Tutti se ne sono andati ma Dom no. È come se aspettasse di rimanere solo con me. Appoggiato ad una sedia, mi sorride.
"Mi dici perché mi hai evitato tutta la sera?" dice serio.
"Non l'ho fatto." rispondo ancora una volta, mentendo. "Perché sei tornato?" dico diventando seria anche io, per quello che riesco a fare con un bel po di alcol nello stomaco.
"Vacanza!" risponde cercando di istigarmi. Ma incasso il colpo e, sorridendo, butto giù un altro sorso di birra, l'ultima.
"Partecipi alla corsa?" chiede cercando, a questo punto, di cambiare argomento.
"Si." rispondo francamente "Tu?"
"Adesso, si." ribatte a mo di sfida.
Comincia ad avvicinarsi ed io a sudare. Non si nota perché, meno male, stasera fa caldissimo. Mi si siede accanto e afferra la mia bottiglia di birra.
"Chi era la ragazza che vidi a Los Angeles quella sera?" dico. Sono seriamente ubriaca per averglielo chiesto.
"Una." risponde secco "Sei gelosa?" continuando a guardarmi.
"Io gelosa! E perché dovrei? Era solo per fare conversazione!" sbotto.
"Sei gelosa!" risponde sorridendo.
Mi volto di scatto e lo fulmino con gli occhi "Ti ho de..." senza poter terminare la frase, mi ritrovo incollata alle sue labbra. Dopo esserci allontanati quasi per riprendere fiato, lo guardo "Ti stai prendendo gioco di me!" ormai rossa paonazza."Lo credi tu." dice guardandomi dritta negli occhi.
"Forse è meglio che vada a dormire." alzandomi e rientrando in casa. Ho fatto la parte della contrariata ma almeno, se ci sarà una prossima volta, saprà che non sono una molto facile da conquistare, anche se lo ha fatto il primo giorno che l'ho visto.
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I ragazzi mi aspettano in officina per terminare le ultime cose. Dopo aver sistemato tutto, ci mettiamo in marcia verso la East Coast di San Juan dove si svolgerà la gara. Arriviamo giusto in tempo per sapere contro chi dovrò gareggiare e vedo l'auto di Dom e degli altri ferme un po' più avanti delle nostre. Era di lui che si parlava come di quel qualcuno che forse avrebbe partecipato quest'anno. Me lo hanno confermato quando sono andata a chiedere chi fosse il mio sfidante. Torno dai ragazzi.
"Non sono in gara oggi." rivelo a JD continuando a guardare nella sua direzione.
"Contro chi corri?" chiede di rimando.
"Luke Nunez, domani sera." rispondi adesso guardando lui.
"Non contro Dom?" interviene Amanda.
"No. Non si concluderà qui la nostra gara." ribatto con un mezzo sorriso sulle labbra.
Cominciano le corse e in quelle di stasera ha corso solo Brian. Si Avvicina Mia, la sorella di Dom.
"Sam! Corri domani?" abbracciandomi.
"Già!" rispondendo a quello strano gesto "Dom?"
"Anche lui. Senti, lui ci tiene a te." dice in tutta risposta.
"Scusami, ma non ti seguo." allibita da quelle parole.
"Ha cominciato a dire di dover ritornare a Porto Rico il giorno dopo la tua partenza" ma guarda un po non lo ha fatto "Come ha saputo di questa competizione, ha lasciato tutto ed è tornato." conclude.
"Io credevo avesse già qualcuna con cui stare. E poi non credo di interessargli tanto quanto gli interessano le auto." dico cercando di terminare il discorso.
"Ti sbagli. Su entrambe le cose." dice sicura di se.
"Se anche quello che mi hai detto fosse vero, non credi che ci abbia messo un po' troppo prima di tornare? Non credo di star sbagliando. Adesso scusami, ci vediamo domani." senza aspettare risposta mi allontano, salto in macchina e me ne vado. Mia torna vicino a suo fratello e agli altri.
Dopo pochi istanti mi accorgo di essere seguita è, avendo capito di chi si tratta, non alzo il piede dal gas ma lui continua a correre. Arrivata quasi davanti casa, rallento così da poter entrare nel vialetto senza irrompere nel garage rompendone la serranda. Di tutta risposta, Dom ferma la sua auto dietro la mai e scende. Scendo anche io ma senza voltarmi, sbattendo la portiera dell'auto e dirigendomi alla porta.
"Aspetta!" mi ordina Dom. Non gli do ascolto e continuo a camminare. Mi afferra per un braccio e mi ferma. Mi giro di scatto e lo fisso con occhi pieni di rabbia.
"Sei tornato, per quale motivo? Non mi devi niente e lo stesso io! Lasciami!" gli grido contro.
"Ma che diavolo ti prende!" dice lasciando la presa e rimanendo sconcertato nell'udire le mie parole.
"Niente! Lasciami in pace!" dico ancora con il trono della voce abbastanza alto. Entro in casa e vado direttamente di sopra, mi distendo anche se continuo a pensare alle parole di Mia. Mi ha solo illusa. Spengo la luce e mi addormento.
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Un amore a 200 all'ora.
FanfictionNon si vede spesso una ragazza andare in giro con le unghie sporche di grasso motore e chiavi inglesi nelle tasche posteriori degli shorts. Bhe, a casa mia non è una novità, anche se in famiglia, oltre a me, nessuno è interessato alle auto. E puntua...