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Se c'era una cosa che José non si aspettava era qualcuno che alle tre e mezza del mattino osasse bussare alla sua porta.
Se c'era qualcosa ancora di più inaspettato era che sulla soglia della propria porta c'erano il suo ex migliore amico e la sua sorellina.

Angelica non aveva potuto farci nulla, non appena José avrebbe aperto la porta si sarebbe trovato la pistola di Jack puntata contro.
E così successe.
Era cambiato molto da come lo ricordava, sembrava un damerino persino in un pigiama.
I due uomini si guardarono storto, anche se la forma dei loro corpi era cambiata a quanto pare il loro odio non accennava ad affievolirsi.
José poggiò la mano sulla pistola e mentre l'altro con uno scatto la abbassò mentre lo vide dirigersi verso sua sorella.

Sorrise istintivamente alla vista di quella pancia ed i suoi occhi le dissero
- Mi dispiace, non avrei mai dovuto tanto tempo fa metterti in quel convento -
Perciò le baciò la fronte mentre lei si sciolse in un dolce abbraccio.
Jack posò la pistola nel fodero sentendosi maledettamente fuoriluogo in quella situazione.

- Sei bellissima, assomigli sempre di più alla mamma lo sai? -

Lei gli sorrise e le venne da piangere perché quegli odori, la presenza forte di José oltre che l'imponente casa bianca alle sue spalle, le ricordavano i pomeriggi passati a leggere oppure a giocare in quel giardino.
Grazie a José era stata veramente felice pur non avendo più la madre e non avendo mai conosciuto il padre.
Aveva avuto un'infanzia bellissima grazie al suo fratellone...

L'uomo li accolse nella sua casa a braccia aperte e si premurò che i due avessero qualsiasi cosa al loro servizio.
Nulla era stato cambiato a partire dal marmo bianco fino al posto dei quadri. Svegliò mezza servitù per servirli ed improvvisamente Angelica tornò ad essere la regina che era sempre stata, tutti si ricordavano di lei, del suo buon cuore e dei suoi educati modi femminili di fare che nonostante tutto non erano stati intaccati.
Era davvero cosi facile amarla? Si chiese Jack in quel momento, provando anche una sorta di gelosia perché non era abituato a vedere che qualcun altro oltre lui amasse la sua donna in un modo così palese.
In quel posto tutti conoscevano capitan Sparrow ma nessuno aveva paura di lui, lo trattarono con riguardo solo perché era legato a lei ma non per altro.
Lui lì non era nessuno, sarebbe sempre stato un nessuno e questo lo sapeva fin troppo bene. Stette zitto durante quella piccola riunione familiare ed anche durante quella specie di cena improvvisata perché non aveva nessuna voglia di discutere.
Davanti tutto quello si sentì anche inadeguato, perché lui cosa diavolo aveva da offrirle?
Sentì la mano della sua donna stringere la sua da sotto il tavolo e le sorrise falsamente per darle conforto.
Quando gli sguardi dei due uomini si incontravano dire che l'aria si faceva pesante era davvero riduttivo, lei cercava di distrarli o di coinvolgere Jack in conversazioni tipo la gravidanza ma non c'erano versi.
Non potendone più di quella situazione fece finta di essere stanca e di voler tornare nella sua vecchia stanza, cosa che ovviamente le fu concessa senza alcuna esitazione.
Come ogni minima volta in cui si trattava di fare scale Jack la prese in braccio e quella volta toccò ad José a sentirsi di troppo tra la complicità dei due che nonostante il silenzio era evidente a tutti.
Provò insana gelosia ed ebbe voglia di stendere il pirata con un bel destro ma si trattenne quando vide la sorella sorridente tra il collo di lui.
Quel bastardo se la ricordava bene la camera di Angelica.

- Ti amo lo sai vero? -

Lui annuì chiuso nel suo mutismo selettivo, aprì la porta con un piede per poi posare la donna delicatamente sul letto.
Angelica iniziò a spogliarsi ma non vide l'uomo fare altrimenti.
Stava di spalle intravedendo qualcosa dalla finestra, probabilmente sognava ad occhi aperti di poter stare sulla sua amata nave.
Si tolse la giacca gettandola da qualche parte nella stanza ed aprì la finestra.
Faceva un caldo bestiale in quella dannata terra e la verità era che lui lì non ci voleva stare, troppi ricordi e troppo dolore.
Ogni volta che tornavano lì succedeva qualche tragedia ed il fatto che ora fossero lì non era nulla di buono.

- Non vieni a letto Jack? -

Lo guardò arrotolare le maniche della camicia lungo le braccia e poi accendersi una sigaretta.
Non c'era una spiegazione logica ma quando lui era illuminato dalla luce lunare era incredibilmente sexy.

- Adesso vengo Angelica tranquilla -

Le rispose dolcemente ma con una nota di tristezza nella voce.
I sogni della donna di poter togliergli quella camicia vennero così spezzati per pensare al suo uomo.
Intanto che si era cambiata si avvicinò al pirata abbracciandogli la schiena.
José passò per dare la buonanotte alla sorella ma trovando la porta chiusa fu più forte di lui la voglia di ascoltare quello che i due avevano da dirsi, sentì il rumore dei baci per lui odioso ma continuò imperterrito a rimanere lì nascosto.
La sentì ridere per qualche stronzata che le aveva sicuramente detto quello ma non capì cosa perché Jack aveva la voce troppo bassa, Dio era così infastidito da quell'uomo...
Il letto si mossè sotto il peso dei due corpi e l'uomo penso il peggio.
Non sarebbe andato oltre, era già una tragedia che sua sorella fosse incinta di quel fallito.

Angelica in realtà rideva perché come accadeva ogni sera Jack raccontava la loro giornata al piccolo e non aveva risparmiato commenti pungenti verso lo zio del bambino, talmente assurdi da provocare la risata anche di chi non avrebbe dovuto ridere.

-... Sai che io e la mamma non vediamo l'ora di conoscerti? Devi far vincere il papà amore, così possiamo vantarci per tutta la vita di avere avuto ragione!
In realtà mi basta che tu stia bene perché sei una delle cose più belle che mi siano successe -

- Ti amo tanto, tanto, tanto -

Jack rise e si portò Angelica al petto, era stata una giornata orribile ma con lei vicino qualsiasi cosa era sopportabile.

- Oggi me l'hai detto due volte, devi amarmi proprio tanto eh -

Lei lo strinse forte e strofinò il suo naso contro la sua guancia.
L'uomo le prese la mano ed iniziò a giocare con le sue dita ma per la prima volta un lontano pensiero gli balenò nella mente per poi ritornare ad essere un vago e lontano pensiero.

- Grazie per tutto quello che stai facendo per me Jack -

- Dovere -

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