Capitolo 32 : Cappuccetto Rosso

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"Fatti coraggio, non è ancora finita tra voi due" .

Devo andare da lui, dirgli che mi dispiace e che non voglio perderlo e ... okay forse è meglio se vado da lui e poi vedo che cosa succede.

Beatrice mi chiamò prima che io potessi mettere piede al bancone del bar.
Mi chiese di cominciare a far sedere tutti i ragazzi e di prendere le sedie che stavano in mensa.

<< Dobbiamo calmare questi ragazzi, perciò faremo vedere un bel film nel grande salone. Justin sta già prendendo il proiettore insieme ad Adeline. >> .

<< Va bene, allora io torno subito con delle sedie. >>, risposi uscendo dal grande salone per entrare nella porta della mensa.

Presi due sedie alla volta, ma come una sciocca mi accorsi che da sola non riuscivo ad aprire la porta.

<< Vuoi una mano? Ti vedo in estrema difficoltà >>, mi chiese una persona dietro alle mie spalle.

In un primo momento rimasi immobile, anche perché le sedie non erano molto leggere come speravo.

<< Sto cercando di portare due sedie alla volta nel grande salone solo che.. >>.

Non mi fece finire di parlare che prese tre sedie, mettendone una sopra l'altra per poi portarle via.

" Mio Dio che ragazzo forzuto!! "

<< Dai, ti do una mano io..>>, si offrì Lucas con gentilezza.

<< T..ti ringrazio >>, risposi intimorita uscendo a fatica con due sedie.

In quello stesso istante mi sentivo mortificata per avergli detto quelle brutte cose che nella realtà nemmeno pensavo. Ero solamente arrabbiata per come mi aveva trattata.

Posai le sedie nel grande salone, mentre Justin prese il telo bianco dove lo poggiarono per terra con l'aiuto di Fabrizio un uomo abbastanza forzuto.

Venne proiettato il film: " L'uomo invisibile".

Durante la proiezione del film notai con la coda nell'occhio Lucas mentre era seduto su una panchina.
Spostò lo sguardo su di me e senza battere ciglio se ne andò dritto in direzione.

<< È ancora arrabbiato con me.. ne sono certa>>

**
L'ora di pranzo arrivó in un baleno.

<< Luna, hai un minuto libero? >>, mi chiese Osvaldo interrompendo le portate che stavo facendo alle ragazze ai tavoli.

<< Ciao Osvaldo, dimmi pure >>

Avevo il cuore in gola e due piatti di pasta che mi stavano ustionando il palmo della mano.

<< Ho una buona notizia per te.>>
<< Mi dica pure..>>

<< Dopo parecchie ore sono riuscito a convincere il direttore a non mandare via Justin. In fin dei conti è un bravo ragazzo, giovane e con tanta voglia di imparare questo bellissimo mestiere, quindi in parole povere, Justin rimane in colonia. >>, mi rispose con un sorriso enorme in viso.

Finalmente una gioia!!

<< Oh mio Dio, che bella notizia che mi hai dato! Ti ringrazio tantissimo Osvaldo!! Ma Justin è al corrente di questa notizia? >>, chiesi emozionata senza far cadere i piatti che avevo tra le mani.

<< Non ancora, glielo vuoi dire tu? >>
<< Certo che si, grazie ancora Osvaldo!! >>, lo abbracciai forte e una lacrima di felicità rigò il mio viso.

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