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- Signori ordine! Il concilio deve assolutamente cominciare.
I qui presenti non commettono irregolarità come stabilito dal codice in quanto Jack era già precedentemente membro. Angélica accetta l'eredità datale dal padre, con tutto quello che comporta, ossia Barbanera.
Ed il giovane invece è stato designato da Barbossa come suo erede. Non c'è reato -

Tra la disapprovazione di tutti i presenti il concilio doveva assolutamente iniziare.
Si sentirono urla, spari e bestemmie in ogni lingua del mondo ma nonostante questo il concilio davvero iniziò.
La parola del Codice era più forte di qualsiasi pirata seduto a quel tavolo e volenti o nolenti, avrebbero dovuto accettarlo.

- Sparrow e Teach li conosciamo già, prima di iniziare vogliamo almeno conoscere l'identità del ragazzo. Si presenti al concilio e poi lo giudicheremo -

Javier non aspettò l'approvazione di nessun suo familiare, si alzò in piedi e guardò in faccia uno per uno i pirati presenti.

- Il mio nome è Javier Sparrow, figlio di Jack Sparrow e Angélica Teach -

Sparrow.
Suo figlio aveva detto che si chiamava come lui.
Il sorrisino di Jack non passò inosservato sia da Angélica che dall'inglesina all'altro lato del tavolo.

Dopo svariati minuti che Javier ebbe finito di parlare regnava il silenzio in quella sala.
Edward osservò ad uno ad uno i partecipanti e nessuno fece gesti o disse qualcosa.
Adesso che avevano accolto Javier poteva ufficialmente cominciare la cerimonia.

- Siamo qui riuniti oggi per-

- celebrare la santa messa? -

Disse Jack ridendo mentre gli altri cercarono invano di rimanere seri.
L'uomo a cui il pirata aveva spezzato la parola non fece né caldo né freddo, prese la pistola e gliela puntò alla tempia.

- Chiunque osi interrompere di nuovo il concilio verrà ammazzato, siamo intesi? -

- Ma è tuo figlio!
Non lo spareresti mai -

Qualcuno mormorò dal tavolo e Jack iniziò a pregare il padre che non doveva dimostrare niente a nessuno, consapevole che eccome se l'avrebbe sparato il padre.
Edward tirò giù il grilletto ma la pistola si inceppò ed il colpo rimase bloccato nella canna.
Tra lo stupore di tutti per quel gesto calò il silenzio.
Tutti tranne Jack, come al solito.

- MI AVRESTI SPARATO SERIAMENTE! MA CHE RAZZA DI PADRE SEI -

Angélica lo zittì mettendogli una mano sulle labbra e se lo trascinò accanto.

- Il consiglio si riunisce oggi per discutere di un problema che bisogna risolvere al più presto. Barbanera è stato risvegliato e siccome ha un problema con ognuno di voi qui presenti sarà meglio che iniziate a collaborare per poterlo sconfiggere. Dunque bando alle ciance iniziamo con le votazioni -

Javier si avvicinò all'orecchio di Angélica e bisbigliò

- Per cosa votiamo? -

- Chi diventerà Re dei pirati -

Sul viso dei commensali apparve una smorfia, sapevano di essere in trappola e gli bruciava che un cretino come Sparrow sarebbe diventato re.

Scrissero il loro nome su un pezzo di pergamena e passarono il biglietto al custode del codice.

Benedì i biglietti ed iniziò a leggere ad uno ad uno i nomi dopodiché li lasciò bruciare all'interno di un braciere insieme all'incenso.
Si erano schierati in due gruppi: Sparrow ed il francese.
C'era sempre un maledetto francese a guastargli la festa.
Anche Elizabeth aveva votato per Sparrow e alla fine erano giunti ad un punto di stallo, quattro voti per uno e quattro voti per l'altro.

Come si sarebbe risolta?
Si sentivano mormorii di fondo eppure in apparenza pareva che nessuno stesse parlando.
Sia Jack che il francese si stavano lavorando quanti più pirati possibili per poter vincere il titolo, ma entrambi facevano accordi troppo poco vantaggiosi per il resto dei pirati.
Erano passate già tre ore dall'inizio e la votazione sembrava ad un punto morto.

- Esparrow? Me ne sono stata nell'angolo in silenzio ma vederti contrattare es una tortura, non lo sai proprio fare. Posso farlo io per te mi amor? -

Jack si avvicinò alla sua donna ridendo per quello che gli aveva detto

- Accomodati pure cara -

La fece alzare dalla sedia ed immediatamente si sedette al suo posto, alzò le gambe sul tavolo e iniziò a dondolarsi con la sedia.
Quel movimento oscillatorio gli ricordava le onde del suo tanto amato mare e così chiuse gli occhi, poco poco, giusto per un secondo...

Angélica passò in maniera seducente tra gli uomini, avendo cura che la loro attenzione fosse su di lei. Non perché gliene fregasse molto ma per puro gusto di far imbestialire Elizabeth.
L'avevano sempre bramata perché quell'inutile di Sparrow non poteva avere accanto una donna così!
Non la meritava.
Ed ora che era stata rivelata la sua identità come figlia di Barbanera la desideravano ancora di più, ai pirati piace giocare con il fuoco.

Angélica si diresse dall'unica altra donna oltre lei e Elizabeth.
Non si sedette accanto a lei.
Non gliene fregava di sovrastare nonostante fosse lei quella che chiedeva un favore.

- Devi votare Jack -

- Ed io cosa ho in cambio nel votare quello lì? -

Angélica sorrise sapendo di avere in tasca l'accordo più facile e breve della sua intera vita.

- Considerazione e rispetto.
Non vedi che siamo tre donne e due sono dalla parte di Sparrow? Okay io posso essere di parte ma la Swan perché mai dovrebbe votare per Jack dopo quanto è successo tra loro due? -

L'altra donna iniziò a rifletterci, glielo si leggeva chiaro in volto.
Angélica incalzò

- Lo sai anche tu che con Jack avresti un posto di rilievo, lui odia gli uomini e i pirati ma si fida con tutto se stesso delle donne pirata.
Saresti ricompensata già dalla gloria che ne può scaturire dall'impresa figuriamoci dividendo le ricchezze di mio padre. -

Ricchezze?
Alla piratessa brillarono gli occhi.

- Ma bada bene però, se voterai Jack fallo con coscienza perché dovrai dargli fiducia e devozione. In caso contrario ti farò pentire di essere nata -

Poco dopo avvenne l'ultima votazione della serata.
Si concluse cinque contro tre.
Era ufficiale.
Angélica aveva fatto la sua magia, perdi più senza nemmeno spendere un centesimo!

Jack Sparrow era ufficialmente il re dei pirati.


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