Capitolo 71 (✔️)

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Ha gli occhi ancora puntati sul corpo perfetto di Cindy ed è tanta la voglia di prenderlo a pugni e gridargli in faccia Ehi, stronzo. Tua moglie è qui. Ma preferisco uscire di scena con eleganza e superiorità. Non appena comunico ai ragazzi la mia intenzione di tornarmene a casa, di scatto, i suoi occhi tornano su di me. Senza guardarlo oltre, mi avvio verso la mia auto, pronta a rinchiudermi nella mia bolla e riflettere sugli ultimi avvenimenti. Vorrei sbagliarmi ma, quella scintilla che gli ho visto passare negli occhi, sembrava proprio desiderio. Infondo non posso nemmeno biasimarlo, io sembro una mongolfiera sul punto di esplodere. Ho troppi dubbi ancora nella testa, nonostante abbia deciso di continuare a stare con lui e, inevitabilmente, a distruggermi. Avrei voluto gridare e spaccare qualcosa, e su cosa avrei un'idea, ma devo reagire e, l'unica cosa sensata che io possa fare adesso, è andare via da qui. Arrivata vicino alla mia Mustang, Dom mi trattiene per il gomito, facendomi girare verso di lui. I suoi occhi sono incomprensibili adesso, ma credo che lo siano anche i miei. Un turbine di emozioni mi sta attraversando il corpo: rabbia, gelosia, tristezza, odio. E l'odio, diversamente da quello che si potrebbe credere, è solo verso il mio copro ormai deformato dalla gravidanza. Non vedo l'ora che Ray nasca, non solo per averlo finalmente tra le braccia, ma per ritornare ad avere il mio corpo perfetto. Potrei sembrare egoista, ma quante donne, hanno il mio stesso desiderio dopo una trasformazione del genere? Il mio monologo interiore viene interrotto dalla voce di mio marito che mi invita a restare.

"Ormai sei qui." Dice lasciandomi il braccio.

"Preferisco andare via. Mi sento di troppo e fuori luogo." Rigirandomi verso la macchina. Il suo sguardo mi sta bruciando la schiena ed è come se mi fossi paralizzata ma non posso restare ad assistere a comportamenti da gatta morta verso Dom. Preferisco sapere che succederà ma non assistere. Sussurra il mio nome così piano che a stento sono riuscita a sentirlo e spero che volesse significare che non devo preoccuparmi. Invece mi è sembrato tanto una richiesta di scuse. Sto trattenendo le lacrime per non cedere ma gli occhi non reggeranno a lungo, devo andare via da qui il prima possibile. Perché il mio cervello perde la parte razionale quando si tratta di lui? Quando un ragazzo richiama l'attenzione di Dom, tutto il nostro gruppo si avvicina a me, costringendomi a fermarmi sui miei passi e a capire cosa si stanno dicendo. Lo vedo indicarmi e, nello stesso istante, il ragazzo, che sembra dover essere l'organizzatore delle gare di stasera, si gira verso di me. Non so cosa si sono detti, ma lo saprò presto, visto che Dom sta camminando a passo svelto verso di me.

"C'è una persona che vuole sfidarti e vuole che mettiate in palio i libretti delle vostre auto." Quando finisce di parlare, il mio pensiero va direttamente a Cindy. Non so perché, ma i miei dubbi vengono chiariti quando è proprio mio marito a confermarmi chi vuole sfidarmi.

"Sono superiore, non scendo ai suoi livelli. Quindi la mia risposta è no." Guardandolo fisso negli occhi, prima di voltarmi di nuovo verso la macchina decisa ad andare seriamente via. Dopo questo, non tollero più nulla.

"Ehi, la Signora Toretto che non accetta una sfida?!" sogghigna Roman, beccandosi un'occhiataccia da parte mia. "Potrebbe essere l'occasione per farle vedere di che pasta sei fatta, no? Io dico che dovresti accettare." conclude mettendosi giusto di fronte a me. I miei occhi non lasciano i suoi e, so che, se adesso ci fossero state Amanda o Mia, non avrebbero perso tempo a infilarmi in quell'auto e spedirmi a casa. Mi giro a cercare quella sprovveduta che con un ghigno sul viso, ferma accanto alla sua auto, già si vede la vittoria in tasca. Non correndo contro di lei stasera, penserà sicuramente che abbia paura di affrontarla e il solo pensiero mi manda in bestia. E senza pensarci oltre, altrimenti so che cambierei decisamente idea per la creatura che porto dentro di me, sputo un velenoso Ok! e salgo in macchina invitando la folla davanti a me e lasciarmi passare. Ferma sulla linea di partenza, Dom mi raggiunge e, abbassandosi al livello del mio orecchio, mi incita a stare attenta.

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