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- Buongiorno amore -

Se c'era una cosa che Angelica avrebbe voluto inserire nelle meraviglie del mondo era la voce bassa di Jack che soprattutto al mattino le mandava in delirio il cervello!
Avevano dormito tutta la notte abbracciati e non avevano fatto altro che riscaldarsi reciprocamente.
Questo bastava.
Si era svegliata dopo una notte intera di sonno, senza un solo incubo o una sola sigaretta; aveva dormito tra le braccia dell'uomo che amava e questo bastava.
Si era seduta al centro del letto ed il lenzuolo le era scivolato lungo i fianchi, Jack l'aveva seguita con lo sguardo ed aveva rimpiazzato subito il lenzuolo con la propria mano.
Chiunque avesse visto una tale scena ne sarebbe rimasto folgorato, mai due si erano guardati con tanto amore.

Angelica si era guardata intorno poiché il suo stomaco aveva riconosciuto l'odore del cibo e del caffè caldo, fu contenta di sapere che il vecchio Jack ancora esisteva e che non si era nuovamente innamorata di un fantasma.
Nei primi tempi della loro relazione, quando ormai erano abbastanza grandi per poter vivere insieme sotto lo stesso tetto, il pirata la svegliava con una tazza di caffè e quello che riusciva a raccattare a seconda del posto in cui erano.
Angelica in realtà non aveva mai capito come diavolo facesse ogni santa mattina, che tra loro ci fosse odio o folle amore, a portarle la colazione.
Sentiva il tocco gentile di Jack, il buon odore del cibo e magicamente si svegliava;
poi lui le diceva "buongiorno amore" e lei cercava di non sentirsi la donna più felice della terra...

Nemmeno quella mattina andò diversamente, erano le sei e mezza quando aprì gli occhi per fame e Jack era già uscito per prenderle qualcosa da mangiare.
L'odore dei croissant quasi le bruciava le narici.
Si ristese accanto a lui ed iniziò a baciargli la faccia, con l'intento di riscaldarlo. Allora lui le prese il mento tra le dita e si avventò sulle sue labbra. Non era un tipo a cui piaceva giocare, né tantomeno aspettare.
Jack quello che voleva se lo prendeva, sempre.
Il contatto tra con il corpo freddo di lui le fece venire i brividi e forse, non era solo per quello.

- Ahi buenos días mi amor -

- Credevo non ti svegliassi più e già mi stavo annoiando -

- Che mi hai portato da mangiare? -

- Beh cara Angelica ti avevo portato qualcosa ma l'ho mangiato, un po' per fame un po' per noia -

- Se ti do un bacio? -

- Forse allora qualcosa ti ho portato... -

- Se te ne do due? -

- Me ne basta anche uno seri-

Nemmeno il tempo di finire la frase che Angelica lo stava baciando.
Ogni volta che lei lo baciava una parte di lui si sentiva meno Jack e più l'uomo adatto.
Si stava poggiando su di lui ed il cervello del pirata iniziava a chiedere la resa, era un organo troppo semplice per poter controllare le fantasie maschili!
Lei gli aveva bloccato entrambi i polsi sulla testa ma a Jack sarebbe bastato soltanto sollevarli per spostare via anche lei. Se ne stette buono buono contro il corpo di Angelica che smaniava sopra il suo.
Lei teneva strette le coscie lungo i fianchi del pirata e con movimenti lenti e studiati stava piano piano lasciando senza fiato il poveretto sotto di lei.
Lo lasciò andare sorridendo e gli tirò la camicia per trascinarlo con sé.

- Vieni amor, andiamo a mangiare! -

- Non posso -

- Perché? Che stai passando adesso? -

- Ho un piccolo problema emh, di natura intima -

- Colpa mia? -

- Nono mi piace eccitarmi sull'aria.
Certo che è colpa tua disgraziata che non sei altro! Un giorno al grande Jack lì sotto succederà qualcosa di irreparabile e tua sarà la colpa! -

- Amore? Grande Jack, sul serio? Ridimensionati -

Angelica gli si avvicinò quasi per controllare la situazione e gli scappò una risata quando lo vide sudato e sofferente.
Jack si coprì la faccia con il braccio mente con l'altra mano mandava a quel paese la donna che nel frattempo gli aveva lasciato un bacio sul collo.

- Vattene, hai ferito il mio orgoglio di uomo -

- Grande Jack vieni a mangiare và -

Mangiarono seduti sul parapetto con le prime luci dell'alba che gli facevano brillare la pelle.
Il vento scompigliava i capelli di Angelica che lottava per non farli finire sul suo piatto stracolmo mentre Jack cercava di non ridere quando un gabbiano iniziò a mangiare dal piatto della donna che gli bestemmiava dietro in spagnolo.

- ¡Esparroooooow matalo matalo! -

Jack la guardò spaventata e per un momento seppe cosa si provava ad essere il cavaliere dall'armatura scintillante.
Era una bella sensazione.
Lo scacciò via con la mano guadagnandosi il corpo di Angelica stretto contro al suo.
Era nuovamente malinconico.
Le sfiorò il viso con la barba mentre con la mano le sfiorava la stoffa della sottoveste che la copriva.
Era stato così tanto vicino al distruggere ogni cosa che ora aveva anche il terrore di fiatare.
Per non andare incontro alle ire di Angelica avrebbe fatto di tutto.
Per Angelica avrebbe fatto di tutto.

- Vorrei che oggi non terminasse mai -

- Oggi è oggi. Ci sono molti domani Jack -

- Vai a lasciare quello là che non vedo l'ora di iniziare il mio domani con te -

In alto mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora