Capitolo 37. La penitenza

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Tornai in camera mia felice e spensierata. Pensai a quel bacio casto che mi diede Lucas.
Per la prima volta stavo provando tante emozioni e in un attimo sentivo persino le farfalle nello stomaco svolazzare a più non posso.

Mi piace davvero?

Ad un certo punto il mio cellulare vibrò. Erano i miei genitori.
Cosa potevo dirgli? Sopratutto a papà!
Di certo non del bacio con Lucas in infermeria o la pallonata che avevo preso in piena faccia questa mattina in spiaggia.

"Sciogli i tuoi pensieri e stai tranquilla come sempre "

Presi coraggio e risposi al telefono.

<< Pronto mamma come stai? >>, chiesi felice di sentirla dopo un paio di settimane.

<< Tutto bene tesoro e tu? Sei pronta per domani? >>

<< Domani? Perchè domani? Cè qualcosa di importante che non mi hai detto? >>

<< Ti veniamo a trovare sciocchina e abbiamo anche una bella sorpresa per te >>

<< Una sorpresa? Di che si tratta? Oh che emozione! Non vedo l'ora di rivedervi e abbracciarvi forte >>, saltai come una bambina di cinque anni.

<< Bene allora ci vediamo domani tesoro, ora scappo che altrimenti la tisana si brucia. Ti auguro una buona serata >> Mi salutò regalandomi i bacioni da parte di tutti.

Finalmente potevo andare a dormire felice.
Indossai il pigiama e dopo poco si illuminò il mio cellulare con una notifica su Instagram. Mentre guardavo le stories, apparì quella Lucas che aveva postato uno stato con la canzone: "Gucci Gang " di Lil Pump.

Anche se quella canzone non aveva praticamente senso cominciava a piacermi.

Spento il telefono, mi addormentai nella speranza di fare un bellissimo sogno come quello fatto in ambulatorio durante il pomeriggio.

**
La mattina dopo mi svegliai di buon umore. Orso Baloo aveva bussato alla porta dove trovò solo me in pigiama mentre stavo aggiustando il mio letto.

<< Buongiorno Orso Baloo!! >>, lo salutai con un sorriso.

Il travestito ricambiò con una carezza e subito dopo con una cuscinata.

<< Ti ringrazio, sei troppo gentile nei miei confronti >>, mi sistemai per la seconda volta i capelli.

Se ne andò ciondolando come un pinguino.
Esatto proprio come il mio pinguino azzurro di peluche.
Mi scappò una risata per quella camminata buffa.

<< Bada alle ciance, sarà meglio che mi sbrigo, prima che faccio tardi! >>.

Preparai in fila indiana le mie fanciulle per poi scendere e andare a fare colazione.
Entrate in mensa feci accomodare le ragazze a tavola e chiesi cosa volevano da bere.

<< Okay porto subito la teiera così vi servo, però fate mangiare anche a me per favore, va bene? >>, chiesi con ironia.

<< Tranquilla ti aspettiamo >>, mi rispose una ragazza dai capelli lunghi mori sfiorandomi la mano.

Presi la teiera che scottava e mentre stavo tornando al tavolo del mio gruppo, vidi Lucas che cercava qualcosa.

Versai il tè e la cioccolata calda alle ragazze che subito dopo mi ringraziarono.
Quando qualcuno mi toccò la spalla.
Mi voltai ed era Lucas.

<< Mi verseresti del tè? È da un ora che lo cerco >>, mi chiese gentilmente con la sua faccia da finto duro.

<< Certo, con piacere >>, gli versai la bevanda calda nella sua tazza con un sorriso.

L' estate sulla Pelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora