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La navigazione procedeva regolare con mare e vento favorevoli ma si stavano annoiando tutti molto, per questo l'unico e solo intrattenitore dei mari decise che era arrivato il momento di fare qualcosa...

- Pezzi di meeerda venite tutti qui sul ponte, oggi facciamo una meravigliosa attività di famiglia per allietare il tempo insieme -

Inutile dire che nessuno rispose alla chiamata di Jack ed inutile dire che quello trascinò ad uno ad uno i componenti di quella nave sul ponte di prua.
Non essere più capitano okay era rilassante ma a lungo andare era diventato tutto così dannatamente noioso, ogni giorno fare sempre le stesse cose e sentire le stesse cose e vedere le stesse cose.
Basta.
Lui aveva bisogno di un po' brio in quella monotonia.
Bastò urlare un po' per trascinare Gibbs e Scrum, suo padre lo aveva abbondantemente mandato a fanculo appena aveva sentito "attività di famiglia" ed i ragazzi... un secondo, ma dove diamine si erano cacciati Thiago e Javier?

Ed eccoli lì chiusi nella loro cabina a combinare l'ennesimo guaio.
Si stavano tatuando mezzi ubriachi.
Le doti artistiche non erano già delle migliori ma mezzi ubriachi tutto ciò era veramente uno scempio della natura.
Javier aveva un maiale sul polpaccio mentre Thiago dei segni simili a scarabocchi di un bimbo di quattro anni sull'avambraccio.
Il pirata rimase inorridito dalle loro tecniche artistiche e prima di sedersi accanto a loro gli mollò un ceffone dietro la testa.

- Se avevate intenzione di fare una cosa del genere bastava chiedere visto che mi stavo pure annoiando -

- Ti piacciono? -

- Mai visto roba così brutta. Avete superato perfino la spogliarellista che ha Gibbs sul braccio. Incredibile, non c'è mai fine al peggio! -

Jack prese il braccio di Thiago ed iniziò a lavorarci, noncurante delle lamentele di dolore di quest'uomo.
All'inizio era tutto così incasinato, sia dalle mani di Javier che dai nuovi schizzi del pirata ma man mano che il nuovo disegno prendeva forma un sorriso gli si distendeva sulle labbra.
Nessuno lo aveva capito come lui.
Nessuno lo aveva apprezzato, tenuto in considerazione e perfino amato come aveva fatto Sparrow.
L'araba fenice che ora aveva sul braccio era simbolo di rinascita ma anche un'apparenza a quella famiglia; tutti loro infatti avevano tatuato un pennuto sulla pelle.

- Ti dovrei lasciare con questo maiale stilizzato sulla coscia Javi, mi devi credere sulla parola... -

Quello rise e si sistemò la bandana tra i capelli che finalmente poteva portare lunghi quanto voleva senza essere scocciato da Alain e dalle sue dannate regole.

- Papà voglio anch'io un tatuaggio figo come quello che hai fatto a Thiago eh -

- Se stai fermo magari possiamo anche iniziare -

Quello iniziò poco dopo a lavorarci su mentre ascoltava le conversazioni dei ragazzi, dopotutto era un giovane anche lui.
Lentamente si erano ripresi dalla sbronza ed ora scherzavano prendendo in giro Jack che li lasciava tranquillamente fare, ridendo insieme a loro per i suoi stessi gesti.
Tutti i tatuaggi che aveva erano in qualche modo legati al suo amore per il mare e nel corso degli anni aveva anche imparato a tatuarsi da solo, ma se aveva bisogno al suo fianco c'era sempre Gibbs pronto ad aiutarlo.
Angelica non se l'era mai sentita di marchiarlo in quel modo, aveva troppa paura di sbagliare, anche se lui questo l'aveva sempre desiderato.
Era incredibile come i pensieri tornassero sempre lì da lei, dove tutto era cominciato e dove tutto doveva finire.
Forse per questo che tra le mille cose condividevano pure dei tatuaggi:
Alfa e Omega.
Principio e Fine.
Travolto da questi pensieri non si accorse che ormai stava già riempiendo l'ultimo pezzo del tatuaggio, una meravigliosa mappa terrestre o forse "una meravigliosa cartina nausica".

- Allora? Non pensi sia meglio di quel maiale orribile? -

Lui rise e lo ringraziò con gli occhi.
Si trovava bene con quei due mocciosi, davvero bene, ne sarebbe morto se gli fosse mai accaduto qualcosa.
Uno gli aveva ridato la speranza e l'altro la voglia di combattere.
Si sarebbe fatto un tatuaggio anche lui dedicato a loro due e questa volta sarebbe stata Angelica a farlo.

- Jack quando pensi che torneremo in Spagna? Perché Javi tecnicamente dovrebbe stare lì per la solita cerimonia di ogni anno -

Cerimonia?
Perché lui non sapeva mai nulla di queste cose? Quello era il momento giusto, sarebbero passati inosservati e sopratutto avrebbero avuto l'aiuto necessario dall'interno.
Fece una faccia un po' stranita alla domanda di Thiago perciò l'altro ragazzo si affrettò a spiegare la situazione, aveva riconosciuto quello sguardo ed era lo sguardo del piano d'azione.

- Si in pratica visto che non riusciremo a tornare per il mio compleanno dobbiamo necessariamente tornare per ottobre. Alain ogni anno organizza un ricevimento, non so bene per cosa perché non mi è mai fregato nulla, però ci sono sempre alti funzionari e nobili. Mamma mi ammazza se non mi vede arrivare a quella cena sappilo, probabilmente ammazzerà anche te -

Jack sorrise sornione.
La divinità che lo proteggeva non si era dimenticato di lui neppure questa volta, l'occasione che gli stava servendo era inimmaginabile.

- Per questo motivo noi ci fingeremo funzionari della corona spagnola e tu suo figlio. Black mamba parte tre è ancora più geniale delle prime due parti! -

- Hai già ideato la terza parte?! In quanto?
Due minuti? Ma tutto bene?! -

Sparrow li trascinò fuori con il suo entusiasmo.
Quello che la ciurma non capiva era che lui aveva appena trovato la chiave per il paradiso, incredibilmente le cose erano più facili del previsto.
Certo bisognava non risvegliare Barbanera o quantomeno sopravvivere alla sua furia omicida ma tutto sommato non era poi così disperata la situazione.

- Dovete imparare sostanzialmente ad essere chi non siete. Damerini e precisamente quelli di corte quindi linguaggio forbito, latinismi, lodare sempre il re ed il Signore. -

I ragazzi che non conoscevano questo lato di Jack restarono ammutoliti e spiazzati mentre Gibbs e Scrum mormoravano sottovoce che quella era senza dubbio la parte più divertente del loro mestiere.
Imbrogliare era il loro forte ed erano anni che non gli bastava più prendere in giro le signorine o vecchi mercanti.
Quella era anche la loro occasione per rivalersi ed anche per divertirsi un po' come ai vecchi tempi.

- Jack ma se tu sei un animale... da che pulpito ci viene la predica ah -

- Mio adorato Thiago non la reputo un'offesa semplicemente perché sono un camaleonte.
Io posso essere qualsiasi uomo è richiesto dall'occasione, questo è ciò che fa Capitan Jack Sparrow un grande! -

I poveri ragazzi non avevano nemmeno idea di quello che li stava aspettando...

In alto mareDove le storie prendono vita. Scoprilo ora