Capitolo 36. Io Rischio

51 9 12
                                    

Mi svegliai di colpo e capì immediatamente che era solo un sogno.

Un bellissimo sogno.

Mi girai e mi rivoltai nel letto dell'infermeria più volte, ma niente da fare.
Quel sogno mi aveva stranita.

"Magari è la febbre che sta salendo e tu non ti senti bene. Cerca di stare a riposo come ha detto Eleonora "

*TOC TOC*

Qualcuno bussò alla porta dell'ambulatorio.

<< Chi è? >>, chiesi quasi senza voce.
<< Ele sono Lucas, posso entrare? >>

AAAAAAH!!!!
LUCAS ?!?!

Oddio e ora?

" Forza e coraggio!!"

<< Sì certo entra pure >>, risposi avendo il batticuore.

Se non la smette di battere così forte penserà che sto molto ma molto male.
Prenderò sicuramente un piccolo infarto che sarà mai ahaha.
Devo cercare di calmarmi.

Un respiro profondo e .. Aaaaah non riesco!!!

<< Ei, come stai? Finalmente ti sei svegliata. Ti ho portato un vassoio con tante cose buone da mangiare, hai fame? >>, mi chiese con tenerezza trasportando come un fattorino un vassoio argentato.

<< Ho qualche linea di febbre, ma non voglio contagiarti, inoltre non ho molta fame Lucas. >>, ignorai quel cibo che automaticamente il mio stomaco mi impediva di toccare.

<< Sei per caso a dieta Luna? Devi mettere qualcosa sotto i denti. Te lo ordino altrimenti riferisco al direttore che non hai mangiato nulla!>>.

Non aveva tutti i torti, potevo seriamente cadere malata.

Cominciai ad addentare la pasta con i broccoli lentamente.

<< Ti fermi a cenare in colonia stasera? >>, chiesi arrossendo in viso.

<< Sono venuto a portarti qualcosa per non farti restare a stomaco vuoto. La sera poi è dura andare a letto senza cena non pensi? Il direttore mi ha chiesto se potevo portarti qualcosa da mangiare e visto che sei .. la mia ... collega, beh è giusto aiutarci anche nel momento di difficoltà no? >>, mi rispose parlando senza sosta forse perchè anche lui era più agitato di me.

<< Ti fermi a cenare con me? Mangiare da sola in ambulatorio non è così bello >>.

Non ci posso credere! L'ho chiesto davvero??

Lucas accese la luce dell'ambulatorio.
Il sole stava tramontando lentamente sciogliendosi nel mare dando alcune sfumature dal rosa al violetto.

<< Per le patatine fritte hai chiamato la persona giusta. Accetto il tuo invito, ma le penne con i broccoli li mangi tu >>.
<< Va bene affare fatto >>.

Insieme mangiavamo e parlavamo dividendo pian piano le patatine intingendole nel ketchup.

<< Ho saputo che i bambini e i ragazzi questa mattina erano preoccupati per me. Che carini che sono >>, dissi coprendomi con le lenzuola e con la schiena appoggiata su un cuscino morbido.

Il venticello freddo colpì la mia pelle lentamente.

<< In effetti mancavi un pò a tutti. Tu hai uno strano potere con loro, riesci a conquistarli subito, come fai? >>, era come se fosse perplesso..

<< Sono anni che mi pongo questa domanda senza avere una risposta. Lavorando in questo settore, ovvero con i bambini, ti ci affezioni molto di più .. ed è come avere una seconda famiglia di fratelli e sorelle. La mia unica paura è di affezionarmi troppo per poi perderli di vista. È successo una volta e la sensazione è come perdere una parte di te. Forse i bambini e i ragazzi sono così teneri con me perché ho un carattere solare e dolce. >>, risposi dando poi uno sguardo alle sue mani.

L' estate sulla Pelle Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora