Capitolo 56. La Vipera

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Quella sera ero seduta su una sedia di legno in terrazza sentendo l'aria, le onde del mare e i mormorii nelle camerate .

<< Sola? >> Mi chiese Simone aprendo la finestra.

<< Sto aspettando Adeline da mezz'ora, ma penso che non verrà. Starà sicuramente parlando con Jus in giardino. Un pò li invidio perché sono così belli insieme >> Dissi a braccia conserte, accavallando le gambe guardando la luna piena che piano piano si stava schiarendo.

Simone abbozzò un sorriso .

<< Non ti muovere, torno subito >> Disse andando via e tornare dopo due minuti con una sedia di legno in braccio.

<< Questi due animatori si conoscono da tanto? >> Continuò poggiando la sedia per terra.

<< Secondo me si sono innamorati reciprocamente dal primo giorno che sono arrivati in colonia.. >>

"Beh anche tu hai preso una cotta micidiale per Lucas dal primo giorno"

<< Sono belli. Infatti questa sera li ho visti che si davano la mano durante la grigliata ... >>

<< Spero che mi inviteranno al loro matrimonio ahah. Te invece hai la morosa? >> Gli chiesi a bruciapelo voltandomi per guardarlo.

<< No, sono stato due anni e mezzo ma poi è andata male .. lei ha deciso di troncare. Adesso, si aspetta quella giusta, quella che deve colpirmi in pieno cuore e non deve piacermi solo esteticamente ma anche caratterialmente >>.

Simone era bravo forse più di me a rompere il ghiaccio, e in alcune cose mi somigliava sopratutto a livello sentimentale .

<< Sono d'accordo con te. Anche io anni fa ho avuto una storia, ma non è andata come speravo, perché ero solo una bambolina con cui poteva giocare con il mio cuore. Diceva di volermi bene e poi davanti ai nostri amici si reputava un grande stronzo senza cuore. Poi un giorno decisi di mia spontanea volontà di lasciarlo. Io ora sto bene e non ho problemi perché fortunatamente sto conoscendo tanta gente gentile e disponibile >> Gli confessai guardandolo negli occhi.

Simone puntò lo sguardo verso le piccole stelle che stavano brillando in alto .

<< Penso che se non avessimo avuto queste piccole batoste, non saremo di certo qua a raccontarle con leggerezza. La vita a volte è bella così. Se cadi ti puoi rialzare, se sbagli puoi sempre imparare nuove cose e gli ostacoli faranno sempre parte della nostra vita, che siano belli o brutti non ha importanza. Se hai un obiettivo devi raggiungerlo senza farti scrupoli o drammi. Dico bene?  >> Mi chiese avvicinandosi con la sedia .

<< Hai ragione. Io purtroppo mi faccio troppe paranoie nella mia vita, ma quando sento che tutto sta andando per il verso giusto mi calmo e di colpo la mia testa è tranquilla e rilassata. Le batoste come le chiami tu, sono sempre un percorso di vita . Ed io ne ho avute di batoste .. forse più forti di quanto uno possa immaginare . Ora, non pensare che io sia una ragazza sfortunata eccetera, ma bensì una ragazza forte, che ha combattuto tante di quelle battaglie che solo Dio sa . Potevo mollare e invece mi sono rialzata anche con il cuore pieno di ferite causate da certi cretini >>

Poco dopo ci fu il silenzio nelle camere, le luci erano spente e sentii solo i nostri respiri e l'aria frescolina.

Cominciai a sentire freddo e dei piccoli brividi cominciarono ad arrivare causandomi la pelle d'oca in tutto il corpo .

<< Sarà meglio andare in camera, sto sentendo freddo e non vorrei ammalarmi >> Gli dissi tremando appena.

<< Tieni, prendi la mia felpa. Se non ti dispiace vorrei restare ancora un pò ad ammirare questo magnifico panorama. La luna e le stelle questa sera sono così luminose >> Mi rispose togliendosi la felpa rossa che aveva addosso per poi farmela indossare .

L' estate sulla Pelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora