Capitolo 13 : Un Te' al Limone

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Lo incitai a continuare nonostante mi avesse lasciato leggermente sulle spine.

<< Cosa è successo poi? >>, chiesi nella speranza che non fosse andato oltre al bacio. 

<< Posso confessarti una cosa? >>
<< Certamente. >>

<< La verità è che non ho provato nessuna scossa o nessuna scintilla come la chiamate voi tutti. Pensavo che forse era normale e dovevo solo conoscerla meglio. Ma vuoi sapere un'altra cosa strana? >>, mi chiese abbassando il capo indeciso se dirmelo oppure no.

<< Dimmi >>, risposi avendo una strana sensazione alla bocca dello stomaco che mi stava soffocando pian piano.

<< Torno a casa dopo mezz'ora di corriera e non appena arrivo in camera mia, mi metto il pigiama e poi a dormire. E indovina chi sogno? >>

<< Smeralda? >>
<< No, un'altra persona.. >>
<< Un'altra persona? >>

<< Sì, insomma.. non è strana come cosa? Bacio Smeralda e poi sogno un'altra persona al mio fianco. A volte sono strano anche io ahah, scusami se ti ho fatto perdere tempo. >>, disse spostandosi il ciuffo mosso che aveva davanti agli occhi.

Boooooooom!!!!!

Ero rimasta senza parole.

Mentre lo ascoltavo avevo quelle piccole scosse come se dovessi farmi avanti io, chiedergli se ero io quella persona nel suo sogno, ma suonava così strano e improbabile.

Sentivo un certo interesse reciproco fra noi, ma allo stesso tempo avevo paura di avere l'ennesima bastonata nelle gambe.

" Io ho capito tutto. Quella ragazza che ha sognato sei tu cara Luna sveglia! " .

È impossibile che sia io, ci siamo visti solo due volte in una settimana.
Non illudermi anche tu.

Se veramente sono io, me lo dovrà rivelare lui un giorno.

<< Sai una cosa? Io ti capisco benissimo e non sei l'unico, non demoralizzarti. >>

<< È capitato anche a te? Di non provare nulla per la persona che ti piace? >>, mi chiese pulendosi gli occhiali con un fazzoletto.

<< Eh sì, devo confessarti che anche a me è capitato di non sentire nessuna scintilla o nessuna scossa per qualcuno, forse parecchie volte ma, credimi, cerca di avere pazienza e darle tempo. Se lei proverà qualcosa di forte per te ma tu ancora niente, vorrà dire che questa persona non è quella giusta e magari troverai di meglio in giro. >>, gli risposi consolandolo.

<< Se non proverò niente alla seconda uscita che farò con lei, la lascerò stare. Tanto qui nessuna mi fa la corte fidati. >>

Ne sei proprio sicuro Lucas?

Fummo interrotti dalla voce di Beatrice che ci disse di non stare a lungo in sala perché i cuochi dovevano sparecchiare e pulire la mensa. 

<< Sono sicura che prima o poi troverai qualcuno che ti apprezzerà per come sei. >>

<< Ne sono certo.>>, mi rispose aiutandomi a sparecchiare la tavola.

<< Ora è meglio che torno di sopra. Buon lavoro Lucas! >>

Lo salutai con la mano sorridendo mentre lui stava per uscire dalla mensa e dirigersi nel grande salone.

<< Ci vediamo più tardi. Buon riposo. >>

Più tardi?!
Intende stasera?

Sarà meglio andare di sopra.

Entrai nella mia stanza dove mi buttai di peso sul mio letto ripensando alla conversazione delicata che avevo fatto a pranzo con Lucas.
Non pensavo che un ragazzo come lui si poteva aprire così tanto con me.
Magari ha visto qualcosa di buono o speciale da rivelarmi un pò di cose su di lui.

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