L' estate sulla Pelle

Capitolo 41 : Il ballo

<< Addirittura il papillon? Sei elegante, ma io sentirei molto caldo anzi morirei di caldo e.. >>

Lucas indossava una camicia a maniche corte a righe, un paio di pantaloncini neri e un paio di scarpe nere.
Il profumo che aveva addosso attirava sempre di più la mia attenzione.

<< Luna, non ho caldo perché la camicia è a maniche corte. Sai una cosa? Questo vestito ti dona molto, però ha un difetto >>.

Un difetto?
Oddio lo sapevo! Mi sono dimenticata di indossare gli orecchini a perla oppure ho i capelli fuori posto.

" Che ansia che fai venire Lucas!!"

<< Quale difetto? >>

Lucas si avvicinò a me sciogliendo lo chignon mezzo decente che avevo fatto con tanta cura.
Fecero un movimento fluido, come una magia.
Mi spostò qualche ciocca dal mio viso dandomi una carezza.

<< Così va molto meglio >>, mi guardò soddisfatto.

Ecco risolto l'arcano mistero.
Lucas non sopporta che porto legati i capelli.
Datemi aria per favore!

Justin mise una canzone a caso sul portatile e poco dopo uscì: Stevie Wonder - I just call to say I love you.

"No New Year's Day to celebrate
No chocolate covered candy hearts to give away
No first of spring
No song to sing
In fact here's just another ordinary day".

Mi venne in mente quella sera dopo la mezzanotte quando Sebastian mi invitò a ballare un lento.

FLASHBACK:

<< Cosa ci fai seduta sul divano tutta sola? >>, mi chiede Sebastian spostandosi il ciuffo.

<< Non sono da sola, mi sto solo riposando i piedi perché ho ballato parecchio >>, mento, non mi sento a mio agio in questo posto.

Chissà dov'è andata a finire Stefania.
Sarà sicuramente andata a festeggiare con le altre di sopra.

<< Non prendermi in giro Luna, con me non attacca >>, dice Sebastian sedendosi vicino a me.

<< Credimi, volevo solo stare seduta per qualche secondo >>, tento una seconda volta di essere credibile.

<< E se ti invitassi a ballare un lento, accetteresti o rifiuteresti? >>, mi chiede alzandosi poi dal divano porgendomi la mano.

<< Ok va bene, ma solo un ballo Seb. Sono incapace a ballare i lenti e non voglio fare figuracce >>

<< E che problema c'è? Ci sono io a guidarti visto che sono il tuo..hombre >>.

Iniziamo a ballare un bellissimo lento nonostante le prime volte gli schiacciavo le sue scarpe Adidas bianche.
Mi stringo più forte a lui ondeggiando all'unisono e dopo avermi fatto fare una giravolta, mi bacia il dorso della mia mano.

<< Non sei proprio male a ballare. Grazie per aver ballato con me Lu >>, mi ringraziò baciandomi il dorso della mano, come un vero principe delle favole.

<< Grazie a te Seb >>
<< A più tardi! >>

FINE FLASHBACK.

Un bel ricordo mi aveva lasciato Sebastian.
Saranno passati dieci anni da quella serata pazza. Sicuramente ora sarà già sposato con qualche figlio in una grande casa con piscina.

<< Luna? Ci sei?? >>, Giacomo mi sventolò una mano davanti agli occhi preoccupato.

<< Scusami ero distratta. Hai bisogno? >>
<< Posso chiederti di ballare? >>