ho immaginato che mentre Elsa mi faceva un pompino, vedevo Tom al suo posto -
- non va bene - disse lui. - ti stai facendo confondere della bisessualità del tuo amico. Tu non sei attratto da lui. Non sei bisessuale. Ami le donne soprattutto tuo moglie. Non devi farti prendere da quei pensieri se vuoi che il matrimonio sia felice e tuo figlio abbiamo una mamma e un papà che si vogliono bene -
- grazie, dottore. Senza il vostro aiuto non saprei come fare. Non devo farmi condizionare - disse Chris fidandosi ciecamente di lui.
- bravo, Chris. Ne stai uscendo da questa confusione - disse lui congratulandosi. - stai arrivando in un nuovo livello di consapevolezza. Continua così -
Chris ebbe un messaggio.
- Chris, chi è? -
- è Tom - rispose Chris subito.
- che cosa vuole? - chiese l'altro serio.
- solo salutarmi e avvertirmi che è arrivato  - rispose Chris sincero.
- bene. Sai quello che devi fare. Mi raccomando, non lasciarti andare a quei pensieri. Pensa ad Elsa e al bambino - gli ricordò lui.
- lo farò - disse Chris come un pupazzo nelle sue mani.
Tom ricevette un messaggio da Chris.
' ciao, amico. Spero che hai fatto buon viaggio. Io e Elsa vogliamo invitarti a cena '
Tom gli rispose: 'oggi non è possibile. Sono già impegnato ma domani sarà perfetto '
Chris: ' certo, goditi il tuo Scott. Divertiti  '
Chris non avrebbe scritto così.
' lui anche è invitato. Ci farebbe tanto piacere rincontrarlo '
Ok. Era ufficiale. Chris aveva qualcosa che non andava.
Doveva scoprire che nascondeva dietro questo suo atteggiamento.
- cosa c'è? Cattive notizie? - chiese Scott alla faccia preoccupata di Tom.
- non so bene ma sta accadendo qualcosa si strano e devo capire - rispose Tom sincero.
- se devi andare, vai. Io sarò qui sempre - disse Scott spronandolo.
- sei super comprensivo - disse Tom adorandolo sempre di più. - grazie. Dopo faremo tutto -
- ci conto - disse Scott sorridendo.
Tom uscì di là e andò verso casa di Chris. Gli mandò un messaggio.
' Chris, sei a casa?'
Aspettò un po e poi arrivò la risposta.
' si. Puoi venire se vuoi, anche con Scott '
Non era normale detestare una persona e adorarla in poco tempo. Tom si sbrigo e arrivò a casa di Chris. Lui gli apri e lo accolse con affetto.
- amico mio, come stai? - chiese Chris allegro. - Sei solo. Potevi portare Scott. A me fa solo piacere. Stai allogando da lui immagino. Devo farti vedere una cosa -
- Chris, cosa ti prende? - chiese Tom confuso. - tu detesti Scott -
- io? Non lo detesto - disse Chris. - a me piace Scott. È perfetto per te -
- altra cosa che non avresti detto - disse Tom sospettoso.
- capisco a cosa ti stai riferendo ma è tutto apposto. Dimentica quello che ho detto. Ho sbagliato ma ero confuso. Ora sono di nuovo in me - disse chris senza smettere di sorridere. - mettiamo una pietra sopra al passato. Guardiamo avanti. Io con Elsa e il bambino e tu con Scott -
Sembrava una cosa ripetuta a cantilena. Quelle frasi anche lo misero in allarme.
: - okey, che droga stai prendendo? - chiese Tom serio.
- nessuna droga. Sono felice come lo sei tu - rispose Chris. - tu e Scott vi siete già baciati? Scusami. Hai ragione, sono cose tue intime -
- Chris, con chi stai parlando ultimamente? Hai qualche nuovo amico? O hai letto qualcosa su internet? - chiese Tom facendo 2+2.
- ma no. Sempre  le stesse persone. Non leggo molto su Internet a parte i messaggi dei fans - rispose Chris omettendo il psicologo. - non voglio farmi condizionare da letture sbagliate. Ho già fatto questo errore -
Ecco. Chris aveva rivelato qualcosa. Non gli aveva detto chi vedeva ma le sue parole erano chiare. Qualcuno lo stava  condizionando.
- Chris, io voglio aiutarti. Dimmi cosa ti succede - disse Tom preoccupato.
- ma io non ho nulla. Non ho bisogno di aiuto - disse Chris tutto tranquillo. - ti offro qualcosa da bere. Abbiamo di tutto però posso aprire il vino solo per te -
- l'acqua andrà bene. Chris, sai che puoi dirmi tutto nonostante quello che successo... -
- Tom, non parliamo di ciò. È passato. Ti direi tutto ma non ho nulla da confessare anzi devo farti vedere l'ecografia - disse Chris sorridente.
Tom lo vide andare in camera tutto allegro e lui inizio a cercare qualche indizio in casa. Se Chris non parlava, avrebbe scoperto le cose da solo. Controllo foglietti scritti ma nulla di utile. Penso di guardare al computer visto che poteva contenere qualcosa che Chris non avrebbe lasciato in giro. Lo apri e chiedeva la password. Era un'altra cosa strana. Chris non aveva mai messo password al suo computer. Dentro c'era di sicuro qualcosa che Chris non voleva che si sapesse. Provo con Elsa o qualche nome di famiglia ma nulla. Aveva un altro tentativo. Non sapeva il perché ma digito Tom. Era la password esatta. Senti Chris lontano nella camere ancora a cercare e lui ne approfitto per andare sulla posta ma tutto era normale. Non c'erano e-mail strane. Andò alla cronologia e trovò solo siti di bambini e un forum per genitori. Forse ciò che nascondeva non era nella cronologia o e-mail ma in qualche cartella.
Andò in documenti e trovò una cartella ' D. Miller'.
Chi era questo D. Miller?
Non riusci a cliccarci sopra perché senti del passi. Chiuse tutto e si mise sull'altro divano.
Si appunto sul cellulare quel nome. Avrebbe fatto la ricerca più tardi.
- eccola - disse Chris tutto felice con l'ecografia. - questo piccolo esserino mi ha cambiato la vita ma tu puoi capirlo avendo Lola -
In queste parole sentiva verità, Chris gli faceva vedere l'ecografia e gli comunicò
anche il sesso.
- è una femmina come Lola -
- son felice per te - disse lui sincero. - e per Elsa. Lei dov'è? -
- con le amiche fuori - rispose Chris. - tornerà più tardi. Sei sicuro che non puoi restare a cena stasera -
Tom era indeciso.
-  Chiama anche Scott se vuoi. Vorrei averti qui stasera -
- come posso dirti di no? Ora lo chiamo - rispose Tom con un sorriso.
Chris era felice e chiamò Elsa per avvisarla mentre Tom fece lo stesso con Scott.
- ciao, Scott. Chris e sua moglie ci hanno invitati a cena. Per te va bene? -
- certo. Non ci sono problemi. Tanto possiamo fare tutto dopo - rispose Scott tranquillamente. - alle mie coccole non scappi -
- sei fantastico. Un altro mi avrebbe mandato a quel paese - disse Tom sicuro.
- non credo proprio. Comunque so che Chris è importante per te e non voglio essere uno di quei ragazzi gelosi che mettono limiti o altro - disse Scott spiegandogli.
- poi è solo un aperitivo e il bagno lo faccio io così sono bello per te -
- non hai bisogno di farti bello. Lo sei già - disse Tom dolce.
-
- ti stai spingendo con i complimenti. Doppie coccole e qualcosa di più  - disse lui con un sorrisetto malizioso.
Tom sentiva quanto Scott lo desiderava.
- tutto quello che vuoi - disse Tom molto aperto. - ma voglio corteggiarti per bene quindi preparati -
- non vedo l'ora - disse Scott impaziente.
Chris sentiva tutto e c'erano cose contrastanti. La sua mente e il suo cuore non andavano d'accordo. Andò in bagno e fece come diceva il dottor Miller, prese una pillola per quanto era un po confuso. Tornò da Tom di nuovo tutto allegro.
- Scott come la presa? Non vorrei aver rovinato qualcosa. Se è così, possiamo rinviare e fare un'altra giorno. Per me va bene tutto -
Tom lo vide di nuovo strano.
- sei diventato bipolare? - chiese Tom all'improvviso.
- bipolare? Ma no. Tutelo solo la tua relazione - rispose Chris sorridendo. - dopo quel bastardo e la mamma dii Lola. Hai bisogno di qualcuno che si prenda cura di te -
L'ultima frase era vera. Lui aveca bisogno di qualcuno che si prendeva cura di lui e del suo cuore ma la frase sul tutelare la sua relazione con Scott  non era da Chris. C'era verità e bugia allo stesso tempo.
- non sei più il Chris che conosco - disse Tom sincero.
- ma che dici? Sono sempre io - disse Chris confuso. - forse io che accetto la tua relazione ti sta facendo confondere un po -
- io sono lucido. Non sono confuso - disse Tom deciso. -
Posso andare in bagno? -
- certo. La seconda a sinistra nel corridoio - disse Chris sorridendo.
Tom andò nel corridoio e trovò il bagno, si vedeva che era quello usato da Elsa perché c'erano molto cose da donna.
Andò l'altro bagno ma trovò una porta chiusa a chiave. Guardò dentro la serratura e vide che era quello di Chris.
Perché lo teneva chiuso? Cosa nascondeva anche ad Elsa?
Andò in bagno e poi tornò  da Chris che era al telefono.
- si, sono tranquillo. Con lui tutto normale -
Parlava di lui con qualcuno? Era forse D. Miller?
- si, sto facendo tutto il possibile. La ringrazio di tutto
-
Tutto cosa? In che guai si era cacciato?
- eccomi - disse Tom entrando.
Chris aveva appena chiuso e gli sorrise.
- non ho interrotto una chiamata importante, vero? -
- era solo un amico - rispose Chris tranquillamente. - vieni a sederti qui -
Tom sentiva che non era quello che Chris diceva. C'era sotto qualcosa. Doveva essere astuto e indagare senza destare sospetti. Si sentiva un po come una spia.
- Sono contento che fai amicizia - disse Tom con un sorriso, sedendosi. - qualche volta dovremo fare una grande uscita -
- ma certo - disse Chris asseccondandolo. - faremo tutto le cose da amici -
Sapeva che non sarebbe stato facile ma avrebbe svelato quel mistero e liberato Chris da qualunque cosa. Si erano lasciati che sentiva una distanza tra loro ma non l'avrebbe abbandonato.
- Cosa vorresti fare? - chiese Tom furbo.
- andare al pub, scherzare, passare un pomeriggio insieme e cose cosi. Quello che abbiamo sempre fatto - rispose Chris sorridendo. - dormire non possiamo più perché con il fatto della bambina non me la sento di stare fuori e poi hai Scott -
- ma quando saremo in tour o a girare il film, non ci saranno Scott e la bambina - disse Tom alla sua frase. - possiamo dormire insieme tranquillamente. Non trovi? -
- Tom, penso che non dovremo. Sei fidanzato e Scott potrebbe essere geloso in più siamo amici. Non rendiamo le cose di nuovo strane - rispose Chris alla sua domanda.
Lo sapeva. Qualcuno gli aveva detto di non fare determinate cose. Prima non si era mai fatto questi problemi. Avevano dormito insieme tante volte e anche con Lola. Era caduto nel suo tranello e adesso doveva scoprire chi fosse D. Miller.
- Non ci vedo nulla di male. Abbiamo dormito insieme tranquillamente anche Lola - disse Tom ricordandogli. - Eri felice di dormire con noi o con me. Cosa ti ha fatto cambiare idea? -
- Tom, tu e Lola siete importanti ma non siete la mia famiglia - rispose chris sconvolgendo l'altro. - Elsa e la bambina lo sono. Devi cercare di capire che tutto è cambiato -
Tom non poteva crederci. Come poteva dirgli questo? Aveva sempre detto che lui faceva parte della sua famiglia e anche Lola. Aveva il cuore a pezzi. Non riusciva a respirare dal dolore. Non fu facile per lui tutto ciò. Sentiva che avevo perso Chris. Non era più lui. Faceva male e dovette essere molto forte per non piangere di fronte all'altro.
- scusami, devo fare una tefonata - disse Tom all'improvviso.
- Certo - disse Chris sorridendo.
Avrebbe voluto togliergli quel sorriso della faccia. Sorrideva di continuo come un automa. Non era lui. Andò in giardino e pianse in un angolo nascosto. Non capiva perché stava accadendo ciò. Sembrava che al destino gli piaceva farlo soffrire o allontanarlo da Chris.

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