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Anche Angelica si sentiva scossa dopo quella serata, il suo intero mondo era stato ribaltato dall'arrivo di quell'uomo.
Quel maledetto uomo a cui lei non riusciva a non pensare...
Con quel bacio aveva ricominciato a vivere ed ora non riusciva più né a dormire né quantomeno a concentrarsi sul libro che aveva stretto tra le mani.
Era agitata e scossa da tutta quella situazione, ma soprattutto non aveva la più pallida idea di come poterne uscire da tutto quel casino.
Legò con una matita i capelli e mise gli occhiali da lettura, provando la lettura ossia uno dei metodi più efficaci che secondo lei esistevano per rilassarsi.
Quella sera ci stava andando giù pesante con le Metamorfosi di Ovidio ed in cuor suo sperava di riuscire ad essere assorbita completamente da quel mondo.
Andò di poco oltre perché sentì un rumore provenire dal bagno che non fece altro che aumentare la sua perenne ansia.
Così prese la pistola dal comodino e senza fiatare si avvicinò verso la porta del bagno.
Spense le luci aspettando la prossima mossa.
Pochi secondi dopo la porta si aprì e con una freddezza maniacale lei puntò la pistola contro il malcapitato.

- Gioia è realmente incredibile il fatto che quando ci rincontriamo c'è sempre una pistola o una spada di mezzo! -

Lo teneva ancora sotto tiro ma ormai era più per precauzione al suo cuore che per altro.
Era soltanto Jack, poteva stare tranquilla...
Le sorrise nel buio e con molta destrezza le sfilò la pistola dalle mani, non chè lei avesse opposto molta resistenza.
Angelica riaccese qualche luce e si avvicinò nuovamente a lui con fare interrogativo

- E tu cosa ci fai qua? Come sapevi che questa fosse la mia stanza? Ma soprattutto come diavolo sei entrato? -

Lo disse ridendo ma con una voglia matta di sentirsi dire che lui era lì per lei.
Che tutto quello che lui aveva fatto era solo e soltanto per lei.
Lui ebbe voglia di accarezzarle le spalle ma piuttosto si avviò verso il letto, spogliandosi della giacca e delle scarpe.
Posò la pistola della donna accanto al comodino di lei e la propria accanto a quello che sarebbe stato il suo di comodino.
Si sedette sul letto mentre finiva di spogliarsi ed ammise molto francamente a sé stessi di sentirsi a proprio agio in quella situazione.
Lei non lo aveva ancora massacrato di botte e/o ucciso quindi era un meraviglioso passo per l'umanità!
Sembrava così tanto una normalissima sera di coppia che il cuore di Jack si dimenticò quasi di tutti i problemi che avrebbero dovuto affrontare assieme.

- Gioia non avevo molta voglia di dormire da solo dopo averti rivisto così ho pensato di fare un salto, letteralmente Angelica, da te.
Ovviamente sperando di essere il benvenuto al tuo fianco -

- Jack ma sei già qui, cosa me lo chiedi a fare adesso? -

- Si beh questo perché sono un uomo che prende ciò che vuole -

Lo disse sorridendo ma ad Angelica vennero i brividi lungo la schiena.
Non perché la spaventasse tutto ciò ma perché probabilmente non sarebbe riuscita a controllarsi con lui così vicino.
Ancora.
Sospinta da non si sa quale certezza si sedette accanto a lui nel letto.

- Tuo marito Angè? -

- Non dorme con me, ha paura che lo ammazzi nel sonno -

La donna fece spallucce ammettendo quell'insolita verità, si avviò poi verso la porta e la chiuse a doppia mandata lasciando la chiave dietro.
Jack cercò con tutto sé stesso di non scoppiarle a ridere in faccia ma ogni suo tentativo fu vano.
Rise così forte da piangere e trascinare perfino lei in quella bizzarra risata.
Angelica salì sul letto e gli si avvicinò alle spalle piuttosto incuriosita dalla situazione.
Gli chiese dove fosse il problema in quella situazione coniugale ma con quella domanda aveva invitato il diavolo a nozze.
Lei poverina non ricordando nulla del pirata, cosa diavolo poteva saperne?

- Angelica amore mio, rido perché tuo marito è nient'altro che un buffone, un piccolo scherzo della natura che si è divertito fin troppo mettendosi tra noi.
Se solo fossi io ad averti... -

Jack si rigirò la donna tra le braccia ed il sguardo si fece immediatamente serio e famelico.
Si avvicinò soltanto con il busto verso di lei e contrariamente ai suoi pensieri ed alle aspettative di lei, non le fece nulla.
Angelica ne stava morendo per quella distanza ma doveva dimostrare di avere ancora un minimo di autocontrollo.
Per questo non si avvicinò, lasciando lui ancora più desideroso.
Le scrutava il corpo senza ritegno e soltanto così si sentiva nuda. Era così difficile rimanere vigile e calma con quel maledetto che la spogliava in quel modo.
Quel tipo di seduzione era un livello oltre, qualcosa che Angelica mai avrebbe potuto pensare di poter ricevere.
Alain non ne era in grado e non era neppure in grado di farla sentire come una quindicenne completamente in balia delle proprie emozioni.
Jack piuttosto, le faceva venir voglia di passare il resto della vita soltanto con lui ed un letto.

- Que Jack? Se fossi tu mio marito cosa faresti? -

- Oh tesoro non ne hai nemmeno idea... -

Era, in un certo senso, molto sbagliato ricominciare la loro relazione ancora una volta in quel modo. Il punto era che le cose uno non può controllarle o rischia di essere travolto e di non sapere neppure come diavolo fare ad uscirne.
Il pirata realmente non l'aveva programmata in quel modo la serata ma di certo non poté lamentarsi che avesse preso una certa piega.
Angelica si era spogliata davanti ai suoi occhi e lui era rimasto con la solita faccia da idiota a fissarla.
Le sorrise con amore prima di chinarsi a baciarle le labbra.

- Esparrow ma tu non eri quello che "non hai idea di quello che ti faccio" e stronzate simili? -

Esparrow, non l'aveva sognato lei lo aveva chiamato proprio in quel modo così seccante e sbagliato di pronunciare il suo cognome.
Quel modo che lo riportava e legava ancora al passato.
Allora forse una possibilità veramente c'era e ci sarebbe stata sempre per loro.
La allontanò di poco per finire di spogliarsi e qualche secondo dopo riprese da dove aveva lasciato con vigore e passione.
Tra un bacio e l'altro sulla pelle le sussurrò ridendo uno - ma stai zitta -
Anche lei rispose ridendo ma se lo tirò più stretto addosso.

- Sai che non dobbiamo farlo per forza vero? Possiamo fermarci se vuoi... -

- Se non avessi voluto probabilmente ora saresti morto lì su quel pavimento -

- Gioia quando minacci di ammazzarmi come sei eccitante! -

Risero entrambi e continuarono a baciarsi.

Per Angelica fu tutto nuovo, dovette abituarsi al corpo ed al modo di fare di Jack.
Lo assecondava nei movimenti ma di certo non si risparmiava nelle iniziative.
Per il pirata era tutto più facile, sapeva già molto bene dove e come fare ma non per questo per lui fu meno bello.
In un certo senso era come essere tornati vergini; lui perché erano vent'anni che non teneva stretta una donna e lei perché erano vent'anni che non provava una sensazione del genere.
Era stata una notte piena gemiti ed ansiti ma non era ancora arrivato il momento di farla giungere al capolinea.

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