In questi giorni non avuto nemmeno il tempo di fare una telefonata ad Amanda. Il lavoro mi ha sommerso la mente al punto di non aver ripensato nemmeno a Dom. Sono passati due mesi da quando se n'è andato e non credo ci rivedremo più. Magari non era nemmeno davvero interessato a me.
"Sam! Sam! Mi ascolti! Ma che hai oggi?" mi rimprovera Paul.
"Scusa! Dimmi, cosa c'è?" quasi cadendo dalle nuvole.
"C'è una persona che ti cerca!" dice.
"Si, arrivo subito!"
Mi sistemo per accogliere il cliente e mi avvio verso l'uscita quando un sorriso stupido mi si stampa sul volto.
"E tu che ci fai qui?" dico visibilmente scossa ma felice.
"Non posso venire a trovare la mia cuginetta preferita? Come stai? Ti trovo in forma!" dice Ryan abbracciandomi.
"Sto bene! Sei venuto da solo?" sorridendo come una Pasqua.
"No, con tutta la combriccola! Siamo venuti a trovare la famiglia!" dice.
"La famiglia? A quanto pare non sai nulla! O fai finta di non sapere?" dico insospettita dalla sua venuta.
"Andiamo a pranzo e ne parliamo. Che ne dici?" con fare fraterno.
Senza indugiare, avviso JD e lasciamo l'officina. Seduti a mangiare un hot dog, chiacchieriamo di quanto successo con i miei. Non sembra molto contento.
"Sono sempre i tuoi genitori!" dice ammonendomi.
"Si ma che non apprezzano quello che la loro figlia fa per vivere! Lo sai che non avevo nessuna intenzione di diventare avvocato!" rispondo infastidita.
"Il nonno cosa ne pensa?" ancora visibilmente turbato.
"Nemmeno lui è felice di sapere che non ci parliamo, ma per il resto è contento per me. Sono andata a trovarlo un paio di giorni fa!" cercando di cambiare discorso.
"Non c'è modo di farti cambiare idea?" speranzoso.
"Tu cosa ne dici?" per niente intenzionata a cambiare la mia posizione.
"Ok, messaggio ricevuto!"
Dopo aver chiarito questa situazione, mi ha raccontato di aver lavorato tanto anche lui in questi tempi e che era tempo di prendersi una vacanza. Scrollarsi il lavoro di dosso a volte è meglio di una doccia fredda. Presto, però, sarebbero ripartiti e io mi sarei immersa di nuovo in quel mare di casino che circolava in officina. Ma stasera ho intenzione di uscire.
"Ragazzi che ne dite se stasera ci andiamo a fare qualche birra?" dico sapendo già la loro risposta.
"Si, è un'ottima idea! Porto anche Amanda!" risponde JD.
"Come vanno le cose tra voi?" curiosa di sapere se la mia migliore amica è riuscita a tenerselo stretto.
"Adesso vanno alla grande. Ma non voglio rovinare tutto come l'ultima volta!" risponde senza togliere li sguardo dal motore che sta visionando.
"Magari questa è la volta buona!" sorridendo all'idea.
"Tu, quel tizio, l'hai più rivisto?" dice anch'egli curioso quanto me.
"Chi, Toretto? Perché avrei dovuto?" facendo finta di essere infastidita.
"Amanda dice che ha una cotta per te!" guardandomi e strizzando l'occhio.
"Amanda vede troppi film sdolcinati. Comunque, no, è andato via il giorno dopo la corsa. Ma non credo torni, o almeno non lo farà per me." sicura di quello che sto dicendo.
"Ti sottovaluti troppo!" guardandomi e sorridendo.
Arrossisco.
Passare un po' di tempo con gli amici e' proprio quello che ci voleva per riprendersi dallo stress di questi tempi. Ma Amanda sa come farmi perdere le staffe.
"Amanda smettila, o ti lego alla sedia e ti imbavaglio!" sbotto.
"Dai, si scherza! Perché vorresti dire che non ti farebbe piacere rivederlo?" sorridendomi maliziosamente.
"Probabilmente, no! Ascolta, ho altro per la testa, non voglio altre grane in questo momento." cercando di farla smettere. Però ha ragione. Mi farebbe molto piacere rivederlo, ma forse non la pensiamo allo stesso modo. Poi ogni volta che ci penso, mi dico: "Ma che ne sai se non ha già qualcuna a cui pensare!?" Credo di essermi illusa, ma stavolta sto proprio esagerando.
Decidiamo di andarci a fare una corsa. Posso sfogarmi un po umiliando qualcuno. Mi metto in postazione e al segnale schiaccio l'acceleratore. La mia Mustang è un fulmine e quando sono un po' giù, solo lei sa farmi sorridere.
Mi dispiace umiliare qualcuno, ma mi diverte. Arrivo al traguardo e mi pavoneggio un po' e, mentre mi avvicino ai ragazzi, il mio sguardo viene catturato da un'auto familiare. Una Cobra. Mi guardo intorno per cercarlo e sulla mia faccia si stampa un sorriso quasi infantile. I ragazzi non mi danno nemmeno il tempo di girarmi verso di loro che mi travolgono e mi portano verso l'auto. E' stato fantastico.
Sarà tornato?
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Un amore a 200 all'ora.
FanfictionNon si vede spesso una ragazza andare in giro con le unghie sporche di grasso motore e chiavi inglesi nelle tasche posteriori degli shorts. Bhe, a casa mia non è una novità, anche se in famiglia, oltre a me, nessuno è interessato alle auto. E puntua...