Avevo paura?
Di cacciarmi in un altro guaio questo era poco ma sicuro.Stavo cominciando a provare qualcosa, ma non avevo molto tempo a mia disposizione .
Avevo solo 35 giorni di lavoro, dopodiché tornerò a casa dalla mia famiglia.Per lui volevo essere un amica speciale.
Ma da una parte il mio cervello pensava a come sarebbe stato bello raccontargli ogni mese, ogni giorno e ogni anno quello che mi accadeva, mentre dall'altra parte, il mio cuore mi impediva di fare cavolate per non avere un altra ferita.Anni fa ero stata ferita da tantissime persone.
Tante parole ma niente fatti, aspettando che io potessi abboccare.
Certo, le parole erano molto belle, ma non vedevo nessun gesto come una carezza o uno sguardo intenso. Erano tutte prese in giro.Dopo anni lasciai il mio cuore in pace e giurai a me stessa di non fidarmi più di nessuno.
Non facevo altro che stare male e vivere di amori sbagliati, quando potevo avere al mio fianco una persona che poteva stravolgere la mia vita e renderla ogni giorno più bella.
Verso sera vidi Lucas vicino al bar intento a far ripartire la cassa che era andata in tilt.
<< Ei, ti vedo indaffarato. Se vuoi torno più tardi non vorrei disturbarti. >>, gli dissi notando la sua concentrazione per aggiustarla.
Mugugnò qualcosa ma non riuscì a capire molto.
<< No, purtroppo questo catorcio è vecchio come mia nonna. Dovrò chiamare qualcuno di più esperto di me. >>, rispose sedendosi sullo sgabello stremato.
<< Il caro Lucas aggiustatutto non è in grado di sistemare una cassa vecchia? Mi dispiace. >>
<< Sono solo incavolato perché andava perfettamente bene fino a qualche ora fa, che due palle! >>.
Mi avvicinai a lui andando dietro al bancone e un foglio colorato vicino alla cassa attirò la mia attenzione.
Con una penna con l'inchiostro blu, disegnai due occhi, la bocca, le mani, le braccia e le gambe.
Non mancava nulla al mio scarabocchio quando Lucas lo modificò, e sulla mano sinistra del mio omino aggiunse un machete da cucina.<< Potevi disegnare qualcosa di più carino, che ne so, un fiore o una bella rosa blu ad esempio invece che un arma da omicidio ahah. >>, gli dissi distogliendo lo sguardo per un momento dal disegno che stavamo facendo, e il suo viso mi apparve molto vicino al mio.
<< I fiori si regalano non si disegnano Lunita. >>, rispose continuando a disegnare.
<< E perché disegnare un machete? >>
<< Mi è passato per la mente di disegnare un arma da omicidio. E così ho fatto. Tu perché disegni o scarabocchi? >>, mi chiese alzando un sopracciglio.
Con aria di sfida gli disegnai un cappio attaccato al collo.
" Certo che voi due potete prendervi a braccetto."
<< Io disegno o scarabocchio come dici tu, perché mi andava di farlo e per distrarti un po' da quella cassa che ti stava facendo impazzire. >>
<< La cassa dovrò farla partire, altrimenti come farò a diventare un barista ricco me lo spieghi Lunita? >>, chiese ironico.
<< Pensavo ti piacesse il teatro o il cinema.. uhm.. tu mi stai confondendo Lucas. >>
<< È uno dei miei obiettivi Lunita. >>
<< Non sono Lunita, io mi chiamo Luna. Quante volte te lo devo ripetere? Non mi piace quel nomignolo. Troverò un nomignolo anche per te così ti lamenterai anche tu e mi pregherai di smettere ahah. >>
STAI LEGGENDO
L' estate sulla Pelle
ChickLitLuna, una ragazza di 22 anni, dai capelli rossi mogano, ha la fortuna di andare a lavorare in una colonia estiva per la prima volta come educatrice. Incontra Lucas, un ragazzo di 15 anni del posto dove instaureranno un bellissimo rapporto amichevol...