Capitolo 1. Ciao io sono..

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Okay ammetto che avere la schiena bloccata alle 4.00 del mattino e piangere dal dolore non era proprio il massimo.
E di certo non volevo che cominciasse così la mia straordinaria avventura!
Ma torniamo indietro nel tempo, precisamente un mese fa, dove tutto ebbe inizio.

Questa storia la dedico a Te.

*Un mese fa*

Sul mio Mac argentato portatile avevo trovato dei vecchi annunci di lavoro dove alcuni titolari cercavano delle bariste, delle cameriere o del personale con esperienza.
Lavorare in quel settore non era proprio il mio forte, visto che non riuscivo nemmeno con una mano sola, a portare due bicchieri di vetro in un vassoio.
Via via scorrendo sui vari siti internet, trovai un annuncio molto interessante dove delle aziende cercavano alcune animatrici anche senza esperienza per intrattenere i ragazzi, i bambini e le famiglie sulle navi da crociera da ogni parte del mondo.

Mi sembrava un sogno.
Il pensiero di vivere un'esperienza del genere mi strappò un sorriso.
Così presi la mia decisione di inviare la mia candidatura in formato pdf con tutti i miei dati.

Il mio telefono pochi minuti dopo attirò la mia attenzione facendomi di colpo sobbalzare dal letto.

<< Di già? Wow, sono molto veloci a leggere i curriculum! >>.

Una signora mi aveva chiamata per propormi un lavoro come educatrice per bambini e ragazzi in una colonia estiva.

<< Mi piacerebbe molto!!>>, risposi emozionata avendo le mani che tremavano per la troppa emozione.

Verso cena avvisai la mia famiglia della meravigliosa opportunità e improvvisamente i miei genitori sgranarono gli occhi dallo stupore. 
In me si scatenò una leggera paura ma anche un'adrenalina indescrivibile.

<< Sei sicura di voler andare a fare questa esperienza? Ti ricordo che dovrai stare un mese laggiù.>>, mi avvertì mia madre tenendomi la mano preoccupata mentre stavo per finire di mangiare l'ultimo pezzettino del petto di pollo con i funghi.

<< Posso farcela mamma, sono certa che questa esperienza mi maturerà e magari più avanti, potrò avere la possibilità di andare a lavorare in altri posti.>>, risposi ricambiando il gesto con un sorriso.

**
Il grande giorno finalmente era arrivato e la mia valigia era piena come se dovessi partire per la guerra. 

A momenti scoppiava! 
Avevo preso tutto, anche il mio pinguino azzurro di peluche di nome Federico.

Il viaggio in macchina con la mia famiglia era molto divertente.

 I miei genitori cantarono a squarciagola le canzoni anni 60 mentre io ridevo a crepapelle insieme a mio fratello.

Dopo quasi due ore e mezza arrivai a destinazione.

Dalle foto che avevo visto sul mio computer, la struttura sembrava una scuola anzichè una colonia estiva. Mio padre parcheggiò la macchina e spense la radio che mi stava solo distraendo. 

Scendendo dalla macchina notai un sacco di cartelloni colorati e foto appese in alto di bambini e ragazzi felici. 

Entrai dentro con la mia valigia pesante e il mio beauty case fiorato.

La prima cosa che sentii immediatamente fu il profumo del mare e una musica molto movimentata che addirittura conoscevo.

<<Penso che mi troverò bene qui!>>, esclamai emozionata avendo gli occhi a cuoricino.

Il pavimento era in mosaico, i muri erano dipinti di mille colori e alla mia destra c'era una scrivania a forma di pellicola fotografica di colore nero, invece alla mia sinistra c'era una porta bianca. 

Davanti a me avevo delle ragazze che stavano aspettando non so chi e sembravano molto agitate.

Ad accogliermi fu una donna con gli occhi marroni e i capelli biondi. Aveva le lentiggini e la pelle abbronzata. Tra i capelli aveva un fiocco rosso come fermaglio, un paio di orecchini di perle e mille bracciali colorati ai polsi.
Era vestita come se dovesse andare da un momento all'altro al mare.

<<Sei Luna giusto?>>, mi chiese gentilmente sorridendo. 
<< Sì, piacere! >>, le risposi intimidita.
<< Il piacere è tutto mio, io sono Beatrice la coordinatrice di questa colonia,benvenuta all'Aquilone! >>, strinse la mia mano con sicurezza.

<<Grazie mille! >>.
<<Oh, che sbadata! Vedo che hai una valigia molto pesante, sarà meglio che ti mostriamo subito le stanze. Anzi ora chiamo Lucas e ci pensa lui a mostrarti tutto e a farti da guida.>>, disse senza che io potessi replicare.

Beatrice aveva chiamato un ragazzo molto più alto di me e molto abbronzato.
Aveva i capelli mossi castani scuro, gli occhi marroni nascosti da un paio di occhiali da vista color argento.
Indossava una maglia blu con la stampa di un aquilone, un pinocchietto nero e delle scarpe nere e bianche.

<<Saliamo? >>, mi chiese cordialmente guardandomi con un tenero sorriso.

Rimasi a fissarlo a bocca asciutta, come se mi avesse ipnotizzato con qualche suo trucco di magia. Preoccupato mi sventolò una mano davanti al viso.

"Brava Lu complimenti, nemmeno il primo giorno e già ti prendi una sbandata enorme per uno sconosciuto?", mi ammonì il mio subconscio, che iniziò a parlare senza che nessuno lo avesse interpellato.

Mi svegliai dal mio stato di trance e risposi intimidita e con timore allo stesso tempo.

<< Certo, scusami ero assorta nei miei pensieri.>>.

Così feci cenno con la testa a mio padre di portare nella mia stanza la valigia che pesava un quintale, ma il ragazzo dai capelli mossi lo fermò.

<< Non si preoccupi, ci penso io stia tranquillo.>>

I miei genitori rimasero senza parole, ed io più di loro.
Salimmo di sopra e notai con felicità la mia stanza al primo piano pieno di aquiloni, nuvole bianche e tante foto con un casino di persone famose.
La mia stanza era la numero 16.

Aperta la porta vidi sette letti, con due piccole scrivanie bianche, due sedie in legno, uno specchio piccolo e due grandi finestre dove la vista era mozzafiato.

<<Eccoci arrivati, questa è la stanza dello staff e la condividerai con le altre colleghe che a momenti arriveranno. Nel frattempo tu puoi sistemarti dove vuoi.>>, mi disse con serietà ma allo stesso tempo con gentilezza.

<< Ti ringrazio sei stato molto gentile, spero solo che la valigia non ti abbia affaticato.>>, risposi preoccupata. 

<< No, tranquilla sono un ragazzo forte>>.
<<Menomale>>, mi guardai attorno per capire se era vero quello che stava accadendo o era soltanto un sogno.
Ma a svegliare i miei pensieri fu il ragazzo riccioluto.

<<Comunque mi presento, mi chiamo Lucas. Benvenuta alla colonia l'Aquilone! >>, mi strinse la mano e sentivo la sua presa calda ma allo stesso tempo confortevole e dolce.

Ricambiai allentando la presa dalla sua stretta in un attimo di timidezza.

<< Ciao io sono Luna, il piacere e tutto mio! >>, sorrisi come un ebete.

<< Ora è meglio che vado, ti lascio sistemare le tue cose. Ci vediamo!>>, rispose con un sorriso spostandosi il ciuffo.

<<Ti ringrazio per.. per la valigia.>>, lo ringraziai prima che uscisse da quella stanza.

<<Figurati. >>.

" Inutile Luna, sei già nel mondo delle meraviglie non capisci più niente!! Questo ragazzo ti ha colpita in pieno!".

Shhh, ma proprio ora il mio subconscio deve parlare? Aspetta un momento ..come si chiama?

"Sei sempre la solita".


Spazio Autrice:

Come vi sembra il primo Capitolo?

Cosa succederà secondo voi in questa colonia?

L' estate sulla Pelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora