Capitolo 13 (✔️)

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E' passato un mese da quando Dom è andato via e non ho più avuto sue notizie. Si, certo e come avrei potuto averne, non ho nemmeno il suo numero. Non ci pensavo da un po', ma visto che devo prendere un aereo diretto a Los Angeles, non vorrei che credesse, se mai lo incontrassi, che sia andata li per lui.

"E se camminando per le spiagge della West Coast lo incontrassi?" chiedo ad Amanda.

"Se ti saluta, bene altrimenti tu non lo conosci!" dice con tono pacato.

"Ah si?! Allora tu vieni con me. Che ne dici?" le chiedo.

"Sicura? Ci sarà tutta la tua famiglia, sarei di troppo!" risponde.

"Ma che dici! Anche tu sei della famiglia, la mia! L.A. aspettaci, stiamo arrivando!" dico euforica.

Dopo aver preparato i bagagli, ci dirigiamo verso il taxi. Di Sasha se ne occuperà JD anche se mi preoccupa un po' il fatto che sia alquanto sbadato. Dirette in aeroporto, dico ad Amanda che Ryan ci aspetterà li appena atterreremo e andremo a stare da lui. Dieci ore di volo ci hanno divise da Los Angeles ma ora siamo qui e, almeno per un paio di giorni, nessuno potrà impedirci di divertirci. Stasera Ryan ha deciso di portarci a vedere come funzionano le corse da queste parti ma, se gli avessi detto di non volerci andare, si sarebbe insospettito, quindi saliamo in auto e ce ne andiamo. Ho una strana sensazione e Amanda se n'è accorta e mi fa l'occhiolino per farmi sorridere. C'è tantissima gente, tante auto e un'atmosfera che ti travolge, ma stasera farò la spettatrice. Mentre mi guardo intorno, Amanda vede qualcosa che sa non mi avrebbe fatto piacere vedere.

"Sam, io sono un po' stanca per il viaggio. Torniamo a casa?" dice frettolosa.

"Ma siamo appena arrivate! Dai restiamo un..." vedo anche io quello che ha visto Amanda: Dom. Sono agitata ma Amanda lo è più di me. Ad un tratto noto che è "incollato" ad una ragazza non molto alta e che gli sta per dare un bacio.

"Perciò volevi andartene?" le chiedo con fare disinvolto da a-me-cosa-me-ne-frega.

"Non ti ha vista. Siamo ancora in tempo ad andare via!" prendendomi per un braccio.

"E perché? Io mi sto divertendo!" le dico cercando di nascondere il fastidio che ho provato nel vedere quei due. Non voglio dargli nessuna soddisfazione. Dopo qualche minuto, si avvicina un ragazzo, anche molto carino, che mi chiede una cosa molto inaspettata.

"Ehi, bellezza! Ti va di farmi da portafortuna?" mi dice il tizio sconosciuto. Senza pensarci due volte, accetto e ci avviciniamo alla sua auto. E guarda un po' la sorte, deve correre contro di lui.

"Cosa fa un portafortuna?" chiedo con aria da civettuola.

"Mi da un bacio!" risponde sfacciatamente. Mentre do il mio portafortuna al tizio senza nome, noto uno stupido ghigno sul volto di Dom.

"Aspettami all'arrivo, ok?" dice il tipo troppo gasato.

"E chi si muove!" Amanda mi raggiunge e scoppiamo a ridere entrambe. Purtroppo il mio bacio non ha portato molta fortuna a quel tizio, che non si ferma nemmeno.

"Che peccato, non gli ho portato molta fortuna!" continuando a ridere.

"Non aveva comunque nessuna speranza con o senza il portafortuna. Che ci fai da queste parti?" mi giro e vedo i suoi stupendi occhi.

"Vacanza!" gli dico molto sicura di me.

"Credevo fossi venuta per me!" dice sorridendomi.

"Ti sei illuso, mi dispiace!" gli rispondo prendendolo in giro.

"Peccato!" dice prima che quella ragazza di poco fa lo chiami e, continuando a sorridere, si allontana.

"Che idiota! Andiamo!" sbotta Amanda. Adesso anche lei lo odia, non che io lo faccia. Ok, solo un po' ma almeno adesso mi sento meglio dopo averlo affrontato.

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