Arrivata all'aeroporto di Los Angeles, chiamo un taxi e mi faccio portare a casa di Dom. Arrivata davanti al vialetto, sono tutti in garage. Vedendo il taxi fermo, dalle loro faccie, si capisce che si stanno chiedendo chi è arrivato. Scendo faticosamente dalla macchina aiutata dalle stampelle.
"Non è che qualcuno verrebbe a darmi una mano?" dico cercando di farmi sentire. Dom si gira di scatto e mi viene incontro. Mi abbraccia quasi come se non ci vedessimo da anni.
"Piano, ho ancora le costole indolensite!" dico cercando di ricambiare il suo abbraccio.
"Perché non mi ha chiamato? Sarei venuto a prenderti all'aeroporto!" dice staccandosi da me giusto quel po' che basta per guardarmi in faccia.
"Sorpresaa!" dico ridendo. Mi bacia e mi aiuta ad arrivare dagli altri, felici di rivedermi. Il piccolo Jack è bellissimo ed è tutto suo padre.
"Sei conciata maluccio." dice Bryan.
"Meglio una gamba rotta che un viaggio di sola andata al Creatore!" dico scatenando la risata di tutti. Dopo aver riso e fattomi raccontare del parto da Mia, dico a Dom di dovergli parlare. Ci spostiamo sotto il portico per stare più comodi.
"Allora, cosa devi dirmi? Devo preoccuparmi?" dice Dom aiutandomi a sedermi.
"Dipende dai punti di vista." dico facendo aumentare la sua curiosità.
"In che senso? Adesso comincio a preoccuparmi." dice agitato.
"Qualche giorno fa, Ryan, mi ha offerto di fondere le nostre officine." dico ancora emozionata sentendo quelle parole.
"Sul serio? Ma è fantastico!" dice abbracciandomi.
"E... dovrei trasferirmi." dico evitando di sorridere.
"Trasferirti? E dove? No, aspetta, stai dicendo che ti trasferirai qui, a Los Angeles?" dice confuso. Sorridendo quasi fino a farmi male, annuisco. Mi abbraccia di nuovo, ancora più emozionato di me.
"È fantastico! Verrai a stare qui! Certo, sempre se ti va di avere tra i piedi una banda di matti." dice sorridendo.
"Sarei felicissima di avervi tra i piedi." rispondo ironicamente. Mi accompagna a dare la notizia agli altri e successivamente anche a Ryan che sta aspettando ancora una risposta. Mio cugino, per festeggiare, ci invita a cena a casa sua. Dopo aver accettato l'invito, quasi me ne pento. La mia famiglia è famosa per gli interrogatori a cui sottopone i "nuovi" membri della famiglia.
"Preparati al terzo grado." dico a Dom mentre raggiungiamo casa di Ryan.
"Non sarà cosi male. Poi avrò te al mio fianco." dice sorridendomi. Arrivati da Ryan ci accolgono calorosamente e, già da li, cominciano le domande. Cosa fa nella vita, con chi abita, che intenzioni ha con me. A metà della cena, il mio autocontrollo magicamente sparisce.
"Ryan!? Non ti sembra di star esagerando?" dico infastidita.
"Perché mai? Sto cercando di conoscerlo meglio." dice tranquillo. "Fai sul serio con Samantha?" spara.
"Ryan!!" dico imbarazzata.
"Si." risponde secco Dom e mi prende la mano. Per un attimo mi ha fatto dimenticare quanto sia idiota mio cugino. Dopo cena, io e Liz usciamo in terrazza mentre Ryan continua a torturare Dom. Dopo la bella e strana serata, stiamo per tornarcene a casa. Io e Ryan ci diamo appuntamento a lunedì per cominciare le pratiche della fusione. Tornando a casa, mi scuso con Dom per la mancanza si tatto di quell'idiota di mio cugino.
"E un idiota." dico dispiaciuta.
"Non preoccuparti. Mi ha fatto piacere dirgli che ho intenzione di non lasciarti andare lontano da me." dice allungando il braccio, tirandomi e facendomi appoggiare con la testa alla sua spalla.
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Un amore a 200 all'ora.
FanfictionNon si vede spesso una ragazza andare in giro con le unghie sporche di grasso motore e chiavi inglesi nelle tasche posteriori degli shorts. Bhe, a casa mia non è una novità, anche se in famiglia, oltre a me, nessuno è interessato alle auto. E puntua...