Stasera ci sono davvero tutti. Le birre e la musica non mancano. Vedo arrivare Dom e gli altri. Mia mi viene incontro e mi abbraccia per salutarmi.
"Abbiamo portato la scorta, caso mai finisse la birra!" dice sorridendomi. È simpatica. Gli altri si allontanano e mentre sto per farlo anche io, Dom mi trattiene.
"Ehi, non mi saluti?" fissandomi negli occhi con un sorriso stampato sulle labbra.
"Ciao." rispondo con fare menefreghista. Ma mi tira a se e mi bacia, rendendomi ancora più confusa.
"Ciao." risponde dopo essersi staccato da me. Sorridendo mollo la presa e, senza dargli tanto peso, mi dirigo verso gli altri. È una calda serata e tutti si stanno divertendo. Cantando e ballando, intercetto Dom intento a chiacchierare con delle ragazze. Mi giro dal lato opposto e mi dirigo alla console. Amanda mi segue quasi avendo capito le mie intenzioni. Prendo le cuffie e mi metto di fianco al DJ e, insieme con Amanda, comincio a ballare ed a incitare la folla impazzita. Ma penso di essere più impazzita io, onestamente. Dopo un po' Amanda mi fa cenno di andarci a fare un bagno. Tolgo le cuffie e la seguo. L'acqua è calda e, senza esitazioni, ci tuffiamo. Dopo qualche stupido giochetto, torniamo su tutte fradice. Un paio di ragazzi ci vengono incontro e Amanda comincia a ridere coinvolgendo anche me. Chiacchierando, questi ragazzi mi fanno i complimenti per la gara e dalle loro spalle intravedo Dom immobile con lo sguardo fisso su di noi. Gli si avvicina Roman e , approfittando del fatto, saluto i ragazzi e vado in casa a prendere qualcosa di asciutto. Amanda mi segue ma si ferma vicino a JD. Io proseguo dritto e prendo un asciugamani, quando vedo arrivare Dom.
"Mi sembra di averti detto di essere geloso." dice con lo sguardo serio.
"Perché dovresti? Non sono la tua "donna." rispondo accigliata.
"Dici? Io non ne sarei così sicura." ribatte offrendomi una birra. Ne bevo un sorso e la poso sul tavolo continuando ad asciugarmi i capelli. Mi guarda e sorride.
"Cos'hai da sorridere?" chiedo quasi infastidita.
"Oh, niente." risponde senza togliere dal suo volto quel sorrisetto. Qualcuno dall'esterno reclama la mia presenza quindi poso l'asciugamano e riprendo la birra. Faccio per andare via, quando di nuovo mi sento trattenere per un braccio.
"Non dimentichi qualcosa?" chiede reclamando un bacio.
"Non credo proprio." ribatto e sorridendo soddisfatta, mi allontano e lui mi segue con lo sguardo. Torno dai ragazzi e, tra chiacchiere e stupidaggini, mi allontano verso l'altro lato della spiaggia, quella meno affollata. Quel caos mi ha fatta venire mal di testa, o forse sono le birre. Mi siedo sulla sabbia a guardare il mare e, di fianco a me, dopo un po', anche Dom.
"Perché ti sei allontanata?" chiede preoccupato.
"Tu perché mi hai seguita?" dico.
"Volevo quel bacio." dice francamente.
"Io no." rispondo da stronza. Ma come un inevitabile fulmine mi tira di nuovo a se. Sta volta lo voglio anche io, quindi non oppongo resistenza.
"Sono abituato a prenderle le cose, quando le voglio." dice staccandosi per un attimo dalle mie labbra. Restiamo da soli per un po', stretti a fissare l'oceano, quasi ci conoscessimo da una vita. Decidiamo di ritornare dai ragazzi e, camminando di fianco, faccio un gesto quasi istintivo ma sono subito assorta da milioni di dubbi: "e se lui non vuole?" "e se sto correndo troppo con la fantasia?". Ma come se mi avesse letto nel pensiero, allunga il braccio e mi stringe la mano. Senza nemmeno guardarci ci siamo capiti e quasi istintivamente mi tira a se portando il suo braccio dietro il mio collo. È una sensazione bellissima. Mentre camminiamo, vedo Mia e Brian che ci guardano e sorridono e, per evitare non so cosa, cerco di allontanarmi da Dom. Lui, però, non mi lascia andare e continua a tenermi stretta a se. Ci avviciniamo e dopo aver chiacchierato un po', con un cenno, invito Mia a seguirmi in casa.
"Visto? Cosa ti avevo detto?" Prorompe Mia con sorriso da un orecchio all'altro.
"Io continuo ad avere i miei dubbi. Ascolta, ma chi era la ragazza che ho visto a Los Angeles?" chiedo curiosa e gelosa.
"Non preoccuparti di lei. Tra loro è finita molto tempo prima che conoscesse te." dice senza rispondere alla mia domanda.
"Sembravano molto affiatati."dico cercando di farle ricordare di quel bacio che si diedero quella sera.
"Credimi se ti dico che non c'è più niente fra di loro. Te lo assicuro." risponde cercando di terminare la conversazione. Arrivano anche Dom e Brian e, seduta sul bancone della mia cucina, guardo fuori notando un ragazzo che mi fissa. Per giocare a infastidire Dom, lo saluto e il tizio diventa paonazzo e quasi non sviene.
"Chi è quel tipo?" dice Dom.
"Non lo so." rispondo sorridendo.
"Lo fai apposta, vero?" chiede avvicinandosi a me e tutti scoppiamo a ridere. La sera sta giungendo al termine e tutti stanno andando via. Mi dirigo fuori per riordinare il casino lasciato e Mia mi da una mano. Quando noto che è incinta vorrei sprofondare sotto la sabbia per punirmi del fatto che non me ne sia accorta prima.
"Oh Mia, mi dispiace non essermi accorta che fossi incita! Auguri!" e l'abbraccio per congratularmi e per scusarmi allo stesso tempo.
"Grazie! È un maschio!" dice tutta euforica.
"Ma e' fantastico! Chissa come sarà contento Brian!" rispondo.
"Lui e Dom sono felicissimi!" dice continuando a sorridere. Portiamo i sacchi della spazzatura fuori e Dom ci da una mano mentre Mia e Brian ci salutano invitandomi a cena da loro domani sera. Dom decide di trattenersi ancora un po' e mentre stiamo per rientrare, mi assale un senso di ansia e disturbo.
"Che hai?" chiede avvicinandosi a me.
"Niente, ho solo bisogno di riposare." rispondo frapponendo tra me e lui la mia mano.
"Ma che ti prende? Un attimo fa stavi benone." dice tirandomi a se. Il mio sguardo diventa cupo e glaciale e quasi sembra spaventarlo. Continua a tenermi tra le sue braccia senza togliermi gli occhi di dosso come a dire "parlami, ti ascolto".
"Vuoi saperlo? Ho paura di restare sola con un ragazzo!" dico cercando di divincolarmi dalla sua presa.
"Ma non è la prima volta che restiamo soli! E poi perché hai paura?" chiede senza ancora permettermi di allontanarmi.
"Non mi va di parlarne! Lasciami, per favore!" rispondo ancora con la paura negli occhi. Mi lascia andare e rientriamo in casa. Mi dirigo verso il frigo, lo apro e vi scovo ancora un'altra birra. La prendo e ne sorseggio un po mentre Dom si avvicina e mi accarezza il volto.
"Se vuoi, me ne vado." dice con tono dispiaciuto.
"No, ma.... Uff!" faccio un respiro profondo, come per tirare fuori le parole, mi faccio coraggio e glielo dico "Il mio ex, un paio di mesi fa, ha cercato di.... si...di stuprarmi, ecco perché ho paura! Te l'ho detto, contento?" dico allontanandomi e passandomi una mano tra i capelli. Senza dire una parola, si avvicina e mi abbraccia così forse che per la prima volta, da quando sono andata via di casa, mi sento davvero al sicuro. E cosi, senza averlo programmato, passiamo la notte insieme, e quell'assurda paura che avevo provato se n'è andata. Anche Sasha ha capito che sono al sicuro tanto da restare appollaiata a sonnecchiare fuori dalla porta, come per fare la guardia. La notte passa così, come un alito di vento.
Mi sveglio e vedo che è ancora addormentato, cercando di alzarmi senza far rumore. Dopo essermi vestita, scendo in cucina e bevo un po' di caffè. Prendo un foglio e una penna e gli lascio un messaggio: "Vado a lavoro. Non ho voluto svegliarti. Resta pure quanto vuoi. Questo è il mio numero di cellulare, caso mai ti servisse. A più tardi." Prendo le chiavi della moto e corro a lavoro. Trovo tutti, o meglio, quasi tutti, già all'opera.
"Dov'è JD?" chiedo a Paul.
"Ha detto che sarebbe arrivato dieci minuti più tardi." risponde anche lui ignaro del motivo del suo ritardo. Sapere che un membro della squadra si assenta in un momento così pieno di lavoro, mi esaspera.
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Un amore a 200 all'ora.
FanfictionNon si vede spesso una ragazza andare in giro con le unghie sporche di grasso motore e chiavi inglesi nelle tasche posteriori degli shorts. Bhe, a casa mia non è una novità, anche se in famiglia, oltre a me, nessuno è interessato alle auto. E puntua...