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Erano passati circa venti minuti da quell'annuncio, notizia molto gradita ma c'era un piccolo grande problema:
Jack era svenuto ed ogni volta che si riprendeva dopo due minuti netti sveniva ancora.

Angelica, che in principio era quella da accudire, si era ritrovata a fare da babysitter al marit-ops loro non erano sposati, a Jack diciamo cosi dai.
Il capitano della Perla se ne stava steso sul pavimento mentre la sua donna gli teneva le gambe alzate per farlo rinvenire

- Jack te juro que si vuelves a desmayarte, te dejaré. ¿Entendéis? -

Soltanto dopo la minaccia Jack si decise a calmarsi, stava diventando papà.
Lui.
Uno che sviene solo al pensiero.
Perfetto...

In quel momento aveva la testa che gli scoppiava ed Angelica impassibile da fronteggiare, aveva troppe domande senza un'apparente risposta per il suo povero essere quindi decise di fronteggiare nuovamente il mostro.

- Uh. Allora... riguardo quello che stavamo dicendo anzi, che stavi dicendo tu, uno: è vero?
Dico, oddio mi sono dimenticato come si parla... Sei incinta veramente? -

La donna gli lasciò immediatamente le gambe pronta a colpirgli il volto, la stava per caso prendendo in giro?
Lo guardò semplicemente storto con un sopracciglio alzato e le labbra serrate per riuscire ad ottenere la seconda domanda senza dover realmente rispondere alla prima.

- Due: ti ricordi per caso com'è successo? -

Era anche maledettamente serio nel pronunciare quella domanda eppure ad Angelica bastò un secondo per mettersi a ridere in maniera piuttosto incontrollata.

- Jack a trent'anni ti devo spiegare come si fanno i bambini? -

Anche lui ci rise su pensando a quanto sembrava stupida la domanda appena fatta, si mise a sedere a gambe incrociate mentre le prese la mano nella sua.
Gli brillavano gli occhi stavolta, di quella stessa luce che si accendeva per Angelica.

- Ma no sciocca non intendevo mica quello, me lo ricordo piuttosto bene come si fanno i bimbi, intendevo se sai quando è successo e di quanti mesi sei... roba così Angie -

La donna gli passò una mano tra i capelli e poi prese ad accarezzargli la barba.
Eccolo l'uomo di cui si era innamorata, il suo completo idiota affettuoso.
Si guardarono complici ma Jack indugiò più del dovuto sul ventre della donna seduta sul letto di fronte a lui.
Lei gli sorrise

- Puoi toccare se vuoi, è abbastanza grande da dare già fastidio come te -

Strisciando sul sedere si avvicinò.
Aveva la bocca aperta dall'emozione, si sentiva parte di qualcosa di più grande di lui e per la prima volta aveva una voglia matta di rivedere suo padre.
Le poggiò la mano dove Angelica aveva indicato ed aspettò che il bambino si muovesse.

- Comunque Jack credo sia successo quella notte dopo la cena con tuo padre o comunque verso novembre. In quel periodo sei stato proprio stronzo già che ci penso -

L'uomo ricordò quanto successo e bruciò al ricordo di Angelica quasi sposata con un altro uomo.

- Lo sai che sono una testa di cazzo no?
Però ti amo ed adesso ti devo amare doppio -

Improvvisamente tutto era impregnato di felicità, anche leggerla questa storia fa venir voglia di sorridere, perché è davvero bello quando le cose per una volta vanno bene ed è tutto allineato al momento giusto.
Angelica si avvicinò di poco per potergli poggiare le labbra sulla guancia ma Jack girò la faccia prima che lei potesse rendersi conto, i due si baciarono ma più che il solito bacio che erano soliti scambiarsi fu un leggero sfregamento, il bimbo scalciò.
Jack era in estasi, aveva gli occhi pieni di lacrime di felicità.

- Angelica hai sentito? Ma è meraviglioso! -

La donna rise dinnanzi a quella scena, per lei era normalissimo sentire il bambino scalciare ma vedere l'effetto che aveva sul suo uomo, non aveva veramente prezzo.

- Jackie questo piccolino scalcia un bel po' te lo assicuro, ci sono certi giorni che mi fa veramente dannare -

In quel preciso istante Sparrow capì di voler sapere assolutamente tutto di quella gravidanza così inaspettata ma maledettamente voluta.
Aveva la mente che viaggiava veloce come la luce ed un sorriso che gli spaccava il volto.
Angelica gli fece spazio sul letto e si accoccolarono

- Che dire Jack? Sono più o meno al quinto mese, infatti guarda qua quanto ho preso e Dio mio quanto dovrò prendere ancora!
Fortunatamente le nausee si stanno stabilizzando perché nei primi mesi è stata veramente dura -

L'uomo la trascinò sul suo petto e prese ad accarezzarle i capelli, erano passati cinque mesi e lui non si era accorto di praticamente nulla. Ma dov'era quando lei stava male?
Quando aveva bisogno anche semplicemente di essere rassicurata?
Lui c'era solo a darle preoccupazioni e per questo oltre che in colpa, si sentì uno schifo.

- Smettila di preoccuparti J è stata una mia precisa decisione di non dirti nulla, tu non avresti potuto comunque farci niente quindi non ti stressare più di tanto. Facevamo turni diversi, mentre tu eri al timone io dormivo e viceversa, non te ne saresti mai accorto delle mie nausee anche perché potevo dirti che erano relativi o al cibo oppure alla rotta-

- Volevo esserti accanto fin da subito ma capisco ed accetto perché non me l'hai detto subito -

Le portò dietro l'orecchio una ciocca di capelli, in quel momento capiva perché quasi quindici anni fa si era innamorato di quella donna, lei era quella da proteggere e da cui proteggersi e questo Jack, non l'avrebbe mai e poi mai cambiato.

- Jackie? Comunque mi ha fatto piacere che in questi mesi non ti sei reso conto o quanto meno, non hai mai detto nulla del mio aspetto fisico -

- Per me non sei cambiata e mai cambierai -

Il capitano della Perla prese una coperta e si risdraiò accanto alla donna, piani di oggi?
Stare tutta la giornata a letto a non fare nulla, a parlare di quelle cose che presi dalla vita frenetica della normalità non si riesce mai a metter fuori, a volersi bene.

- Angie è così egoistico dire che mi manca o che vorrei vederlo, cose così...
Ora che insomma divento padre mi piacerebbe poter dire qualcosa al mio, sistemare una volta per tutte o quantomeno litigarci un po' -

- Se nostro figlio è capace di farti riconciliare con lui una volta e per sempre sia lodato!
Sono anni che ci provo con scarsi risultati e sentirti dire queste cose non puoi capire quanto mi rendano felice ed orgogliosa di te. Non è assolutamente una cosa stupida o egoistica, rivuoi tuo padre tutto qui.
Bisogna far pace con il passato per poter vivere un roseo futuro, non lo sai Jack?
A me piacerebbe poter rivedere i miei fratelli e tua madre, quando finiamo qui ci facciamo un salto no? -

Jack annuì senza darci molto peso, i suoi pensieri erano verso ben altri orizzonti.

Il giorno passò così, senza troppi intoppi o discussioni.

- Comunque per me è una bambina, da calci delicatissimi -

Angelica senza fiato lo guardò storto, delicatissimi un corno!
Erano allucinanti quei calci e cosa diavolo ne voleva sapere lui.

- Esparrow questo qui è l'ennesimo maschio scapestrato della discendenza, te lo asssicuro -

- Come fai ad esserne sicura scusami? A me piacerebbe una femmina, sono così delicate e carine e soprattutto intelligenti o quantomeno tengono alla loro vita più di quanto un uomo possa fare -

Lei lo lasciò sognare, se fosse realmente stata una femminuccia di certo lo avrebbe fatto impazzire!

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