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Per festeggiare i miei primi 5k di visualizzazioni ecco a voi il capitolo postato molto prima, come ringraziamento a chi c'è dall'inizio e a chi continua a sostenermi nonostante le numerose pause che ho dovuto attuare nel corso della pubblicazione.
Questo è il mio modo di dire grazie

Thiago quel giorno non era andato a casa ed ai suoi superiori aveva spiegato molto semplicemente che aveva bisogno di quei soldi per poter mantenersi, tanto a nessuno fregava di lui ed avrebbero fatto le carte false pur di riuscire a sbarazzarsi di Jack.
Sembrava soltanto che al pirata fregasse qualcosa di lui, non era uno stupido e non si fidava ciecamente ma quante opportunità poteva avere in questa vita? Nessuno gli avrebbe fatto vedere il mondo meglio di chi il mondo l'aveva rivoltato e tenuto tra le mani per anni.
Capitan Sparrow aveva preteso di riavere tutti i suoi affetti: bracciali, anelli, la sua cinta piena di cianfrusaglie e sopratutto la sua bussola. Aveva quasi rischiato di lasciarci la pelle per riuscire a sottrarli dalle grinfie dei suoi superiori senza che questi se ne accorgessero e chissà come diavolo aveva fatto ma li aveva pure sostituiti con oggetti falsi.
Andava bene per ora.

Il pirata sembrò cercare qualcosa tra i suoi indumenti mentre il giovane cercava di portargli una cartina quanto più possibile precisa.

- Mi spieghi a cosa diavolo ti serve tutta questa roba? -

Jack sorrise ma il soldato non lo notò perché di spalle. Così iniziava il piano di fuga, il piano più brillante che un essere umano avesse mai potuto architettare.
Black Mamba come lo aveva ribattezzato perché sarebbe stato proprio come quel dannato serpente: calcolatore, veloce, preciso con i morsi e letale con il veleno.
E lui accumulata veleno che erano quasi vent'anni, ne aveva a sufficienza per poter uccidere.

Erano le tre e mezza del mattino e guardò la luna quasi piena, la sua buona stella non l'aveva abbandonato e la tempistica di azione era perfetta
- Mi spieghi? JACK! -
le urla del ragazzo lo destarono dai suoi pensieri e sbuffò leggermente.
- Come ti spiego se non mi fai pensare, osservare ed analizzare? -
Stavolta sbuffò Thiago, voleva soltanto sentirsi utile...

- Domani sarà la prima notte di luna piena, allontanati da qui fatti cambiare turno mi servi lontano da questa prigione e lontano da occhi indiscreti. Prendi il mio pezzo da otto ti servirà per compiere una straordinaria magia: devi invocare mio padre e con quest'anello lo devi convincere a non ucciderti, a farti credere ed aiutare.
Il rito è molto semplice devi aspettare la mezzanotte precisa ed immergere il pezzo da otto nell'acqua marina, mi raccomando la precisione eh, aspetta contando fino a dieci e vedrai che arriverà. Il caro vecchio Ed ti salterà al collo non appena capirà che non sei me perciò rimani calmo, presentati e mostragli l'anello. Ti crederà un folle oppure uno che semplicemente ha derubato il figlio ed ora lo sta ricattando ma mentre sta per andare via, perché lui andrà via, tu per tre volte batterai la mano e gli dirai della poesia Desiderata. -

Così dicendo si spogliò della camicia e gli mostrò l'intera schiena coperta dal tatuaggio di quella poesia, era enorme ma lui aveva una buona memoria e poi era così bella che non avrebbe mai e poi mai potuto dimenticarla.
- E cosa faccio dopo? -

Jack sorrise felice di averlo convinto.

- Lui ti farà delle domande tu rispondi a tutte quelle che puoi ma chiedi di trovare Gibbs, Scrum ed una nave senza ciurma.
Non avrebbero dovuto lasciare la Spagna ed in generale Siviglia.
In cinque andremo bene che non dobbiamo dare nell'occhio.
Ci servirà una nave della marina.
Digli che per questo ha tre giorni di tempo ma deve trovarti un veleno chiamato dell'Atropa belladonna e questo deve farlo in un solo giorno. Rivedetevi allo stesso posto e mi raccomando che è tutta questione di tempistica -

Si rivestì della camicia ed ingoiò qualche chicco d'uva
- quanto vorrei che tu fossi vino...-
Thiago aveva recepito e compreso tutto ma c'era qualcosa che non andava

- Avanti spara, cos'è che non ti convince? -

- Il veleno. A cosa ti serve il veleno? -

Jack sorrise con un chicco d'uva stretto tra i denti. Eccola la parte più geniale ma anche più pericolosa di tutto il piano.

- Mi piace tanto ingannare la morte figliolo -

A questo punto Thiago era veramente senza parole, non se ne intendeva di veleni ma già il fatto che ci fossero di mezzo non lo rendeva tranquillo e poi cos'era questa storia che addirittura voleva berlo lui?
Sgranò gli occhi ed il pirata gli rise in faccia, era bello insegnare un paio di trucchetti del mestiere a qualcuno.

- Quel veleno preso nella giusta quantità simula la morte, una morte totalmente innocua perché è falsa in quanto abbassa quasi tutte le funzioni vitali e nemmeno un medico non potrà non dichiarare la morte.
Il ruolo fondamentale ancora una volta lo giochi tu perché farai rapporto ai tuoi superiori che sapranno molto bene a chi riferirlo e quando tu saprai che Alain avrà fatto una visitina a questo buco, io prenderò il veleno e mi prenderò gioco anche di lui.
Tornerà a casa vittorioso sicuro di avermi fatto fuori per sempre ma presto riceverà notizie dal mondo dei morti e stavolta ci finirà lui per davvero. -

Lo guardò ancora più scioccato di prima se era possibile la cosa. Quell'uomo era contemporaneamente un genio e un cretino.
Cioè era la perfezione.

L'ammirazione che Jack lesse negli occhi di Thiago non l'aveva mai ricevuta da nessuno, neppure da Angelica perché era sempre stata maledettamente orgogliosa anche quando da lui imparava.

- Ah Thiago ruba qualche divisa da militare che ci servirà -

Il ragazzo annuì pronto più che mai a salpare verso l'orizzonte ma poi si ricordò di quanto gli aveva raccontato, se addirittura aveva abbandonato l'amore della sua vita quali garanzie c'erano che l'avrebbe portato con sé? Era pur sempre un pirata dopotutto, un pirata gentile e d'onore ma pur sempre un pirata.
Jack glielo aveva detto più volte che sapeva essere spietato e crudele quando serviva ed ora il giovane soldato aveva paura che una volta fatto uscire di lì lui si sarebbe rimangiato tutto e l'avrebbe ammazzato.

Gli occhi del capitano lo squadrarono fin dentro l'anima, sapevano essere davvero profondi quei pezzi d'ambra quando serviva, non ebbe neppure bisogno delle spiegazioni che prese nuovamente la parola.
Gli poggiò un braccio sulla spalla e la mano sul collo mentre con l'altra gli prendeva la guancia con le dita

-Hai già sopportato troppo in questa vita perché si accanisca pure qualcos'altro. Finché sarai con me non ti accadrà nulla te lo giuro su me, sulla Perla, su Angelica... quello che vuoi per farti stare tranquillo -

Il ragazzo riprese il sorriso e si sentì uno stupido per avere dubitato del pirata.
Gli aveva dato più lui in questo tempo che la sua stessa famiglia in tutta la vita.
Thiago un giorno lo avrebbe capito che poche cose valgono di più nella vita di Jack quanto la parola data.
Era stato un pirata gentiluomo e lo sarebbe sempre stato.

- Jack? -

- Si? -

- Ma come sai che accadrà tutto quello che mi hai detto? -

Lui sorrise ancora

- Perché sono Jack Sparrow, Capitan Jack Sparrow per l'esattezza -

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